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ugoboccini

Riguardo compenso amministrativo in caso di più eredi

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Buonasera a tutti,

 

vorrei un vostro parere riguardo alla seguente problematica.

Nel mio condominio, che amministro, ultimamente mi è stato chiesto di dividere la quota condomiiale tra sette eredi.

 

Questa richiesta aumenta il lavoro amministrativo necessario per un appartamento:

dovrò aprire 7 buste ogni due mesi, registrare 7 pagamenti, sollecitare i morosi, dare 14 comunicazioni per ogni assemblea (avviso e verbale) e seguirne l'esito ed in finale complicherà la mia quadratura poiché dovrò prestare 7 volte più attenzione ad un singolo appartamento.

 

Secondo voi quanto sopra esposto giustifica un rimborso annuale per ogni erede oltre che supera il primo?

 

La mia non è una richiesta venale, ci tengo a precisarlo, ma di principio.

Cosa succederebbe se in un condominio di 20 interni ci fossero cinque eredi per appartamento? Sarebbe come dover gestire cento condòmini al prezzo di 20!

 

Cosa ne pensate?

Io vorrei aggiungere questa clausola nelle mie prossime proposte chiedendo un rimborso di 10€ annuali per ogni erede oltre il primo.

Credete sia necessaria codificare questa mia richiesta in una proposta o già è lecita di suo senza doverla specificare meglio?

 

Grazie a tutti quelli che vorranno darmi un loro apprezzato parere.

 

Ugo Boccini

E' una questione che non sei obbligato ad accettare. I coeredi devono individuare un loro rappresentante che provvederà al pagamento della quota. Come si regoleranno tra loro non è affar tuo...

Penso che anche in questo caso, si possa far riferimento al disposto dell'art. 67 d.a.c.c. in tema di assemblea in presenza di più comproprietari.

 

  • Grazie 1

Buonasera, credo che lei non mette in conto il rischio della professione .Mi spiego meglio, chi fa una professione in proprio , ha anche dei rischi , il lavoro aggiunto che Lei Millanta fa parte del suo lavoro e delle varie incognite che possono presentarsi nel suo lavoro. Credo che il consiglio che lei chiede, sia dettato dalla sua avidità.

  • Disapprovo 1

Bah... il giudizio di P&P mi sembra troppo duro e privo di logica. L'amministratore deve senz'altro fare il suo lavoro ma se ritiene che una determinata attività (non obbligatoria) lo obblighi ad impiegare tempo oltre il dovuto (mi riferisco anche alla divisione delle spese condominiali tra conduttore e locatore ... solo per fare un esempio) certamente può insierire una voce opzionale nel suo preventivo analitico.

 

Nel caso di specie, l'amministratore richiedente ha comunque l'obbligo (senza alcun compenso) di inviare le convocazioni a tutti gli eredi e il verbale assembleare (a tutti) soltanto se nessuno di loro si presentasse in assemblea. Per ciò che concerne le spese condominiali, gli eredi sono responsabili in solido e pertanto, poichè gli oneri sono in capo ai condòmini, dovrà inviare i bollettini a tutti ma non ha alcun obbligo di suddividere il "quantum" tra loro. Questo lavoro aggiuntivo può essere quotato e riconosciuto come compenso da addebitare nelle spese individuali relative all'unità immobiliare.

  • Grazie 1

ed essendo una discussione di 2 anni fà, a quest'ora avrà deciso come comportarsi.

Colgo l'occasione per ricordare di non aprire vecchie discussioni già esaurite.

Grazie

  • Grazie 1
Ospite
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