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Millesimazione nella produzione di acqua calda sanitaria centralizzata

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Buonasera!

Oggi si discuteva tra condomini del come è giusto ripartire ovvero qual è il criterio di millesimazione della spesa relativa al consumo di acqua calda sanitaria centralizzata. Mi veniva fatto notare che l'acqua calda sanitaria negli impianti centralizzati è sempre disponibile ed anche una più unità non ne dovessero fare uso comunque è potenzialmente fruibile. Per tale motivo anche chi non fa uso deve contribuire alla spesa.

Ora ci si chiede come è giusto suddividere tra i condomini il consumo involontario ovvero qual'è la giusta tabella millesimale da utilizzare. C'é chi dice che è giusto applicare la tabella millesimale di proprietà; io ritengo che sia più giusto applicare la tabella millesimale scale/ascensore in quanto con l'aumentare dell'altezza, ovvero della distanza della centrale termica, aumenta la dispersione termica (consumo involontario).

Cosa ci consigliate? Grazie!

ciao

 

il giusto può essere determinato, sempre in modo approssimato, da un perito, caso per caso, visto che gli impianti sono di tipologie assai diversi.

 

Bisognerebbe capire capire se l'impianto è dotato di contatori, contabilizzatore per l'acqua o come avviene il rilievo dei condumi, dopo di che si tratta di determinare una percentuale di dispersione per la prontezza della caldaia e della probabile dispersione del sistema di distribuzione. Rale percentuale, a mio giudizio, va divisa in base alla tabella millesimale generale degli ambienti serviti (escludendo esempio box e magazzini non collegati per poter usufruire anche potenzialmente di acqua riscaldata fornita dall'impianto centralizzato).

Proprio per la disponibilità del servizio ed il consumo indisponibile, pur disponendo le singole u.i. di contatori divisionali, vi sono parecchie realtà dove le rispettive assemblee hanno deliberato il consumo minimo (4-7 mc.) di a.c.s. da fatturare in ogni periodo, indipendentemente dal consumo reale. Questo è un provvedimento teso a coinvolgere nei costi invisibili proprio quei condòmini che non fanno uso o usano con parsimonia l'a.c.s.

L'eccedenza incassata risultante finisce versata alla cassa condominiale.

Grazie Camillo50. Preciso che l'impianto è dotato di contatori e contabilizzatori per ogni u.i. L'amministratore dice che l'impianto tramite un tubatura di mandata mette a disposizioni l'acqua calda per ogni appartamento che all'atto del prelievo viene contabilizzato il consumo. Ma anche se qualcuno non consumasse comunque l'acqua è disponibile e ciò incide sulla spesa. E' questa quota (differenza tra il contatore generale dell'acqua calda ed il risultato della somma dei contatori parziali) che ci si chiede come ripartire.

L'impianto è ancora in fase di realizzazione in un edificio costruito ex novo. Ci stiamo portando aventi per cercare di capire come suddividere la spesa quando l'impianto sarà operativo.

Grazie!

ciao

 

il perito che sta seguendo i lavori è in grado di determinare lo spreco della prontezza con una buona approssimazione. Si tratto di stabilire poi come ripartire tale importo, dove ogni criterio scelto ha dei limiti. A mio giudizio, tale percentuale la ripartirei in base alla tabella millesimale delle unità immobiliari allacciate. Criterio che ritengo essere il più appropriato, proprio perché tiene conto dell'uso potanziale, valore che ha usato il progettista per determinare la potenzialità e disponibilità dell'impianto gentralizzato.

Grazie per il contributo. Ora mi è tutto più chiaro. Erroneamente avevo pensato che il consumo involontario potesse essere ripartito in proporzione al consumo volontario, ma ciò non è corretto. Perché tale metodo agevolerebbe anche chi non dovesse fare uso dell'acqua calda pur avendola a disposizione.

Grazie camillo50.

Grazie albano59.

Buonasera!

Oggi si discuteva tra condomini del come è giusto ripartire ovvero qual è il criterio di millesimazione della spesa relativa al consumo di acqua calda sanitaria centralizzata. Mi veniva fatto notare che l'acqua calda sanitaria negli impianti centralizzati è sempre disponibile ed anche una più unità non ne dovessero fare uso comunque è potenzialmente fruibile. Per tale motivo anche chi non fa uso deve contribuire alla spesa.

