Vai al contenuto
mazzol

Rosario lascia casa e paese per vivere altrove

Volevo intitolare: "Uno strano condominio" ma poi ho scelto un nome di fantasia ....

 

Rosario un trentenne lascia il paese natio, la casa dei genitori i fratelli.

Lavora, si sposa, ha figli .... ogni tanto và a trovare i parenti lontani ....

i figli crescono e con il tempo quelle visite diventano sempre più complicate .... 1000 km sono tanti negli anni '50.

 

Dal giorno in cui lasciò la casa del suo papà sono passati una quindicina di anni quando arriva la notizia "papà ci ha lasciati", si affretta a ripercorrere quei 1000 km per salutarlo, si ferma qualche giorno rivede fratelli e sorelle, vi sono anche delle pratiche da fare per la successione ..... siamo negli anni 60.

 

Ne parlano e si accordano per liquidare la quota del fratello Rosario che non vive più in zona ...... Rosario rinunzia ad ogni pretesa sulle proprietà del papà morto, scrivono certo qualcosa in merito e si lasciano "pensateci Voi alle pratiche e fatemi sapere se serve altro" probabilmente ha detto in dialetto Rosario salutando fratelli e sorelle.

 

Tornato da moglie e figli ... con il gruzzoletto ricevuto mette a posto la casa in cui vive ... un regalo del nonno spiega "probabilmente".

 

Dopo altri 20 anni se ne và anche lui .... i figli provvedono a fare regolare trapasso per la casa in cui sono cresciuti, poi la vendono quando anche la mamma li lascia.

 

Passano anni dalla morte di Rosario ed ora salta fuori che un fabbricato rurale andava dichiarato come urbano (soggetto ad IMU) e ...... Rosario ormai deceduto da 35 anni ne risulta ancora comproprietario.

 

E risulta ancora comproprietario di vari fazzoletti di terra, di vigneti, di una casa fatiscente, di canneti vicino al mare .... gli altri proprietari hanno, nel tempo provveduto a gestire le loro quote di proprietà Rosario no, lui non ha fatto nulla in vita, aveva già ceduto le sue quote ai fratelli e sorelle che vivevano lì, era sicuro di non avere più nulla nella terra di origine.

 

I figli di Rosario si chiedono? Che fare? Loro non sono intestatari a quelle particelle in cui figurano tanti nomi di persone che non si conoscono ed anche se fossero interessati .... è solo per errore, per una dimenticanza se il nome del loro papà figura ancora fra i proprietari, era stato liquidato ed aveva rinunziato con una formula accettata dai beneficiari già negli anni '60.

 

Che fare? Evitando di spendere troppi soldi per correggere un errore altrui?

 

Magari basta una segnalazione al catasto per cancellare il nome di Rosario dall'elenco dei proprietari.

 

Grazie per l'aiuto

..."Rosario rinunzia ad ogni pretesa sulle proprietà del papà morto, scrivono certo qualcosa in merito e si lasciano "pensateci Voi alle pratiche e fatemi sapere se serve altro" Ci sono "carte" che possano comprovare ciò ???

 

..."Dopo altri 20 anni se ne và anche lui .... i figli provvedono a fare regolare trapasso per la casa in cui sono cresciuti, poi la vendono quando anche la mamma li lascia."

Ci dovrebbe essere una dichiarazione di successione firmata dai figli eredi... E se questa dichiarazione di successione esiste, non ci sono visure catastali che affermino che c'erano anche "le altre terre" ???

 

..."Magari basta una segnalazione al catasto per cancellare il nome di Rosario dall'elenco dei proprietari." Lo escludo proprio !!! secondo me, dovrà intervenire un geometra e mettere a posto tutto... magari, facendosi aiutare anche da un avvocato...

Rosario non ha rinunziato all’eredità del genitore defunto, bensì, accettandola, ha ricevuto una somma di denaro in seguito ad una divisione bonaria fra fratelli.

I fratelli sicuramente hanno presentato una dichiarazione di successione in cui compare fra gli eredi legittimi il nome di Rosario.

Manca il successivo atto di divisione redatto da un notaio, in conformità a quanto già stabilito bonariamente fra fratelli.

Pertanto in Catasto terreni e in Conservatoria, compare il nome di Rosario come comproprietario dei beni menzionati.

Con la morte di Rosario, i figli, suoi legittimi eredi, sono diventati proprietari dei beni ancora intestati a Rosario.

