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Datati

Impianto elettrico condominiale inadatto fotovoltaico

Buongiorno, facendo cosa schematica sono a porre il dilemma:

Condominio anni 60, sto provvedendo a ristrutturazione dell'appartamento sito all'ultimo piano con relativo impianto elettrico.

Si fa presente che in tutto l'appartamento risulta impianto elettrico composto da cavi SENZA MASSA e letteralmente murati senza canaline, per tanto la necessità di rifare completamente l'impianto chiaramente a mie spese.

Sul quadro elettrico risultano derivanti solo 2 fili (neutro e fase) con fili di rame rigido dell'epoca, oltre appunto alla mancanza della massa.

In qualsiasi caso per raggiungere il contatore ENEL al piano terra NON è possibile passare sul canale presente sul palazzo, ma rimane chiaro che dev'essere trovata una soluzione.

Si fa presente che anche sull'armadio condominiale dove sono posti tutti i contatori ENEL NON c'è massa.

La problematica deriva anche dal fatto che è previsto per MIO uso personale l'impianto fotovoltaico con accumulo, che necessità di impianto elettrico adatto e a norma che prevederà cavi più grossi rispetto al più comune di 2,5mm.

Si precisa che il condominio NON ha amministratore in quanto autogestito (un condomino fa le veci dell'"amministratore), composto da 8 unità abitative su 4 piani.

Un paio di inquilini esprimono "pesantemente" l'obbligo di fornire tutto il progetto riguardante il fotovoltaico per poterlo autorizzare, e di pretendere che eventuali problematiche per il passaggio dei cavi (nelle parti comuni) dev'essere verificato a mio carico, senza poter pretendere un intervento da parte del condominio nel caso servisse nelle zone comuni per il semplice passaggio dell'impianto a norma (cosa che non risulta in tutto il condominio).

Anche la massa risulta mancante su tutto lo stabile, ma sembra di capire che anche questo è un mio problema.

Premetto che ho acquistato l'appartamento da poco: I condomini per abitudine dividono le spese per 8, ed escludono ogni possibilità di fare riferimento invece ai MILLESIMALI di ogni proprietà (che per altro NON esistono in alcun documento).

Per tanto è chiaro (anche se qualche condomino vuole fare il "precisino"), NON c'è un parametro di valutazione corretto e preciso.

NON finisce qui, in quanto i condomini "scocciati" dal fatto di voler mettere un fotovoltaico, hanno contestato le misurazioni del tetto che NON risultano divise perfettamente per 8 condomini (si parla di 2/3 pannelli in più nel mio caso per arrivare a 6kw), ma in tal senso sarà comunque rispettato il spettante quando la ditta farà i calcoli precisi.

Nel frattempo contestano al'installazione sul tetto di 2 motori esterni per climatizzatore e pompa di calore acqua sanitaria/riscaldamento a loro dire rumorose.

Vi chiedo se in caso di problemi di passaggio cavi su parti comuni, posso valermi del diritto di chiedere al condominio di provvedere alla sistemazione, o in alternativa se posso passare esternamente e a chi vanno attribuite le spese.

I condomini nel caso possono rallentare o addirittura bloccare i lavori?

I condomini sono tenuti a presentare in extremis sotto esplicita richiesta i millesimali di proprietà, e procedere nel caso con un perito nel caso non esistessero tali dati (a carico mio o i tutti?).

Rispettando eventuali calcoli in metri quadri spettanti sul tetto, i condomini possono opporsi all'installazione del fotovoltaico e dei motori sul tetto?

Grazie

 

 

 

 

 

 

ciao

se ci aggiungevi qualche altra domanda ....  avevi sollevato tutte le problematiche possibili in un condominio, per cui, per avere risposte da più partecipanti, limitare il numero di argomenti  in un unico post è cosa suggerita.    Per rispondere a questo tuo post non basterebbero una trentina di pagine.

Cerco di darti qualche risposta su quinto hai postato.

Dal 1960 ripartiscono per 8 in quanto i millesimi non ci sono, ma forse questi di fatto ci sono visto che se gli appartamenti sono pressochè simili, a quei tempi si attribuiva la comproprietà sulle parti comuni, nel vostro caso, indicando un ottavo ciascuno.   Il calcolo della tabella millesimale la facevano in pochi, semplicemente perchè costava soldi, ma anche la circolare del Ministro dei LLPP che la maggior parte usa, non c'era, (fatta il 26 marzo 1966). 

