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Andrea Bernini

Numero teste

Ciao, mi aiutate a capire come si calcolano le teste quando la proprietà è indivisa tra più soggetti?

 

Condominio con 5 appartamenti:

 

N.1) Comproprietari: Giorgio, Maria, Luigi A.; i comunisti decidono che il rappresentante debba essere Luigi A..

N.2) Comproprietari: Giorgio, Maria, Luigi A.; i comunisti decidono che il rappresentante debba essere Maria.

N.3) Comproprietari: Giorgio, Maria; i comunisti decidono che il rappresentante debba essere Giorgio

N.4) Comproprietari: Andrea, Maria, Luigi B.; i comunisti decidono che il rappresentante debba essere Andrea

N.5) Comproprietari: Andrea, Luigi B.; i comunisti decidono che il rappresentante debba essere Luigi B.

Ciao, mi aiutate a capire come si calcolano le teste quando la proprietà è indivisa tra più soggetti?

 

Condominio con 5 appartamenti:

 

N.1) Comproprietari: Giorgio, Maria, Luigi A.; i comunisti decidono che il rappresentante debba essere Luigi A..

N.2) Comproprietari: Giorgio, Maria, Luigi A.; i comunisti decidono che il rappresentante debba essere Maria.

N.3) Comproprietari: Giorgio, Maria; i comunisti decidono che il rappresentante debba essere Giorgio

N.4) Comproprietari: Andrea, Maria, Luigi B.; i comunisti decidono che il rappresentante debba essere Andrea

N.5) Comproprietari: Andrea, Luigi B.; i comunisti decidono che il rappresentante debba essere Luigi B.

Gli immobili 1 e 2 appartengono a proprietari IDENTICI per cui sono di proprietà di un solo condòmino.

 

I condòmini totali sono 4

 

Giorgio, Maria e Luigi A hanno diritto ad un solo voto che rappresentante i millesimi totali degli appartamenti 1 e 2

 

Gli appartamenti 1 e 2 devono essere rappresentati tutti da uno solo dei comunisti

Tratto da "Condominio In-forma":

 

Calcolare il numero preciso di condòmini presenti in un fabbricato, e che naturalmente può essere soggetto a variazioni in funzione della vendita di unità immobiliari, è di fondamentale importanza perlomeno per due ragioni:

 

1. Il numero complessivo dei condòmini determina l’obbligatorietà o meno della presenza di un amministratore di condominio;

2. Il numero complessivo dei condòmini incide pesantemente sui quorum assembleari costitutivi e deliberativi, ovvero sulle attività principali che regolano la vita all’interno di un condominio.

 

La legge impone la nomina dell’amministratore all’interno dei condomini che abbiano più di otto condòmini (quindi da nove in avanti). Ma come si contano i condòmini? Cominciamo col dire che il loro numero non corrisponde a quello delle unità immobiliari presenti nel condominio. Ciò significa che un edificio con trenta appartamenti e otto condòmini, non è obbligato a nominare un amministratore di condominio, ma ne ha comunque facoltà, perché la legge non lo vieta.

Cercando di semplificare al massimo il concetto, il numero dei condòmini è costituito dalla somma delle diverse “compagini” titolari di proprietà esclusive. In sostanza, se un soggetto ha in proprietà due unità immobiliari, conta come un unico condòmino. Ma se lo stesso soggetto è proprietario insieme ad un altro, di un ulteriore appartamento, i condòmini sono due. Un esempio pratico chiarirà il punto:

 

 Appartamento A di proprietà del Sig. Rossi;

 Appartamento B di proprietà del Sig. Bianchi;

 Appartamento C di proprietà del Sig. Rossi;

 Appartamento D di proprietà del Sig. Rossi e del Sig. Bianchi;

 Appartamento E di proprietà del Sig. Rossi, del Sig. Bianchi e del Sig. Verdi.

Il condominio composto dalle cinque unità immobiliari sopra descritte consta di quattro condòmini, sebbene i soggetti proprietari di appartamento siano solo tre.

Gli immobili 1 e 2 appartengono a proprietari IDENTICI per cui sono di proprietà di un solo condòmino.

