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dedalo71

Nomina nuovo amministratore: come gestire i preventivi dei candidati?

Salve,

subito una precisazione: il caso in questione si riferisce a un condominio i cui condòmini stanno seguendo la procedura "autogestita" per giungere alla nomina di un nuovo amministratore. Quindi l'amministratore in carica NON E' PARTE ATTIVA in quanto faremo tutto da noi.

A breve si terrà l'assemblea autoconvocata (ai sensi dell'art. 66 disp. att. c.c.), allo scopo di nominare un nuovo amministratore.

Sappiamo già che ci saranno almeno 3 preventivi di altrettanti candidati (ma potrebbero arrivarne altri nel frattempo).

 

Come facciamo a votare i preventivi?

 

Attenendosi ai principi dell'art. 1136 disp. att. c.c., comma 2, riporto quanto ho capito, ricorrendo a un esempio pratico, sperando di non scrivere castronerie.

 

Intanto bisogna chiamare in causa i quorum. Prevediamo di riunirci in seconda convocazione. L'art. 1136 disp. att. c.c., comma 2, dice che nel caso di nomina di amministratore il quorum da raggiungere è questo: "Sono valide le deliberazioni approvate con un numero di voti che rappresenti la MAGGIORANZA degli intervenuti e ALMENO LA META' del valore dell'edificio" (cit.).

Su quell'ALMENO LA META' DEL VALORE DELL'EDIFICIO non mi pronuncio più di tanto (per non scatenare un fiume di opinioni). Lo so che molti dicono 501 millesimi, ma "almeno la metà" significa 500 e nelle nostre tabelle millesimali i valori sono espressi con la seconda cifra decimale.

 

Passo all'esempio. Poniamo che quel giorno ci sarà questa situazione:

 

50 condòmini intervenuti (teste) + 20 deleghe = 700 mm.

 

La maggioranza degli intervenuti significa 25+1.

 

Si passa alla votazione.

 

Candidato n. 1= prende 26 voti (teste) = 530 mm (ovvero i mm delle teste + mm di 10 deleganti).

Candidato n. 2= prende 10 voti (teste) = 100 mm (ovvero i mm delle teste + mm di 5 deleganti).

 

Vince il n. 1.

 

A questo punto, se la matematica non è una opinione ma una diceria, non sarebbe necessario effettuare una seconda o più votazioni (se ci fossero altri candidati), perché (se non ci sono astenuti) i risultati attesi per il candidato n. 3, tolti i voti e i mm già ottenuti per il n. 1 e n. 2, sarebbero questi:

14 voti (teste) = 70 mm (ovvero i mm delle teste + mm di 5 deleganti).

 

E' giusto come ragionamento?

Il condomino rappresentato conta come presente in assemblea sia per il conteggio delle teste che dei millesimi e concorre al raggiungimento dei quorum costitutivi e deliberativi dell'assemblea.

 

Nei condomini con più di 20 condomini il delegato non può rappresentare più di un quinto dei condomini e del valore proporzionale.

Secondo il mio parere dovete porre ai voti ciascuna candidatura a sè. Può capitare che un condòmino sia indeciso su due proposte e che desideri votare per entrambe. Il candidato che otterrà più preferenze (rispettando i quorum minimi del secondo comma dell’art. 1136 cc) diventerà il vostro nuovo amministratore. Votare solo i primi due preventivi (su tre o cinque totali), potrebbe gettare le basi per una ipotesi di impugnazione. Se è vero infatti che sono stati raggiunti i quorum di legge, è altrettanto vero che si è impedito ai condòmini di esprimersi anche sugli altri.

Salve,

subito una precisazione: il caso in questione si riferisce a un condominio i cui condòmini stanno seguendo la procedura "autogestita" per giungere alla nomina di un nuovo amministratore. Quindi l'amministratore in carica NON E' PARTE ATTIVA in quanto faremo tutto da noi.

A breve si terrà l'assemblea autoconvocata (ai sensi dell'art. 66 disp. att. c.c.), allo scopo di nominare un nuovo amministratore.

Sappiamo già che ci saranno almeno 3 preventivi di altrettanti candidati (ma potrebbero arrivarne altri nel frattempo).

 

Come facciamo a votare i preventivi?

 

Attenendosi ai principi dell'art. 1136 disp. att. c.c., comma 2, riporto quanto ho capito, ricorrendo a un esempio pratico, sperando di non scrivere castronerie.

