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Annamari

Permesso di costruire una pompeiana fissa

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Salve, vorrei chiedere un aiuto.....io ho firmato un permesso di costruire una pompeiana al mio vicino più di 3 anni fa , su un foglio alquanto discutibile (foglio fatto in casa a lo computer).....dopo tre anni scopro che non ha fatto la richiesta in comune ma la struttura fu costruita all'epoca......Ora io chiedo a voi" può con le firme dei vicini di 3 anni fa chiedere il permesso ora al comune?"grazie in anticipo a coloro che vorranno rispondere

Il permesso sottoscritto vale tra voi e non ha scadenza e si tratta di una scrittura privata, se lui non ha richiesto il permesso per costruire al Comune è un'altra cosa, ovvero l'opera è abusiva e potrebbe essere fatta abbattere da chi ne ha l'interesse, avvisando il comune, ora il tuo vicino probabilmente richiederà la sanatoria e se sarà concessa la pompeiana diventerà regolare anche per il comune.

POMPEIANA ?????

Carneade, chi era costui? Possibilmente la POMPEIANA non necessita nemmeno di provvedimento alcuno comunale, assimilandosi ad una semplice tenda da sole!

Se nessuno rompe l'anima immotivatamente, dato che gli altri hanno dato un permesso scritto, chiedi l'autorizzazione al comune senza dire se e quando è stata fatta!

Faccio notare che le POMPEIANE sono vendute nella categoria delle tende da sole! Infatti sono per lo più coperte da una tenda richiudibile! Bisogna infine vedere la misura! Una POMPEIANA in grado di ospitare cento persone è una cosa, una POMPEIANA in grado di ospitare un lettino per due sole persone è un'altra cosa!

A parte il fatto che la struttura può NON essere ancorata a terra, ma fissata a delle grandi fioriere, che ne assicurano la stabilità!

Se l'interessato è chi pone la domanda, basta andare al Comune ad informarsi. Altrimenti .... ha dato l'assenso! E allora basta!

Con ricerca su Google, immagini relative a Pompeiana;

 

images?q=tbn:ANd9GcQPI5WvF5deNJ86LRcp-WTFA6FRzgNej7CprzV15WpsJFMt3euhqg

 

Da come si nota è una tettoia fissata a terra, la quale può impedire la vista appiombo ai piani superiori, e fatto salvo permessi dei proprietari dei piani superiori;

 

Il proprietario del singolo piano di un edificio condominiale ha diritto di esercitare dalle proprie aperture la veduta in appiombo fino alla base dell'edificio e di opporsi, conseguentemente, ad ogni costruzione degli altri condomini che direttamente o indirettamente pregiudichi l'esercizio di tale suo diritto, senza che possa rilevare la lieve entità del pregiudizio arrecato (Cassazione Civile, Sez. II Sent. 16.01.2013, n. 955)

p.s. in questo caso il permesso del condomino c'è, ma non c'è quello del Comune (detto da Annamari)

Scusa Tullio, ma la foto pubblicata è assimilabile più ad una tettoia, che ad una pompeiana!

Come ho detto queste sono in genere coperte da una tenda da sole richiudibile/avvolgibile.

Per la sentenza citata, basta cercare, e se ne troverà sicuramente un'altra con parere diverso!!!!!

In genere il diritto di veduta si esercita in senso orizzontale!

A meno che al piano terra ci sia la classica vicina prosperosa che prende il sole nuda, per cui i condomini sovrastanti pretendono la libera visuale in appiombo!

Scherzi a parte, ma cosa può offrire una visione in appiombo? A meno che ci siano dei preziosi mosaici pompeiani o bizantini, tale visione può solo offrire lo spettacolo di uno squallido pavimento!

Diversa e la visione in orizzontale che assicura, ove esistente, il godimento del panorama!

Il giudice dovrebbe anche qui considerare anche il tipo di panorama fruibile: se solo cemento e case a colombaia, meglio allora essere addirittura ciechi!

Io se fossi stato il proprietario di quella tettoia, a tale sentenza avrei risposto con una rappresentazione fallica "semplicemente MOSTRUOSA!", stile Vizietto!

E vediamo se ci sarebbe stato un Enzo Jannacci che mi avrebbe cantato "Rompo anch'io, no tu no!"

 

In questi casi la responsabilità cade esclusivamente sulla stupidità del proprietario del piano terra: sonda gli animi, e se ti accorgi che chi sta sopra sono emeriti str...zi, monta una bella tenda da sole, affrescata a tema sulla arte superiore!