E' vero che tu hai diritto ad utilizzare ed asservire le parti comuni in applicazione dell'art. 1102 cod. civ.  ma questo va applicato per intero, e quindi, giustamente i condomini pretendono che tu precisi la cosa, dove passi.

Per i fotovoltaici, la matematica non è una opinione, quindi basta il raffronto matematico.

Datati dice:

Buongiorno, facendo cosa schematica sono a porre il dilemma:

Condominio anni 60, sto provvedendo a ristrutturazione dell'appartamento sito all'ultimo piano con relativo impianto elettrico.

Si fa presente che in tutto l'appartamento risulta impianto elettrico composto da cavi SENZA MASSA e letteralmente murati senza canaline, per tanto la necessità di rifare completamente l'impianto chiaramente a mie spese.

Sul quadro elettrico risultano derivanti solo 2 fili (neutro e fase) con fili di rame rigido dell'epoca, oltre appunto alla mancanza della massa.

In qualsiasi caso per raggiungere il contatore ENEL al piano terra NON è possibile passare sul canale presente sul palazzo, ma rimane chiaro che dev'essere trovata una soluzione.

Si fa presente che anche sull'armadio condominiale dove sono posti tutti i contatori ENEL NON c'è massa.

La problematica deriva anche dal fatto che è previsto per MIO uso personale l'impianto fotovoltaico con accumulo, che necessità di impianto elettrico adatto e a norma che prevederà cavi più grossi rispetto al più comune di 2,5mm.

Si precisa che il condominio NON ha amministratore in quanto autogestito (un condomino fa le veci dell'"amministratore), composto da 8 unità abitative su 4 piani.

Un paio di inquilini esprimono "pesantemente" l'obbligo di fornire tutto il progetto riguardante il fotovoltaico per poterlo autorizzare, e di pretendere che eventuali problematiche per il passaggio dei cavi (nelle parti comuni) dev'essere verificato a mio carico, senza poter pretendere un intervento da parte del condominio nel caso servisse nelle zone comuni per il semplice passaggio dell'impianto a norma (cosa che non risulta in tutto il condominio).

Anche la massa risulta mancante su tutto lo stabile, ma sembra di capire che anche questo è un mio problema.

Premetto che ho acquistato l'appartamento da poco: I condomini per abitudine dividono le spese per 8, ed escludono ogni possibilità di fare riferimento invece ai MILLESIMALI di ogni proprietà (che per altro NON esistono in alcun documento).

Per tanto è chiaro (anche se qualche condomino vuole fare il "precisino"), NON c'è un parametro di valutazione corretto e preciso.

NON finisce qui, in quanto i condomini "scocciati" dal fatto di voler mettere un fotovoltaico, hanno contestato le misurazioni del tetto che NON risultano divise perfettamente per 8 condomini (si parla di 2/3 pannelli in più nel mio caso per arrivare a 6kw), ma in tal senso sarà comunque rispettato il spettante quando la ditta farà i calcoli precisi.

Nel frattempo contestano al'installazione sul tetto di 2 motori esterni per climatizzatore e pompa di calore acqua sanitaria/riscaldamento a loro dire rumorose.

Vi chiedo se in caso di problemi di passaggio cavi su parti comuni, posso valermi del diritto di chiedere al condominio di provvedere alla sistemazione, o in alternativa se posso passare esternamente e a chi vanno attribuite le spese.

I condomini nel caso possono rallentare o addirittura bloccare i lavori?

I condomini sono tenuti a presentare in extremis sotto esplicita richiesta i millesimali di proprietà, e procedere nel caso con un perito nel caso non esistessero tali dati (a carico mio o i tutti?).

Rispettando eventuali calcoli in metri quadri spettanti sul tetto, i condomini possono opporsi all'installazione del fotovoltaico e dei motori sul tetto?

Grazie

 

 

 

 

 

 

Se per MASSA intendi la messa a terra questa è obbligatoria ed è stato previsto dalla legge 46/1990 "Norme per la sicurezza degli impianti" e norme successive, per cui se è mancante sarà necessario adeguarsi alle norme di sicurezza in vigore, vi consiglio di sentire una ditta (o più) autorizzata e poi deliberare in assemblea a che tutto l'impianto comune (e a norma di ciascuno il sul privato) sia adeguato

Tra non molto ci sarà un piano di adeguamento dei vecchi montanti elettrici in tutti i condomini.  I montanti coinvolti  sono tutti quelli con almeno 50 anni di anzianità e, in  determinati casi , anche quelli con un'età compresa tra 35  e  50 anni. E' compito del distributore individuare i montanti su cui intervenire, stabilire le priorità degli interventi  nonché informare gli amministratori dei condomini interessati all'adeguamento stesso ed invia loro un'apposita informativa. 

