Vai al contenuto
Rapsodia79

Riparto consumi idrici ed eccedenza sulle fatture del fornitore

Buonasera,

volevo porre una domanda e sentire i vostri pareri su un tema immagino trattato più volte ma di cui mi sfugge un'aspetto.

La situazione è quella di un condominio composto da più palazzine e vari appartamenti per piano. Ogni appartamento è dotato di contatori differenziali che segnano i metri cubi consumati per ogni unità e vengono letti minimo due volte l'anno.

Al condominio è intestata la fornitura idrica ed il fornitore fattura, in base alle tariffe attualmente in vigore, per scaglioni di consumo e per numero di unità servite. L'amministratore fa un riparto individuale, ma senza considerare le unità servite.

Il mio dubbio riguarda proprio questo. Considerato che l'azienda acque calcola i consumi per metri cubi e unità servite, l'eccedenza che viene fata pagare che fine fa? Provo a spiegare meglio : mettiamo che nel condominio ci siano 10 appartamenti. I consumi annui sono di mc. 1000. L'azienda calcola dividendo i metri cubi a unità servite e calcolando poi le fasce di tariffa. Invece l'amministratore prende i consumi letti dai differenziali di ogni appartamento, calcola i metri cubi consumati e fa la moltiplicazione secondo le tariffe attualmente in vigore. Così facendo, secondo me, (e non tenendo presene il fatturato dell'azienda) alla fine in cassa ci saranno più soldi perchè anche se è vero le il calcolo è in linea di principio corretto, l'azienda divide i metri cubi per tutte le unità e non per il singolo, quindi può capitare che i metri cubi in fascia agevolata non consumati da uno vengano sfruttati da un'altro, sfruttando così le fasce per intero. Che ne pensate? Quale sarebbe il criterio giusto? Dovrebbero essere riparametrati i consumi secondo le fatture?

...Così facendo, secondo me, (e non tenendo presene il fatturato dell'azienda) alla fine in cassa ci saranno più soldi perchè anche se è vero le il calcolo è in linea di principio corretto, l'azienda divide i metri cubi per tutte le unità e non per il singolo, quindi può capitare che i metri cubi in fascia agevolata non consumati da uno vengano sfruttati da un'altro, sfruttando così le fasce per intero. Che ne pensate? Quale sarebbe il criterio giusto? Dovrebbero essere riparametrati i consumi secondo le fatture?

In teoria è così.

Se non ci fossero sprechi/eccedenze condominiali dovuti a tanti fattori (pulizia parti comuni, qualche subcontatore starato, bolle d'aria nelle conduttore acquedotto)...

E' MATEMATICO

che le quote raccolte dai singoli condomini sono sempre superiori alle fatture emesse dall'acquedotto (salvo fatture emesse con letture presunte in un trimestre da conguagliare in quello successivo).

 

In ogni caso l'amministratore, ANNUALMENTE; ha l'OBBLIGO di rendicontare anche la gestione acqua dicendo quanto ha incassato in totale dai condòmini e quanto ha pagato per i consumi fatturati dall'ENTE.

La differenza, in positivo o in negativo (se ci sono perdite occulte) deve essere accreditata/addebitata a ciascun condòmino con il criterio deliberato dall'assemblea o previsto nel regolamento (millesimi di proprietà, parti uguali, in proporzione ai consumi personali...)

 

Al link di seguito, ecco un esempio di rendiconto generale in cui la differenza attiva di €. 773,75 è accreditata in parti uguali tra tutti i condòmini:

--link_rimosso--

Buonasera,

la tua sensazione è corretta.

Pur non sapendo quale è il vostro gestore, posso immaginare che applichi una tariffazione a scaglioni.

In genere nei condomini i contratti sono per le cosiddette "utenze condominiali domestiche" in cui il gestore riconosce per un certo ammontare di contatori tariffe a scaglioni: agevolata, base, prima eccedenza, seconda eccedenza, terza eccedenza, ciascuna in genere di 23 mc (almeno così fa ACEA ATO2).

