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danila.mensi

Tabella millesimale da applicare

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salpa65 dice:

Quali sono le norme che più di trent'anni fa  il distaccato, avrebbe dovuto rispettare? Ci sono diverse sentenze che confermano la correttezza del distacco quando l'impianto centralizzato non riesce a fornire il servizio Ho visto molta più illegalità nelle delibere condominiali che viceversa . Il problema sorge quando definiamo illegale una cosa solo perchè non ci piace, non ci convince, non la conosciamo 

Legge 373 del 1976 e a seguire la legge 10 del 1991.

 

La semplice lettura di una sentenza, del pronunciarsi di una giudice, senza conoscerne completamente i riferimenti del caso, ne il campo di applicazione, porta inevitabilmente a sviste.

Ritengo sia molto più corretto fare riferimento alle leggi.

Modificato da Nanojoule
Nanojoule dice:

Legge 373 del 1976 e a seguire la legge 10 del 1991.

la 373 non si applicava al caso in questione il 1991 era da venire

salpa65 dice:

la 373 non si applicava al caso in questione il 1991 era da venire

Opinione

Ragazzi ma state parlando di riscaldamento indiretto, ma anche chi si è staccato quando accende il suo impianto riscalda indirettamente chi gli sta attorno, pertanto dovreste calcolare quanto riscaldate lui e quando lui riscalda voi fare la differenza e vedere chi ci guadagna, e poi i tubi si fermeranno sicuramente fuori casa ma di che riscaldamento ne può usufruire?

Poi, se gli avete concesso il distacco con il tacito assenso cosa volete chiedere dopo 30 anni? io vi risponderei: si voglio pagare la nuova caldaia ma rifate l'impianto che si è corroso e non mi permette di usufruire della nuova  caldaia; cosa gli rispondete? vi conviene? non credo.

E ancora, chi ha detto, chiamare il primo idraulico di turno, badate che superati i 35 Kw si deve essere un tecnico con patentino di abilitazione per tale potenze mentre al disotto basta una semplice iscrizione alla camera di commercio anche se in tutti e due casi comunque l'installatore deve rilasciare un libretto di impianto dove c'è menzionato lui chi è, con quali autorizzazioni, comunicare l'operazione al comune o all'ente di controllo ecc. dipende dalla regione, e poi questo è interesse dell'amministratore controllare, se succede qualcosa lui ne è direttamente corresponsabile.

Invece perché non pensate a una caldaia che funzioni con policombustibile tipo, pellet cippato ecc.

lasatcasorianapoli dice:

Ragazzi ma state parlando di riscaldamento indiretto, ma anche chi si è staccato quando accende il suo impianto riscalda indirettamente chi gli sta attorno, pertanto dovreste calcolare quanto riscaldate lui e quando lui riscalda voi fare la differenza e vedere chi ci guadagna, e poi i tubi si fermeranno sicuramente fuori casa ma di che riscaldamento ne può usufruire?

Poi, se gli avete concesso il distacco con il tacito assenso cosa volete chiedere dopo 30 anni? io vi risponderei: si voglio pagare la nuova caldaia ma rifate l'impianto che si è corroso e non mi permette di usufruire della nuova  caldaia; cosa gli rispondete? vi conviene? non credo.

E ancora, chi ha detto, chiamare il primo idraulico di turno, badate che superati i 35 Kw si deve essere un tecnico con patentino di abilitazione per tale potenze mentre al disotto basta una semplice iscrizione alla camera di commercio anche se in tutti e due casi comunque l'installatore deve rilasciare un libretto di impianto dove c'è menzionato lui chi è, con quali autorizzazioni, comunicare l'operazione al comune o all'ente di controllo ecc. dipende dalla regione, e poi questo è interesse dell'amministratore controllare, se succede qualcosa lui ne è direttamente corresponsabile.

Invece perché non pensate a una caldaia che funzioni con policombustibile tipo, pellet cippato ecc.

Le tue argomentazioni sono di buon senso, però la normativa dice altrimenti e quindi a meno di accordi tra i condomini (sempre auspicabili) colui che si distacca resta obbligato a concorrere alla spesa della nuova caldaia.

lasatcasorianapoli dice:

Invece perché non pensate a una caldaia che funzioni con policombustibile tipo, pellet cippato ecc.

Le caldaie a biomassa hanno impatto ambientale devastante, sopratutto in riferimento alle cancerogene polveri sottili.

L'intero bacino della Pianura Padana nel 2016 si è coalizzato per ridurne o eliminarne l'uso.