E vediamo se poi non saranno loro a pregarti di levare la tenda e rimettere la pompeiana .... delle loro sorelle! Non necessita un affresco fallico stile ville di Pompei: basta una semplice scritta con la bomboletta, del tipo "SEI UNO STR..."

E quando ti diranno qualcosa, cadi dalle ...nubi ed esclami: Chissà chi è stato lo str.... che mi ha macchiato la tenda!

Spesso tali vicini stanno fuori tutto il giorno a lavorare, non hanno nemmeno il tempo di vedere quanto c'è sotto, e rompono i santissimi al prossimo, solo erchè loro li hanno quanto due grani di pepe!

Scusa Tullio, ma la foto pubblicata è assimilabile più ad una tettoia, che ad una pompeiana!

Come ho detto queste sono in genere coperte da una tenda da sole richiudibile/avvolgibile.

Per la sentenza citata, basta cercare, e se ne troverà sicuramente un'altra con parere diverso!!!!!

In genere il diritto di veduta si esercita in senso orizzontale!

A meno che al piano terra ci sia la classica vicina prosperosa che prende il sole nuda, per cui i condomini sovrastanti pretendono la libera visuale in appiombo!

Scherzi a parte, ma cosa può offrire una visione in appiombo? A meno che ci siano dei preziosi mosaici pompeiani o bizantini, tale visione può solo offrire lo spettacolo di uno squallido pavimento!

Diversa e la visione in orizzontale che assicura, ove esistente, il godimento del panorama!

Il giudice dovrebbe anche qui considerare anche il tipo di panorama fruibile: se solo cemento e case a colombaia, meglio allora essere addirittura ciechi!

Io se fossi stato il proprietario di quella tettoia, a tale sentenza avrei risposto con una rappresentazione fallica "semplicemente MOSTRUOSA!", stile Vizietto!

E vediamo se ci sarebbe stato un Enzo Jannacci che mi avrebbe cantato "Rompo anch'io, no tu no!"

 

In questi casi la responsabilità cade esclusivamente sulla stupidità del proprietario del piano terra: sonda gli animi, e se ti accorgi che chi sta sopra sono emeriti str...zi, monta una bella tenda da sole, affrescata a tema sulla arte superiore!

E vediamo se poi non saranno loro a pregarti di levare la tenda e rimettere la pompeiana .... delle loro sorelle! Non necessita un affresco fallico stile ville di Pompei: basta una semplice scritta con la bomboletta, del tipo "SEI UNO STR..."

E quando ti diranno qualcosa, cadi dalle ...nubi ed esclami: Chissà chi è stato lo str.... che mi ha macchiato la tenda!

Spesso tali vicini stanno fuori tutto il giorno a lavorare, non hanno nemmeno il tempo di vedere quanto c'è sotto, e rompono i santissimi al prossimo, solo erchè loro li hanno quanto due grani di pepe!

Dato che non sono un tecnico, per avere la sicurezza di che cosa sia una "pompeiana", prima di fornire la mia risposta ho eseguito una ricerca in rete ed i risultati sono quelli che ho fornito, per cui una pompeiana è assimilabile ad una tettoia e non ad una tenda.

Per quanto riguarda le sentenze contrarie a quella che ho postato, sta a te trovarle, io da parte me mia non ne ho trovate.

Scusi sig. Tullio, anche io all'inizio non sapevo cosa fosse una POMPEIANA, tanto che all'inizio mi ero risentito pensando che fosse ben altro. Quindi mi sono documentato, ed ho visto che in genere erano strutture formate da due colonne (da qui presumo il nome), con in alto dei traversi distanziati in cui scorre una tenda, che una volta chiusa si impacchetta non a rullo, bensì a balze.

Per le sentenze non essendo avvocato, non sono inscritto a nessuno dei siti che, a pagamento, ti permette di accedere alla giurisprudenza relativa ad una data ricerca.