Ora ci si chiede come è giusto suddividere tra i condomini il consumo involontario ovvero qual'è la giusta tabella millesimale da utilizzare. C'é chi dice che è giusto applicare la tabella millesimale di proprietà; io ritengo che sia più giusto applicare la tabella millesimale scale/ascensore in quanto con l'aumentare dell'altezza, ovvero della distanza della centrale termica, aumenta la dispersione termica (consumo involontario).

Cosa ci consigliate? Grazie!

Spesso ci si preoccupa di come dividere i consumi involontari (quelli che camillo giustamente definisce sprechi) La cosa saggia sarebbe ridurli e la scelta impiantistica di avere grossi accumuli lunghe distribuzioni con portate di ricircolo rilevanti mi sembra anacronistica . Io sono per gli impianti autonomi bisogna produrre localmente e istantaneamente. Saluti

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Spesso ci si preoccupa di come dividere i consumi involontari (quelli che camillo giustamente definisce sprechi) La cosa saggia sarebbe ridurli e la scelta impiantistica di avere grossi accumuli lunghe distribuzioni con portate di ricircolo rilevanti mi sembra anacronistica . Io sono per gli impianti autonomi bisogna produrre localmente e istantaneamente. Saluti

ciao

 

è una tua personale opinione, smentita spesso dalla realtà. E' vero che la distribuzione comporta dispersione, che si può contenere con idoneo isolamento, ma una unica fonte di produzione è senz'altro più economica di tante caldaiette autonome, e ben oltre quanto eventualmente potrebbe essere lo spreco per la distribuzione.

ciao

 

è una tua personale opinione, smentita spesso dalla realtà. E' vero che la distribuzione comporta dispersione, che si può contenere con idoneo isolamento, ma una unica fonte di produzione è senz'altro più economica di tante caldaiette autonome, e ben oltre quanto eventualmente potrebbe essere lo spreco per la distribuzione.

Provo a supportare la mia personale opinioni con elementi normativi e tecnici spero tu faccia lo stesso

L'impianto per la produzione di acqua calda non rientra tra gli impianti termici . Ci sarà un perchè?

Il dlgs 102 offre la possibilità di derogare all'obbligo di scarico a tetto per la realizzazione di impianti autonomi. Ci sarà un perchè?

Molti impianti centralizzati hanno la produzione acs. individuale . Cisarà un perchè?

I rendimenti obbligatori sono si superiori per i generatori più grandi ma solo di qualche punto (85+3logPn). le perdite per distribuzione sono sicuramente e logicamente superiori a questa differenza . (lascieresti la tua auto sempre in moto perchè durante gli avviamenti ha un rendimento inferiore? Il tempo di utilizzo medio di acs per unità abitativa è inferiore a 30 minuti. La pompa di ricircolo funziona 24H

Credo tu non abbia mai avuto esperienza sulle perdite legate ad un sistema di ricircolo.

  • Grazie 1

Ciao Salpa65

 

Tecnicamente non sono in grado di confutare quanto invece in pratica riscontro in varie realtà condominiali, con risparmi assai consistenti, sia nel caso di produzione con gas o corrente.

Spesso ci si preoccupa di come dividere i consumi involontari (quelli che camillo giustamente definisce sprechi) La cosa saggia sarebbe ridurli e la scelta impiantistica di avere grossi accumuli lunghe distribuzioni con portate di ricircolo rilevanti mi sembra anacronistica . Io sono per gli impianti autonomi bisogna produrre localmente e istantaneamente. Saluti

Il fatto è che nella ricostruzione di un edificio condominiale, come nel mio caso, la normativa vigente in Abruzzo impone l'impianto di riscaldamento edel l'acqua calda centralizzati, nonchè l'installazione dei pannelli solari.

Saluti.

Il fatto è che nella ricostruzione di un edificio condominiale, come nel mio caso, la normativa vigente in Abruzzo impone l'impianto di riscaldamento edel l'acqua calda centralizzati, nonchè l'installazione dei pannelli solari.

Saluti.

Hai ragione spesso le leggi invece di aiutarci ci complicano la vita. In ogni caso credo che lo scopo delle prescrizioni della regione Abruzzo sia di perseguire un risparmio energetico. Secondo me se il Progettista ( la maiuscola non è un errore) proponesse soluzioni impiantistiche diverse con un maggior grado di efficienza non ci sarebbero ostacoli burocratici. Un boiler a pompa di calore in ogni unità abitativa garantirebbe efficienze maggiori e costi inferiori. Il vostro problema a questo punto non è come dividere i costi involontari , ma quantificarli. per riscaldare un metro cubo di acqua a 55 gradi partendo da acqua a 15 gradi con una caldaia domestica occorrono circa 6mc di metano 5-6euro, poco meno con una pompa di calore. Il costo reale di un metro cubo di acqua calda prodotta a livello condominiale è circa il doppio o forse più considerando accumulo distribuzione ricircolo cicli anti legionella . A questo punto che valore diamo all'acs consumata?