 

I condòmini totali sono 4

 

Giorgio, Maria e Luigi A hanno diritto ad un solo voto che rappresentante i millesimi totali degli appartamenti 1 e 2

 

Gli appartamenti 1 e 2 devono essere rappresentati tutti da uno solo dei comunisti

Leonardo, questa volta mi trovi dissenziente.

A mio parere gli appartamenti 1 e 2, ancorchè con la stessa compagine di proprietari, possono avere due rappresentanti diversi.

Resto in attesa di conferme (o di smentite) da parte di altri forumisti.

2 u.i ma solo 1 condomino quindi 1 rappresentante che ovviamente rappresentera' la comunione e la somma dei millesimi delle due proprieta' . Si rappresenta il condomino non le u.i .

Leonardo, questa volta mi trovi dissenziente.

A mio parere gli appartamenti 1 e 2, ancorchè con la stessa compagine di proprietari, possono avere due rappresentanti diversi.

Resto in attesa di conferme (o di smentite) da parte di altri forumisti.

Fai questo ragionamento:

Se i due appartamenti di proprietà ABC fossero tutti e due di proprietà di A quanti voti avrebbe potuto esprimere in assemblea?

Avrebbe potuto esprimere un solo voto e non avrebbe potuto certo partecipare personalmente per l'appartamento 1 e delegare un altro per l'appartamento 2.

 

Allo stesso modo, il proprietario ABC di due appartamenti non può esprimere due voti per due appartamenti aventi lo stesso proprietario.

Secondo me i rappresentanti sono 2 per gli appartamenti 1 e 2.

 

Mi baso su quanto disposto dall'art 67 disp. att. c.c. " Qualora un'unità immobiliare appartenga in proprietà indivisa a più persone, queste hanno diritto a un solo rappresentante nell'assemblea, che è designato dai comproprietari interessati a norma dell'articolo 1106 del codice".

L'art 67, fosse stato scritto come " Qualora una proprietà immobiliare fosse indivisa a più persone [...]", allora sì, Leonardo53 avrebbe ragione poiché sotto il termine generico e indefinito di proprietà, quest'ultima può essere composta da 1/10/100 appartamenti.

La proprietà di Tizio racchiude tutti i beni di Tizio.

Invece l'art 67 parla di "Qualora un'unità immobiliare appartenga in proprietà indivisa a più persone,[...]", cioè la proprietà è riferita all'unità immobiliare, alla singola unità immobiliare.

Aristide, due compagini identiche, proprietarie di due unità immobiliari, sono equiparabili ad un unico condòmino, proprietario delle stesse due unità. Il loro voto è uno, sia che la compagine sia costituita da un unico condòmino, sia che sia costituita da più comproprietari (infatti dovranno eleggere tra loro il rappresentante che voterà in assemblea.

 

Naturalmente il valore millesimale rappresentato (vorrei anche vedere) è dato dalla somma dei millesimi delle due unità abitative.

" Qualora un'unità immobiliare appartenga in proprietà indivisa a più persone, queste hanno diritto a un solo rappresentante nell'assemblea, che è designato dai comproprietari interessati a norma dell'articolo 1106 del codice".

Qualora due unità immobiliari appartengano allo stesso proprietario, quanti voti potranno essere rappresentati in assemblea?

Un voto perchè c'è un solo proprietario o due voti perchè ci sono 2 unità immobiliari?

Qualora due unità immobiliari appartengano allo stesso proprietario, quanti voti potranno essere rappresentati in assemblea?

Un voto perchè c'è un solo proprietario o due voti perchè ci sono 2 unità immobiliari?

Il voto in assemblea è nominativo ed è per questo motivo che chi possiede 5 immobili dispone di un solo voto, ma se il legislatore ha posto in capo ai comunisti la scelta del nome del rappresentante, automaticamente si ammette che in presenza di diversi immobili i comunisti scelgano nomi diversi

Il voto in assemblea è nominativo ed è per questo motivo che chi possiede 5 immobili dispone di un solo voto, ma se il legislatore ha posto in capo ai comunisti la scelta del nome del rappresentante, automaticamente si ammette che in presenza di diversi immobili i comunisti scelgano nomi diversi

Ed avrebbero diritto anche a più voti?

 

Ti faccio un esempio:

In un edificio con 10 appartamenti, 6 appartamenti sono i miei e 4 sono della Fiat S.p.A.

