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gianfil

Ripartizione spese legali - spero che mi aiutiate a capire e risolvere un problema su cui il mio condominio non sa come uscirne

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Salve a tutti. Spero che mi aiutiate a capire e risolvere un problema su cui il mio condominio non sa come uscirne. Ma prima della specifica domanda è necessaria una descrizione dei fatti.

 

1) Il Condominio è composto da due palazzine separate ( palazzina A e palazzina B) di tre piani ed 11 appartamenti per ciascuna palazzina ed un amministratore unico che purtroppo è anche condomino della palazzina B.

2) Circa 12 anni fa i condomini della palazzina A deliberarono alcuni lavori di ristrutturazione di cui la palazzina necessitava. Da precisare che circa due anni prima la palazzina B aveva fatto la stessa cosa.

In pratica per le decisioni dei lavori da fare l'amministratore convocava giustamente solamente i condomini della palazzina interessata.

 

I guai cominciarono nell'assemblea della scala A convocata per l'approvazione del consuntivo dei lavori di ristrutturazione. Infatti due condomini, per diversi motivi, non approvarono il consuntivo nonostante avessero pagato quasi interamente le loro quote. Va detto però che successivamente, dopo qualche sollecito scritto e verbale, regolarizzarono la loro posizione.

Tuttavia impugnarono la delibera di quella assemblea e citarono il CONDOMINIO in giudizio adducendo varie motivazioni quali determinate spese non gli competevano oppure certi lavori sui loro terrazzi non erano stati fatti o fatti male ecc. ecc..

Ora non mi dilungo perchè in questi anni è successo di tutto tra sentenze e appelli. Fino alla sentenza di 2° grado di un mese fa con la quale il giudice condanna il CONDOMINIO a pagare le spese legali per circa 20.000 (ventimila) euro.

 

Va detto inoltre che nel corso di tutti questi anni in assemblee unitarie anche con la scala B (generando talvolta confusione) risultano verbali nei quali viene indicata la frase "l'assemblea all'unanimità" (quindi comprensiva anche del consenso dei condomini della scala B) invita il CONDOMINIO a comparire in giudizio e quindi alla prosecuzione della causa. Ora rimane la Cassazione o pagare le spese legali.

 

Ecco il problema: i condomini della scala B si dissociano dal pagamento ed i condomini della scala A invece asseriscono che la sentenza condanna il CONDOMINIO (non solo la scala A) e che nel corso di questi anni anche la scala B ha votato per la resistenza sia in 1° grado sia per la prosecuzione in 2° grado.

 

Nella speranza di essere stato chiaro nella esposizione di tutta l'evoluzione della vertenza chiedo a voi esperti di essermi di aiuto ancora una volta su come si dovranno muovere i condomini di questo Condominio. Grazie ancora,

un saluto a tutti.

Forse ho sbagliato sezione? Se non ho sbagliato qualcuno cortesemente può darmi una risposta?

Nessuno risponde perché c'è già stata la sentenza ed il Giudice, secondo il mio parere non ha tenuto conto del 3- comma Dell art 1123 cc ed ha tetto generalmente "condominio" non calcolando che le palazzine sono due. Per cui la spesa dovrebbe (secondo me) essere a carico solamente della palazzina interessata e non di tutto il condominio.

Forse ho sbagliato sezione? Se non ho sbagliato qualcuno cortesemente può darmi una risposta?

La sezione è giusta ed il tuo messaggio è stato letto da oltre 30 visitatori ma evidentemente l'argomento è complesso e nessuno è in grado di risponderti.

 

Siete già arrivati ad una sentenza di 2° grado per cui sicuramente il condominio avrà un avvocato di fiducia che conosce personalmente la struttura del condominio e le motivazioni della sentenza.

 

Chi meglio del vostro avvocato può consigliarvi come muovervi?

Se non avete più fiducia nel vostro avvocato, solo portando tutto il fascicolo ad un altro avvocato, a mio avviso potrete avere un valido consiglio.

Sono d'accordo con Leonardo, se non è stato tenuto conto del 3* comma 1123cc ci sarà un motivo oppure un errore? Non è possibile risolvere l'enigma discutendo in un forum sarà necessario agire nelle sedi opportune.

Sono d'accordo con Leonardo, se non è stato tenuto conto del 3* comma 1123cc ci sarà un motivo oppure un errore? Non è possibile risolvere l'enigma discutendo in un forum sarà necessario agire nelle sedi opportune.

Ciao Tullio, come va?

Tornato a casa?

Ciao Leonardo, no sono ancora in una struttura fisioterapica penso sino al 20 dicenbre, giusto per Natale, scrivo con difficoltà con un piccolo smarthfone e solamente basandomi sulla memoria. Cerco solo argomenti semplici come vedi solamente per tenermi in allenamento da gennaio spero di essere più efficiente. Buon proseguimento a te ed a tutti i forumisti non dimenticando lo Staff.

E' vero la sentenza definitiva del giudice è molto vaga in quanto è precisa solo sul pagamento delle spese legali sul quanto e sul a chi. Poi in realtà condanna il condominio a rifondere nulla a nessuno dei due condomini. Praticamente dodici anni di causa per "il niente". Solo spese legali.