 

Prendendo il tuo esempio e considerando per comodità di calcolo, scaglioni di 25 mc, la differenza finanziaria tra il metodo della tua (e di tanti altri) amministratrice e quello usato dal gestore è evidente considerando il caso estremo che tutti e 1000 mc di consumo li faccia UN SOLO condomino mentre gli altri consumino 0 mc. Ovviamente il gestore non conosce la distribuzione interna al condominio dei consumi e applica il seguente conteggio:

Tot=A*250+B*250+C*250+D*250 con A,B,C,D le tariffe dei primi quattro scaglioni e 250 mc è la quota di ogni scaglione di consumo (25 mc/utente * 10 utenti).

E' evidente in questo esempio che con un consumo complessivo di 1000 mc non si arriva neanche a impegnare la massima eccedenza.

Con il sistema della tua amministratrice si avrebbe, per il solo condomino ad aver fatto consumo di acqua (gli altri pagherebbero 0, salvo nolo contatore):

Tot=A*25+B*25+C*25+D*25+E*900 con E la tariffa dell'ultimo scaglione. Dunque il 90% del consumo andrebbe alla massima tariffazione!!

Siccome i costi a metro cubo raddoppiano quasi da una fascia all'altra, è evidente l'abnorme sproporzione tra le due situazioni; la prima è quella che l'amministratore paga al gestore e la seconda è quella che fattura ai condomini.

 

In una situazione reale le cose andranno un po' meno esasperatamente ma il metodo che tu lamenti, genera SEMPRE una plusvalenza poiché non ridistribuisce le eccedenze non godute dai più virtuosi a coloro che consumano di più, a unico vantaggio di un saldo di cassa positivo ma iniquo.

 

Spero il ragionamento sia stato chiaro.

In una situazione reale le cose andranno un po' meno esasperatamente ma il metodo che tu lamenti, genera SEMPRE una plusvalenza poiché non ridistribuisce le eccedenze non godute dai più virtuosi a coloro che consumano di più, a unico vantaggio di un saldo di cassa positivo ma iniquo.

 

Spero il ragionamento sia stato chiaro.

Se proprio la vogliamo dire tutta, le letture e le fatture sono trimestrali ma le fasce di consumo sono annuali per cui al singolo condòmino andrebbero conguagliati anche i metri cubi consumati durante l'anno.

Mi spiego:

se il 1° ed il 4° trimestre consumo 50 mc a trimestre ma il 2° ed il 3° trimestre vado alla casa al mare, in tutto l'anno avrò consumato 100 mc ma nel 1° e 3° trimestre mi saranno applicate le fasce di maggior consumo per cui mi deve essere fatto anche il conguaglio di consumo annuale.

A parte il caso particolare nell'esempio seguente in cui a causa di letture presunte si è pagato in meno l'anno precedente e si è pagato di più nel 2015, questo è un criterio chiaro di rendiconto:

- nel primo riquadro sono riportati i consumi trimestrali incassati ma da conguagliare con il consumo annuale.

-nel secondo riquadro sono riportati i mci totali consumati da ciascuno in UN ANNO e viene quantificato il consumo personale di competenza. La somma contabilizzata nei 4 trimestri per ciascun condòmino è considerata acconto sui consumi.

La differenza (in questo caso in negativa) tra quanto effettivamente spettante a ciascun condòmino e quanto effettivamente pagato all'Ente, è ripartita tra tutti i condòmini in proporzione ai consumi personali di ciascuno, in modo che dei risparmi o sprechi non se ne avvantaggi o svantaggi il virtuoso o il non virtuoso, ma tutto va ridistribuito equamente.

