Vai al contenuto
amarigliano

Pergotenda vs Primo piano

Partecipa al forum, invia un quesito

Salve, ho letto molti quesiti sul vostro sito ma non ho trovato quello che fa al caso mio.

Abito al piano terra di un condominio ed ho fatto installare su parte del mio terrazzo una pergotenda motorizzata con telo retrattile, la struttura è bullonata da una parte a terra e dall altro lato fissata al sottobalcone dell appartamento del piano superiore. La struttura è larga 4,50mt(copre in parte il mio terrazzo) con altezza max 2,60 (lato sottobalcone)

e altezza min 2,15 (lato con pilastri bullonati a terra). La struttura è completamente in alluminio, ho rispettato i colori del condominio fatto eccezione del telo bianco in quanto è in pvc e non in stoffa. So che rientra nelle opere di edilizia libera e per questo non ho richiesto autorizzazioni e permessi di alcun genere, se non una mail informativa (prima che commissionavo la pergotenda) su quello che stavo realizzando all amministratore il quale mi risponde non ponendo alcun vincolo se non ad accezione del colore.

Ora dando per certo che la struttura è aperta su 3 lati, non toglie visibilità luce e crea ombra ne tantomeno ha telo/copertura fisso, non copre tutto la porzione del mio terrazzo, il condomino del piano superiore minaccia di farmi causa accusando il fatto che ho creato un percorso per malintenzionati e chiede che io sposti la tenda almeno 1,5mt dal suo balcone è che non superi i 2,00 mt di altezza, oltre a varie richieste es. impossibilità di stendere lenzuoli che superano la soglia del suo piano di calpestio invadendo a questo punto la visuale del mio terrazzo, richieste prontamente bocciate dall amministratore il quale gli ha fatto notare l impossibilità della cosa. Gli ho spiegato che la sua sicurezza è anche la mia visto che malintenzionati prima di accedere al suo balcone dovrebbero accedere al mio terrazzo e che comunque ci sono altre vie per accedere al suo balcone, tipo la recinzione alta 2,00 mt che divide la proprietà tra me e il mio vicino, ma soprattutto gli ho fatto notare che la mia sicurezza passa dal fatto che dai piani superiori mi cade di tutto, posate, giocattoli...zanzariere!! Mettendo continuamente  a rischio l incolumità della mia famiglia. Abbiamo fatto un incontro con l intendo di trovare una soluzione bonaria per cercare di tranquillizzarlo propendo di installare oltre a quello che ho già un sistema di video sorveglianza/allarme ma la sua “simpatica” risposta è stata che io potevo mettere anche un cecchino h24 a sorveglianza a lui nn bastava rimanendo fisso sulla richiesta che io debba spostare il tutto. Gli fatto notare che rifiutando il tutto e portandomi in causa lui preferisce aspettare i tempi della burocrazia ed in tanto non ha un minimo di  sistema che “scoraggi” eventuali malintenzionati.

 

Ora la mia domanda è quanto sta lui in diritto di fare determinate richieste e cosa potrebbe ottenere portandomi in causa?

 

 

 

Modificato da amarigliano
amarigliano dice:

Salve, ho letto molti quesiti sul vostro sito ma non ho trovato quello che fa al caso mio.

Abito al piano terra di un condominio ed ho fatto installare su parte del mio terrazzo una pergotenda motorizzata con telo retrattile, la struttura è bullonata da una parte a terra e dall altro lato fissata al sottobalcone dell appartamento del piano superiore. La struttura è larga 4,50mt(copre in parte il mio terrazzo) con altezza max 2,60 (lato sottobalcone)

e altezza min 2,15 (lato con pilastri bullonati a terra). La struttura è completamente in alluminio, ho rispettato i colori del condominio fatto eccezione del telo bianco in quanto è in pvc e non in stoffa. So che rientra nelle opere di edilizia libera e per questo non ho richiesto autorizzazioni e permessi di alcun genere, se non una mail informativa (prima che commissionavo la pergotenda) su quello che stavo realizzando all amministratore il quale mi risponde non ponendo alcun vincolo se non ad accezione del colore.

