#1 Inviato 19 Maggio, 2021 Salve, mi chiamo Francesco ed è la prima volta che scrivo, ma purtroppo ho un problema da risolvere da alcuni giorni e sto ottenendo pareri contrastanti. Sono delegato di un condominio minimo che sta eseguendo lavori di ristrutturazione edilizia nell'ambito del "Superbonus". Il professionista incaricato per la progettazione delle opere di restauro, nel mese di aprile 2021, su suggerimento del commercialista, ha emesso la sua parcella per onorario con una fattura dove era indicata la ritenuta d'acconto al 20%. Il fatto è che per il Superbonus tali fatture vanno obbligatoriamente regolate con bonifico "parlante". In questa situazione, il professionista quindi verrebbe a trovarsi decurtata la propria fattura lorda sia del 20% di ritenuta d'acconto inserita nella fattura, che di un ulteriore 8% automaticamente ritenuta dal meccanismo del bonifico parlante. Sicuramente la procedura seguita è sbagliata, in quanto per fatture pagate con bonifici "parlanti", ovvero per agevolazioni fiscali la ritenuta d'acconto tradizionale al 20% per professionisti, o al 4% per le ditte NON va esposta. E questo ormai lo ho assodato con una ricerca personale. Purtroppo, come delegato del condominio minimo suddetto, ho pagato sia la fattura con bonifico parlante, che la ritenuta d'acconto del 20% indicatomi. Quindi i pagamenti effettuati sono in cifre: Onorario professionista: 20.000 euro Cassa nazionale previdenza e assist. ingegneri architetti liberi professionisti: 4% x 20.000 = 800 euro Imponibile: 20.800 euro Imposta IVA al 22%: 4.576 euro ritenuta d'acconto persone fisiche 20% x 20.000 = € 4.000 Importo totale documento: € 25.376 pagati in questo modo: € 21.376 con bonifico parlante al professionista € 4.000 con F24 per ritenuta d'acconto A questo punto, di comune accordo, sia io come delegato del condominio che il professionista vorremmo annullare l'intera operazione ed io vorrei farmi stornare le quote pagate, con una Nota di Credito e successivamente ricevere una nuova fattura senza alcuna indicazione della ritenuta d'acconto. Come va compilata questa nota di credito? A quanto deve ammontare? Devo farmi stornare con bonifico l'importo totale lordo della fattura cioè € 25.376 e poi il professionista deve fare apposita istanza per avere gli € 4.000 a credito? Devo farmi stornare solo € 21.376 pagati direttamente al professionista (peraltro su cui ha subito una ritenuta dell'8% per il meccanismo del bonifico parlante) e contestualmente io presentare una istanza di rimborso all' Agenzia delle Entrate da parte del condominio? Peraltro, a complicare le cose, ho sbagliato nel pagare la ritenuta d'acconto del 20%, invece di € 4.000, digitando il pagamento ho versato € 4.100 ... cosa mi consigliate di fare? Ringrazio in anticipo infinitamente...sono già due giorni che ci sto perdendo svariate ore... il problema comunque nasce dall'indicazione profondamente sbagliata fatta inizialmente dal commercialista, su cui preferisco non esprimere i miei commenti... un cordiale saluto allo staff. Francesco
#2 Inviato 19 Maggio, 2021 L'indicazione della ritenuta d'acconto sulla fattura, o la mancata indicazione, non è vincolante per il sostituto d'imposta, che è tenuto a calcolare e versare le ritenute dovute in base a disposizione di legge (circolare 7/2007) A questo punto: 1) la nota di credito serve solo per potervi far detrarre anche il 20% pagato erroneamente, altrimenti non sarebbe stata necessaria la nota di credito 2) gli importi della nota di credito devono essere gli stessi della fattura, perchè la n.c. deve annullare le cifre precedenti 3) il professionista dovrà restituirti l'importo pagato e provvederai a nuovo pagamento senza considerare alcuna ritenuta. 4) la ritenuta pagata in piu' puoi utilizzarla in compensazione per il pagamento di altre ritenute, già da ora (codice 1678), oppure chiederla a rimborso in sede di compilazione del 770/2022. Per quanto riguarda il bonifico parlante già effettuato, darà luogo ad una ritenuta d'acconto non dovuta; il professionista dovrebbe recarsi presso la banca dove ha il conto corrente (che pagherà la ritenuta dell'8%) e rilasciare una dichiarazione per cui non deve essere pagata tale ritenuta. Se la banca avesse già provveduto.....deve chiedere come fare ad AdE (o al commercialista che presumo avesse qualche ragione per avergli fatto esporre la ritenuta del 20%, ma che dovrebbe sapere come risolvere il problema al cliente)
#3 Inviato 27 Maggio, 2021 Grazie, veramente gentile ed impagabile. Devo trovare un modo per sdebitarmi. A scanso di equivoci, quindi la Nota di Credito deve essere dell'importo totale, complessivo lordo della fattura ( € 25.376 ) ed il bonifico per lo storno, analogamente, del valore totale, complessivo, somma di tutto, ovvero di € 25.376, giusto? Ho capito bene? Grazie ancora una volta. Francesco