 

--img_rimossa--

 

--img_rimossa--

Grazie mille per le precise e dettagliate informazioni. L'amministratore non presenta i conti da più di due anni. Anche per questo sto cercando di vederci chiaro. Ma il resto dei condomini se ne frega ogni volta che provo a sensibilizzarli su questi punti. In ogni caso grazie mille. Siete stati veramente esaustivi.

Sulla bolletta consumo acqua presentata per il 2015 dalla ditta che effettua le letture dei contatori a sottrazione, c'é la voce "conguaglio addebiti accrediti e arrotondam. +/-" per un importo di € 379,00 (nel 2014 era di€ 327,00). Considerato che l'importo complessivo dovuto per i consumi ammonta a € 145,00 (nel 2014 era di € 130,00) a cosa si riferisce quella spesa? Preciso che la bolletta condominiale é di AceaAto2 (Roma). Grazie.

Sulla bolletta consumo acqua presentata per il 2015 dalla ditta che effettua le letture dei contatori a sottrazione, c'é la voce "conguaglio addebiti accrediti e arrotondam. +/-" per un importo di € 379,00 (nel 2014 era di€ 327,00). Considerato che l'importo complessivo dovuto per i consumi ammonta a € 145,00 (nel 2014 era di € 130,00) a cosa si riferisce quella spesa? Preciso che la bolletta condominiale é di AceaAto2 (Roma). Grazie.

Devi chiedere il dettaglio alla ditta che effettua e contabilizza le letture dei contatori a sottrazione per capire con quale a che conguagli si riferisce e quale criterio usa.

Nel prospetto al precedente post mi sembra tutto abbastanza chiaro e spiegato abbastanza bene.

Se sei riuscita a capire questo prospetto non avrai difficoltà a capire cosa ti spiegherà la ditta, ma da quello che dici, senza vedere tutti i riparti, è impossibile darti una risposta.

Se proprio la vogliamo dire tutta, le letture e le fatture sono trimestrali ma le fasce di consumo sono annuali per cui al singolo condòmino andrebbero conguagliati anche i metri cubi consumati durante l'anno.

Mi spiego:

se il 1° ed il 4° trimestre consumo 50 mc a trimestre ma il 2° ed il 3° trimestre vado alla casa al mare, in tutto l'anno avrò consumato 100 mc ma nel 1° e 3° trimestre mi saranno applicate le fasce di maggior consumo per cui mi deve essere fatto anche il conguaglio di consumo annuale.

A parte il caso particolare nell'esempio seguente in cui a causa di letture presunte si è pagato in meno l'anno precedente e si è pagato di più nel 2015, questo è un criterio chiaro di rendiconto:

- nel primo riquadro sono riportati i consumi trimestrali incassati ma da conguagliare con il consumo annuale.

-nel secondo riquadro sono riportati i mci totali consumati da ciascuno in UN ANNO e viene quantificato il consumo personale di competenza. La somma contabilizzata nei 4 trimestri per ciascun condòmino è considerata acconto sui consumi.

La differenza (in questo caso in negativa) tra quanto effettivamente spettante a ciascun condòmino e quanto effettivamente pagato all'Ente, è ripartita tra tutti i condòmini in proporzione ai consumi personali di ciascuno, in modo che dei risparmi o sprechi non se ne avvantaggi o svantaggi il virtuoso o il non virtuoso, ma tutto va ridistribuito equamente.

 

--img_rimossa--

 

--img_rimossa--

trimestrali da te ...

io ho condomini con bollette mensili, altri bimensili, altri trimestrali etc... e ogni tanto cambiano bollettazione ... le letture effettivi sono ogni tanto, ogni quando non l'ho capito .. e posso avere bollette con una lettura effettiva e una parte calcolata con lettura presunta ...

aggiungo che quest'anno ho in tutte un

 

è vero che abbiamo tot mc prima fascia, tot in seconda etc.. ma poi l'Hera almeno da me, il calcolo lo fà giornaliero

quindi se nel mese di agosto molti sono via e quindi non consumano la seconda e buona parte della prima, se faccio il calcolo nelle varie bollette di quanto mi ha riconosciuto in prima fascia, non corrisponde al totale annuo che fino a qualche anno fà veniva sempre riconosciuto ...