 

Intanto bisogna chiamare in causa i quorum. Prevediamo di riunirci in seconda convocazione. L'art. 1136 disp. att. c.c., comma 2, dice che nel caso di nomina di amministratore il quorum da raggiungere è questo: "Sono valide le deliberazioni approvate con un numero di voti che rappresenti la MAGGIORANZA degli intervenuti e ALMENO LA META' del valore dell'edificio" (cit.).

Su quell'ALMENO LA META' DEL VALORE DELL'EDIFICIO non mi pronuncio più di tanto (per non scatenare un fiume di opinioni). Lo so che molti dicono 501 millesimi, ma "almeno la metà" significa 500 e nelle nostre tabelle millesimali i valori sono espressi con la seconda cifra decimale.

 

Passo all'esempio. Poniamo che quel giorno ci sarà questa situazione:

 

50 condòmini intervenuti (teste) + 20 deleghe = 700 mm.

 

La maggioranza degli intervenuti significa 25+1.

 

Si passa alla votazione.

 

Candidato n. 1= prende 26 voti (teste) = 530 mm (ovvero i mm delle teste + mm di 10 deleganti).

Candidato n. 2= prende 10 voti (teste) = 100 mm (ovvero i mm delle teste + mm di 5 deleganti).

 

Vince il n. 1.

 

A questo punto, se la matematica non è una opinione ma una diceria, non sarebbe necessario effettuare una seconda o più votazioni (se ci fossero altri candidati), perché (se non ci sono astenuti) i risultati attesi per il candidato n. 3, tolti i voti e i mm già ottenuti per il n. 1 e n. 2, sarebbero questi:

14 voti (teste) = 70 mm (ovvero i mm delle teste + mm di 5 deleganti).

 

E' giusto come ragionamento?

Secondo il tuo ragionamento subentrerebbe la fortuna.. se vengono presentati più preventivi, saranno avvantaggiati quelli esaminati per primi?

Dovete esaminare tutte le candidature, verificare i requisiti previsti;una prima scrematura potrebbe avvenire considerando l'assenza di uno o più di questi.

Il mio parere è quello che ho sempre sostenuto, quando si deve decidere per il cambio o nomina dell'amministratore le candidature non dovrebbero essere più di due, altrimenti è molto difficile arrivare alla maggioranza della metà del valore del condominio (500 mlm) e naturalmente dei presenti in assemblea.

Per cui prima di giungere alla delibera finale sarebbe opportuno effettuare una scrematura dei candidati per giungere a solo due.

Salve,

subito una precisazione: il caso in questione si riferisce a un condominio i cui condòmini stanno seguendo la procedura "autogestita" per giungere alla nomina di un nuovo amministratore. Quindi l'amministratore in carica NON E' PARTE ATTIVA in quanto faremo tutto da noi.

A breve si terrà l'assemblea autoconvocata (ai sensi dell'art. 66 disp. att. c.c.), allo scopo di nominare un nuovo amministratore.

Sappiamo già che ci saranno almeno 3 preventivi di altrettanti candidati (ma potrebbero arrivarne altri nel frattempo).

 

Come facciamo a votare i preventivi?

 

Attenendosi ai principi dell'art. 1136 disp. att. c.c., comma 2, riporto quanto ho capito, ricorrendo a un esempio pratico, sperando di non scrivere castronerie.

 

Intanto bisogna chiamare in causa i quorum. Prevediamo di riunirci in seconda convocazione. L'art. 1136 disp. att. c.c., comma 2, dice che nel caso di nomina di amministratore il quorum da raggiungere è questo: "Sono valide le deliberazioni approvate con un numero di voti che rappresenti la MAGGIORANZA degli intervenuti e ALMENO LA META' del valore dell'edificio" (cit.).

Su quell'ALMENO LA META' DEL VALORE DELL'EDIFICIO non mi pronuncio più di tanto (per non scatenare un fiume di opinioni). Lo so che molti dicono 501 millesimi, ma "almeno la metà" significa 500 e nelle nostre tabelle millesimali i valori sono espressi con la seconda cifra decimale.

 

Passo all'esempio. Poniamo che quel giorno ci sarà questa situazione:

 

50 condòmini intervenuti (teste) + 20 deleghe = 700 mm.

 

La maggioranza degli intervenuti significa 25+1.

 

Si passa alla votazione.