Datati dice:

Buongiorno, facendo cosa schematica sono a porre il dilemma:

Condominio anni 60, sto provvedendo a ristrutturazione dell'appartamento sito all'ultimo piano con relativo impianto elettrico.

Si fa presente che in tutto l'appartamento risulta impianto elettrico composto da cavi SENZA MASSA e letteralmente murati senza canaline, per tanto la necessità di rifare completamente l'impianto chiaramente a mie spese.

Sul quadro elettrico risultano derivanti solo 2 fili (neutro e fase) con fili di rame rigido dell'epoca, oltre appunto alla mancanza della massa.

In qualsiasi caso per raggiungere il contatore ENEL al piano terra NON è possibile passare sul canale presente sul palazzo, ma rimane chiaro che dev'essere trovata una soluzione.

Si fa presente che anche sull'armadio condominiale dove sono posti tutti i contatori ENEL NON c'è massa.

Datati la fotografia che hai fatto del tuo condominio è disastrosa per l'aspetto impiantistico. L'Enel farà le nuove montanti ( per i tempi meglio chiedere a Enel come si muoveranno) e voi nel contempo fate le montanti che partendo dal contatore arrivano negli appartamenti, tutto sotto traccia con  cavi adeguati e dovrete realizzare anche l'impianto di messa a terra condominiale. Per il fotovoltaico concordo con chi ti ha già risposto.

Modificato da Nicola L.
Nicola L. dice:

Tra non molto ci sarà un piano di adeguamento dei vecchi montanti elettrici in tutti i condomini.  I montanti coinvolti  sono tutti quelli con almeno 50 anni di anzianità e, in  determinati casi , anche quelli con un'età compresa tra 35  e  50 anni. E' compito del distributore individuare i montanti su cui intervenire, stabilire le priorità degli interventi  nonché informare gli amministratori dei condomini interessati all'adeguamento stesso ed invia loro un'apposita informativa. 

Interessante questa cosa, non ne ero a conoscenza.

Hai qlc link in merito?

Grazie!

condo77 dice:

Interessante questa cosa, non ne ero a conoscenza.

Hai qlc link in merito?

Grazie!

Testo integrato della qualità del servizio di distribuzione e misura dell'energia elettrica ( TIQE) DElibera  467/2019/R/EEL (novembre 2019) Il documento per la consultazione è 331/2018/R/EEL " Bonifica delle colonne momtanti vestuste della rete di distribuzione dell'energia elettrica nei condomini"

  • Grazie 1

Grazie a tutti per le risposte. Chiaramente è mia intenzione procedere come da norme, con la "tranquillità" che i lavori saranno gestiti da una ditta specializzata che provvederà alla corretta progettazione, relative autorizzazioni e certificazioni in merito (impianto elettrico, riscaldamento, clima e fotovoltaico).

A scatenare tutto è stata la mia "ingenuità" di avere la "premura" di avvisare i condomini con una lettera "standard" (decoro, impianti a norma, rispetto proprietà ecc) dove comunicavo le mie necessità, ma è esploso un finimondo con puntualizzazioni arricchite da minacce che non sto ad elencare: da qui la chiusura del dialogo in attesa di definire nei dettagli gli interventi.

Eppure sembravano così carini e cordiali 🙂... un paio sembravano assatanati (anche se nonostante ne capisco in un certo senso le ragioni).

Ecco la domanda sulla possibilità di fare di conseguenza il "puntiglioso" con i MILLESIMI, date le diversità di metrature di un paio di appartamenti nello stabile.

Chiarissimo CAMILLO50 che ringrazio sull'art. 1102 dove infatti NON ho mai negato ai condomini progetti, chiarimenti ecc., tanto che avevo più volte ipotizzato un'incontro anche con l'azienda che avrebbe fatto i lavori (più di cosi...poi il nervosismo ha preso il sopravvento).

Solo una cosa: I motori per clima e pompa di calore quindi mi risulta che possono essere messi a tetto (sempre rientrando nella metratura spettante), giusto!?!?

Grazie davvero per il supporto.

Modificato da Datati
Datati dice:

Solo una cosa: I motori per clima e pompa di calore quindi mi risulta che possono essere messi a tetto (sempre rientrando nella metratura spettante), giusto!?!?