... è vero che abbiamo tot mc prima fascia, tot in seconda etc.. ma poi l'Hera almeno da me, il calcolo lo fà giornaliero

quindi se nel mese di agosto molti sono via e quindi non consumano la seconda e buona parte della prima, se faccio il calcolo nelle varie bollette di quanto mi ha riconosciuto in prima fascia, non corrisponde al totale annuo che fino a qualche anno fà veniva sempre riconosciuto ...

Ognuno deve adattarsi al sistema utilizzato dal fornitore.

Il nostro fornitore (Acquedotto Pugliese) al nostro condominio manda fatture trimestrali (in base ai consumi ad altri condominiii li manda mensili, bimestrali, quadrimestrali) ma ogni anno fa il conguaglio sulla base della TARIFFA ANNUA.

Per quanto riguarda le letture, poichè mi occupo io di tutto, il giorno in cui prendo le letture dei contatori negli appartamenti prendo anche la lettura del contatore generale (in modo da controllare anche se c'è coerenza di consumi) e la comunico all'AQP via internet collegandomi al loro sito (ma si può comunicare anche per telefono), in modo da evitare che mi siano fatturati consumi presunti.

Buona sera a tutti, scusate se riapro questo post "datato". Probabilmente mi sfugge qualcosa, non riesco a comprendere appieno la tabella postata sopra. La colonna "Consumi personali mc 2015" riporta la somma dei mc consumati da ogni condomino e di conseguenza la somma dei mc segnati dal contatore generale nel corso dell' anno 2015 e cioè 1575 mc  (misurati dal 1gennaio - 31dicembre 2015??).

LA colonna "totale consumi personali" a cosa si riferisce?? e allo stesso modo, la voce "entrate consumi personali" da dove esce fuori?

Infine la colonna "eccedenza ripartita sui consumi" come si tira fuori? Grazie e scusate l' interrogatorio :D

Fabio22 dice:

La colonna "Consumi personali mc 2015" riporta la somma dei mc consumati da ogni condomino e di conseguenza la somma dei mc segnati dal contatore generale nel corso dell' anno 2015 e cioè 1575 mc  (misurati dal 1gennaio - 31dicembre 2015??)

Esattamente. In quella colonna parliamo solo di metri cubi.

 

Fabio22 dice:

LA colonna "totale consumi personali" a cosa si riferisce??

Quella colonna si riferisce a quanto avrebbe dovuto pagare ciascun condòmino in un anno in base ai metri cubi consumati per un totale di €. 3.182,23.

Fabio22 dice:

la voce "entrate consumi personali" da dove esce fuori?

E' lo stesso totale che il condominio avrebbe dovuto incassare e che compare alla fine della colonna "totale consumi personali"

 

Fabio22 dice:

la colonna "eccedenza ripartita sui consumi" come si tira fuori?

Poiche si incassa dai condòmini un totale di €. 3.182,23 ma sono arrivate fatture per un total di €. 3.385,38 c'è una differenza/eccedenza non incassata di €.203,15

Questi € 203,15 sono ripartiti ai condòmini in proporzione ai mteri cubi da ciascuno consumati rispetto ai 1575 metri cubi totali consumati.

Prendendo in esame il condòmino N° 1 faccio questa proporzione:

Se su 1575 metri cubi totali devo pagare €. 203,15 su 170 metri cubi di consumo personale pagherò X

In base a questo ragionamento scrivo questa proporzione:

1575:203,15 = 170:X

X = 203,15x170:1575

X = 21,93 (differenza da addebitare al condomino N° 1 sul totale di 203,15

Leonardo53 dice:

Quella colonna si riferisce a quanto avrebbe dovuto pagare ciascun condòmino in un anno in base ai metri cubi consumati per un totale di €. 3.182,23.