 

Io posso esprimere un solo voto mentre la Fiat può nominare 4 rappresentanti diversi da scegliere tra le migliaia di comunisti comproprietari anche se in possesso di una sola azione di pochi euro?

 

In assemblea la Fiat avrebbe la maggioranza delle teste aventi diritto di voto?

1 persona, fisica o giuridica, rimane sempre 1 persona e nel tuo caso i rappresentanti in assemblea sarebbero 2.

Quindi, nello stesso esempio, se i 4 appartamenti anzichè essere della Fiat fossero stati ereditati in parti uguali a proprietà indivisa tra 4 fratelli, io proprietario di 6 appartamenti potrei esprimere un solo voto mentre i 4 comunisti avrebbero diritto ad esprimere 4 voti, facendomi passare in minoranza, 1 contro 4.

E' questo che vuoi dire?

Quindi, nello stesso esempio, se i 4 appartamenti anzichè essere della Fiat fossero stati ereditati in parti uguali a proprietà indivisa tra 4 fratelli, io proprietario di 6 appartamenti potrei esprimere un solo voto mentre i 4 comunisti avrebbero diritto ad esprimere 4 voti, facendomi passare in minoranza, 1 contro 4.

E' questo che vuoi dire?

No, voglio dire che nel caso appena espresso il numero dei rappresentanti non è predeterminato.

Per spiegarmi meglio prendo in prestito il tuo esempio riducendolo ai minimi termini, ossia:

 

2 immobili in condominio nella disponibilità di marito e moglie.

Immobile n.1 proprietario al 100% il marito, immobile n.2 proprietari entrambi in quota 50% ciascuno.

Quanti sono i rappresentanti in assemblea? La mia risposta è "dipende".

Se nell'immobile n.2 i comunisti designeranno il marito ci sarà 1 solo voto, altrimenti con rappresentante la moglie i voti in assemblea saranno 2.

È proprio qui che ti confondi. I rappresentanti, ovvero i voti in assemblea, sono sempre DUE. Il voto del marito per l'appartamento di sua proprietá, e il voto del secondo appartamento (compagine di proprietà diversa) in cui il rappresentante può essere la moglie o anche il marito, e in quest'ultimo caso il suo voto varrà 2

1 persona, fisica o giuridica, rimane sempre 1 persona e nel tuo caso i rappresentanti in assemblea sarebbero 2.

la stessa cosa vale allora nel caso dei comproprietari visto che il condomino e' la comunione tra piu' soggetti .

No, voglio dire che nel caso appena espresso il numero dei rappresentanti non è predeterminato.

Per spiegarmi meglio prendo in prestito il tuo esempio riducendolo ai minimi termini, ossia:

 

2 immobili in condominio nella disponibilità di marito e moglie.

Immobile n.1 proprietario al 100% il marito, immobile n.2 proprietari entrambi in quota 50% ciascuno.

Quanti sono i rappresentanti in assemblea? La mia risposta è "dipende".

Se nell'immobile n.2 i comunisti designeranno il marito ci sarà 1 solo voto, altrimenti con rappresentante la moglie i voti in assemblea saranno 2.

due sono i condomini due saranno i voti espressi . (e cio' sia se il rappresentante sara' il marito sia se sara' la moglie sia se verra' delegato un terzo )

 

se viene designato il marito egli esprimera''DUE DISTINTI VOTI ,1 come condomino e uno come rappresentante di un altro condomino ossia una comunione .

 

marito non e' uguale a marito che rappresenta (marito+moglie )

 

- - - Aggiornato - - -

 

È proprio qui che ti confondi. I rappresentanti, ovvero i voti in assemblea, sono sempre DUE. Il voto del marito per l'appartamento di sua proprietá, e il voto del secondo appartamento (compagine di proprietà diversa) in cui il rappresentante può essere la moglie o anche il marito, e in quest'ultimo caso il suo voto varrà 2

in realta' non e' che il voto vale due ma saranno espressi due distinti voti (che teoricamente potrebbero anche essere non uguali )

Sì è vero, nel caso fosse scelto il marito i voti sarebbero sempre 2.

No, i voti sarebbero sempre e comunque 2, indipendentemente da chi darà il rappresentante dell'unità cointestata.

Ti sfugge ancora il principio cardine dell'intestazione delle unità da cui deriva il numero delle teste.

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