 

Candidato n. 1= prende 26 voti (teste) = 530 mm (ovvero i mm delle teste + mm di 10 deleganti).

Candidato n. 2= prende 10 voti (teste) = 100 mm (ovvero i mm delle teste + mm di 5 deleganti).

 

Vince il n. 1.

 

A questo punto, se la matematica non è una opinione ma una diceria, non sarebbe necessario effettuare una seconda o più votazioni (se ci fossero altri candidati), perché (se non ci sono astenuti) i risultati attesi per il candidato n. 3, tolti i voti e i mm già ottenuti per il n. 1 e n. 2, sarebbero questi:

14 voti (teste) = 70 mm (ovvero i mm delle teste + mm di 5 deleganti).

 

E' giusto come ragionamento?

i condomini che hanno delegato (i 20 nel tuo esempio) concorrono comunque al calcole delle maggioranze sia di teste che di millesimi, per cui la maggioranza dei presenti ( di persona o rappresentati per delega) in quella assemblea sarà di 36

Secondo il tuo ragionamento subentrerebbe la fortuna.. se vengono presentati più preventivi, saranno avvantaggiati quelli esaminati per primi?

Dovete esaminare tutte le candidature, verificare i requisiti previsti;una prima scrematura potrebbe avvenire considerando l'assenza di uno o più di questi.

Il mio esempio ipotizzava che il candidato n. 1 (ma poteva essere anche il n. 2 o n. 3 o altro) fosse il favorito e prendesse fin dalla prima votazione un numero di voti e di millesimi tali da raggiungere il quorum richiesto dalla legge. E' ovvio che se questo candidato avesse ricevuto come numero d'ordine il 2 o il 3 anziché l'1 e in quanto favorito su di lui si fosse concentrata la maggioranza di voti e millesimi, non avrebbe fatto alcuna differenza in base alla posizione.

Secondo il mio parere dovete porre ai voti ciascuna candidatura a sè. Può capitare che un condòmino sia indeciso su due proposte e che desideri votare per entrambe. Il candidato che otterrà più preferenze (rispettando i quorum minimi del secondo comma dell’art. 1136 cc) diventerà il vostro nuovo amministratore. Votare solo i primi due preventivi (su tre o cinque totali), potrebbe gettare le basi per una ipotesi di impugnazione. Se è vero infatti che sono stati raggiunti i quorum di legge, è altrettanto vero che si è impedito ai condòmini di esprimersi anche sugli altri.

In effetti non capiamo se è meglio votare su un candidato alla volta oppure su due candidati alla volta. D'istinto preferisco la prima opzione.

E soprattutto se un condòmino possa votare più di una volta.

La perplessità nasce dal fatto che in un condominio vicino a me hanno votato i candidati presi due a due e i condòmini non potevano votare per più di una volta.

Hanno motivato questa procedura dicendo che (cito testualmente): "Sta tutto scritto nel codice civile".

i condomini che hanno delegato (i 20 nel tuo esempio) concorrono comunque al calcole delle maggioranze sia di teste che di millesimi, per cui la maggioranza dei presenti ( di persona o rappresentati per delega) in quella assemblea sarà di 36

Capito, grazie. Confondo ancora questo passaggio. Cmq per il giorno dell'assemblea stiamo provvedendo a dotarci di qualcuno che ci capisca di queste faccende.

In effetti non capiamo se è meglio votare su un candidato alla volta oppure su due candidati alla volta. D'istinto preferisco la prima opzione.

E soprattutto se un condòmino possa votare più di una volta.

La perplessità nasce dal fatto che in un condominio vicino a me hanno votato i candidati presi due a due e i condòmini non potevano votare per più di una volta.

Hanno motivato questa procedura dicendo che (cito testualmente): "Sta tutto scritto nel codice civile".

Imporre regole sulle votazioni è illecito a meno che non siano regolamentazioni decise all’unanimità dei partecipanti al condominio. L’espressione di voto è la fondamentale esplicazione del diritto che ciascun condòmino ha in forza del suo peso nella comproprietà delle parti comuni. È un diritto sacrosanto e inviolabile e non può essere negato. Il fatto che il condominio vicino abbia adottato quel sistema non significa che sia legittimo votare in quel modo.

...

La perplessità nasce dal fatto che in un condominio vicino a me hanno votato i candidati presi due a due e i condòmini non potevano votare per più di una volta.

