Vai al contenuto
giovanni bergamo

Spese acqua calda e fredda

Nel mio condominio la ripartizione acqua calda e fredda si basa sul numero delle persone per appartamento in assenza di contatori.

La particolarita del nostro impianto è costituita dal fatto che ogni appartamento ha tre entrate per l'acqua fredda e tre per la calda e non la normale unica entrata per acqua fredda e una per acqua calda. In pratica sono necessari tre contatori per la fredda e tre per la calda. Tutti sono d'accordo nel metterli ,ma l'idraulico che ha fatto un preventivo ci ha avvisato che per tre o quattro appartamenti ,considerato la difficoltà di applicazione degli stessi ,l'intervento risulta arduo e necessitano interventi di muratori per spostarli in posizioni agevoli.

Per questo motivo sia per la spesa richiesta ,per il disagio dei lavori ,ma soprattutto per  il posizionamento poco gradevole tutto e rimasto bloccato. Chiedo se è possibile mettere dov'è possibile i contatori e a chiusura annuale fare le letture dei medesimi. Siccome i metri cubi totali di consumo (acqua calda e fredda ci sono a consuntivo)calcolare per prima cosa un costo al metro cubo. Togliere dal totale dei metri cubi i metri cubi totalizzati dai contatori . I metri cubi rimasti andranno suddivisi per persona per l'addebito a chi non ha i contatori.Il costo rimasto suddiviso tra i consumi registrati per gli appartamenti con contatori. L'amministratore ha dato parere negativo. Potete darmi un consiglio . Grazie

Se ripartite in base al costo del riscaldamento  un domani dovreste fissare un costo a metro cubo

che tenga conto delle perdite di calore delle tubazioni che finirebbero per gravare in modo 

anomalo su coloro che non hanno contatore. Forse vi conviene esaminale l'eliminazione dell'acqua calda centralizzata.

Mosquiton dice:

In mancanza di contatori, potreste cominciare a ripartire la spesa dell'acqua in millesimi, come prevede la LEGGE.

 

più  che la legge lo prevede la   sentenza n. 17557/2014 della Corte di Cassazione

a cui ho dato una scorsa  e dice usa serie di  ,,,,,,,,,,,,,, a mio parere.

Dice che esentando gli alloggi vuoti dal pagamento li si esenta anche dal pagare

le quote fisse. Nulla di più falso. dove ci sono i contatori e segnano zero, viene

comunque addebitata la quota fissa. E quando afferma che in base al numero di utenti 

la ripartizione non è corretta, come fa a sostenere che in base ai millesimi è meglio?.

Già, lo dice l'art 1123 quindi è meglio.

Qualsiasi metodo, che non sia il contatore, è impreciso e tendenzialmente favorisce

gli prechi.

 

Giova-over dice:

Qualsiasi metodo, che non sia il contatore, è impreciso e tendenzialmente favorisce

gli prechi.

 

E' chiaro che il metodo migliore è quello dei contatori.

 

Ma se non ci sono i contatori, il metodo dei millesimi è meglio del numero di persone (perché il numero di persone può cambiare continuamente, può essere diverso da quello dichiarato, possono esserci ospiti che non vengono considerati, ecc.).

 

I millesimi, invece, sono FISSI e OGGETTIVI.

 

Inoltre, maggiori sono i millesimi e maggiore dovrebbe essere il numero di persone dell'appartamento. 

 

 

 

 

Modificato da Mosquiton
Mosquiton dice:

 

(perché il numero di persone può cambiare continuamente, può essere diverso da quello dichiarato, possono esserci ospiti che non vengono considerati, ecc.).

 

I millesimi, invece, sono FISSI e OGGETTIVI.

 

Inoltre, maggiori sono i millesimi e maggiore dovrebbe essere il numero di persone dell'appartamento. 

 

 

 

 

Si, fissi ed oggettivi, nel mio condominio ci sono i contatori e il problema non si

pone, ma, per farre un esempio, nell'alloggio più grande vive una sola persona,

io, da solo, vivo in un alloggio che è la metà.... a persona pagheremmo quote

uguali,altrimenti una il doppio dell'altro. 

Effettivamente le famiglie sceglievano un alloggio adeguato al numero dei figli

e le giovani coppie magari i bilocali. Poi i figli se ne vanno, poi le  coppie

finiscono e uno resta single, in alloggio con alcune camere mai inutilizzate.

Questo mi porta a pensare sia meglio la suddivisione a persone...anche se

ospito per un meso un amico o a tratti c'è un abusivo, non segnalato all'amministratore

non cambia molto i consumi.  Ma dimenticavo che siamo in italia, in tutte

le unità immobiliari abiterà solo un fantasma....