Ciao

Sempre art. 1102 c.c.   hai diritto ma i condomini potrebbero negarti la soluzione che tu imponi, ma tu ricorrendo otterrai l'autorizzazione 

Secondo la Vs. esperienza, è da ritenere opportuna e utile al fine di guadagnare 5/6mq sul tetto per l'impianto fotovoltaico a mio favore, "pretendere" (se possibile) la creazione della tabella millesimale dato che risultano 2 appartamenti con 10/15mq in meno rispetto ad altri 6 di 90mq c.a.?? (compreso il mio)

(DIMENSIONE TETTO 200mq c.a)

Grazie

Datati dice:

Secondo la Vs. esperienza, è da ritenere opportuna e utile al fine di guadagnare 5/6mq sul tetto per l'impianto fotovoltaico a mio favore, "pretendere" (se possibile) la creazione della tabella millesimale dato che risultano 2 appartamenti con 10/15mq in meno rispetto ad altri 6 di 90mq c.a.?? (compreso il mio)

(DIMENSIONE TETTO 200mq c.a)

Grazie

La partizione del tetto per uso o installazione del fotovoltaico va effettuata parimenti a tutti i condomini e non in proporzione al valore millesimale --> art. 1102 cc;

 

- Ciascun partecipante può servirsi della cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto. A tal fine può apportare a proprie spese le modificazioni necessarie per il miglior godimento della cosa. ...

  • Grazie 1
Datati dice:

Secondo la Vs. esperienza, è da ritenere opportuna e utile al fine di guadagnare 5/6mq sul tetto per l'impianto fotovoltaico a mio favore, "pretendere" (se possibile) la creazione della tabella millesimale dato che risultano 2 appartamenti con 10/15mq in meno rispetto ad altri 6 di 90mq c.a.?? (compreso il mio)

(DIMENSIONE TETTO 200mq c.a)

Grazie

ciao

se il tuo solo scopo è di avere la possibilità di poter installare qualche mq. di panelli, ti conviene assolutamente lasciar perdere la strada della revisione dei millesimi, lastricata di molteplici inciampi e considerevoli spese che potrebbero lasciarti a bocca asciutta e tasche prosciugate,    Quella espressa da @Tullio01  è una opinione che non mi vede allineato, in quanto ritengo che come la manutenzione anche l'uso potenziale vanno a millesimi.   Però, poi nascerebbe anche il problema della individuazione delle varie zone in funzione della esposizione.

Fossi in te, cercherei un compromesso senza imposizioni.

camillo50 dice:

Quella espressa da @Tullio01  è una opinione che non mi vede allineato, in quanto ritengo che come la manutenzione anche l'uso potenziale vanno a millesimi. 

Quella espressa da me non è una mia opinione;

 

Quanto all’uso che ogni singolo comproprietario può fare del tetto (e più in genere di ogni cosa comune) la norma di riferimento è l’art. 1102 c.c. La Corte di Cassazione ha più volte ribadito che “ il pari uso della cosa comune non postula necessariamente il contemporaneo uso della cosa da parte di tutti i partecipanti alla comunione, che resta affidata alla concreta regolamentazione per ragioni di coesistenza; che la nozione di pari uso del bene comune non è da intendersi nel senso di uso necessariamente identico e contemporaneo, fruito cioè da tutti i condomini nell’unità di tempo e di spazio, perché se si richiedesse il concorso simultaneo di tali circostanze si avrebbe la conseguenza della impossibilità per ogni condomino di usare la cosa comune tutte le volte che questa fosse insufficiente a tal fine; che, pertanto, la disciplina turnaria dei posti macchina, lungi dal comportare l’esclusione di un condomino dall’uso del bene comune, – come ritiene la sentenza impugnata, – è adottata per disciplinare l’uso di tale bene in modo da assicurarne ai condomini il massimo godimento possibile nell’uniformità di trattamento e secondo le circostanze; che la delibera, la quale disciplina l’uso di un bene comune può essere legittimamente assunta con le maggioranze di cui all’art. 1136 cod. civ., purché sia assicurato il pari uso di tutti i condomini, e cioè il massimo godimento possibile, come è avvenuto nel caso in esame” (su tutte Cass. 16 giugno 2005 n. 12873).

Fonte: https://www.condominioweb.com/installazione-di-pannelli-fotovoltaici-sul-lastrico-o-sul-tetto-condominiale.329#:~:text=In sostanza se l'apposizione,è dubbio che tali pannelli

Modificato da Tullio01

Vorrei sottolineare due problemi. 1) scelta della localizzazione del fotovoltaico perché non è la stessa cosa un posto o  un'altro per esposizione al sole.