Hanno motivato questa procedura dicendo che (cito testualmente): "Sta tutto scritto nel codice civile".

e il criterio per formare le accoppiate qual'è stato ?

sorteggio, arbitrario, ...

fatti dire in quali articoli del codice, così ci si toglie ogni dubbio ...

Capito, grazie. Confondo ancora questo passaggio. Cmq per il giorno dell'assemblea stiamo provvedendo a dotarci di qualcuno che ci capisca di queste faccende.

E' un passaggio fondamentale perchè a me sembra di aver capito che conti le deleghe solo come millesimi.

Le deleghe sono da conteggiare come se fossero presenti di persona per cui se in assemblea si presentano 50 persone che hanno anche 20 deleghe e come se fossero presenti 70 persone.

Ogni delegato rappresenterà tanti voti quanti sono le deleghe in suo possesso, più il proprio voto se anche lui è un condòmino.

Poichè tra presenti fisicamente + presenti per delega ci sono 70 persone intervenute, la maggioranza degli intervenuti è 36 e cioè la metà di 70 + 1.

Ad ognuno dei 70 singoli voti saranno abbinati i rispettivi millesimi e per nominare l'amministratore, nel tuo caso serviranno almeno 36 voti favorevoli che rappresentino almeno 500 millesimi.

E' un passaggio fondamentale perchè a me sembra di aver capito che conti le deleghe solo come millesimi.

Le deleghe sono da conteggiare come se fossero presenti di persona per cui se in assemblea si presentano 50 persone che hanno anche 20 deleghe e come se fossero presenti 70 persone.

Ogni delegato rappresenterà tanti voti quanti sono le deleghe in suo possesso, più il proprio voto se anche lui è un condòmino.

Poichè tra presenti fisicamente + presenti per delega ci sono 70 persone intervenute, la maggioranza degli intervenuti è 36 e cioè la metà di 70 + 1.

Ad ognuno dei 70 singoli voti saranno abbinati i rispettivi millesimi e per nominare l'amministratore, nel tuo caso serviranno almeno 36 voti favorevoli che rappresentino almeno 500 millesimi.

In effetti contavo le deleghe solo come millesimi. Della serie: pensavo-di-aver-capito-e-invece-no.

Quindi al momento della votazione per alzata di mano, oltre alle mani dei condòmini "in carne e ossa" bisognerà considerare anche le "mani virtuali" dei condòmini rappresentati con la delega.

Di conseguenza (detta proprio in modo 'gnorante) se io condòmino porto con me le deleghe di altri due condòmini, quando alzerò la mano è come se fossimo in tre.

 

E' giusto così? Ho capito bene?

Imporre regole sulle votazioni è illecito a meno che non siano regolamentazioni decise all’unanimità dei partecipanti al condominio. L’espressione di voto è la fondamentale esplicazione del diritto che ciascun condòmino ha in forza del suo peso nella comproprietà delle parti comuni. È un diritto sacrosanto e inviolabile e non può essere negato. Il fatto che il condominio vicino abbia adottato quel sistema non significa che sia legittimo votare in quel modo.

Deduco che il giorno dell'assemblea sia possibile fissare le regole per le votazioni, se c'è l'accordo tra i condòmini.

Ad esempio, votare su un candidato alla volta. In questa prima fase, chi vota per uno non potrà votare per un altro. L'idea è di superare la scrematura dei candidati fatta a tavolino, che potrebbe mettere in disaccordo i condòmini sui metodi. Utilizzare il voto come strumento di scrematura sarebbe quindi più democratico.

Alla fine, dopo aver esaurito tutti i candidati, ci si concentra solo su quelli che hanno totalizzato il maggior numero di voti e di millesimi (per es. due finalisti).

Si passa così alla votazione finale tra i due finalisti, alla quale potranno partecipare di nuovo tutti i condòmini, nessuno escluso, visto che potrebbero esserci ripensamenti da parte dei partecipanti all'assemblea.

Potrebbe essere un'idea?

 

E a proposito del famigerato condominio confinante che applica i fantomatici metodi del c.c., non so che dire.

Di conseguenza (detta proprio in modo 'gnorante) se io condòmino porto con me le deleghe di altri due condòmini, quando alzerò la mano è come se fossimo in tre.

 

E' giusto così? Ho capito bene?

Si voti per tre, però i deleganti potrebbero istruirti sul modo di votare, per cui potresti votare Si per quei deleganti che ti hanno detto di votare favorevole e contrario per chi ti ha detto di votare NO, e tu ti accoderai come desideri votare.

