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alexxiso

Utilizzo della Posta elettronica certificata da parte dell'amministratore

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Buongiorno,

sono un inquilino che ha comunicato il proprio indirizzo di posta elettronica certificata all'amministratore di condominio (che la possiede) e ha contestualmente chiesto che tutte le comunicazioni venissero inviate per posta certificata.

Nonostante ciò, l'amministratore continua a inviarmi raccomandate con spesa a carico del bilancio del condominio. Questo, a mio parere, è un danno nei confronti del condominio amministrato in quanto vanno ad essere aumentate spese che potrebbero essere evitate (ovviamente la pec, avendo stesso valore legale della raccomandata, è gratuita). Qualcuno può darmi qualche riferimento normativo o qualche suggerimento per convincere l'amministratore a inviare pec e non raccomandate (siamo in tanti nel condominio ad avere la pec e il risparmio potrebbe risultare consistente)?

L'art. 66 d.a.c.c. dispone:

l'avviso di convocazione, contenente specifica indicazione dell'ordine del giorno, deve essere comunicato almeno cinque giorni prima della data fissata per l'adunanza in prima convocazione, a mezzo di posta raccomandata, posta elettronica certificata, fax o tramite consegna a mano, e deve contenere l'indicazione del luogo e dell'ora della riunione

L'amministratore può scegliere una delle ipotesi previste al fine di avere certezza della ricezione.

Ritengo quindi che questi possa tranquillamente utilizzare la PEC.

Il punto stà a convincerlo a utilizzare questo mezzo...

...e ha contestualmente chiesto che tutte le comunicazioni venissero inviate per posta certificata.

Nonostante ciò, l'amministratore continua a inviarmi raccomandate con spesa a carico del bilancio del condominio. Questo, a mio parere, è un danno nei confronti del condominio amministrato in quanto vanno ad essere aumentate spese che potrebbero essere evitate (ovviamente la pec, avendo stesso valore legale della raccomandata, è gratuita). Qualcuno può darmi qualche riferimento normativo o qualche suggerimento per convincere l'amministratore a inviare pec e non raccomandate (siamo in tanti nel condominio ad avere la pec e il risparmio potrebbe risultare consistente)?

Beh, almeno le pari opportunità.

Se lui ha chiesto che gli vengano inviate le comunicazioni tramite PEC (anche se non siete obbligati) e voi lo accontentate, allo stesso modo dovrebbe accontentare chi chiede che la posta gli gli sia inviata tramite PEC (anche se non è obbligato).

 

Riferimenti normativi non ce ne sono.

Il suggerimento è sempre quello che vale per qualsiasi cosa.

L'assemblea è sovrana per cui la maggioranza può dare indicazioni precise all'amministratore.

L'amministratore non è obbligato a seguire le indicazioni ma l'assemblea non è obbligata a tenere un amministratore che non tiene presente le indicazioni dell'assemblea per cui la soluzione finale è quello di revocare l'amministratore attuale e cercarne uno che sia più disponibile ad ascoltare.

Infatti concordo con Giovanni, l'amministratore non è obbligato a favorire un residente che possiede la Pec, ma utilizza per sua praticità un sistema uguale per tutti i condomini, per cui la lettera raccomandata è l'ideale la quale si può inviarare direttamente dall'ufficio (raccomandata online);

http://www.poste.it/

Non parlavo di favorire un condomino, ma di ridurre i costi di gestione: N raccomandate in meno all'anno = migliore amministrazione. Da quanto mi pare di capire l'unico modo è trovarsi un amministratore disponibile ad utilizzare il mezzo gratuito.

Può darsi che dica una sciocchezza ma probabilmente l'amministratore a fronte della non ancora capillare diffusione della pec, preferisca un mezzo già ampiamente collaudato. La norma, d'altronde, glielo consente.

Può darsi che dica una sciocchezza ma probabilmente l'amministratore a fronte della non ancora capillare diffusione della pec, preferisca un mezzo già ampiamente collaudato. La norma, d'altronde, glielo consente.

Quello che mi lascia perplesso (e che ho evidenziato in grassetto) è perchè l'amministratore chiede ai condòmini che a LUI siano inviate le comunicazioni via PEC ma LUI non ricambia la cortesia.

Se la PEC è uno strumento poco collaudato, non dovrebbe chiedere anche l'amministratore ai condòmini di usare la posta tradizionale per l'invio di comunicazioni?

Vuoi che io invii con PEC ma tu vuoi rispondere con la posta tradizionale.

Perchè due pesi e due misure tra INVIO e RICEZIONE?

ci si dimentica una cosa: per poter ricevere una PEC al proprio indirizzo PEc è necessario che anche il mittente sia provvisto di PEC. Non è affatto scontato,ne è obbligato a farlo, che l'amministratore in questione sia provvisto di PEC.

Potrebbe anche avere il pc rotto in quei giorni o la linea internet non funzionante,pertanto non lo si può nemmeno obbligare a inviare tutto per PEC, anche se ce l'avesse

ci si dimentica una cosa: per poter ricevere una PEC al proprio indirizzo PEc è necessario che anche il mittente sia provvisto di PEC. Non è affatto scontato,ne è obbligato a farlo, che l'amministratore in questione sia provvisto di PEC.

Potrebbe anche avere il pc rotto in quei giorni o la linea internet non funzionante,pertanto non lo si può nemmeno obbligare a inviare tutto per PEC, anche se ce l'avesse

In questo caso sia l'amministratore che il condòmino (che si definisce inquilino) posseggono la PEC e L'AMMINISTRATORE ha chiesto di ricevere comunicazioni via PEC dal condòmino ma L'AMMINISTRATORE vuole inviare le proprie comunicazioni con la Posta:

Ti riporto quanto è scritto nel primo post e dimmi se ho capito male:

 

"...sono un inquilino che ha comunicato il proprio indirizzo di posta elettronica certificata all'amministratore di condominio (che la possiede) e ha(l'amministratore) contestualmente chiesto che tutte le comunicazioni venissero inviate per posta certificata."

Giulio_S dice:
ci si dimentica una cosa: per poter ricevere una PEC al proprio indirizzo PEc è necessario che anche il mittente sia provvisto di PEC. Non è affatto scontato,ne è obbligato a farlo, che l'amministratore in questione sia provvisto di PEC.

Potrebbe anche avere il pc rotto in quei giorni o la linea internet non funzionante,pertanto non lo si può nemmeno obbligare a inviare tutto per PEC, anche se ce l'avesse

Non credo sia possibile ricevere una Pec inviata da indirizzo e.mail normale, in quanto la Pec funziona solamente tra utente Pec mittente e utente Pec ricevente, se ne è già parlato abbondantemente in questo Forum, per cui non credo sia il caso di ritornare su questo particolare è sufficiente vedere questo schema che avevo già postato diverse volte;

 

 

L'amministratore non è obbligato da nessuna legge ad usare la Pec, ne ha solo la facoltà.

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