#1 Inviato 10 Marzo, 2015 Buongiorno, leggo dal Codice Civile che "è necessario il voto unanime dei condomini per l'approvazione della delibera condominiale che stabilisce o modifica i criteri di riparto delle spese comuni. In caso contrario, la delibera è nulla". Come si può agire nel caso in cui un condomino si rifiuti di collaborare non partecipando proprio alle assemblee e opponendosi all'istituzione ufficiale del Condominio e quindi a qualunque proposta di ripartizione delle spese? Il caso è quello di un piccolo condominio senza amministratore, come è possibile per gli altri condomini superare lo stallo? (anche per quanto riguarda la richiesta del codice fiscale che dovrebbe essere fatta da un condomino con la delega di TUTTI gli altri)
#2 Inviato 10 Marzo, 2015 Buongiorno,leggo dal Codice Civile che "è necessario il voto unanime dei condomini per l'approvazione della delibera condominiale che stabilisce o modifica i criteri di riparto delle spese comuni. Volete modificare i criteri di ripartizione stabiliti dalla legge? Un condomino ha tutto il diritto di disenteressarsi del problema. Siete più di due proprietari quindi siete già un condominio.
#3 Inviato 10 Marzo, 2015 No, intendevo dire che dobbiamo stabilire per la prima volta il criterio di ripartizione (finora non ce n'era mai stato bisogno): tabelle millesimali o metri quadri o rendita catastale....... E se viene scelto il metodo delle tabelle millesimali bisogna poi deliberare a chi affidare l'incarico e poi approvare le tabelle all'unanimità. Ma se qualcuno si chiama fuori da tutto questo processo come possono gli altri condomini sbloccare la situazione visto che serve l'unanimità?
#4 Inviato 10 Marzo, 2015 Non serve l'unanimità (1000/1000) per approvare le tabelle, ma è sufficiente la maggioranza dei presenti rappresentanti almeno 500 millesimi, come previsto dall'art. 1136 c.c. comma 2. --link_rimosso--
#5 Inviato 10 Marzo, 2015 Non serve neanche che "TUTTI" diano la delega per richiedere il codice fiscale, come non serve affidare l'incarico ad un tecnico esterno, anche se consigliabile, si sceglie democraticamente il criterio da adottare e qualcuno di buona volontà si occupa della redazione delle tabelle, fatto ciò si vota in assemblea per la loro approvazione, non è necessario infine che vi sia l'amministratore, è sufficiente che sia incaricato uno dei condomini di svolgere le funzioni analoghe a quelle dell'amministratore