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PaoloTardini

Condominio minimo - corretta ripartizione spese cappotto termico

Gentili signori,
Devo realizzare un cappotto termico nel condominio dove risiedo, avvalendomi il Superbonus 110%. Si tratta di un condominio minimo, cioè con meno di otto condomini: nell'edificio, ho la piena proprietà di tre abitazioni e un negozio, mentre i miei tre figli maggiorenni hanno la piena proprietà di un'abitazione ciascuno. Non ci sono altri condomini nell'edificio.


Per godere delle detrazioni del Superbonus 110%, a chi si devono intestare le fatture e chi deve effettuare i pagamenti alle ditte incaricate, visto che il condominio è privo di amministratore e di codice fiscale?


Nella circolare 24/E dell'Agenzia leggo: "Al fine di beneficiare del Superbonus per i lavori realizzati sulle parti comuni, i condomìni che, non avendone l'obbligo, non abbiano nominato un amministratore non sono tenuti a richiedere il codice fiscale. In tali casi, ai fini della fruizione del beneficio, può essere utilizzato il codice fiscale del condomino che ha effettuato i connessi adempimenti. Il contribuente è comunque tenuto a dimostrare che gli interventi sono stati effettuati su parti comuni dell’edificio.".


Io, quindi, riterrei di potere procedere come segue, al fine di ottenere il Superbonus 110%:


1) Alle ditte incaricate farei intestare tutte le fatture a me (che sono il padre e maggiore proprietario nell'edificio). In questo senso, sarei il condomino che effettua gli adempimenti connessi al Superbonus. Le fatture riporterebbero la dicitura che il lavoro riguarda opere in un condominio minimo e che sono opere di riqualificazione energetica;
2) Io pagherei tutte le fatture relative al cappotto. Nel pagarle, indicherei che sto effettuando un bonifico per riqualificazione energetica su bene di proprietà e non su un condominio. Infatti, se indicassi che sto facendo un bonifico per un condominio, dovrei obbligatoriamente indicare il codice fiscale del condominio, che non esiste, e il codice fiscale dell’amministratore, di cui il condominio è privo. Infatti, tutti i conti bancari che possiedo sono collegati a servizi di home banking che, una volta che si indica nelle maschere del pagamento che il lavoro riguarda un condominio, chiedono di inserire obbligatoriamente il codice fiscale del condominio e il codice fiscale dell’amministratore. Non esistendo il codice fiscale del condominio ed essendo assente un amministratore di condominio, io barrerò invece la casella "Opere su beni di proprietà", dopo di ché inserirò il mio codice fiscale, in quanto beneficiario della detrazione;

3) Una volta pagate le fatture, donerei denaro ai miei tre figli perché possano pagare in base ai millesimi la loro quota di opere, tramite un bonifico ordinario, con causale "Trasferimento fondi per pagamento quota spese intervento di riqualificazione energetica cappotto termico su condominio minimo". Infatti, nessuno dei tre figli possiede denaro a sufficienza per pagare le opere: avranno bisogno di un trasferimento di fondi da me, che sono loro padre;

4) Ognuno dei miei tre figli trasferirebbe a me, tramite un bonifico ordinario, la stessa somma donata, indicando come causale "Pagamento quota spese intervento di riqualificazione energetica cappotto termico su condominio minimo"
5) In dichiarazione dei redditi, io indicherei nella Sezione III A che la partita IVA ricevente i bonifici che danno diritto alla sua detrazione è la partita IVA delle ditte incaricate; ognuno dei miei figli, invece, indicherebbe che il beneficiario dei bonifici che danno diritto alla propria detrazione è il sottoscritto, loro padre, individuato dal proprio codice fiscale.


Tutto questo sarebbe corretto? Le operazioni descritte ai punti 1,2,3,4,5 sono corrette o c'è qualche passaggio che impedirebbe l'ottenimento del Superbonus a qualche membro della famiglia (io e i miei tre figli)? Inoltre, ogni familiare (io e i miei tre figli) potrebbe cedere il credito d'imposta maturato?


Vi ringrazio e porgo cordiali saluti,

Paolo

 

PaoloTardini dice:

Tutto questo sarebbe corretto?

Si, è corretto, diciamo che è un po' borderline la donazione di denaro...

Ti consiglio, prima di partire di rivolgerti anche a chi dovrà apporre il visto alla fine, cioè commercialista o caf che ti saprà indicare se ritiene che la donazione sia corretta.

Grazie Danielabi per la risposta. Chiederò al nostro commercialista per la fattibilità della donazione. 
 