Ma forse si parla di caldaie vecchie, oggi le caldaie raggiungono la resa del 95% mi sai dire quale macchina inquina meno? infatti se vai a vedere in questi giorni l'inquinamento si è quasi azzerato pertanto non sono i riscaldamenti ma è tutto quello che usiamo per spostarci e per produrre, anche l'acqua di Venezia è tornata ad essere chiara si vede il fondo nelle calle, neanche i vecchietti si ricordano di una cosa simile e questo grazie al fermo dei motoscafi traghetti ecc. 

lasatcasorianapoli dice:

Ma forse si parla di caldaie vecchie, oggi le caldaie raggiungono la resa del 95% mi sai dire quale macchina inquina meno?

Il rendimento di combustione, valore che lei ha indicato, rappresenta l'indice del processo di trasformazione del carbonio in energia nella singola camera di combustione.

Questo valore che lei indica poi è istantaneo quindi effimero, quello invece continuativo, quindi il rendimento di produzione, è gestito con altri parametri.

Il rendimento di produzione è molto, molto, molto più importante del singolo rendimento di combustione, che invece indica ben poco.

Il singolo di rendimento di combustione è una frazione del ciclo che in realtà solo in parte ha a che vedere con l'impatto ambientale complessivo del processo di utilizzo di energia e del combustibile.

I valori da considerare son ben altri.......

lasatcasorianapoli dice:

infatti se vai a vedere in questi giorni l'inquinamento si è quasi azzerato pertanto non sono i riscaldamenti ma è tutto quello che usiamo per spostarci e per produrre, anche l'acqua di Venezia è tornata ad essere chiara si vede il fondo nelle calle, neanche i vecchietti si ricordano di una cosa simile e questo grazie al fermo dei motoscafi traghetti ecc. 

Vorrei ben vedere, l'antropizzazione è livello modesto.

Un simile paragone non significa nulla.

E' come dire che un autobus non inquina quando il motore è spento.......non credo sia un paragone logico.

 

Modificato da Nanojoule
lasatcasorianapoli dice:

mi sai dire quale macchina inquina meno?

Quella che inquina meno è quella che soddisfa il minor carico energetico con il minor impatto ambientale.

Vogliamo "sporcare" meno il mondo?

Pensiamo a consumare meno (maggiori isolamenti termici e meno pretese), poi all'utilizzo di macchine diverse dalla semplice combustione del carbonio e/o idrogeno.

Il concetto di "sporcare meno" sta nel "consumare meno".

Mi scusi vedo che lei non usa il TU come si usa su i forum mi perdoni se ho azzardato.

Per valutare se una caldaia a pellet consuma e inquina un TOT si tiene sotto controllo per mesi controllando con strumentazione apposita i fumi in uscita ecc., poi si portano i progetti e le prove a degli enti preposti che controllano e danno l'omologazione, ora lei cosa mi vuole far capire che la certificazione di queste macchine non è reale?

Poi si stava parlando dell'inquinamento dei riscaldamenti e ho fatto l'esempio che  in questo periodo 

 ( tragico  ) si è abbassato drasticamente l'inquinamento perché non si circola e o aggiunto anche quello del mare di Venezia come esempio, non ho detto che l'uomo non ci deve essere per non inquinare, ed infine, non è stato ancora inventato il modo perpetuo pertanto per inquinare meno a parità di sforzo penso che ci vorrà ancora tempo, si potrebbe pensare all'energia solare ma per realizzare i componenti per fruttare tale energia eeeehhh mi sa che anche li si inquina.  

lasatcasorianapoli dice:

Per valutare se una caldaia a pellet consuma e inquina un TOT si tiene sotto controllo per mesi controllando con strumentazione apposita i fumi in uscita ecc., poi si portano i progetti e le prove a degli enti preposti che controllano e danno l'omologazione, ora lei cosa mi vuole far capire che la certificazione di queste macchine non è reale?

Utilizziamo il termine del Tu.

Le caldaie a biomassa sono definite in "Stelle" come DMA 186/17 ( da 1 stella a 5), quindi ogni tipo ha una omologazione in funzione della modalità costruttiva.

Nell'intera pianura padana ad esempio oggi non si possono utilizzare generatori a biomassa della tipologia inferiore a 3 stelle ed installare inferiore 4 stelle.

Dal prossimo anno entrano in vigore misure ancora più restrittive.

Questo significa che buona parte delle stufe-caldaie esistenti non può più funzionare.

Il tutto nasce dalla ricerca della riduzione dell'inquinamento che, sottolineo, per la biomassa è molto rilevante per le polveri sottili.

Utilizzare stufe/caldaie a biomassa di elevata classificazione significa anche spendere molto per le stesse, cosa che ne riduce o annulla l'efficacia sotto il profilo dei costi.

 

Ripeto, la classificazione delle macchine è reale, ma va solo capito se conviene usarle o meno.