Per esperienza, ho visto però che la giurisprudenza è quella "scienza inesatta con mille sfumature di grigio"1

Non basta citare la sentenza per poterla applicare indistintamente a tutti i casi: ogni sentenza si riferisce a casi e situazioni particolari e ben definite.

faccio l'esempio classico delle unità esterne di aria condizionata. ho letto una sentenza che ammetteva come lesiva del decoro dell'immobile la presenza di una unità esterna refrigerante. però leggendo TUTTO il processo, si è visto come tale unità non era la piccola "scatoletta" usata nelle abitazioni, bensì un'enorme apparato di tipo industriale (era ad uso di un grande supermercato!) posto a centro di una facciata! Quindi quando il famoso avvocato dello stabile dove abita mia figlia, cominciò a sputare sentenze inappropriate, trattandosi della prima volta, lo mandai educatamente al quel paese!

Quando poi si trattò di collocare il contatore gas con annessa armadiatura non nella sede di pertinenza (parete esterna del vano caldaia/serbatoio che ahimè era sotto la finestra del suo studio), ma sotto la finestra di mia figlia, escludendo categoricamente e permanentemente l'accesso veicolare, non appena cominciò a sputare sentenze sull'utilità comune, lo invitai con ari arroganza a tornare sui banchi ..... ma non dell'università, ma su quelli di scuola! Il contatore adesso fa bella mostra di sè appoggiato alla parete esterna del vano caldaia (servitù ben palese e soprattutto PREVEDIBILE!), l'accesso veicolare non è stato abolito - è l'unico sfogo per l'immobile sito in una stradina al centro di Milano!- e l'avvocato si rode il fegato, non avendo altri attributi più virili da rodersi!

 

Nel caso della foto pubblicata da Lei da NON-AVVOCATO, mi sembra sia stato leso il diritto di una costruzione a distanza inferiore a tre metri.

 

Nella vita occorre sempre un briciolo di intelligenza: ho coniato una massima che dice "Nella vita ci vuole intelligenza anche per fare pipì, perchè se la fai controvento ti bagni scarpe e pantaloni!

 

Quindi il signore della foto poteva benissimo realizzare la struttura con una copertura rigida, poteva farla trasparente (vetro): quindi nessuna limitazione alla veduta! Poi al di sotto mettere una tenda, che, in quanto struttura chiaramente mobile, non era pregiudizievole ai fini della veduta. Infine, se pensava, come lo penso io, che il tutto era finalizzato ad una rottura di scatole, poteva mettere le "decorazioni" che riteneva più opportune, nella versione più impersonale possibile, in modo che si potesse pensare fossero dirette a lui, mentre "quello" del piano di sopra sapeva benissimo che erano indirizzate a lui!

 

Per quanto riguarda la sentenza riporto con copia/incolla:

Va, dunque, respinto il primo motivo di ricorso ed accolto il secondo, con cassazione della sentenza impugnata in relazione al motivo accolto e rinvio della causa ad altra sezione della Corte di appello di Milano, la quale si atterrà - nella delibazione della sussistenza o meno della violazione del diritto di veduta azionato dalla B. - ai principi di diritto riportati sub 2.1., dovendo altresì provvedere al regolamento delle spese del presente giudizio di legittimità.

P.Q.M.

LA CORTE accoglie il secondo motivo di ricorso e rigetta il primo; cassa la sentenza impugnata in relazione al motivo accolto e rinvia ad altra sezione della Corte d'appello di Milano, che provvederà anche al regolamento delle spese del presente giudizio di legittimità.

Se tu mi leggi sul forum, a proposito sul forum si usa il TU ma se preferisci userò nei tuoi confronti il LEI, fammi sapere cosa preferisci, Grazie.

Dicevo ... se mi leggi sul forum avrai certamente letto che non ho mai detto che le lesentanze fanno Legge ma avrai letto che io dico che le sentenze interpretano la Legge per il caso in esame e fanno giurisprudenza.

Comunque senza andare a cercare situazioni diverse che non centrano nulla e rimanendo al caso a tema, Annamarici dice che ha concesso il permesso per la costruzione della "pomeiana" al vicino, per quale motivo non è dato a sapere, si può supporre per la veduta appiombo, ed ha scoperto tre anni più tardi che il vicino non ha chiesto il permesso al Comune, da ciò si evince che il Comune prevede che per la costruzione della "pompeiana" è necessaria la licenza edilizia.

Poi Annamari chiede;

 

- il vicino può con le firme dei vicini di 3 anni fa chiedere il permesso ora al comune?"

Si che può, ma deve sanare l'anormalità della costruzione della "pompeiana" eretta senza la licenza edilizia, come si evince previsto dal Regolamento Edilizio del Comune

 

Detto questo non serve altro al quesito posto da Annamari

Innanzi tutto penso che il TU sia preferibile! Ma in genere do il LEI fin quando non mi viene proposto il TU, per motivi di rispetto verso chi non si conosce.