Ora dando per certo che la struttura è aperta su 3 lati, non toglie visibilità luce e crea ombra ne tantomeno ha telo/copertura fisso, non copre tutto la porzione del mio terrazzo, il condomino del piano superiore minaccia di farmi causa accusando il fatto che ho creato un percorso per malintenzionati e chiede che io sposti la tenda almeno 1,5mt dal suo balcone è che non superi i 2,00 mt di altezza, oltre a varie richieste es. impossibilità di stendere lenzuoli che superano la soglia del suo piano di calpestio invadendo a questo punto la visuale del mio terrazzo, richieste prontamente bocciate dall amministratore il quale gli ha fatto notare l impossibilità della cosa. Gli ho spiegato che la sua sicurezza è anche la mia visto che malintenzionati prima di accedere al suo balcone dovrebbero accedere al mio terrazzo e che comunque ci sono altre vie per accedere al suo balcone, tipo la recinzione alta 2,00 mt che divide la proprietà tra me e il mio vicino, ma soprattutto gli ho fatto notare che la mia sicurezza passa dal fatto che dai piani superiori mi cade di tutto, posate, giocattoli...zanzariere!! Mettendo continuamente  a rischio l incolumità della mia famiglia. Abbiamo fatto un incontro con l intendo di trovare una soluzione bonaria per cercare di tranquillizzarlo propendo di installare oltre a quello che ho già un sistema di video sorveglianza/allarme ma la sua “simpatica” risposta è stata che io potevo mettere anche un cecchino h24 a sorveglianza a lui nn bastava ma rimane fisso sul punto che io debba spostare il tutto. Gli fatto notare che rifiutando il tutto e portandomi in causa lui preferisce aspettare i tempi della burocrazia ed in tanto non ha un minimo di  sistema che “scoraggi” eventuali malintenzionati.

 

Ora la mia domanda è quanto sta lui in diritto di fare determinate richieste e cosa potrebbe ottenere portandomi in causa?

 

 

 

Una domanda, hai forse agganciato la tenda al suo balcone aggettante (sporgente dalla facciata)?

Se è così non potevi farlo fatto salvo un suo permesso (meglio scritto)

Modificato da Tullio Ts
amarigliano dice:

Okok avevo letto gia questo

articolo quindi non ci sono normative che impongono distanze ecc..??

Le distanze servono per le costruzioni e non per le tende e pergotende

 

... Di conseguenza le pergole (pergotende) non necessitano neanche di abitabilità né devono rispettare una distanza minima dal confine né le norme del regolamento edilizio. ...

https://www.ganitende.com/permessi-per-pergola-addossata-o-autoportante/

Ciao amarigliano, ciao a tutto il forum, mi trovo esattamente nella tua stessa situazione, ho installato una "pergotenda" di circa 4,5mt per 5, altezza variabile fra 2,3 e 3 metri nel mio giardino di proprietà esclusiva. La mia pergotenda si trova a circa 1,5 metri dal balcone della vicina del piano di sopra e a circa 2 metri dalla finestra della stessa vicina. La pergotenda è una classica pergotenda con telo in PVC leggero retrattile elettricamente e con binari laterali forati di sezione "esigua" (larghezza 5cm, altezza 11 cm e lunghezza 5 metri - circa). La ditta che mi ha installato la tenda, mi ha rilasciato una dichiarazione che attesta che sia il telo, sia i binari laterali non sono concepiti per sopportare il passaggio di un essere umano. Anche io ritenevo di aver rispettato tutte le norme in materia edilizia e civilistica. Invece, la mia vicina (avvocato), durante l'installazione mi ha mandato una raccomandata con diffida di interruzione dei lavori di installazione della tenda e intimazione allo smontaggio immediato e/o allo spostamento della stessa ad almeno 3 metri dalla sua proprietà ai sensi dell'art 907 del codice civile. Essendo la mia vicina avvocato, sono sicuro che mi porterà in causa (vantando lesione del diritto di appiombo e delle vedute, delle distanze e dell'incolumità familiare). Vorrei sapere come hai risolto tu con i tuoi vicini, e vorrei sapere se qualcuno nel forum ha affrontato questo argomento di recente in tribunale, cioè dopo che le pergotende sono state definite complementi di arredo da giardino non soggette ad autorizzazioni e quindi non possono essere definite "NUOVE COSTRUZIONI" soggette al rispetto della distanza di 3 metri ai sensi dell'art. 907 del codice civile. Infine vorrei sapere se esiste un fondamento giuridico che ritiene la distanza minima 1,5 metri e non 3 metri, d'altronde in condominio, per l'installazione di una tenda, è impossibile rispettare una distanza minima di 3 metri visto che i solai distano sempre massimo 3 metri l'uno dall'altro. Grazie in anticipo a chi potrà fornirmi qualsiasi tipologia di supporto, sinceramente pensare di dover smontare tutto, dopo la super spesa sostenuta, mi addolora enormemente.

Partecipa al forum, invia un quesito

×