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Recupero di somme non versate per indebito arricchimento

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A Marzo 2014 un perito, su incarico del ns Condominio ha proceduto al sopralluogo su tutti gli appartamenti facenti parte dello stabile ed alla misurazione degli ambienti, per la esatta attribuzione dei valori delle singole unità abitative per elaborare nuove tabelle millesimali in sostituzione di quelle vigenti da circa 25 anni, considerate non rispondenti a parametri corretti.

Infatti i valori delle Tabelle millesimali sono variate per tutti gli appartamenti rispetto alle precedenti. Nel mio caso specifico c’è stato un acclarato errore, vista la considerevole diminuzione di circa 6,00 punti, in quanto dall’entrata in vigore delle vecchie tabelle ad oggi il mio appartamento non ha subito nessuna variazione, mentre un altro Condòmino ha ampliato il volume abitativo passando da un valore di 85,00 millesimi ad un nuovo valore di 102,00.

Nel tempo intercorrente tra la data del sopralluogo del perito e l’approvazione dell’assemblea condominiale delle nuove tabelle millesimali, proposte dal professionista, è intercorso un anno e mezzo. Per tutto questo periodo (un anno e sei mesi) il vecchio amministratore, erroneamente, ha iniziato ad applicare sulle quote delle spese ordinarie e straordinarie le nuove tabelle millesimali. Il Condòmino, che all’atto del sopralluogo aveva già ampliato l’appartamento, non intende pagare la differenza tra la quota delle vecchie tabelle e le nuove, contestando che il pagamento, in base ai nuovi parametri, doveva essere applicato dalla data del verbale di approvazione delle nuove tabelle.

Premesso ciò, l’assemblea condominiale può adottare una delibera in cui si decida che il Condòmino, che si è avvantaggiato dell’errato riparto delle spese ed ha avuto un indebito arricchimento, debba saldare le quote secondo le nuove tabelle, per il periodo trascorso tra il sopralluogo (data certa di godimento del bene) e la delibera di approvazione?

In modo tale che il nuovo amministratore (che non intende prendere posizione in quanto amico del Condòmino avvantaggiato ….) sia in condizione di esercitare tutti gli strumenti a sua disposizione per poter riscuotere il dovuto, senza che il Condominio intraprenda un’azione giudiziaria nei confronti del Condòmino, se quest’ultimo, non intendesse pagare.

E’ corretto dedurre che, nel caso fosse regolare la delibera per imporre il pagamento al Condòmino, è quest’ultimo che dovrebbe intentare causa al Condomino, qualora non fosse intenzionato a pagare?

Infine un ultimo quesito: io ed altri Condòmini, in qualità di danneggiati, possiamo ottenere, da chi si è avvantaggiato dell’errore delle vecchie tabelle, la restituzione delle maggiori somme versate all’amministratore?

Grazie per l'attenzione.

Come prima cosa dovresti dare un'occhiata all' articolo 69 D.a.c.c. (disposizioni di attuazione del Codice Civile)

 

Se non sbaglio il singolo proprietario può richiedere la rettifica delle tabelle se dimostra a sue spese che vi è stato un notevole errore, se vi è stata una sopraelevazione o se vi è stata una variazione di più di 1/5 della superficie della sua proprietà.

 

Per quanto concerne poi le richieste di risarcimento et similia....... bisogna innanzitutto vedere se hai "sanato" le decisioni dell'Assemblea dando il tuo assenso ai consuntivi e preventivi di spesa relativi agli esercizi che reclami.

 

Non puoi verbalizzare ok all'Assemblea e poi tempo dopo ..... "pentirti" e chiedere la rettifica di quanto deciso. Occorre una nuova Assemblea uguale e contraria.

 

Secondo me potresti chiedere che vengano rivisti in Assemblea i criteri di ripartizione delle spese e non procedere alla rettifica ufficiale delle tabelle che ha un costo notevole e alla successiva causa civile contro il Condominio.... spese ulteriori..

Probabilmente non sarò stato chiaro nell'esposizione... le tabelle millesimali sono state revisionate e approvate dopo che tutto il Condominio ne ha chiesto la revisione. I millesimali della vecchia tabella del mio appartamento erano 85,047 per passare a 79,15 con la nuova tabella, senza che l'appartamento sia stato minimamente alterato, una differenza sostanziale credo. Io ovviamente nel passato ho approvato i consuntivi e preventivi di spesa non sapendo di subire un torto. Il Condòmino invece che ha ampliato l'appartamento è passato da 84,41 millesimi delle vecchie tabelle a 102,08 millesimi con le nuove, contrariamente al mio caso, ha avuto un indebito arricchimento giusto? Per cui l'Assemblea può, nel secondo caso, deliberare che il Condòmino saldi la parte di quote non pagate per dare all'Amministratore la possibilità di poter utilizzare gli strumenti necessari per poter riscuotere il dovuto?

Nel mio caso invece cosa potrei fare per ottenere una compensazione visto che qualcuno ha tratto vantaggio dall’utilizzo, a riparto spese, delle tabelle obsolete, errate perciò inattendibili, e quindi deve versare quanto non ha precedente dato rispetto al dovuto.

Le nuove tabelle non hanno effetto retroattivo. Dal momento dell'approvazione sono valide. Se l'amministratoreha usatole vecchie ha sbagliato ma avete sbagliato anche voi ad approvare i consuntivi.

Non credo che non sia possibile in quanto una Sentenza della Cassazione (n. 5960/2011) sul tema della revisione delle tabelle millesimali si è pronunciata, in passato, secondo cui se qualcuno ha tratto vantaggio dall’utilizzo, a riparto spese, delle tabelle obsolete, errate perciò inattendibili, deve versare quanto non ha precedente dato rispetto al dovuto.

Non credo che non sia possibile in quanto una Sentenza della Cassazione (n. 5960/2011) sul tema della revisione delle tabelle millesimali si è pronunciata, in passato, secondo cui se qualcuno ha tratto vantaggio dall’utilizzo, a riparto spese, delle tabelle obsolete, errate perciò inattendibili, deve versare quanto non ha precedente dato rispetto al dovuto.

Sai che le sentenze fanno giurisprudenzia ma non sono leggi. Se ti rivolgi al giudice puoi sperare di ottenere uno storno: io dubito.

Sono perfettamente d'accordo che le sentenze fanno giurisprudenza, al contrario c'è una disposizione legislativa , attuativa che stabilisca che le tabelle revisionate a causa di errori non possano essere prese in considerazione per una rivalsa nei confronti di chi ha tratto vantaggio?

Posso avere un consiglio, legalmente supportato, per il caso su esposto, riguardante il condòmino che ha ampliato per più di 1/5 (da 84,41 millesimi a 102,08) la propria unità abitativa, affinché l'Assemblea condominiale possa deliberare che saldi la parte di quote non pagate per dare all'Amministratore la possibilità di poter utilizzare gli strumenti necessari per poter riscuotere il dovuto?

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