Rammento che il costo del calore con pellets è di circa 0,08 €/kWh, mentre per il gas metano 0,11 €/kWh.

La differenza in termini matematici è quindi di circa il 30% a favore del pellets, ma la ridotta quantità di energia consumata non ne consente un ammortamento in termini pratici a fronte dei maggiori costi d'impianto, dovuti alla ricerca della riduzione dell'inquinamento.

 

Spero di essermi spiegato correttamente.

 

 

lasatcasorianapoli dice:

Poi si stava parlando dell'inquinamento dei riscaldamenti e ho fatto l'esempio che  in questo periodo 

 ( tragico  ) si è abbassato drasticamente l'inquinamento perché non si circola e o aggiunto anche quello del mare di Venezia come esempio, non ho detto che l'uomo non ci deve essere per non inquinare, ed infine, non è stato ancora inventato il modo perpetuo pertanto per inquinare meno a parità di sforzo penso che ci vorrà ancora tempo, si potrebbe pensare all'energia solare ma per realizzare i componenti per fruttare tale energia eeeehhh mi sa che anche li si inquina.  

La riduzione dell'inquinamento non avviene solo perché uso caldaie o macchine con maggior rendimento, ma soprattutto se consumo meno energia.

Quindi maggiori isolamenti termici e minor spreco di energia per riduzione delle attività antropiche sono efficaci (buona parte di quello che consumiamo non è fondamentale, ma un eccesso).

 

Purtroppo ci muoviamo su due binari paralleli che vanno nella stessa direzione, si è vero che che c'è poca differenza tra il costo del gas e quello del pellet, ma la differenza sostanziale è che se uso il gas solo per cucinare già il canone mi costa meno, poi potrei utilizzare anche il Gpl meglio ancora non dovrei pagare canoni e altre tasse aggiuntive, in oltre si ha la facoltà di programmare la spesa effettiva e non aspettare la bolletta che ti fa prendere un colpo apoplettico, in particolar modo se non fanno le letture o le sbagliano per poi fare conguagli ancora più disastrosi, e in fine i costi delle stufe nell'arco degli ultimi anni non hanno avuto dei rincari notevoli questo perché la ditte più rinomate sono sempre alla ricerca di soluzioni nuove per potersi affermare sul mercato che oramai e inflazionato, e poi vuoi mettere oltre al risparmio la soddisfazione di avere il fuoco in casa? e un'altro dire, di sicuro chi si riscalda a gas accende due ora la mattina due ore la sera e ha sempre freddo, parlando del Sud, invece chi ha una stufa a pellet l'accende non dico per tutta la giornata ma poco ci manca continuando a risparmiare ma almeno ha una casa calda da far camminare i bambini senza scarpe per casa e questo vuol dire tanto, per l'inquinamento dobbiamo imparare a impegnarci di più sulle auto, noi a non usarle per le sciocchezze e le case costruttrici a non riempirle di abs ppt ccb e altre cavolate per farle andare sempre più veloci, si preoccupassero di renderle meno inquinanti anche a scapito della eleganza della velocià ecc. a come erano belle le vecchie 500 che al massimo raggiungevano i 100 / 110 Km ma per poco altrimenti PUF!  

Modificato da lasatcasorianapoli
lasatcasorianapoli dice:

Purtroppo ci muoviamo su due binari paralleli che vanno nella stessa direzione,

Questa è sua opinione, sicuramente non condivido le sue idee, pur rispettandole.

 

lasatcasorianapoli dice:

e in fine i costi delle stufe nell'arco degli ultimi anni non hanno avuto dei rincari notevoli questo perché la ditte più rinomate sono sempre alla ricerca di soluzioni nuove per potersi affermare sul mercato che oramai e inflazionato,

Sono in totale disaccordo. Verifichi il costo di una stufa a pellets da 2 stelle e una da 5 stelle......si ricrederà.

 

lasatcasorianapoli dice:

parlando del Sud, invece chi ha una stufa a pellet l'accende non dico per tutta la giornata ma poco ci manca continuando a risparmiare ma almeno ha una casa calda da far camminare i bambini senza scarpe per casa e questo vuol dire tanto,

L'utilizzo continuo di una stufa a pellets concorre ad incrementare notevolmente l'inquinamento, sia ambientale, sia quello dovuto allo sperpero di energia. La stufa a pellets non ha possibilità di modulazione a differenza della caldaia a gas metano premiscelata. L'inquinamento del pellets è incredibilmente superiore a quello del gas metano (polveri sottili etc). La stufa a pellets in media ha potenza termica di kW 11 fissa, la caldaia a gas premiscelata può ridurre la propria potenza automaticamente anche sino a 3 kW (meno uso potenza, meno spreco).