Secondo me visto che la decisione di mantenere un impianto centralizzato è a capo della maggioranza del condominio è giusto che il condominio si accolli tutte le perdite e le divida in base ai millesimi generali-

Hai ragione spesso le leggi invece di aiutarci ci complicano la vita. In ogni caso credo che lo scopo delle prescrizioni della regione Abruzzo sia di perseguire un risparmio energetico. Secondo me se il Progettista ( la maiuscola non è un errore) proponesse soluzioni impiantistiche diverse con un maggior grado di efficienza non ci sarebbero ostacoli burocratici. Un boiler a pompa di calore in ogni unità abitativa garantirebbe efficienze maggiori e costi inferiori. Il vostro problema a questo punto non è come dividere i costi involontari , ma quantificarli. per riscaldare un metro cubo di acqua a 55 gradi partendo da acqua a 15 gradi con una caldaia domestica occorrono circa 6mc di metano 5-6euro, poco meno con una pompa di calore. Il costo reale di un metro cubo di acqua calda prodotta a livello condominiale è circa il doppio o forse più considerando accumulo distribuzione ricircolo cicli anti legionella . A questo punto che valore diamo all'acs consumata?

Secondo me visto che la decisione di mantenere un impianto centralizzato è a capo della maggioranza del condominio è giusto che il condominio si accolli tutte le perdite e le divida in base ai millesimi generali-

Certo Salpa è come dici tu.

Ho accertato personalmente nei condomini anche 15 mc/gas per ogni mc acs.

Il centralizzato acs è un insulto al risparmio energetico!

Nemmeno nelle abitazioni singole non ci si può permettere di tenere attivo il ricircolo.

A casa mia ( 3 bagni e quattro piani) ho sostituito caldaia accumulo 80 lt con istantanea tradizionale.

Ho praticamente dimezzato i consumi.

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Ricircolo .....

è un errore pensare a tubazioni individuali?

guardando i tubi che portano l'acqua tra cucina e bagno mi rendo conto che sono piccoli ... con il rivestimento esternamente il diametro è di 14 mm....

ho trovato un tubo di ottanta cm ed un diametro di due .... riempito di acqua e pesata l'acqua questa pesa 230 grammi

ora fatte le adeguate proporzioni il tubo che porta l'acqua calda alle varie utenze contiene 500 grammi di acqua ogni piano (probabilmente meno sono stato largo nel misurare il diametro del tubo che esce dallo scaldaacqua casalingo)

 

Ora se l'acqua calda condominiale viene generata nel sottotetto e contabilizzata lì ... poi passa atubetti ben isolati su quattro piani lo spreco mi pare irrilevante.

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Del resto un impianto termico si ammortizza (leggo la pubblicità) in cinque anni in una famiglia di 5 persone se guardo la casa in cui abito l'intera colonna di cinque appartamenti oggi contiene "sei" persone e solo con un impianto centralizzato potrebbero ottenere vantaggi economici da questa installazione.

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Altro vantaggio ... è nel fatto che le apparecchiature singole un tempo duravano decenni (almeno venti anni lo scalda acqua acquistato dai miei suoceri ... noi nello stesso periodo ne abbiamo cambiati tre ..... probabilmente a causa di una obsolescenza programmata,

probabilmente un sistema centralizato di qualità e con un minimo di manutenzione può durare parecchio.

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Una cosa ... In un appartamento al mare composto da un solo generatore e tante utenze attive solo in estate il sistema forniva acqua calda con sprechi enormi .... una esperienza assolutamente negativa ... lì il riciclo inesistente rendeva inadeguato il sistema nei mesi invernali;

penso che un vero vantaggio lo si abbia solo se si considerano più generatori ... uno per ogni tratta verticale senza riciclo ... o se riciclo ha da essere questo andrebbe sviluppato solo nel collegamento nel sottotetto tra le varie tratte verticali e non fino agli appartamenti.

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Centralizzare i contatori consente (in caso di morosità) di escludere agevolmente dal servizio chi non paga.