Senza un atto notarile che provi il passaggio di proprietà ai fratelli dei beni ereditati da Rosario con la morte del genitore, non è possibile apportare alcuna modifica in Catasto terreni.

Pertanto, in ossequio agli impegni presi da Rosario coi fratelli quando era in vita, i suoi figli dovrebbero attivarsi per trasferire con regolare atto notarile le proprietà ereditate da Rosario, ai sui fratelli o loro eredi.

Il suddetto atto di trasferimento dorà essere preceduto da una dichiarazione di successione e una dichiarazione di accettazione di eredità da parte degli eredi di Rosario.

Rosario non ha rinunziato all’eredità del genitore defunto, bensì, accettandola, ha ricevuto una somma di denaro in seguito ad una divisione bonaria fra fratelli.

I fratelli sicuramente hanno presentato una dichiarazione di successione in cui compare fra gli eredi legittimi il nome di Rosario.

Manca il successivo atto di divisione redatto da un notaio, in conformità a quanto già stabilito bonariamente fra fratelli.

Pertanto in Catasto terreni e in Conservatoria, compare il nome di Rosario come comproprietario dei beni menzionati.

Con la morte di Rosario, i figli, suoi legittimi eredi, sono diventati proprietari dei beni ancora intestati a Rosario.

Senza un atto notarile che provi il passaggio di proprietà ai fratelli dei beni ereditati da Rosario con la morte del genitore, non è possibile apportare alcuna modifica in Catasto terreni.

Pertanto, in ossequio agli impegni presi da Rosario coi fratelli quando era in vita, i suoi figli dovrebbero attivarsi per trasferire con regolare atto notarile le proprietà ereditate da Rosario, ai sui fratelli o loro eredi.

Il suddetto atto di trasferimento dorà essere preceduto da una dichiarazione di successione e una dichiarazione di accettazione di eredità da parte degli eredi di Rosario.

Una eredità può quindi essere una jattura ....

ma se nessuno desidera questa eredità non dovrebbe essere accettata dallo Stato ... mi pare che lo Stato non possa rinunziare.

 

O no?

Una eredità può quindi essere una jattura ....

ma se nessuno desidera questa eredità non dovrebbe essere accettata dallo Stato ... mi pare che lo Stato non possa rinunziare.

 

O no?

Se uno vuol togliersi subito il pensiero va dal Notaio o alla Cancelleria della Volontaria Giurisdizione del Tribunale e rinuncia all'eredità (mia moglie ha rinunciato ad un'eredità che consisteva solo in 1/6 di un vecchio appartamento dove abita mio cognato ed in Tribunale abbiamo speso circa 250 euro tra marche e versamento con F24).

 

Mi sembra che anche chi non accetta un'eredità, anche tacitamente prendendone possesso, perde il diritto dopo 10 anni.

Questo però lo devi approfondire perchè non ne sono sicuro.

Una eredità può quindi essere una jattura ....

ma se nessuno desidera questa eredità non dovrebbe essere accettata dallo Stato ... mi pare che lo Stato non possa rinunziare.

 

O no?

se uno non desidera l'eredità non è che basta che ne infischi, deve formalmente rinunciare con atto notrarile. Se non lo fa eredita....

 

Ora serve munirsi di geometra e notaio e fare i passaggi mancanti.

Grazie,

 

il problema indicato và avanti per la sua strada.

 

Ma mi è sorto un dubbio ...

 

la tomba di famiglia

acquistata dal fratello di mio nonno, dove riposano i bisnonni comuni, mio nonno e suo fratello con tutta la sua discendenza ormai esaurita.

 

Preso atto che quel ramo della famiglia si è estinto ho presentato al comune l'albero genealogico comunicando che ne prendevo possesso, va bene mi hanno detto e Vi ho trasferito (espletando tutte le clausole di legge) le cassettine con i resti dei familiari deceduti mano mano che venivano resi disponibili per una nuova collocazione.

 

Ora a seguito di questa discussione sfogliando documenti a suo tempo archiviati mi accorgo che una porzione di terreno risulta intestata anche all'ultimo esponente del ramo estinto della famiglia (e forse ne esistono altri che ignoro).

 

La domanda: prendendo possesso della tomba di famiglia (che gode di una concessione comunale a pagamento in genere trentennale ma in questo caso perpetua) ho involontariamente accettato una eredità?

×