Sono contento che Danielabi pensi che il mio procedimento sia corretto perché avevo sentito un commercialista un mese fa, che mi aveva suggerito un altro procedimento. 
 

Il commercialista mi aveva suggerito di fare tante fatture, già divise per millesimi, intestate ad ognuno dei condomini. 
 

Tuttavia, questa opzione non mi sembra ottimale. Infatti, si “spezza” il pagamento di un lavoro unico, cioè la realizzazione del cappotto termico.

 

Cosa ne pensate? Anche secondo voi è meglio che un soggetto solo paghi tutto e poi venga risarcito dagli altri condomini? Oppure ritenete che sia meglio che ogni condomino riceva una fattura intestata a sé?

 

Grazie,

Paolo

PaoloTardini dice:

Il commercialista mi aveva suggerito di fare tante fatture, già divise per millesimi, intestate ad ognuno dei condomini

Pessima idea, che, peraltro, va contro la prassi di AdE, non vedo perchè complicare una procedura tutto sommato piuttosto lineare.

Danielabi dice:

Pessima idea, che, peraltro, va contro la prassi di AdE, non vedo perchè complicare una procedura tutto sommato piuttosto lineare.

Ottimo, ti ringrazio ancora per il suggerimento, Danielabi.

 

Mi informerò per quanto riguarda la donazione e aggiornerò questa conversazione, nel caso possa tornare utile a qualche utente.

  • Mi piace 1
PaoloTardini dice:

aggiornerò questa conversazione, nel caso possa tornare utile a qualche utente.

Ottimo, grazie

Buonasera,

pure io mi trovo in un'analoga situazione del Sig. Paolo. Mini condominio composto da 4 immobili dei quali due interamente da me posseduti, uno da mio figlio e da me, uno da mia moglie e da me, quindi tre proprietà distinte=piccolo condominio, no amministratore e no codice fiscale del piccolo condominio.

Abbiamo in corso una grossa ristrutturazione nella quale faremo a breve cappotto , riscaldamento centralizzato, etc., con obiettivo beneficio superbonus 110%.

Mi ritrovo nel punto 1.

Mi ritrovo nel punto 2 nel senso che pagherò io tutte le fatture a me intestate perchè sono stato nominato referente unico del piccolo condominio. Utilizzerò il mio codice fiscale come se stessi facendo un mio normale bonifico e non impostando le sezioni dedicate a un condominio. CORRETTA quest'ultima interpretazione  vero?

 

Mi trovo meno nei passaggi 3, 4 e 5 nel senso che per farla più semplice non posso andare in detrazione (o cedendo il credito) completamente io anche se trattasi di parti comuni dell'edificio, senza coinvolgere gli altri due proprietari non univoci però, dove mia moglie ha il conto corrente cointestato con me quindi non saprei come fare un giro fondi e mio figlio non detiene economicamente nulla se non il sub di cui sopra. 

Per favore gentile Danielabi puoi fugarmi tutti questi dubbi?

Grazie ancora. 

First dice:

CORRETTA quest'ultima interpretazione  vero?

Si, corretta.

 

First dice:

Mi trovo meno nei passaggi 3, 4 e 5 nel senso che per farla più semplice non posso andare in detrazione (o cedendo il credito) completamente io anche se trattasi di parti comuni dell'edificio, senza coinvolgere gli altri due proprietari non univoci però, dove mia moglie ha il conto corrente cointestato con me quindi non saprei come fare un giro fondi e mio figlio non detiene economicamente nulla se non il sub di cui sopra. 

🙄  il problema è che per accedere alle detrazioni è necessario sostenerne il costo, quindi devi mettere in condizione tuo figlio di trasferire denaro. L'escamotage di "donare" al figlio il denaro necessario è al limite, ma so anche che è piuttosto praticato e, generalmente, AdE non risale a tutta la catena di trasferimenti.

Il conto cointestato non è un problema, nel senso che basta indicare il codice fiscale del beneficiario della detrazione (nel bonifico parlante) e che le fatture siano intestate al beneficiario stesso.

 

Sempre per arrivare al punto di avere capito.

 

Le fatture sono tutte intestate a me come riferimento del piccolo condominio.

Io faccio il bonifico a risparmio energetico per 100k all'impresa utilizzando il mio codice fiscale. 

Per quanto riguarda la detrazione:

1. Posso detrarre o cedere il credito per tutti i 100k direttamente io che sono l'unico pagatore? Non prevedo che ci siano flussi di cassa dai conti degli altri proprietari verso di me per un importo pari ai millesimi di competenza.

