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ninni_84

Inquadramento fiscale amministratore interno

salve,

ho letto molto nel forum ma non ho trovato(per mia incapacità) risposta ai miei quesiti.

parto dal principio:

- risiedo in uno stabile di 44 immobili totalmente di proprietà dell'erp,

- è stata concessa l'autogestione e contestualmente sono stato eletto amministratore.(rappresentante legale)

- mi è stato attribuito un compenso/rimborso forfettario(per benzina carta fotocopie…).

Adesso come posso dichiarare il compenso/rimborso forfettario ? prestazione occasionale in quanto materialmente io faccio solo la contabilità quindi il mio impegno è saltuario? 

 

ho intenzione di prendere il patentino per amministratore di condominio per avere più competenze, se si presentasse l'opportunità di dover amministrare un altro condominio dello stesso genere(autogestito) dove non risiedo, ho l'obbligo di aprire partita iva o posso fare una prestazione occasionale( risulterei sempre rappresentante legale).

 

grazie infinite per le risposte.

 

ninni_84 dice:

salve,

ho letto molto nel forum ma non ho trovato(per mia incapacità) risposta ai miei quesiti.

parto dal principio:

- risiedo in uno stabile di 44 immobili totalmente di proprietà dell'erp,

- è stata concessa l'autogestione e contestualmente sono stato eletto amministratore.(rappresentante legale)

- mi è stato attribuito un compenso/rimborso forfettario(per benzina carta fotocopie…).

Adesso come posso dichiarare il compenso/rimborso forfettario ? prestazione occasionale in quanto materialmente io faccio solo la contabilità quindi il mio impegno è saltuario? 

 

ho intenzione di prendere il patentino per amministratore di condominio per avere più competenze, se si presentasse l'opportunità di dover amministrare un altro condominio dello stesso genere(autogestito) dove non risiedo, ho l'obbligo di aprire partita iva o posso fare una prestazione occasionale( risulterei sempre rappresentante legale).

 

grazie infinite per le risposte.

 

Attualmente sei amministratore interno del condomìnio in cui abiti, all'Agenzia entrate avrai fatto la variazione per comunicare la tua nomina, non come rappresentante legale, ma come amministratore (codice 13 del modulo AA/5).

Per quanto interno, hai tutti gli obblighi di un amministratore professionista.

Il tuo compenso è un "rimborso spese", che dovrebbe significare: spendo X, mi rimborsano X, cioè incasso la stessa cifra che spendo. In questo caso non hai alcun particolare obbligo fiscale, in quanto non produci reddito; dovrai solo emettere una ricevuta al condomìnio relativa al rimborso.

Nel caso tu fossi incaricato anche da altri condomìni (previo corso abilitante) presumo che non ti limiterai al rimborso spese, ma chiederai un compenso per l'attività svolta; in questo caso dovrai aprire la partita iva, magari accedendo al regime forfettario che è

vantaggioso rispetto all'ordinario per diversi aspetti.

 

  • Grazie 1

grazie , purtroppo non ho la possibilità di aprire partita iva.

ci sono alternative?

comunque nel rimborso devo includere la ritenuta d'acconto vero?

ninni_84 dice:

grazie , purtroppo non ho la possibilità di aprire partita iva.

ci sono alternative?

comunque nel rimborso devo includere la ritenuta d'acconto vero?

se è un mero rimborso (tanto spendo, tanto incasso), no nessuna ritenuta;

se per rimborso intendi un compenso forfettario, allora dovrai, quantomeno, rilasciare una ricevuta per compenso libero professionale occasionale, in questo caso devi pagare la ritenuta del 20%. Ovviamente essendo definito il compenso come "occasionale" non dovrebbe essere riferito ad una attività continuativa, ma.....se non puoi aprire partita iva, non hai alternativa.

Mi viene da pensare che sei dipendente pubblico, se così fosse ci penserei bene prima di assumere l'incarico con altri condomìni

Per amministrare solo il condominio in cui abiti (sei assegnatario) dietro compenso, nella impossibilità di aprire una partita IVA, puoi sottoscrivere con il condominio un contratto di collaborazione coordinata e continuativa.

In tal caso è necessario iscriversi alla gestione separata INPS e che il condominio apra una apposita posizione assicurativa presso l’INAIL.

Dal punto di vista fiscale le collaborazioni sono equiparate al lavoro dipendente.

Grazie, in effetti hai ragione.

X l'altro condominio farei solo la contabilità a fine anno e il preventivo x l anno successivo x il resto si organizzano loro.

G.Ago dice:

Per amministrare solo il condominio in cui abiti (sei assegnatario) dietro compenso, nella impossibilità di aprire una partita IVA, puoi sottoscrivere con il condominio un contratto di collaborazione coordinata e continuativa.

In tal caso è necessario iscriversi alla gestione separata INPS e che il condominio apra una apposita posizione assicurativa presso l’INAIL.

Dal punto di vista fiscale le collaborazioni sono equiparate al lavoro dipendente.

Ho qualche dubbio che il cococo possa essere utilizzato da un dipendente statale full time

Non avevo letto che ninni_84 fosse un dipendente pubblico e ho fatto qualche ricerca per avere conferma di quanto da me suggerito come soluzione alternativa e nel seguente articolo tra le attività compatibile è elencata quella  di amministratore di condominio limitatamente al proprio condominio:

--link_rimosso--

G.Ago dice:

Non avevo letto che ninni_84 fosse un dipendente pubblico e ho fatto qualche ricerca per avere conferma di quanto da me suggerito come soluzione alternativa e nel seguente articolo tra le attività compatibile è elencata quella  di amministratore di condominio limitatamente al proprio condominio:

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In effetti Ninni non l'ha scritto, l'ho presunto io che fosse dipendente statale data la sua impossibilità di aprire partita iva, pare che Ninni abbia confermato al post #6.

La mia perplessità riguarda l'utilizzo del cococo perchè come hai giustamente scritto è equiparato al lavoro dipendente. Ho letto l'articolo che hai postato, è chiaramente detto che l'amministratore interno non esplica attività che possa interferire con quella pubblica, l'articolo è un po' datato (2006) nel frattempo per i dipendenti pubblici si sono strette un po' le maglie, comunque se Ninni chiede il permesso all'amministrazione per cui lavora, è a posto.

Posto un altro articolo a tema, se puo' essere d'aiuto a Ninni:

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Nell’articolo riportato all’indirizzo indicato a margine del post, raggiungibile dall’articolo da te richiamato, è indicato come testo di riferimento il Decreto Legislativo n. 165 del 30 marzo 2001 il quale disciplina in maniera puntuale e senza tentennamenti di alcun tipo, il generale divieto per i dipendenti statali di svolgere un secondo lavoro.

E’ il medesimo riferimento indicato nell’articolo datato da me postato : nel paragrafo

Tra le attività pienamente compatibili, per i dipendenti a tempo pieno o con orario superiore al 50%  è inserita quella di amministratore interno.

 

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G.Ago dice:

Nell’articolo riportato all’indirizzo indicato a margine del post, raggiungibile dall’articolo da te richiamato, è indicato come testo di riferimento il Decreto Legislativo n. 165 del 30 marzo 2001 il quale disciplina in maniera puntuale e senza tentennamenti di alcun tipo, il generale divieto per i dipendenti statali di svolgere un secondo lavoro.

E’ il medesimo riferimento indicato nell’articolo datato da me postato : nel paragrafo

Tra le attività pienamente compatibili, per i dipendenti a tempo pieno o con orario superiore al 50%  è inserita quella di amministratore interno.

 

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