Oggi si discuteva tra condomini del come è giusto ripartire ovvero qual è il criterio di millesimazione della spesa relativa al consumo di acqua calda sanitaria centralizzata.

Norma Tecnica UNI 10200:2013 (divenuta obbligatoria in quanto richiamata dal decreto 102/14):

Spesa totale di energia termica dell’edificio per ACS =

 

Spesa tot. di energia termica utile delle unità immob. per ACS +

 

Spesa tot. di energia termica utile dei locali comuni per ACS +

 

Spesa totale per potenza termica installata per ACS

in passato si utilizzavano con una certa frequenza degli scalda acqua elettrici piccolissimi inseriti nel sottolavello forse cinque o dieci litri molto utili per riscaldare l'acqua per lavare i piatti.

Vennero poi soppiantati da lavastoviglie (che scaldano da sole) e da impianti a generazione immediata (anche elettrici).

.

Ecco ... si parla di riciclo per avere l'acqua calda immediatamente disponibile .... con un costo che appare molto alto.

.

Ma cosa può succedere se ... eliminando il costoso riciclo .... si immette prima dell'utilizzo finale in un piccolo boiler o generatore istantaneo di ACS ... non quella fredda ma quella proveniente dal sistema di acqua calda centralizzato senza riciclo ... acqua che arriva prima fredda, poi tiepida ed alla fine sufficientemente calda?

 

A mio avviso il sistema complesso dovrebbe riuscire a dare in uscita ACS con temperatura costante sommando i vantaggi possibili del centralizzato lasciando gli svantaggi del riciclo. Il costo per ottenere ACS alla temperatura desiderata sin dal primo istante potrebbe risultare irrisorio visto che entro un minuto l'acqua in arrivo dovrebbe essere sufficientemente calda.

.

Domanda ... un boiler o comunque uno scaldaacqua è progettato per ricevere acqua fredda e riscaldarla .... potrebbe patire sentendosi inutile? .... il ricevere acqua calda e non fredda potrebbe creare qualche inconveniente?

in passato si utilizzavano con una certa frequenza degli scalda acqua elettrici piccolissimi inseriti nel sottolavello forse cinque o dieci litri molto utili per riscaldare l'acqua per lavare i piatti.

Vennero poi soppiantati da lavastoviglie (che scaldano da sole) e da impianti a generazione immediata (anche elettrici).

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Ecco ... si parla di riciclo per avere l'acqua calda immediatamente disponibile .... con un costo che appare molto alto.

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Ma cosa può succedere se ... eliminando il costoso riciclo .... si immette prima dell'utilizzo finale in un piccolo boiler o generatore istantaneo di ACS ... non quella fredda ma quella proveniente dal sistema di acqua calda centralizzato senza riciclo ... acqua che arriva prima fredda, poi tiepida ed alla fine sufficientemente calda?

 

A mio avviso il sistema complesso dovrebbe riuscire a dare in uscita ACS con temperatura costante sommando i vantaggi possibili del centralizzato lasciando gli svantaggi del riciclo. Il costo per ottenere ACS alla temperatura desiderata sin dal primo istante potrebbe risultare irrisorio visto che entro un minuto l'acqua in arrivo dovrebbe essere sufficientemente calda.

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Domanda ... un boiler o comunque uno scaldaacqua è progettato per ricevere acqua fredda e riscaldarla .... potrebbe patire sentendosi inutile? .... il ricevere acqua calda e non fredda potrebbe creare qualche inconveniente?

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Buonasera, non riesco proprio a vedere i vantaggi del centralizzato, spesso si utilizzano caldaie da centinaia di Kw per produrre acqua a 70 gradi, accumulata in serbatoi poco isolati e distribuiti in maniera altrettanto scandalosa . La tipologia impiantistica da te pensata non ha impedimenti costruttivi tantomeno inconvenienti di funzionamento, risulta avere però dei limiti rispetto alle motivazioni che l'hanno generata: il risparmio energetico

certo le perdite nel tubo di mandata si ridurranno in funzione del tempo di prelievo e quelle del ricircolo saranno eliminate , ma allora perchè non pensare di produrla direttamente con un rapido dove verrà utilizzata? O accumularla in un boiler dimensionato in funzione del prelievo con basse temperature situato in ambiente già riscaldato? e magari con tecnologia a pompa di calore con due set point ?