E' lo stesso totale che il condominio avrebbe dovuto incassare e che compare alla fine della colonna "totale consumi personali"

 

Poiche si incassa dai condòmini un totale di €. 3.182,23 ma sono arrivate fatture per un total di €. 3.385,38 c'è una differenza/eccedenza non incassata di €.203,15

 

 

Non capisco la differenza tra il totale delle letture di €3240,21 del "Rendiconto acqua personale" (quanto i condomini hanno pagato durante l' anno) ed il "totale consumi personali"... (quanto avrebbero dovuto pagare in base ai metri cubi).. la differenza sta forse nelle quote fisse? non riesco a capire

Fabio22 dice:

Non capisco la differenza tra il totale delle letture di €3240,21 del "Rendiconto acqua personale" (quanto i condomini hanno pagato durante l' anno) ed il "totale consumi personali"... (quanto avrebbero dovuto pagare in base ai metri cubi).. la differenza sta forse nelle quote fisse? non riesco a capire

In questa discussione non si vede il dettaglio delle quote trimestrali  ma €. 3.240,21 è il totale pagato in acconto dai condòmini su tariffe calcolate trimestralmente ma siccome le tariffe sono annuali, a fine anno viene fatto il conguaglio tra quanto effettivamente pagato e quanto avrebbero dovuto pagare.

Ad esempio, se io nei due trimestri invernali consumo 25 metri cubi a trimestre, farò pagare un acconto applicando entrambe le volte 18 metri cubi a tariffa agevolata e 7 mc a tariffa prima fascia. In questo modo, il condòmino avrà pagato 14 metri cubi di eccedenza a tariffa prima fascia.

Se, però, nei sei mesi estivi il condòmino se ne va alla villa al mare e non ha nessun consumo, in tutto l'anno, pur avendo consumato solo 50 metri cubi di acqua che rientrano nella fascia annuale di 73 mteri cubi a a tariffa agevolata, avrà pagato 14 metri cubi in una fascia che non gli competeva pagare.

Ecco che qui si fa il conguaglio annuale tra quanto il condòmino ha effettivamente pagato (la quota su 3.241,21) e quanto avrebbe dovuto effettivamente pagare (la quota su 3.182.23)

 

Ad esempio, il condòmino n° 1 avrebbe dovuto pagare €. 366,67 di consumo personale annuale ma nel corso dei 4 trimestri ne sono stati incassati €. 369,80 (totale contabilizzato per cui gli andrebbero restituiti €. 3,13 ma poichè gli devono essere addebitati €, 21,93 di eccedenza ripartita:

- 21,93

+ 3,13

---------

- 18,80 (conguaglio dare)

 

 

 

Grazie Leonardo! Sei stato davvero gentilissimo!

La questione mi è poco chiara in quanto l' Amministratore del mio condominio non effettua tutti questi calcoli, soprattutto relativamente ai consumi effettivi... si affida ad un letturista e da per buono tutti i risultati avuti da lui. Quindi non esiste, nel mio caso, "consumi effettivi" o "totale versato" ....

Fabio22 dice:

Grazie Leonardo! Sei stato davvero gentilissimo!

La questione mi è poco chiara in quanto l' Amministratore del mio condominio non effettua tutti questi calcoli, soprattutto relativamente ai consumi effettivi... si affida ad un letturista e da per buono tutti i risultati avuti da lui. Quindi non esiste, nel mio caso, "consumi effettivi" o "totale versato" ....

Eh ma questo calcolo lo faccio io che sono pignolo e "spacco il capello".

Ci sono agenzie di contabilizzazione che fanno letture ogni 3 mesi, contabilizzano solo il consumo personale trimestrale, fanno pagare solo quello e quando l'amministratore presenta il rendiconto annuale addebita la differenza tra incassato e fatture da pagare (nel mio esempio €. 145,17) in parti uguali o per millesimi di proprietà. 

×