 

Effettivamente si è andato un pò fuori tema, però quando il discorso comincia a deviare poi ci si allontana sempre più dall'obbiettivo.

però questo può non costituire un male perchè essere fonte di maggiori approfondimenti!

 

da quando leggo,- sporadicamente!- questo forum, mi rendo conto come sia meschina l'indole umana!

Sia per chi agisce, sia perchè subisce!

Per chi agisce perchè mosso da sentimenti vili: vorrei vedere se tanti BULLETTI continuano a comportarsi in tal modo di fronte ad uno che è più bullo di lui!

Sia per chi subisce, che da segno di estrema ignavia! Anzicchè rimboccarsi le maniche ed affrontare la situazione di petto, se la fa sotto, e piagnucola con la maestra (il Forum in questo caso) perchè Pierino gli ha rubato la merendina! cavolo, non dico che CARTAGO DELENDA EST! e che quindi Pierino va incaprettato e dissolto nell'acido, ma porca miseria perchè non porti una merendina infarcita di Guttalax, di modo che Pierino se la faccia nei pantaloni, senza avere il tempo di arrivare al cesso!

 

Allora ..... CIAOOOO! e non "buongiorno"!

Salve, vorrei chiedere un aiuto.....io ho firmato un permesso di costruire una pompeiana al mio vicino più di 3 anni fa , su un foglio alquanto discutibile (foglio fatto in casa a lo computer).....dopo tre anni scopro che non ha fatto la richiesta in comune ma la struttura fu costruita all'epoca......Ora io chiedo a voi" può con le firme dei vicini di 3 anni fa chiedere il permesso ora al comune?"grazie in anticipo a coloro che vorranno rispondere

E', per assurdo, molto meglio avere le firme dei vicini 'competenti' in caso di futuro contenzioso che avere il permesso del Comune.

 

Infatti: difficilmente qualcuno in Comune andrà a controllare se è tutto in regola, visto la scarsità di risorse atte a questi controlli e, dubito che possiate denunciare qualcosa sul quale avete apposto il vostro consenso firmato.

 

In ultimo, se la struttura dovesse essere sanata (sempre che sia richiesto dal regolamento), verrà presentato il vostro assenso firmato e verrà regolarizzata.

Grazie credo che la tua indicazione sia la più verisimile, mi informerò meglio al comune.....certo che il mio dubbio nasceva dal fatto che chiedere il permesso ai vicini e poi non legalizzarlo con il comune mi sembrava un controsenso.......quasi una presa in giro....tipo ti faccio credere di avere l'autorizzazione e non spendo soldi ......un po' sciocco come ragionamento.....ma??? La gente è strana.....il sospetto e' che ci sia altro.....comunque si tratta di pompeiana ancorata a terra con sopra tenda movibile e chiusa in due lati da alltrettante tende.

Grazie per l'interesse....

Grazie credo che la tua indicazione sia la più verisimile, mi informerò meglio al comune.....certo che il mio dubbio nasceva dal fatto che chiedere il permesso ai vicini e poi non legalizzarlo con il comune mi sembrava un controsenso.......quasi una presa in giro....tipo ti faccio credere di avere l'autorizzazione e non spendo soldi ......un po' sciocco come ragionamento.....ma??? La gente è strana.....il sospetto e' che ci sia altro.....comunque si tratta di pompeiana ancorata a terra con sopra tenda movibile e chiusa in due lati da alltrettante tende.

Grazie per l'interesse....

Già il fatto di essere ancorata a terra è considerata costruzione, ovvero il proprietario prima di procedere alla costruzione deve ottenere tutti i permessi previsti dal Regolamento Edilizio Comunale;

 

Secondo consolidato indirizzo giurisprudenziale, ai fini dell’osservanza delle norme in materia di distanze legali stabilite dall’articolo 873 e seguenti del Codice Civile e dalle norme dei regolamenti integrativi della disciplina codicistica, si considera “costruzione“ qualsiasi opera non completamente interrata, avente i caratteri della solidità, stabilità ed immobilizzazione al suolo, anche mediante appoggio o incorporazione o collegamento fisso ad un corpo di fabbrica contestualmente realizzato o preesistente, e ciò indipendentemente dal livello di posa ed elevazione dell’opera stessa, dai suoi caratteri e dalla sua destinazione (Corte di Cassazione, Sezione civile, Sez. II, 3 gennaio 2013, n. 72).

