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Angelo09

Modifiche imp. autoclave senza autorizzazione

Mi trovo in una condizione molto complicata in un condominio in cui mi sono insediato da pochi mesi.
Questo condominio è formato da poco più di 60 unità immobiliari ed è un fabbricato di 3 piani. In origine era di un solo piano e successivamente il costruttore ha costruito il 2° e 3° piano.
Ci sono numero 2 impianti autoclave (uno al servizio del u.i. del piano terra e 1° e un altro al servizio del 2° e 3°).
Nell'estate scorsa il precedente amministratore si è trovato in difficoltà perchè ad un certo punto al 2° e 3° piano non arriva bene l'acqua. C'era poca pressione e in determinati momenti non arrivava proprio neanche una goccia di acqua.
L'amministratore venne avvertito e fece tutte le verifiche del caso contattando l'ente gestore dell'acqua. L'ente gestore dell'acqua gli rispose che non dipendeva da loro e non fecero praticamente nulla. 
Fece controllare anche l'impianto autoclave ed era tutto ok.
Su pressione dei condòmini del 2° e 3° piano, il precedente amministratore, di propria iniziativa e senza la preventiva autorizzazione dell'assemblea, incaricò un Ingegnere impiantista per trovare una soluzione.

Su consiglio dell'Ingegnere che effettuò le verifiche del caso, il precedente amministratore, senza la previa autorizzazione dell'assemblea, fece delle importanti modifiche. Non sono un tecnico quindi non saprei spiegarvi nel dettaglio i lavori che sono stati fatti... ma in sostanza ha collegato il 2° e 3° piano all'autoclave di proprietà delle u.i. del 1°piano con l'aggiunta di pompe, serbatoi e quant'altro annullando e disattivando il vecchio imp. autoclave del 3° piano.

Dopo questa breve spiegazione arrivo al dunque... il problema è che adesso i proprietari delle unità immobiliari del 1° piano sono molto arrabbiati perchè il 2° e 3° piano si sono collegati al loro impianto e che il precedente amministratore abbia fatto questa cosa illecita senza la loro preventiva autorizzazione. 
I proprietari del 1° piano pretendono il ripristino degli impianti e che il 2° e 3° piano si scolleghino dal loro autoclave paventando il pericolo che adesso siano loro ad avere il rischio di non avere acqua.
Naturalmente il precedente amministratore è stato revocato a causa di questa faccenda.
Adesso mi trovo tra l'incudine e il martello... ossia i proprietari del 1° piano che vogliono il ripristino e quelli del 2° e 3° che vogliono mantenere lo stato delle cose.
A questo si aggiunge che l'assemblea non ha deliberato di annullare il contatore generale dell'imp. autoclave dismesso. Di conseguenza l'ente gestore dell'acqua continua ad inviare fatture in acconto che devono essere pagate per un contatore che oramai non segna più consumi. Ed io ovviamente senza una delibera assembleare non posso annullare un contatore anche perchè non so cosa vorranno fare... se mantenere le modifiche o ripristinare come era prima.

Per contare del fatto che non posso convocare neanche riunioni condominiali per trattare la faccenda a causa del COVID19.

Avete consigli su come comportarmi perchè questa è proprio una bella gatta da pelare.

Angelo09 dice:

Mi trovo in una condizione molto complicata in un condominio in cui mi sono insediato da pochi mesi.
Questo condominio è formato da poco più di 60 unità immobiliari ed è un fabbricato di 3 piani. In origine era di un solo piano e successivamente il costruttore ha costruito il 2° e 3° piano.
Ci sono numero 2 impianti autoclave (uno al servizio del u.i. del piano terra e 1° e un altro al servizio del 2° e 3°).
Nell'estate scorsa il precedente amministratore si è trovato in difficoltà perchè ad un certo punto al 2° e 3° piano non arriva bene l'acqua. C'era poca pressione e in determinati momenti non arrivava proprio neanche una goccia di acqua.
L'amministratore venne avvertito e fece tutte le verifiche del caso contattando l'ente gestore dell'acqua. L'ente gestore dell'acqua gli rispose che non dipendeva da loro e non fecero praticamente nulla. 
Fece controllare anche l'impianto autoclave ed era tutto ok.
Su pressione dei condòmini del 2° e 3° piano, il precedente amministratore, di propria iniziativa e senza la preventiva autorizzazione dell'assemblea, incaricò un Ingegnere impiantista per trovare una soluzione.

Su consiglio dell'Ingegnere che effettuò le verifiche del caso, il precedente amministratore, senza la previa autorizzazione dell'assemblea, fece delle importanti modifiche. Non sono un tecnico quindi non saprei spiegarvi nel dettaglio i lavori che sono stati fatti... ma in sostanza ha collegato il 2° e 3° piano all'autoclave di proprietà delle u.i. del 1°piano con l'aggiunta di pompe, serbatoi e quant'altro annullando e disattivando il vecchio imp. autoclave del 3° piano.

Dopo questa breve spiegazione arrivo al dunque... il problema è che adesso i proprietari delle unità immobiliari del 1° piano sono molto arrabbiati perchè il 2° e 3° piano si sono collegati al loro impianto e che il precedente amministratore abbia fatto questa cosa illecita senza la loro preventiva autorizzazione. 
I proprietari del 1° piano pretendono il ripristino degli impianti e che il 2° e 3° piano si scolleghino dal loro autoclave paventando il pericolo che adesso siano loro ad avere il rischio di non avere acqua.
Naturalmente il precedente amministratore è stato revocato a causa di questa faccenda.
Adesso mi trovo tra l'incudine e il martello... ossia i proprietari del 1° piano che vogliono il ripristino e quelli del 2° e 3° che vogliono mantenere lo stato delle cose.
A questo si aggiunge che l'assemblea non ha deliberato di annullare il contatore generale dell'imp. autoclave dismesso. Di conseguenza l'ente gestore dell'acqua continua ad inviare fatture in acconto che devono essere pagate per un contatore che oramai non segna più consumi. Ed io ovviamente senza una delibera assembleare non posso annullare un contatore anche perchè non so cosa vorranno fare... se mantenere le modifiche o ripristinare come era prima.

Per contare del fatto che non posso convocare neanche riunioni condominiali per trattare la faccenda a causa del COVID19.

Avete consigli su come comportarmi perchè questa è proprio una bella gatta da pelare.

Non puoi fare assemblee, comunica che ne discuterete quando sarà possibile.

Riguardo alle fatture in acconto invia al gestore una lettura mensilmente così fattureranno 0 consumo.

Il problema è per la fattura già emessa in acconto dall'ente gestore. 
Sono più di 1000 € una spesa non da poco e sarebbero soldi buttati perchè non segnando più un consumo, il condominio non li riavrebbe poi a credito.

Angelo09 dice:

Il problema è per la fattura già emessa in acconto dall'ente gestore. 
Sono più di 1000 € una spesa non da poco e sarebbero soldi buttati perchè non segnando più un consumo, il condominio non li riavrebbe poi a credito.

Perché non li ri-avrebbe? Fai subito una lettura e contattali per chiedere un conguaglio. Vedrai che ti faranno subito o al massimo con la prossima bolletta.

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