2)motori del condizionatore. È scontato che il rumore se lo dovrebbe sopportare tutto quello dell'ultimo piano. 

Io non sarei d'accordo.

Dino40 dice:

Vorrei sottolineare due problemi. 1) scelta della localizzazione del fotovoltaico perché non è la stessa cosa un posto o  un'altro per esposizione al sole.

Infatti il pari uso è anche quello, non puoi dividere un tetto da p.e. 500 mq se ci sono 10 condomini in parti uguali di 10 mq ciascuno, perchè il tetto specialmente se a capanna 

Non sarebbe utilizzabile da tutti in ugual misura e resa per il fotovoltaico 

 

p.s. la foto è solo un esempio di tetto a capanna

 

image.png

Modificato da Tullio01
Tullio01 dice:

Infatti il pari uso è anche quello, non puoi dividere un tetto da p.e. 500 mq se ci sono 10 condomini in parti uguali di 10 mq ciascuno, perchè il tetto specialmente se a capanna 

Non sarebbe utilizzabile da tutti in ugual misura e resa per il fotovoltaico 

 

p.s. la foto è solo un esempio di tetto a capanna

 

image.png

Concordo pienamente con te ed è ottimo l'esempio che hai portato.

Leggendo la discussione mi sembra che l'autore pretenda un pò troppo dagli altri condomini. Hanno sempre diviso le spese tra 8: quando si va d'accordo è una possibilità. Arriva lui e pone un sacco di problematiche che anche io avrei rifiutato anche perchè non c'è stato tatto, secondo me, nel proporre le varie questioni.

Tu non hai affrontato la seconda problematica, ma nel forum ci sono varie discussioni che ne parlano e perciò io l'ho voluta solo richiamare. Perchè non li posiziona nel suo balcone?

Dino40 dice:

Tu non hai affrontato la seconda problematica, ma nel forum ci sono varie discussioni che ne parlano e perciò io l'ho voluta solo richiamare. Perchè non li posiziona nel suo balcone?

La 2° problematica è diversa dal fotovoltaico, comunque sono d'accordo con te, se i rumori superano la normale tollerabilità non possono essere posizionati.

Tullio01 dice:

Quella espressa da me non è una mia opinione;

 

Quanto all’uso che ogni singolo comproprietario può fare del tetto (e più in genere di ogni cosa comune) la norma di riferimento è l’art. 1102 c.c. La Corte di Cassazione ha più volte ribadito che “ il pari uso della cosa comune non postula necessariamente il contemporaneo uso della cosa da parte di tutti i partecipanti alla comunione, che resta affidata alla concreta regolamentazione per ragioni di coesistenza; che la nozione di pari uso del bene comune non è da intendersi nel senso di uso necessariamente identico e contemporaneo, fruito cioè da tutti i condomini nell’unità di tempo e di spazio, perché se si richiedesse il concorso simultaneo di tali circostanze si avrebbe la conseguenza della impossibilità per ogni condomino di usare la cosa comune tutte le volte che questa fosse insufficiente a tal fine; che, pertanto, la disciplina turnaria dei posti macchina, lungi dal comportare l’esclusione di un condomino dall’uso del bene comune, – come ritiene la sentenza impugnata, – è adottata per disciplinare l’uso di tale bene in modo da assicurarne ai condomini il massimo godimento possibile nell’uniformità di trattamento e secondo le circostanze; che la delibera, la quale disciplina l’uso di un bene comune può essere legittimamente assunta con le maggioranze di cui all’art. 1136 cod. civ., purché sia assicurato il pari uso di tutti i condomini, e cioè il massimo godimento possibile, come è avvenuto nel caso in esame” (su tutte Cass. 16 giugno 2005 n. 12873).

Fonte: https://www.condominioweb.com/installazione-di-pannelli-fotovoltaici-sul-lastrico-o-sul-tetto-condominiale.329#:~:text=In sostanza se l'apposizione,è dubbio che tali pannelli

Ciao @Tullio01

Non ho ancora trovato la sentenza di cui tu porti il massimario, ma ho capito che  il motivo della sentenza era l'assegnazione dei posti auto.