Non aver espletato tutte le procedure previste dalle norme edilizie Comunali e le norme di legge (p.es. distanze), la costruzione dovrebbe essere considerata abusiva.

[/i]Non aver espletato tutte le procedure previste dalle norme edilizie Comunali e le norme di legge (p.es. distanze), la costruzione dovrebbe essere considerata abusiva.

Ciao Tullio. Buone feste.

 

E' vero, ma (esperienza diretta) il Comune difficilmente farà controlli. Gli unici che possono in qualche modo dire qualcosa sono i vicini. Ma hanno firmato il loro assenso.

 

In pratica il signore, forse consigliato da un geometra compiacente, si è messo al riparo dal 'maggior pericolo'.

 

Domani, quando e se ci sarà una giunta più 'malleabile' magari sistemerà l'abuso o magari non lo sistemerà mai.

Ragazzi!!!! Ma non si sta parlando di fare un grattacielo o del Ponte sullo Stretto!

Opera perenne????

Ma quanto volete che duri una POMPEIANA ???? .... dipende anche da come è fatta! Non durerà certo una vita!

Ragazzi!!!! Ma non si sta parlando di fare un grattacielo o del Ponte sullo Stretto!

Opera perenne????

Ma quanto volete che duri una POMPEIANA ???? .... dipende anche da come è fatta! Non durerà certo una vita!

Per dire la verità anche una casetta di legno comperata in un negozio di bricolage e montata nel giardino è stata causa di una forte multa da parte del Carabinieri su segnalazione dei vicini e relativa demolizione, subita da parte di un mio concittadino, l'argomento è stato trattato in questo Forum nella passata edizione.

"Annamari" scrive ""comunque si tratta di pompeiana ancorata a terra con sopra tenda movibile e chiusa in due lati da alltrettante tende""

 

E' pur vero che i regolamenti edilizi comunali regolamentano la costruzione di pensiline e tettoie o gli elementi architettonici ad essi riconducibili, e chiarendone nel "dettaglio" se per essi vi sia bisogno o meno di appropriata pratica edilizia.

Detto questo ......e a rigor del vero, la richiamata "struttura" non si collegherebbe cosi come descritta tra le tipologie riconducibili a quelle suscettibili di permessi o assensi comunali......in quanto benchè fissa al suolo ne è chiusa NON da strutture fisse per sino nel soffitto (sopra tenda movibile).

Una tale "struttura" se non ha altezza tale da esserne suscettibile di obblighi di distanze, ne è esentata anche in termini di rispetto delle distanze legali o propriamente dette.

Comunque per quanto se ne possa dire e commentare QUI' quello che conta è quello che riporta il regolamento edilizio comunali per "strutture" come quella descritta.

Ci sono diverse pronunce sul tema;

 

Permesso di costruire - strutture amovibili - necessità

La realizzazione di una nuova volumetria mediante apposizione di pannelli modulari – per quanto amovibili, poiché autoportanti e solo appoggiati al suolo - con chiusura su tutti i lati comporta trasformazione urbanistica, in ragione della destinazione dell’opera ad uso non limitato nel tempo e della alterazione prodotta nello stato del territorio (TAR Napoli, Sez. IV, 18 luglio 2008 / 15 settembre 2008, n. 10138 (Pres. Nappi, est. Pisano))

 

Laddove non abbia carattere di assoluta temporaneità e precarietà, anche un gazebo è soggetto a concessione edilizia, in quanto costituisce un manufatto che, anche se non infisso al suolo, comporta in modo rilevante una trasformazione e/o alterazione dello stato dei luoghi.

TAR T.A.A. Bolzano, 6/5/2005 n 172

 

La nozione di costruzione, ai fini del rilascio della concessione edilizia, si configura in presenza di opere che attuino un trasformazione urbanistico-edilizia del territorio, con perdurante modifica dello stato dei luoghi, a prescindere che essa avvenga mediante realizzazione d'opere murarie". Viene pure confermato che, "è irrilevante che le opere siano realizzate in metallo, in laminati di plastica, in legno o altro materiale, laddove comportino la trasformazione del tessuto urbanistico ed edilizio". (Consiglio di Stato, Sezione V, Sentenza 27 gennaio 2003 n. 419)

Comunque per quanto se ne possa dire e commentare QUI' quello che conta è quello che riporta il regolamento edilizio comunali per "strutture" come quella descritta.
Pienamente d'accordo, è sufficiente leggere cosa dice il Regolamento Edilizio del Comune di Brescia all'art 71 punto 2.