Il costo reale per la produzione centralizzata di acs per una famiglia di 4 persone ( 50mc./anno ) è di 600/700 euro spesso questo dato viene occultato perchè si stabilisce un costo per mc. molto inferiore e si spalma sui consumi generali di riscaldamento gli extra costi. Non vietare tali impianti è una vergogna e non sconsigliarli da parte dei tecnici è un'offesa al buon senso.

Chi ha iniziato la discussione parlava di un piccolo condominio ... io lo ho ripensato guardando quello dove abito.

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Si sta discutendo sulla opportunità di dividere in modo differente il consumo acqua (qualcuno abusa ..) leggendo in queste pagine pare che l'unico sostituto della divisione per millesimi la si trova nei contatori singoli.

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Visto che l'abuso lo si trova in una sola colonna stiamo pensando di mettere dei contatori di colonna e dividere il consumo della singola colonna.

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Se poi qualcuno desidera farlo ... metterà un suo contatore.

per evitare il fastidio di una lettura ... e visto che le tubazioni hanno più di 40 anni ... mi chiedevo se non fosse il caso di avere in cantina condominiale sia il contatore singolo che la valvola di chiusura.

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stante l'intercapedine che nasconde tutte le tubazioni ... non mi sembrava un gran problema ...

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Da lì a pensare alla possibilità di avere un solo generatore ... con una sola manutenzione ... in cantina o nel sottotetto ...

e buttare quello casalingo appena cessa di funzionare (ne abbiamo cambiati tre con costi non indifferenti in tempo, fastidio e denaro)

il passo è stato breve.

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Il problema è nel costo vero di questi strumenti ...

gli idraulici ... qualche problema lo generano ... è una esperienza da limitare al massimo.

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Ora i cinque appartamenti che fanno parte della mia colonna sono abitati al momento da sei persone

magari fra qualche anno aumenteranno ...

una caldaietta in grado di soddisfare le necessità di una decina di persone penso sia sufficiente ... poi ... visto che si guastano in fretta la si potrà poi sostituire con una più adatta.

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Non credo sia opportuna la scelta di una caldaia più potente ... forse potrebbe essere vantaggioso pensare al solare termico.

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I costi fissi .... una odiosa patrimoniale occulta legata ad ogni fornitura energetica potrebbe suggerire l'eliminazione della fornitura gas sostituendo anche i fornelli con piastre ad induzione. .... altro risparmio.

.

salve,

sapreste segnalarmi la norma che (almeno nel 2011) regola la nascita di nuovi fabbricati condominiali, relativamente alla produzione di ACS? puo' essere prodotta anche da scambiatori istallati presso gli appartamenti, e lasciare il termico solare solo ad aiutare la caldaia? e' veramente obbligatoria?

 

una tubazione in acciaio da 2", con i rivestimenti di mercato, che valori di dispersione ha in wmK? dove trovo una tabella per diametri diversi o materiali diversi?

 

G

salve,

sapreste segnalarmi la norma che (almeno nel 2011) regola la nascita di nuovi fabbricati condominiali, relativamente alla produzione di ACS? puo' essere prodotta anche da scambiatori istallati presso gli appartamenti, e lasciare il termico solare solo ad aiutare la caldaia? e' veramente obbligatoria?

 

una tubazione in acciaio da 2", con i rivestimenti di mercato, che valori di dispersione ha in wmK? dove trovo una tabella per diametri diversi o materiali diversi?

 

G

Leggi dpr 412 /93 art. 5 comma 5/6

ciao

 

il perito che sta seguendo i lavori è in grado di determinare lo spreco della prontezza con una buona approssimazione. Si tratto di stabilire poi come ripartire tale importo, dove ogni criterio scelto ha dei limiti. A mio giudizio, tale percentuale la ripartirei in base alla tabella millesimale delle unità immobiliari allacciate. Criterio che ritengo essere il più appropriato, proprio perché tiene conto dell'uso potanziale, valore che ha usato il progettista per determinare la potenzialità e disponibilità dell'impianto gentralizzato.

Ciao Camillo mi sai dire la legge cosa prevede per lo spreco di prontezza, che se capisco bene e quando l' acqua calda arriva quanto ci mette e quindi quanto ne spreco? io ho fatto documentato da video che butto via 12.5 litri di acqua calda ogni volta che apro il rubinetto prima che arrivi calda

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salve,vi posso chiedere un quesito al mio caso?

io vivo in un condominio dove il riscaldamento dei termosifoni e dell' ACS avviene tramite una caldaia centralizzata alimentata a gasolio.

inoltre, i dati di cui possediamo sono i seguenti:

- contatori acqua fredda e calda individuali;

- paghiamo il riscaldamento termosifoni attraverso i millesimi per ciascun appartamento;

la domanda è la seguente: qual'è il metodo (previsto da NORME) più giusto per calcolare il costo per il consumo dei metri cubi d'acqua calda consumati?

