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Partita iva e regime

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Buongiorno, mio nipote vorrebbe aprirsi la partita iva per l'attività di amministratore e volevo porvi delle domande così da consigliarlo.

 

a) Conviene aprire la partita iva anche se ancora non amministra? (In modo da iscriversi al regime dei minimi prorogato per il 2015)

b) Se non guadagna deve pagare tasse o fare dichiarazioni?

c) Conviene il regime minimi o quello forfettario? (in un sito ho letto che per le attività immobiliari conviene comunque quello dei minimi, è vero?)

d) Se si iscrive al regime minimi, finiti i 5 anni a quale regime aderisce? (So che esiste regime ordinario, semplificato......)

 

Vi chiedo di aiutarmi a capire questa intrigata matassa.

Buongiorno, mio nipote vorrebbe aprirsi la partita iva per l'attività di amministratore e volevo porvi delle domande così da consigliarlo.

 

a) Conviene aprire la partita iva anche se ancora non amministra? (In modo da iscriversi al regime dei minimi prorogato per il 2015)

b) Se non guadagna deve pagare tasse o fare dichiarazioni?

c) Conviene il regime minimi o quello forfettario? (in un sito ho letto che per le attività immobiliari conviene comunque quello dei minimi, è vero?)

d) Se si iscrive al regime minimi, finiti i 5 anni a quale regime aderisce? (So che esiste regime ordinario, semplificato......)

 

Vi chiedo di aiutarmi a capire questa intrigata matassa.

Visto che non è ancora intervenuto nessun esperto ti dò la mia opinione.

A mio avviso conviene non lasciarsi sfuggire l'occasione di sfruttare la proroga data per il regime fiscale di vantaggio.

Mantenendo il requisito del reddito massimo di 30mila euro tuo nipote potrà starci almeno per 5 anni ma fino al raggiuggimento del 35esimo anno di età se ha meno di 30 anni (se ha 20 anni potrebbe rimanerci per altri 15 anni).

 

Le tasse ed i contributi previdenziali sono tutti in proporzione al reddito per cui:

niente entrate = niente uscite

 

Quando non avrà più i requisiti per rimanere nel regime di vantaggio (superamento anni e/o reddito massimo) dovrà optare per il regime ordinario o valutare se a quella data ci saranno altri regimi fiscali disponibili.

 

Se tuo nipote ha intenzione di intraprendere questa professione, a parità di compensi netti rispetto ad un amministratore in regime ordinario può fare una concorrenza ai limiti di quella sleale perchè le sue tasse sono del 5% contro almeno un 23% del professionista in regime ordinario e può chiedere un ulteriore 22% in meno perchè non dovrà far gravare la spesa dell'IVA che per l'amministratore è solo una partita di giro ma per i condòmini è un costo reale.

Buongiorno, oggi sono passato da un caf per chiedere info previdenziali.

Mi è stato detto che l'amministratore anche se non guadagna deve comunque versare i contributi, è corretto?

Quindi mio nipote se si apre partita iva, in attesa di iniziare a lavorare deve comunque fare i versamenti all'inps? E tali versamenti su cosa si calcolano?

Grazie.

Forse è meglio consultare un fiscalista invece che un CAF

Ricordo che se ne è discusso più volte.

L'amministratore di condominio in regime di minimi non iscritto ad altra cassa deve iscriversi alla gestione separata INPS e non è soggetto a tassazione minimale.

Ti consiglio di leggere questa guida fiscale sull'amministratore di condominio

 

https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=2&cad=rja&uact=8&ved=0CCkQFjAB&url=http%3A%2F%2Fwww.studiodegiosa.it%2Fclie_dw_dl.php%3Fid%3D1492&ei=6IAuVaf2LcGy7QacsYH4Bg&usg=AFQjCNGJ8cBnHv6NvJi7ftvTizyjvfJOQg&bvm=bv.90790515,d.ZGU

 

in cui tra l'altro è scritto:

 

ISCRIZIONE INPS

Non essendo ancora previsto un Albo per gli amministratori di condominio, è obbligatorio per quanti svolgono l’attività professionale di amministratore di condominio l’iscrizione all’Inps,Gestione separata prevista dalla legge 8.8.1995, n. 335.

Se l’attività è svolta sotto forma di impresa, vi è obbligo di iscrizione all’Inps Gestione commercianti.

La domanda d’iscrizione deve essere presentata all’Inps utilizzando i moduli in distribuzione presso tutte le sedi; in alternativa ci si può iscrivere anche on line collegandosi al sito --link_rimosso-- Nella domanda devono essere specificati i propri dati anagrafici, il codice fiscale, il tipo di attività svolta e la data di inizio dell’attività.

I contributi Inps previsti per l’anno 2013 alla Gestione separata sono i seguenti:

1. Aliquota del 27,72% per i soggetti non iscritti ad altra forma di previdenza obbligatoria oltrealla gestione separata e non pensionati;

2. Aliquota del 20% per i collaboratori e i professionisti iscritti ad altra forma di previdenzaobbligatoria, oltre che per i titolari di pensione diretta e per i titolari di pensione diriversibilità.

Non è previsto un minimale contributivo, mentre il massimale è pari a €93.622,00.Il contributo alla Gestione separata va versato all’Inps con il modello F24 ed è calcolato con le percentuali suddette sul reddito netto professionale conseguito nell’anno.

Per chi inizia l’attività, Ilprimo versamento a saldo viene eseguito entro i termini di pagamento previsti per i versamentiIrpef ed è calcolato in apposito quadro del Modello Unico da presentare l’anno successivo alladichiarazione di inizio dell’attività. Gli eventuali acconti vanno versati negli stessi termini per iversamenti Irpef

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