E si parla di strutture precarie, quindi nemmeno fisse

 

Le costruzioni precarie, realizzate su suolo privato,devono rispondere alle seguenti caratteristiche:- il manufatto deve risultare smontabile senza particolari accorgimenti cantieristici e senza compromettere la situazione dei luoghi antecedente alla sua installazione.;- il manufatto non deve coinvolgere edifici e manufatti circostanti e deve quindi garantire la reversibilità ed il ripristino dello stato dei luoghi dopo lo smontaggio;- il manufatto deve rispettare le eventuali distanze dai confini con altre proprietà previste dalle norme degli strumenti di pianificazione vigenti edi distacchi previsti per i fabbricati (di altra proprietà) e comunque con il rispetto del distacco pari all’altezza dell’edificio e con un minimo dimetri 10;- la dimensione del manufatto deve essere strettamente correlata alle effettive esigenze precarie che devono essere dimostrate con apposita relazione;- il manufatto deve essere accessibile nel rispetto delle norme finalizzate all’abbattimento delle barriere architettoniche.

La durata dell’autorizzazione precaria per il manufatto deve essere determinata e correlata ad una funzione o ad un evento con scadenza temporale definibile e comunque non superiore a tre anni ...

L'lemento come descritto non è:

Non sappiamo se

[/i]Ne è una costruzione propriamente detta per la quale:

<........ narrow fini del rilascio della concessione edilizia si configura in presenza di opere che attuino un trasformazione urbanistico-edilizia territorio con perdurante modifica dello stato dei luoghi>

Qui direi che siamo nell'ordine della discrezionalità nel senso che la trasformazione urbanistico-edilizia del territorio, con perdurante modifica dello stato dei luoghi

è

1) il giudice a valutarla in funzione dell'intervento

2) dipente dal tipo di intervento che si è fatto e da luoghi in cui si inserisce lo stesso

ogni sentenza va valutata nello specifico contesto che la ha prodotta e va vagliato se tale contesto è riconducibile a quello della fattispecie

Per tagliare la testa al toro ( e di "cornuti" ce ne sono tanti, anzi TANTISSIMI!), come ho detto la migliore cosa da fare è chiedere l'autorizzazione comunale!

 

PS dal momento che il discorso si sta allungando a dismisura con la POMPEIANA, non si potrebbe,tanto per cambiare, passare ad altro sinonimo?

La LINGUA italiana è così ricca e varia! Magari si potrebbe usare il termine cazzebbo, o altro!

Ragazzi!!!! Ma non si sta parlando di fare un grattacielo o del Ponte sullo Stretto!

Opera perenne????

Ma quanto volete che duri una POMPEIANA ???? .... dipende anche da come è fatta! Non durerà certo una vita!

Posto che sono d'accordo con marcanto: bisogna intanto vedere se la struttura viola o meno un qualche regolamento Comunale. Perché fino ad ora si sta parlando di niente.

 

Ma, secondo il tuo principio, chissenefrega se il vicino mi costruisce una tettoia a 30cm da casa, tanto mica è un grattacielo o il ponte sullo stretto.... Perenne? Macchè, fino a quando un terremoto non la tira giù e magari tira giù anche il muro dove è ancorata e collegato al mio... Vorrei vedere quella pompeiana quanto sta lì così. 20 anni? Giusto il tempo per sistemare l'abuso in sordina. No, in verità scommetto che il vicino fra un mesetto la smonta 😂

Vedo che in questo forum c'è TUTTO e DI TUTTO, ma manca solo una cosa: il senso dell'HUMOR e la MEMORIA!

Rimandando all'ultimo mio post sui cani (e di CANI ce ne sono tanti, anche dal modo in cui abbaiano, anzi guaiscono.... solo il gallo fa chichirichì, e non il cappone!), cerco di essere più chiaro.

Allora VENGO, e mi spiego! Già il titolo di POMPEIANA, che cercato sui vari vocabolari della lingua italiana presenti in rete, o non ha dato esito, o ha dato significati differenti, è tutto un poema che sa tanto di fellatio! Già a questo punto sarebbe stato auspicabile un'invito alla correzione del termine usato, con quello di "tenda da sole, gazebo" (e non cazzebbo come ironicamente ho scritto nell'inutile tentativo di far cessare questa farsa !). Purtroppo tale termine non esiste nemmeno nel dizionario dei sinonimi!