 

ringrazio anticipatamente.

le norme UNI10200/2013 descrivono come fare;

la tua domanda si riferisce alla ripartizione dei costi per i termosifoni e per l'acqua calda sanitaria? gli impianti ti arrivano a casa separati? descrivi un po' meglio, altrimenti non e' possibile neanche darti una idea a spanne

Ciao Camillo mi sai dire la legge cosa prevede per lo spreco di prontezza, che se capisco bene e quando l' acqua calda arriva quanto ci mette e quindi quanto ne spreco? io ho fatto documentato da video che butto via 12.5 litri di acqua calda ogni volta che apro il rubinetto prima che arrivi calda

l'impressione è che vi sia una giungla di leggi ... troppe e pertanto assolutamente inutili ... servono solo per alimentare gli sprechi in burocrazia .... che a nulla serve ... a firza di legiferare alla cdc stiamo rapidamente finendo nella barbarie in cui ognuno fà come crede con tutte le conseguenze del caso .... ma con un filo di speranza penso a quella canzone che dice " dall'oro non nasce nulla ... dal letame (delle leggi assurde ... ndr) nascono i fiori".

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Ho diverse abitazioni uno scalda acqua individuale (vecchio) tendeva a spegnersi senza fornire acs con continuità .... favolose le ... docce fredde ....

Unica soluzione prospettata ... sostituzione

ne ho trovata una differente ... smontata la calderina (non sono,un professionista ma amo da sempre smontare e rimontare qualsiasi cosa è stato facilissimo) pulita per bene con aspirapolvere, pennello (nuovo) e pazienza .... ho poi rimontato il tutto e da allora funziona benissimo da un paio di anni.

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la pulizia, la manutenzione periodica (sempre che qualcuno la faccia) credo sia il miglior sistema per avere un sistema efficiente ed economico ... la carta straccia delle certificazioni redatte da ragazzini che sanno solo compilare moduli strampalati (parlo per esperienza diretta in una abitazione dove prima un idraulico vero sostituiva le bombole del gas e controllava che tutto funzionasse bene poi con l'arrivo del metano .... dopo qualche anno ...... ho ripristinato il caminetto abbandonando i termosifoni).

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Con questo vorrei dare una spiegazione ai 12,5 litri di acqua che sprechi per avere acs ...

avevo un appartamentino a Ventimiglia con impianto centralizzato di acs ...

in estate con tante utenze attive funzionava discretamente mentre in inverno era un disastro

l'acqua non arrivava mai sufficientemente calda ....

per fortuna era in affitto ed ora non è più un mio problema,

ho sempre pensato che fosse un impianto mal fatto, mal studiato ... realizzato nella convinzione che i parametri scelti per dimensionare l'impianto fossero corretti ....

Per ottenere acs ... molto calda ad un rubinetto generico si và probabilmente incontro a spese enormi

per ottenere acs ... ad una temperatura meno calda ... probabilmente un impianto centralizzato và benissimo.

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Ora ... esistono degli "scalda acqua istantanei elettrici" in grado di consegnare in uscita acs alla temperatura desiderata,

se ricevono in entrata acqua gelida funzionano malamente e consumano uno sproposito

se ricevono invece acs centralizzata ad una temperatura decente .... probabilmente spesso non si attivano nemmeno e quando entrano in azione per alzare di una ventina di gradi la temperatura operano in modo efficiente ed economico.

 

Un sistema forse un pò più complesso ma probabilmente in grado di conciliare efficienza e risparmio.

per l'Utente: P966225

si esatto, abbiamo una caldaia a gasolio centralizzata che manda l'acqua calda per i termosifoni che paghiamo in base ai millesimi e manda l'acqua calda sanitaria dove ognuno di noi possiede il contatore per la misura dei metri cubi all'entrata dell'appartamento.

il problema è che dobbiamo capire come stimare il costo (a metro cubo acs) che la caldaia impiega.

da me stanno proponendo di prendere il totale (gasolio-energia elettrica - manutenzione) di tutte le spese di un anno e ripartirlo in percentuali: 70% per i termosifoni e 30% per acs. cosi facendo a conti fatti il costo a mc acs viene 28 euro. mi sembra tanto.

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