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micheleamendola

Recesso locazione per morosità

buonasera,

pochi giorni fa ho ricevuto lettera dell'avvocato del proprietario dell'abitazione di cui sono locatario da circa 6 anni.

Nella lettera si esplicita che a causa di 2 canoni arretrati e alcuni canoni di condominio non pagati il contratto di locazione si intende risolto e mi si intima di lasciare appartamento entro 15 gg.

Il tutto perche' il proprietario è rimasto sordo a mie lamentele circa gli impianti di riscaldamento vecchi e mal funzionanti (dispersione energetica eccessiva e super bollette gas) e infissi vetusti.

Cosa posso fare ? Puo' decidere recesso senza sentenza del giudice? come mi posso difendere?

 

ti puo' sfrattare.  Con i costi del legale a tuo carico.

Certamente non puo' metterti fuori casa senza che ci sia una decisione del giudice, ma lo sfratto lo ottine se non hai pagato il canone e ti ritrovi poi ad avere canoni + spese di procedura+ spese legali addossate.

 

 

io adesso non ho liquidità per saldare tutto nell'immediato e il propietario vuole tutto e subito.

Attendo udienza del giudice e chiedo termine di grazia ? Pagando poi davanti al giudice si annulla il recesso ?

ma dovrà pagare di piu'... io inizierei a saldare con cio' che posso.  Ha poi un ritardo di due mensilità..non dovrebbe essere follia.

Chiami il legale e lo senta.

Senza sentenza del giudice non esci di casa, i 15 giorni che l'avvocato ha riportato per liberare l'appartamento se li è inventati lui.

Chiama l'avvocato e chiedi una proroga, se te la nega non hai altra scelta che chiederla al giudice quando ci sarà l'udienza e con ogni probabilità ti sarà accordata.

 

ma se arrivo dal giudice,con tutte le spese del caso,e sano la morosità, il recesso è valido comunque o posso continuare fino a fine contratto?

micheleamendola dice:

ma se arrivo dal giudice,con tutte le spese del caso,e sano la morosità, il recesso è valido comunque o posso continuare fino a fine contratto?

Da quello che mi è dato sapere, in udienza potrai saldare quanto dovuto più gli interessi e le spese legali mettendo fine praticamente alla causa di sfratto e rientrando a pieno titolo da affittuario in appartamento.

In caso di difficoltà economica potrai chiedere una proproga sui pagamenti e, sempre che si tratti di difficoltà economica comprovata (es. hai perso il lavoro o sei disoccupata), il giudice potrà concederti dai 3 ai 4 mesi per saldare il dovuto e rientrare a pieno titolo in appartamento.

Solo nel caso in cui, trascorso il termine concesso come proroga, non si dovesse procedere ai pagamenti dovuti allora lo sfratto sarà convalidato.

 

Modificato da pupitola

Buongiorno.

 

"gli impianti di riscaldamento vecchi e mal funzionanti (dispersione energetica eccessiva e super bollette gas) e infissi vetusti." non sono un valido motivo per farsi giustizia da soli e saltare le rate pensando di mettere il proprietario all'angolo.

 

La casa e' la sua e tu nel contratto probabilmente l'hai accettata nelle condizioni in cui era e lui sicuramemnte non e'obbligato legalmente a fare i lavori che gli hai chiesto.

 

Se la casa non ti va piu' bene, secondo me ti conviene dare disdetta del contratto di affitto e andare altrove, pagando ovviamente i canoni fino al termine della locazione.

 

Se vuoi restare nella casa, onde evitare di incorrere in ulteriori spese, salda il conto con il proprietario.

Nessun giudice ti mandera' mai via di casa se in udienza dimostrerai che la morosita' e' stata estinta e nessun avvocato si presentera' in udienza con queste premesse.

 

In aggiunta potresti metterti d'accordo con il proprietario e a fronte di un allungamento del contratto di locazione potresti proporgli di cambiare le finestre contribuendo alle spese.

 

Fatta 100 la spesa, il 50% tornerebbe indietro sotto forma di detrazione fiscale in 10 anni, pertanto potreste decidere che:

1 ) La spesa la fai tu, o la fa lui. Ovviamente chi fa la spesa si prendera' anche le detrazioni.

2)  Il restante 50% lo ripartite al 40% a tuo carico e al 60% a suo carico, visto che le finestre poi resterebbero in casa sua.

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