In seconda istanza, non si parla a vanvera! Ogni cosa va interpretata nel senso giusto della realtà.

Quindi una foto/piantina dei luoghi o quanto meno una descrizione dettagliata dei luoghi sarebbe stata auspicabile per dare un parere PERSONALE (figurati poi quanto se ne sbatte un Ufficio Tecnico Comunale o un Giudice, in caso di azione legale, del parere personale di un forumista, che possibilmente fa o ha fatto tutt'altro lavoro!)

Una cosa infatti è una piccola struttura posta sotto la finestra di un vano WC, che normalmente sta sempre socchiusa, in un contesto condominiale "tutto cemento", e una cosa è una maxi-struttura/tensostruttura, sotto la vetrata di un salone con vista panoramica!

 

Ho già detto che i pareri personali non contano, ma conta R.E.C., articoli di legge, e giurisprudenza (se effettivamente applicabile per similitudine di situazioni reali!). Ma vedo che alcuni leggono, e poi hanno già dimenticato la parola che hanno appena letto! Cioè che la cosa da fare è quella di consultare REC (si trova in rete); quindi si parla con i Tecnici, per vedere se hanno capito quello ce c'è scritto sul REC!

La legge poi deve per necessità avere una visione generale: sta al Giudice vedere se effettivamente il caso che si presenta rientri o meno nello spirito dell'articolo; ricordate che anti articoli di legge prevedono "attenuanti"!

 

Tornando in tema quali sono i confini tra GAZEBO, (non userò più quel termine!), pergolato, tenda da sole, ombrellone etc etc? Spesso nemmeno nei REC esiste una chiara e precisa differenza! Esistono poi ombrelloni rettangolari di ben m. 6x4 (o forse più) con base laterale, che lasciano del tutto fruibile lo spazio sottostante: con due di questi affiancati si ottiene uno spazio netto di m. 12x4: un vero appartamento!. E sono anche forniti di anemometro, che operano la chiusura automatica, nel caso il vento superi certi valori!

Altro fattore da considerare è la LATITUDINE: il freddo delle zone alpine/subalpine potrebbe infatti congelare i neuroni!

 

Infine se "IL SENSO CIVICO PARTE DALLE PICCOLE COSE" io non ha alcun senso civico non avendo assolutamente piccole cose, ma solo cose grandi!

 

Vedo che c'è tanta gente così stupida, da non accorgersi nemmeno quando viene presa in giro!

 

Oltre lo stato dei luoghi, esiste anche lo stato dei "confinanti", riferendomi al fatto che alcuni vicini hanno come unica occupazione quella di rompere le scatole ai vicini, anche se un fatto/azione che in TEORIA potrebbe non essere perfettamente legale, non reca DI FATTO loro nessun danno!

 

Ricordo un episodio di cronaca locale di alcuni anni fa: un tizio sparò al benzinaio che aveva collocato una tenda da sole sotto la sua "finestra"! Vista la vicinanza e scalpore, volli andare a vedere e chiedere informazioni. Si trattava di un enorme tendone a ridosso del terrazzo del poveretto, al di sopra del piano di calpestio: costui per anni si vedeva chiuso come se fosse in carcere, e nonostante avesse ottenuto varie ordinanze per la rimozione del manufatto, questo veniva puntualmente o lasciato in loco, o rimosso e poco dopo ricollocato in situ! Per me aveva tutte le attenuanti che il c.p. prevedeva!

 

Quindi, egregio sig Giampaolo di Biella - con l'invito di munirsi di un bel copricapo di lana -, il senso civico non parte dalle piccole cose, ma dal non rompere i SANTISSIMI al prossimo!

Muore la pecora, muore l'agnello, muoiono il bue e l'asinello, muore la gente piena di guai... ma i rompicoglioni non muoiono MAI !

~ Anonimo poeta napoletano su Rompicoglioni

PER MAGGIORI DETTAGLI CONSULTARE --link_rimosso--

Muore la pecora, muore l'agnello, muoiono il bue e l'asinello, muore la gente piena di guai... ma i rompicoglioni non muoiono MAI !

Più che un "tratto poetico" è una oggettiva realtà.......QUELLI, in effetti, non muoiono MAI anche nella realtà quotidiana.

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