Ossia dovrai dichiarare il voto p.es. Pinco Pallino vota NO, io e l'altro delegante Caio Sempronio votiamo SI.

e il criterio per formare le accoppiate qual'è stato ?

sorteggio, arbitrario, ...

fatti dire in quali articoli del codice, così ci si toglie ogni dubbio ...

Non so rispondere. Sospetto che si siano accordati prima sulle procedure da seguire, ma da quello che ho capito hanno dato un numero progressivo a ciascun preventivo prima ancora di estrarlo dalle buste e poi hanno fatto le coppie seguendo l'ordine numerico (n. 1 e n. 2, n. 3 e n. 4 ecc. ecc.).

Poi si sono concentrati sui candidati che hanno preso più voti e millesimi (visto che il vincitore non ha raggiunto subito il quorum) e su questi hanno fatto la votazione finale.

In effetti contavo le deleghe solo come millesimi. Della serie: pensavo-di-aver-capito-e-invece-no.

Quindi al momento della votazione per alzata di mano, oltre alle mani dei condòmini "in carne e ossa" bisognerà considerare anche le "mani virtuali" dei condòmini rappresentati con la delega.

Di conseguenza (detta proprio in modo 'gnorante) se io condòmino porto con me le deleghe di altri due condòmini, quando alzerò la mano è come se fossimo in tre.

 

E' giusto così? Ho capito bene?

No , dovra’ alzare tre volte la mano visto che dovra’ esprimere tre volonta’ che potranno essere anche in contrasto tra loro .

Ovvero per tre volte dovra’ esprimere il voto dichiarando per conto di chi sta votando e dichiarando se e’ favorevole , non favorevole oppure se si astiene dal voto .

In un assemblea dove ero condomino e non amministratore (e lo ammetto ero in gara come amministratore interno professionale, anche se di condomini amministratori sapevo la maggioranza non ne voleva sapere), sono stati presentati (compreso il mio) tre preventivi. Il Presidente dell'Assemblea ha adottato una procedura che io condivido: sono stati esaminati i preventivi presentati, dopo di che si è votato per appello nominale e ciascun condomino ha indicato il cognome del candidato amministratore di sua scelta.

Essendo i condomini pochi non è stato difficile arrivare anche così a 500 (condivido la tua interpretazione che d'altronde è basata sulla matematica), anzi il collega nominato ha avuto più di 600. In un condominio più numeroso effettivamente c'è il rischio di eccessiva frammentazione, ma credo che basti che le regole siano chiare dall'inizio: non penso vi sarebbe alcun problema a decidere fin dall'inizio che in caso di maggioranza insufficiente si procede con un "ballottaggio" tra chi ha avuto più voti. C'è l'ovvio rischio che i sostenitori dell'escluso si astengano, ma credo improbabile non raggiungere i 500.

Sono molto perplesso invece dall'idea "si vota singolarmente il preventivo", e ritengo che quel modo di procedere esponga a rischi di impugnazione. Se il primo riceve già i voti necessari, di per se non si dovrebbe più votare, ma se non si vota più gli altri di fatto risultano esclusi, e se si vota ancora ed il terzo ha più voti e viene dichiarato nominato non si capisce perché si sia votato un nuovo amministratore quando, in teoria, il primo era già nominato...

... non penso vi sarebbe alcun problema a decidere fin dall'inizio che in caso di maggioranza insufficiente si procede con un "ballottaggio" tra chi ha avuto più voti. C'è l'ovvio rischio che i sostenitori dell'escluso si astengano, ma credo improbabile non raggiungere i 500...

Poichè i voti dati all'escluso potrebbero andare non al primo ma al penultimo, esprimo la mia opinione sul metodo democratico di nominare un amministratore fino a che non si raggiunge la maggioranza degli intervenuti ed almeno 500 millesimi.

 

ESEMPIO:

N° 5 candidati amministratori:

 

Alla prima votazione si esclude chi dei 5 ha preso meno voti e si rivota per 4 candidati

Alla seconda votazione si esclude chi dei 4 ha preso meno voti e si rivota per 3 candidati

Alla terza votazione si esclude chi dei 3 ha preso meno voti e si rivota per 2 candidati

 

Ovviamente, se già alla seconda votazione un candidato avrà la maggioranza di almeno 500 millesimi, non ci sarà bisogno di proseguire oltre.

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