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Angelamae

Studio Professionale in locazione abitativa

Buona sera,

vorrei porre all'attenzione di voi esperti del settore una questione di mio interesse.

Nel 2012 ho dato in locazione un appartamento ad una famiglia e ho regolarmente registrato il contratto. Il figlio dell'inquilino (il quale dallo scorso anno è anche sposato) ha adibito una parte dell'immobile a studio professionale per geometra. In questo appartamento accoglie regolarmente i suoi clienti e sui documenti che sottoscrive dichiara che ha studio professionale all'indirizzo dell'abitazione dei genitori. Poichè all'esterno del palazzo non risulta nessuna insegna, ma di fatto lui esercita la sua attività, io, in quanto proprietaria, che tipo di tutela ho dal punto di vista legale e come posso agire visto che a me questa situazione non sta bene?

Tu hai fatto un contratto per uso abitazione, non altro. Leggi bene il contratto se prevede qualcosa in tema, ma a mio avviso ci sta una lettera rivolta ai conduttori e al geometra in cui gli si dice che l'appartamento è a uso residenziale e non professionale, che quindi trovi altro luogo per avere l'ufficio.

Vedi che risponde

Se fa orecchie da mercante, io procederei giudizialmente

sono molto d'accordo con sisterofnight.

e vedi anche se il regolamento di condominio riporta divieti di adibire gli appartamenti ad uso ufficio (che tra l'altro mi sembra debbono essere appositamente accatastati come A10).

raccomandata AR ai conduttori con la quale gli si fa notare l'obbligo di rivedere l'attuale contratto di locazione ad uso abitativo, non essendo da loro utilizzato come contrattualmente stabilito e sottoscritto.

 

Due le possibili soluzioni.

a) Il figlio trasloca la sua attività professionale altrove, ed il contratto prosegue senza alcun problema;

b) recesso anticipato e consensuale dell'attuale locazione a favore di un nuovo contratto ad uso promiscuo e dove dovrà figurare come conduttore anche il figlio.

Il contratto sarà un 4+4 se la parte prevalente dell'immobile è adibito ad abitazione civile; viceversa sarà un 6+6 se la parte prevalente è destinata all'attività professionale del figlio.

n.b.: il contratto di locazione ad uso promiscuo non può beneficiare di cedolare secca.

 

Informazioni più dettagliate a seguire:

www.lavoriincasa.it/uso-promiscuo-abitazione/

--link_rimosso--

e vedi anche se il regolamento di condominio riporta divieti di adibire gli appartamenti ad uso ufficio (che tra l'altro mi sembra debbono essere appositamente accatastati come A10).

esatto c'è anche questo fatto...non è detto che l'appartamento in oggetto sia adibibile a uso ufficio

 

(si die "adibibile"?? bho..😉

contratto ad uso promiscuo
E comunque ci sarebbe, per l'appunto, anche questa possbilità da esaminare...

"Uso Promiscuo" stavo per farci un brevissimo accenno,

ma anche questa secondo me, una questione ingarbugliata e non molto certa,

con tutti che tirano la coperta al proprio mulino...

(che non ho ancora capito se sia più materia da ragionieri commercialisti, piuttosto che non da avvocati...)

Quando si va stipulare un "uso promiscuo" bisogna rassegnarsi a predisporre un testo ad hoc (no contratti prestampati!), nel quale si descriverà con puntiglioso scrupolo le caratteristiche dell'immobile, quali vani siano ad uso abitativo e quali ad uso commerciale.

A mio avviso, è pure bene allegare al contratto la planimetria della u.i. oggetto del contratto, con tutti i vani numerati e richiamati nel contratto.

Con tutte queste cautele, ragionieri commercialisti, avvocati, e pure AdE, non dovrebbero creare grattacapi ai contraenti.

Con tutte queste cautele,

ragionieri commercialisti, avvocati, e pure AdE,

non dovrebbero creare grattacapi ai contraenti.

Confesso che la cosa mi piace poco, e conseguentemente mi ci applico anche poco...

ma tanto per buttarne giù una a caso... Quanto dura un tale contratto promiscuo?

non dirmi 5+5, che sarebbe la media matematica tra 4+4 e 6+6 !!!

;-)

insomma... non mi piacerebbe...

a me...

A seconda della prevalenza d'uso, il contratto va registrato come 4+4 (prevalenza abitativa) o 6+6 (prevalenza commerciale), e conseguentemente le leggi di riferimento sono rispettivamente la 431/98 (prevalenza abitativa) e la 392/78 (prevalenza commerciale).

Io nel contratto ho inserito una clausola in cui è scritto "l'immobile dovrà essere destinato esclusivamente a civile abitazione del conduttore e delle persone con lui conviventi".

il problema che mi pongo è: se mando una lettera di sollecito, ma loro fanno orecchio da mercante e poi agisco giudizialmente, devo trovare delle prove?

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