Giova-over dice:

Si, fissi ed oggettivi, nel mio condominio ci sono i contatori e il problema non si

pone, ma, per farre un esempio, nell'alloggio più grande vive una sola persona,

io, da solo, vivo in un alloggio che è la metà.... a persona pagheremmo quote

uguali,altrimenti una il doppio dell'altro. 

Effettivamente le famiglie sceglievano un alloggio adeguato al numero dei figli

e le giovani coppie magari i bilocali. Poi i figli se ne vanno, poi le  coppie

finiscono e uno resta single, in alloggio con alcune camere mai inutilizzate.

Questo mi porta a pensare sia meglio la suddivisione a persone...anche se

ospito per un meso un amico o a tratti c'è un abusivo, non segnalato all'amministratore

non cambia molto i consumi.  Ma dimenticavo che siamo in italia, in tutte

le unità immobiliari abiterà solo un fantasma....

Un appartamento più grande, ha bisogno di più acqua per pulirlo.

 

In ogni caso, se uno vive da solo in un appartamento di 100 mq., dovrà pagare di più anche di condominio, riscaldamento e tasse.

 

Più grande è un appartamento e più si paga.

 

Così prevede la legge.

 

 

 

Modificato da Mosquiton
Mosquiton dice:

Un appartamento più grande, ha bisogno di più acqua per pulirlo.

senza dubbio, è quello che fa la differenza....

 

Mosquiton dice:

Così prevede la legge.

vero, ma ciò non può impedirmi che condivido, anche perchè non è la legge

ma il pensiero della    cassazione.

abbiamo tre soluzioni : 1a continuare il conteggio per persone  - 2b mettere i contatori in tutti gli appartamenti

                                      3c suddividere per millesimi di propietà

Io avevo proposto un metodo empirico di compromesso tra chi metteva i contatori e chi continuava con il numero delle persone. Abbiamo spese di acqua calda e fredda corrispondenti alle fatture ricevute ,una quota di metri cubi rilevata per appartamento con i contatori. La differenza di metri fatturati e quelli contabilizzati ci permette di quantificare i metri cubi da assegnare ai condomini che non hanno i contatori e valorizzare la loro spesa in base alle persone. Se questa possibilità non è fattibile ,continueremo con il sistema 1a. Grazie

buongiorno a tutti, vi scrivo perchè ho un problema suo calcolo della spesa dell'acqua calda, vivo in un condominio di 10 unità, ogni abitazione ha il suo contatore per i vari consumi, il mio problema è che ogni volta che apro l'acqua calda prima che arrivi devo sprecarne un casino stimato quasi al 20% dell'utilizzo annuo, io sono l'ultimo della rete, l'impianto non è previsto di ricircolo quindi se i miei vicini non usano acqua calda devo far scorrere un pò prima di averne, mi potete aiutare  a capire come posso fare? c'è qualche legge o tabella per il mio problema? l'amministratore divide le spese in base al consumo riportato dal contatore e non applica nessun sgravio per me che vivo in mansarda.  

vi ringrazio a tutti 

purtroppo non ci sono rimedi  e il ricircolo, che sarebbe la cosa più logica, porta ad un

elevato consumo per dispersioni. Puoi salvarti qualcosa  quando ti serve poca acqua

calda farla scaldare sul fornello a gas. Ma forse già lo fai.

Ulderico77 dice:

buongiorno a tutti, vi scrivo perchè ho un problema suo calcolo della spesa dell'acqua calda, vivo in un condominio di 10 unità, ogni abitazione ha il suo contatore per i vari consumi, il mio problema è che ogni volta che apro l'acqua calda prima che arrivi devo sprecarne un casino stimato quasi al 20% dell'utilizzo annuo, io sono l'ultimo della rete, l'impianto non è previsto di ricircolo quindi se i miei vicini non usano acqua calda devo far scorrere un pò prima di averne, mi potete aiutare  a capire come posso fare? c'è qualche legge o tabella per il mio problema? l'amministratore divide le spese in base al consumo riportato dal contatore e non applica nessun sgravio per me che vivo in mansarda.  

vi ringrazio a tutti 

Il suo amministratore, se non sono accordi di ripartizione prima dell'entrata in vigore DL 141/2016, devi tassativamente prevedere una quota involontaria sul consumo acqua calda sanitaria.

Questo riduce le spese a chi consuma più acqua calda come nel suo caso (dovuto ovviamente al tempo di attesa).

Con sistema a ricircolo indubbiamente ha meno attesa, ma il consumo globale per la protezione acqua calda sanitaria potrebbe arrivare a valori molto superiori di quelli esistenti.

Il ricircolo mediamente fa consumare circa il 70-80% in più, ma questo dipende anche molto dal isolamento termico delle tubazioni e della posizione delle stesse.

Se i criteri di ripartizione non sono accordi presi in assemblea prima del 141/2016, lei deve chiedere l'applicazione della uni 10200, quindi calcolo del consumo involontario e volontario.

  • Mi piace 1
×