L'assegnazione dei posti auto di fatto è una regolamentazione dell'uso di spazi comuni, e non è soggetta alle quote millesimali (mi ricordo una sentenza in materia che stabiliva che questi non necessariamente dovevano corrispondere ai millesimi in quanto necessitano di una superficie minima ), e tra l'altro è facilmente rivisitabile senza oneri particolari.    Diversa è la cosa per i panelli che non possono essere spostati così facilmente, ma non necessitano di una superficie minima.  Infatti se un condomino avesse 500 millesimi ed una 50 millesimi per me non sarebbe corretto che tutte e due abbiano diritto alla stessa superficie.   Tu sai che i massimari delle sentenze vanno presi, caso per caso, e spesso sono fuorvianti.   

camillo50 dice:

Infatti se un condomino avesse 500 millesimi ed una 50 millesimi per me non sarebbe corretto che tutte e due abbiano diritto alla stessa superficie.   

Si potrebbe discutere, ma non conosco la legge a cui fate riferimento. Quello che non  è possibile per me è scegliersi il posto a discapito degli altri per l'esposizione ai raggi solari.

Modificato da Dino40
Dino40 dice:

Si potrebbe discutere, ma non conosco la legge a cui fate riferimento. Quello che non  è possibile per me è scegliersi il posto a discapito degli altri per l'esposizione ai raggi solari.

Infatti il rendimento di un impianto fotovoltaico  dipende anche dalla disposizione 

dei pannelli - latitudine /longitudine 

Dino40 dice:

Si potrebbe discutere, ma non conosco la legge a cui fate riferimento. Quello che non  è possibile per me è scegliersi il posto a discapito degli altri per l'esposizione ai raggi solari.

ciao

nel caso di assegnazione non si andrebbe a mq. di superficie, ma in base alla resa possibile di ogni panello in base alla esposizione.  Cosa già attuata e condivisa senza nessuna particolare discussione.   Il buon senso va spesso a braccetto con la legge.

camillo50 dice:

ciao

nel caso di assegnazione non si andrebbe a mq. di superficie, ma in base alla resa possibile di ogni panello in base alla esposizione.  Cosa già attuata e condivisa senza nessuna particolare discussione.   Il buon senso va spesso a braccetto con la legge.

Il buon senso sarebbe quello di alimentare tutte le u.i. con fotovoltaico utilizzando tutto lo spazio a disposizione -  l'energia in più prodotta e non utilizzata duranti il giorno la si potrebbe immettere in rete con i vantaggi a favore di tutti i condomini. Purtroppo questa filosofia sta affermandosi con le nuove costruzioni,mentre è dura da far digerire nei condomini esistenti.

Modificato da Nicola L.
camillo50 dice:

Ciao @Tullio01

Non ho ancora trovato la sentenza di cui tu porti il massimario, ma ho capito che  il motivo della sentenza era l'assegnazione dei posti auto.

L'assegnazione dei posti auto di fatto è una regolamentazione dell'uso di spazi comuni, e non è soggetta alle quote millesimali (mi ricordo una sentenza in materia che stabiliva che questi non necessariamente dovevano corrispondere ai millesimi in quanto necessitano di una superficie minima ), e tra l'altro è facilmente rivisitabile senza oneri particolari.    Diversa è la cosa per i panelli che non possono essere spostati così facilmente, ma non necessitano di una superficie minima.  Infatti se un condomino avesse 500 millesimi ed una 50 millesimi per me non sarebbe corretto che tutte e due abbiano diritto alla stessa superficie.   Tu sai che i massimari delle sentenze vanno presi, caso per caso, e spesso sono fuorvianti.   

Vedi Camillo da quando sono iscritto a questo forum dal lontano 2006 quando si parlava dell'uso del tetto per installare il fotovoltarico si è sempre fatto riferimento al parimenti uso e godimento espresso dall'art 1102 cc, cosa che vale per tutte le parti comuni, fatto salvo convenzioni o titoli diversi, e non solo per il posto auto e poi se leggi bene il link che avevo postato --> #13 fa proprio riferimento al problema della partizione sul tetto per i pannelli fotovoltaici

https://www.condominioweb.com/installazione-di-pannelli-fotovoltaici-sul-lastrico-o-sul-tetto-condominiale.329

Modificato da Tullio01
Nicola L. dice:

Tra non molto ci sarà un piano di adeguamento dei vecchi montanti elettrici in tutti i condomini.