2. Oppure in detrazione devono andare anche le altre due proprietà per un importo pari ai millesimi posseduti;

ma nelle altre due proprietà non c'è un unico proprietario (mia moglie e io, mio figlio e io), quindi come potrei fare?

Mi suggerisce la strada più semplice e corretta?

Poi più avanti ne parlerò con il mio commercialista.

Grazie 1000.   

 

 

 

First dice:

Le fatture sono tutte intestate a me come riferimento del piccolo condominio.

Ricapitoliamo..

 

Non avete un codice fiscale del condomìnio, va bene.

Non avendo il codice fiscale, le fatture sulle parti comuni va bene che siano intestate a te, tu le pagherai con bonifico parlante, redigerai una dichiarazione sostitutiva di atto notorio con la quale attribuirai il costo in carico agli altri condòmini. Pero', come avviene nei condomìni, sarà necessario che gli altri condòmini paghino la loro quota a te. Così come sarà necessario che, per le parti private, le fatture siano intestate ai proprietari che provvedono al loro pagamento.

Per quanto riguarda la proprietà intestata a te e a tua moglie, puoi sempre pagare con il tuo conto corrente, se indichi il tuo codice fiscale come beneficiario, sarai tu a detrarre.

Per quanto riguarda la proprietà intestata a te e a tuo figlio, dovrai, a mio parere, avere un altro conto corrente, dal quale potrai dimostrare di aver prelevato il costo (e che dovrai prima foraggiare.....)

Tutto questo nell'ipotesi in cui tu debba realmente sborsare qualcosa.

Nell'ipotesi in cui riusciate a cedere il credito senza pagare materialmente qualcosa, non hai problemi; stai solo attento che le fatture per le parti private siano intestate agli effettivi proprietari. L'unico dubbio che mi viene è che chi acquisisce il credito abbia da ridire relativamente alle fatture per le parti comuni (intestate a te), ma penso che tu possa avere una risposta al riguardo sentendo la banca (o chi per essa)

In sostanza, in mancanza di denaro esborso, fanno fede le intestazioni delle fatture.

 

Senti il commercialista, e, se vuoi, facci sapere come la pensa lui. 😊 Grazie.

 

 

Perfetto ci siamo quasi. 

Mi mancava solo una dichiarazione sostitutiva di atto notorio. La farò.

Assodato che per la mia parte andrò io in detrazione , per la proprietà con mio figlio devo giustificare prima un versamento nei miei confronti della quota corrispondente in base ai millesimi affinchè lui possa successivamente andare il detrazione, mentre non mi è chiaro il procedimento per la proprietà tra me e mia moglie ovvero non capisco avendo già pagato io l'impresa anche per la sua quota  a cosa si riferisce quando afferma 'puoi sempre pagare con il tuo conto corrente, se indichi il tuo codice fiscale come beneficiario, sarai tu a detrarre.' Non posso fare un bonifico da conto corrente a stesso conto corrente dove ordinante mia moglie e beneficiario io. Almeno penso...

 

 

First dice:

Non posso fare un bonifico da conto corrente a stesso conto corrente dove ordinante mia moglie e beneficiario io. Almeno penso...

Intendevo che con il conto cointestato (ho dato per scontato che abbiate il conto cointestato) potete detrarre entrambi, oppure uno dei due, a vostra scelta (sempre con fatture intestate a chi detrae)

First dice:

Ok allora adesso è tutto chiaro.

Grazie come sempre.

di nulla

 

Buongiorno Danielabi, vorrei tornare sulla discussione chiedendo se intanto ci siano state novità o ulteriori sviluppi su questa fattispecie. Ho infatti una situazione molto simile: condominio minimo senza codice fiscale, 2 unità immobiliari (la prima di mia mamma, la seconda in comproprietà tra me e mia moglie) più una pertinenza (in comproprietà tra me e mia moglie). Mi sembra chiaro che le fatture sulle parti comuni vadano intestate solo a me come soggetto responsabile del condominio minimo. È chiaro anche che quelle sulle parti private vadano intestate separatamente sia a me che a mia mamma.
A questo punto e per fare prima, vorrei accollarmi io tutte le spese sulle parti comuni (senza atto notorio o trasferimento di soldi da me a mamma e viceversa, magari solo con una semplice delega di mia mamma) e cedere alla banca il credito di imposta per le parti comuni (e per la mia parte privata ovviamente). Poi mia mamma cederà il suo sulla sua parte privata. Può essere corretto questo modo? Dalla banca ovviamente non mi sanno dire!... ajajaj :). Grazie mille per la collaborazione!

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