 

lasatcasorianapoli dice:

per l'inquinamento dobbiamo imparare a impegnarci di più sulle auto, noi a non usarle per le sciocchezze e le case costruttrici a non riempirle di abs ppt ccb e altre cavolate per farle andare sempre più veloci, si preoccupassero di renderle meno inquinanti anche a scapito della eleganza della velocià ecc. a come erano belle le vecchie 500 che al massimo raggiungevano i 100 / 110 Km ma per poco altrimenti PUF!  

su questo posso concordare, pur rammentando che il motore della vecchia 500 inquinava molto più che i motori odierni, abbinato ad un rendimento nettamente inferiore.

Nanojoule dice:

Questa è sua opinione, sicuramente non condivido le sue idee, pur rispettandole.

 

Sono in totale disaccordo. Verifichi il costo di una stufa a pellets da 2 stelle e una da 5 stelle......si ricrederà.

 

L'utilizzo continuo di una stufa a pellets concorre ad incrementare notevolmente l'inquinamento, sia ambientale, sia quello dovuto allo sperpero di energia. La stufa a pellets non ha possibilità di modulazione a differenza della caldaia a gas metano premiscelata. L'inquinamento del pellets è incredibilmente superiore a quello del gas metano (polveri sottili etc). La stufa a pellets in media ha potenza termica di kW 11 fissa, la caldaia a gas premiscelata può ridurre la propria potenza automaticamente anche sino a 3 kW (meno uso potenza, meno spreco).

 

su questo posso concordare, pur rammentando che il motore della vecchia 500 inquinava molto più che i motori odierni, abbinato ad un rendimento nettamente inferiore.

Io vivo in una zona dove il riscaldamento a legna è molto diffuso e posso solo dire che sarà anche bello da vivere dentro casa (soprattutto se con fiamma a vista), ma fuori casa rende l'aria irrespirabile, mentre sfido chiunque a distinguere "a naso" una caldaia a metano accesa da una spenta (sia metano che legna con scarico sul tetto).

Evidentemente una stufa a pellet emette meno di una a legna, me il concetto rimane simile.

Per me le stufe a pellet hanno senso solo come integrazione, per sopperire nelle giornate particolarmente fredde in inverno o anche nelle mezze stagioni a caldaia a metano spenta.

Vedo invece la pompa di calore come sostitutiva della caldaia a metano (ho degli amici che ce l'hanno qui in Trentino, naturalmente su case con buona classe energetica, spostandosi a latitudini inferiori diventa ancora più conveniente soprattutto se non c'è molta umidità).

Modificato da condo77
condo77 dice:

Vedo invece la pompa di calore come sostitutiva della caldaia a metano (ho degli amici che ce l'hanno qui in Trentino, naturalmente su case con buona classe energetica, spostandosi a latitudini inferiori diventa ancora più conveniente soprattutto se non c'è mola umifdità).

Ottimo!

 

condo77 dice:

Per me le stufe a pellet hanno senso solo come integrazione, per sopperire nelle giornate particolarmente fredde in inverno o anche nelle mezze stagioni a caldaia a metano spenta.

Dal punto di vista "estetico" potrebbe essere buona idea, dal punto di vista tecnico è invece un eccesso il cui costo e impatto ambientale  non sono giustificati dall'esito.

Nanojoule dice:

Ottimo!

 

Dal punto di vista "estetico" potrebbe essere buona idea, dal punto di vista tecnico è invece un eccesso il cui costo e impatto ambientale  non sono giustificati dall'esito.

Concordo, io sto ristrutturando l'appartamento e inizialmente l'avevo considerata ma poi scartata.

Ho scartato però anche la pompa di calore, soprattutto perché non avevo un buon punto dove posizionarla, quindi classica caldaia a condensazione (autonoma, non condominiale).

Nel caso si mettesse la stufa a pellet, sicuramente meglio optare per una ermetica con doppio camino, più costosa ma almeno gli scambi d'aria avvengono esclusivamente con l'esterno.

E va beh! dopo le ultime Vostre è inutile ribattere si vede che siete molto ma MOLTO informati sul funzionamento delle caldaie a pellet, che NON sono modulanti che INQUINANO molto, faro un copia e incolla per ricordarmi di cosa siete convinti. 

lasatcasorianapoli dice:

E va beh! dopo le ultime Vostre è inutile ribattere si vede che siete molto ma MOLTO informati sul funzionamento delle caldaie a pellet, che NON sono modulanti che INQUINANO molto, faro un copia e incolla per ricordarmi di cosa siete convinti. 

Inquinano molto rispetto ad una caldaia a metano, dipende sempre dal termine di paragone.

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