<<Il tema della bonifica (o ammodernamento) delle colonne montanti vetuste delle imprese distributrici è oggetto di particolare attenzione da parte dell’Autorità.>>

Questa l'introduzione del documento da te citato. E' evidente che la previsione di ammodernamento, è relativa alla distribuzione elettrica a monte del punto di consegna e cioè in quei casi in cui i contatori sono in casa ed i montanti sono proprietà dell'ente distributore. Nel caso in questione i montanti sono proprità dei singoli condomini e rimarranno tali fino a quando non li sostituiranno a proprie spese

Datati dice:

Secondo la Vs. esperienza, è da ritenere opportuna e utile al fine di guadagnare 5/6mq sul tetto per l'impianto fotovoltaico a mio favore, "pretendere" (se possibile) la creazione della tabella millesimale dato che risultano 2 appartamenti con 10/15mq in meno rispetto ad altri 6 di 90mq c.a.?? (compreso il mio)

(DIMENSIONE TETTO 200mq c.a)

Grazie

Ti consiglio di utilizzare pannelli più performanti per raggiungere la potenza richiesta con minor utilizzo di superficie. Il maggior costo sarà ripagato da minori problemi con i vicini

 

camillo50 dice:

Ciao @Tullio01

Non ho ancora trovato la sentenza di cui tu porti il massimario, ma ho capito che  il motivo della sentenza era l'assegnazione dei posti auto.

L'assegnazione dei posti auto di fatto è una regolamentazione dell'uso di spazi comuni, e non è soggetta alle quote millesimali (mi ricordo una sentenza in materia che stabiliva che questi non necessariamente dovevano corrispondere ai millesimi in quanto necessitano di una superficie minima ), e tra l'altro è facilmente rivisitabile senza oneri particolari.    Diversa è la cosa per i panelli che non possono essere spostati così facilmente, ma non necessitano di una superficie minima.  Infatti se un condomino avesse 500 millesimi ed una 50 millesimi per me non sarebbe corretto che tutte e due abbiano diritto alla stessa superficie.   Tu sai che i massimari delle sentenze vanno presi, caso per caso, e spesso sono fuorvianti.   

<<Il limite del minor pregiudizio alle parti comuni appare meno stringente rispetto a quelli contemplati dall'art. 1102 del c.c., che sono il divieto di alterare la destinazione del bene e il divieto di impedire agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto.>> da BROCARDI:IT

camillo50 dice:

ciao

nel caso di assegnazione non si andrebbe a mq. di superficie, ma in base alla resa possibile di ogni panello in base alla esposizione.  Cosa già attuata e condivisa senza nessuna particolare discussione.   Il buon senso va spesso a braccetto con la legge.

E' comunque utile ricordare che se anche è vero che si può produrre la stessa quantità di energia con esposizioni diverse, ciò si realizza con costi superiori per esposizioni svantaggiate poichè è necessario utilizzare più moduli.

 

Nicola L. dice:

Il buon senso sarebbe quello di alimentare tutte le u.i. con fotovoltaico utilizzando tutto lo spazio a disposizione -  l'energia in più prodotta e non utilizzata duranti il giorno la si potrebbe immettere in rete con i vantaggi a favore di tutti i condomini. Purtroppo questa filosofia sta affermandosi con le nuove costruzioni,mentre è dura da far digerire nei condomini esistenti.

Condivido

  • Grazie 1
Dino40 dice:

Concordo pienamente con te ed è ottimo l'esempio che hai portato.

Leggendo la discussione mi sembra che l'autore pretenda un pò troppo dagli altri condomini. Hanno sempre diviso le spese tra 8: quando si va d'accordo è una possibilità. Arriva lui e pone un sacco di problematiche che anche io avrei rifiutato anche perchè non c'è stato tatto, secondo me, nel proporre le varie questioni.

Tu non hai affrontato la seconda problematica, ma nel forum ci sono varie discussioni che ne parlano e perciò io l'ho voluta solo richiamare. Perchè non li posiziona nel suo balcone?

Salve Dino40, mi fa piacere che ti sia unito alla discussione, anche perché potresti rappresentare uno dei condomini 🙂

Premesso che NON ho mai imposto nulla, ho semplicemente esposto la necessità di installare le apparecchiature per portare alla massima efficienza un'appartamento che come il palazzo è a dir poco obsoleto (in classe efficienza F, caldaia vecchia con termoconvettori della guerra che consumano un botto, impianto elettrico a colabrodo ecc.).

Ho invitato i condomini ad un incontro semplicemente informativo e preventivo esponendo i lavori che intendevo fare e a mie totali spese, chiaramente nel rispetto delle regole e nell'osservanza di garantire ogni condomino il proprio spazio in caso di fotovoltaico DIVISO 8 IN PARTI UGUALI come loro usanza (calcola che NESSUNO dei 7 condomini sembra aver intenzione di installare un fotovoltaico).