Per quanto riguarda l'avvocato bisogna considerare che è l'avvocato di tutto il condominio e quindi non di una sola palazzina ed è restio ad esprimere un giudizio anche se a quattr'occhi mi ha fatto capire che secondo lui essendo stato citato "Il Condominio ecc. ecc." dovrebbe conseguentemente rispondere tutto il condominio. Però la scala B non ne vuole sapere niente. Ad ingarbugliare di più la situazione è che nel corso degli anni le delibere assembleari risultano confusionarie in quanto non sempre l'amministratore di allora (che era ed è ancora un condomino della scala B) non metteva a votazione ciò che veniva discusso. Per cui ora è difficile mettere d'accordo le due scale. Io però vorrei conoscere il vostro parere sulla generalità dei casi se quando viene citato un condominio PincoPallino e poi condannato alle spese, anche se ci sono venti scale, non deve essere tutto il condominio a risponderne al di là se è stato chiamato in giudizio da un condomino di una scala x? E nel nostro caso le due palazzine possono essere considerate come due scale?

Fammi capire se l'avvocato e' unico di tutto il condominio che causa era? Ora chi non vuole pagare, se lo vuole ha solo una strada, assumere un avvocato di parte e cercare di far valere, se possibile, il principio del 3zo comma art. 1123 cc. Questo il mio pensiero, ma le spese si aggiungeranno, fatevi due conti.

Ma l'avvocato è unico perchè è stato scelto da tutto il condominio per rispondere alla citazione proposta dai due condomini della scala A (o palazzina A). L'avvocato ha difeso, più o meno bene, il condominio indipendentemente se gli appellanti erano della scala A o B. Ai giudici non gli è mai importato niente della scala A o B.

Ma se i lavori per la palazzina B erano già stati fatti anni prima e la contestazione riguardava solo la palazzina A come mai avete scelto un avvocato per tutto lo stabile, questo secondo me è stato un errore madornale in cui siete caduti ed è strano che l'amministratore che aveva giustamente gia diviso A e B ci sia cascato mentre avrebbe dovuto eccepire il fatto, ora le cose sono state fatte e per uscirne la strada da fare e' quella già suggerita, chi non vuole pagare si affidi ad un altro legale riaprendo la causa.

L'avvocato già c'era prima ed era amico dell'amministratore. Si occupava, quando c'era necessità, dei D.I. da fare ai condomini di qualsiasi scala fossero. Però non capisco perchè mi chiedi il motivo della scelta dell'avvocato. L'avvocato suppongo, perchè allora non ero ancora condomino, sarà stato scelto per curare le eventuali questioni legali per tutto il condominio. Non credo che un condominio, che ha 10 scale, si avvalga di dieci avvocati diversi. Forse non ho capito bene la domanda che mi hai fatto.

Quando c'è una causa come in questo caso, come minimo ci devono essere due legali, uno per chi impugna (i due condomini) ed uno per la scala interessata dall'impugnazione (scala A) e non tutto il condominio, questo perché la scala B non c'entrava assolutamente nulla ed anche se presenti alle assemblee non dovevano votare per la questione della scala A, tutto questo per la parzialità del condominio, ripeto ancora una volta, per effetto del terzo comma dell'articolo 1123 cc

Infatti i due condomini che hanno impugnato la delibera si sono rivolti ad un legale di loro fiducia che li ha seguiti per tutti i gradi del giudizio. Il Condominio citato in giudizio invece si è avvalso di quello che già curava le varie pratiche da tempo. Fin qui è tutto chiaro. La confusione ora che c'è è che la scala B, come dici tu si rifiuta di pagare le spese legali come da sentenza emessa perchè dice che non c'entra nulla. E questo potrebbe essere pure accettabile se non fosse che nel tempo l'Amm.re talvolta ha messo all'odg questo argomento insieme ad altri riguardanti ambedue le palazzine (tipo bilancio consuntivo, nomina amm.re ecc.) convocando tutti i condomini (A e B) nella stessa assemblea. Rileggendo le delibere ho notato che si fa fatica a scindere le votazioni per uno o per l'altro argomento anche perchè l'Amm.re che funge sempre da segretario ha avuto la cattiva abitudine di scrivere sempre la classica frase "l'assemblea all'unanimità ecc. ecc." senza indicare nomi e numeri. Ora qui come puoi immaginare nasce il conflitto se le approvazioni circa la causa sono state votate da tutti i condomini (A e B) oppure solo da alcuni condomini (solo A). E l'assemblea più incriminata sembra essere proprio quella che stabilisce di resistere in giudizio alla citazione da parte dei due condomini della scala A e che praticamente dà il via a tutto quello che ne è conseguito. Di certo mi sembrano lampanti le responsabità dell'Amm.re, segretario e condomino della scala B. Sinceramente questi tre requisiti insieme lasciano pensare anche se ora stà disperatamente perorando le ragioni della (sua) scala B. Comunque di certo ora è una brutta gatta da pelare e pure in fretta.

Ringrazio Tullio (gli auguro pure una pronta guarigione se non ho capito male) e Leonardo che con le loro osservazioni mi hanno fatto capire molto di più. Se dovesse pervenire qualche altro consiglio sarebbe senz'altro gradito. Grazie ed un saluto a tutti.

Gianfranco

Come ti avevo accennato quando in un condominio in cui sia necessario dividere le spese in due palazzine e si effettua un'assemblea congiunta e' necessario essere molto precisi nello scrivere il verbale per non creare confusione, cosa che in questo coso non è stata fatta ed ora vi trovate in questa situazione, la responsabilità e' un po di tutti, presidente, segretario e condomini che avrebbero dovuto chiedere chiarezza nello scritto. Una soluzione sarebbe quella di spiegare ai condomini l'inghippo sperando comprendano la situazione oppure come già detto un ulteriore ricorso al Giudice.

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