Dopo aver esposto il tutto IN GRANDI LINEE garantendo che sarebbero stati informati dei dettagli appena disponibili i progetti, la frase di un condomino è stata "IO A TE NON TE CONOSCO, E A ME CHI ME DICE CHE LE MISURE CHE DICI SON GIUSTE?! PRENDI UN PERITO A CARICO TUO E VEDIAMO! (credo di essermi abbastanza trattenuto...non so cosa avreste fatto al mio posto con tutta la disponibilità che avevo nei confronti dei condomini)...COMUNQUE...

 

 FOTOVOLTAICO: (SIMULAZIONE CON MIGLIORI PANNELLI SUL MERCATO 400W)

- TETTO ALA OVEST: TOTALE 62 PANNELLI : 8 = 7,75 (8) PANNELLI A CONDOMINO

- TETTO ALA EST: TOTALE 34 PANNELLI : 8 = 4,25 (4) PANNELLI A CONDOMINO

PS: Gli azzurri sarebbero i miei pannelli, sopra al mio appartamento e a sinistra perché sono il primo ad installarli e si parte lateralmente per poter proseguire con aggiunta di pannelli anche successivamente(esposizione al sole, posizione e inclinazioni identiche su tutto il tetto).

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Cosa ne pensate? Corretto? Invadente? Disonesto?.... fatemi sapere, grazie 🙂

 

Questa è stata la mia simulazione con EXCEL con foglio millimetrato: i condomini il giorno dopo mi contestano facendo una sorta di disegno dove valutano 30/40 cm tra impianto solo su tetto OVEST e due scarabocchi indefiniti sul tetto EST.

I 30/40cm hanno detto che sono per passare e controllare i pannelli... (...😂...mi sa che non hanno mai visto un impianto fotovoltaico... mica è un orto che passi per annaffiare...😁)

Volevo arrivare a 6KW ma per il quieto vivere mi faro andar bene 4.800KW.... fra qualche anno fanno i pannelli da 600/700watt allora li cambio e ci arrivo comunque😁

 

MOTORI CLIMA (su terrazzo calpestabile condominiale per accesso a tetto, antenne, parabole ecc.

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Ogni quadrato 10cm: motori appoggiati a terra su piedistalli antivibrazione appositi e posizionati sopra la mia abitazione delimitata dalla linea rossa.

 

Per il discorso rumore: al di fuori delle "convinzioni" di molti che credono ancora che i motori siano rumorosi, vendo clima da 10 anni e garantisco che sono praticamente inesistenti per quanto riguarda il rumore (davanti a 4/5 metri non li senti!)

In altra casa ho un 24.000 canalizzato montato sul tetto sopra un condomino e non ha mai sentito nulla (COMPLESSO DI C.A. 100 ABITAZIONI E DOVE HO MONTATO UN FOTOVOLTAICO 6KW CON ACCUMULO DA 10KW E NON CI SONO STATI TUTTI QUESTI PROBLEMI, CON TANTO DI AMMINISTRATORE CHE MI HA INDICATO LE METRATURE UTILIZZABILI IN BASE AI MILLESIMI), da papà un dual 18.000 e senti un soffio quando ci passi sotto, avevo un 12.000 in balcone chiuso e adiacente alla parete della sala e non si sentiva volare una mosca con porta chiusa... parliamo anche di prodotti di fascia alta (io monto sempre la gamma alta), quindi le vibrazioni e i rumori si dimezzano rispetto ai soliti clima da 300 euro (e non sono comunque rumorosi)

Concludendo, i 2 motori sarebbero nel terrazzo scavato sotto tetto, quindi involontariamente già insonorizzati, oltre al fatto che sotto c'è il mio appartamento delimitato dalla striscia rossa.

E' anche vero che come si fa spesso, per un problema principalmente legato ai costi (e non costa poco metterlo altrove, oltre ai problemi tecnici), si usa installare il motore esterno nel proprio terrazzo, ma è anche vero che si parla sempre anche negli stessi regolamenti di "DECORO", che in questo caso vanno sempre contro tale regolamentazione (come le parabole installate su ogni terrazzo), salvati solo dalla "proprietà privata".

In questo caso il posto c'è, ben nascosto e senza possibilità di nuocere ad altri!

 

Se posso permettermi (e comunque capisco perché è nell'indole umana), il "nonnismo" io c'ero prima.. e tu sei arrivato adesso... e chi sei...ecc... non contano nulla, e tanto meno sono costruttivi.

 

Questo è quanto, a voi le conclusioni... grazie😁

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