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Lou.78

Infiltrazion d'acqua colonna acque nere

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Il condominio in cui vivo è costituito da 4 piani e, da circa un mese a questa parte, i condòmini dei primi 2 piani (piano terra e primo piano), lamentano delle infiltrazioni d’acqua lungo una parete, nel medesimo punto. I condòmini dei piani superiori, tra cui me che abito al 4’ piano, apparentemente, non notiamo nessuna anomalia nei nostri impianti idrici. Sta di fatto che è stato allertato l’amministratore di condominio, il quale ha dato incarico ad un suo tecnico di fiducia che ha fatto un sopralluogo su tutti e 4 gli appartamenti interessati a quell’altezza, compreso il mio, relazionando che, a parer suo, la perdita non deriva dagli appartamenti superiori ma dalla colonna delle acque nere, presumibilmente da un giunto a bicchiere, collocato evidentemente a metà altezza del primo appartamento in cui è visibile la chiazza di umidità lungo la parete e che, per risolvere questo problema, sarebbe necessario effettuare un’apertura nel muro del medesimo appartamento al fine di individuare il punto esatto e, quindi, sostituire questo giunto a bicchiere.

 

Ora, il problema che stiamo riscontrando è che il condòmino dell’appartamento in cui presumibilmente parte la perdita d’acqua non è d’accordo, e continua a sostenere che secondo lui la perdita deriva da uno degli appartamenti situati ai piani superiori. Va da sé che, pertanto, si sta opponendo all’intervento presso il suo domicilio. Come consigliate di comportarci? Che strumenti ha l’amministratore di condominio per obbligare il suddetto condominio ad acconsentire l’accesso presso il suo appartamento per la riparazione del guasto?

Salve,

se lui sostiene questa cosa perchè è restio ad una ispezione?

Verificate da dove si evidenziano maggiormente gli effetti e visitate tutti gli appartamenti da quell'altezza in sù. Se non dovesse fari entrare, contattate i vigili del fuoco, forse scenderà a più miti consigli il proprietario.

Comunque sarebbe nel suo totale interesse chiarire la situazione, più la fonte del danno rimarrà più vi saranno danni, più alto sarà il risarcimento a carico.

 

Cordiali saluti.

Vi sono sistemi non invasivi per ricercare il punto preciso della perdita. Il condomino ha in parte ragione: se non vi è prova certa ( si scrive:a parer suo ed è un po' poco obiettivamente)che il punto di perdita della colonna sia nel suo appartamento e non si riesce ad individuare un punto se non preciso perlomeno circoscritto, si rischia di recare un danno inutile a questo condomino rompendogli gran parte del muro magari inutilmente. Tale danno sarà poi da imputare a tutti i condomini allacciati alla colonna. Il mio consiglio è quindi di interpellare un tecnico specializzato in ricerche delle perdite per un riscontro più preciso e che convinca il condomino interessato a far effettuare eventualmente ( se verrà provato con l'adeguata strumentazione) un intervento presso il suo appartamento per risolvere il problema. Va chiarito allo stesso che tale opera e il danno arrecato sarà ripartito e quindi pagato da tutti i condomini che usufruiscono della colonna. Se vi è un'assicurazione condominiale va aperto ovviamente un sinistro presso la stessa.

Sì ma il problema è che il tecnico è già venuto, ha già fatto il sopralluogo anche nel suo appartamento, ha relazionato all'amministratore indicandogli che la causa dell'infiltrazione è da individuare in quel punto che, purtroppo per il condòmino, coincide con la sua abitazione. Non penso ci sia molto altro da riscontrare, nè altri tecnici da contattare (considerando che nessuno si muove gratis). Quello che volevamo capire è se ci sono strumenti legali per obbligare il suddetto condòmino a far accedere alla sua abitazione, visto che dall'esterno è difficile intervenire, considerando che comunque c'è un balcone di sua proprietà.

 

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Salve,

se lui sostiene questa cosa perchè è restio ad una ispezione?

Verificate da dove si evidenziano maggiormente gli effetti e visitate tutti gli appartamenti da quell'altezza in sù. Se non dovesse fari entrare, contattate i vigili del fuoco, forse scenderà a più miti consigli il proprietario.

Comunque sarebbe nel suo totale interesse chiarire la situazione, più la fonte del danno rimarrà più vi saranno danni, più alto sarà il risarcimento a carico.

 

Cordiali saluti.

L'ispezione è già stata fatta, anche a casa sua, ed anche in tutti gli appartamenti sovrastanti, come ho scritto nel post. Il suddetto tecnico ha quindi relazionato che bisognerebbe intervenire in quel punto della colonna che coincide con l'appartamento della persona in questione. Il fatto è che ora il condòmino interessato si sta tirando indietro e non vuole far intervenire a casa sua, sostenendo che "secondo lui" il guasto non deriva da lì. Il fatto è che, giustamente, l'amministratore si fida del parere del tecnico, non del condòmino in questione che non fa l'idraulico, nè l'ingegnere, ecc....

 

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Sì ma il problema è che il tecnico è già venuto, ha già fatto il sopralluogo anche nel suo appartamento, ha relazionato all'amministratore indicandogli che la causa dell'infiltrazione è da individuare in quel punto che, purtroppo per il condòmino, coincide con la sua abitazione. Non penso ci sia molto altro da riscontrare, nè altri tecnici da contattare (considerando che nessuno si muove gratis). Quello che volevamo capire è se ci sono strumenti legali per obbligare il suddetto condòmino a far accedere alla sua abitazione, visto che dall'esterno è difficile intervenire, considerando che comunque c'è un balcone di sua proprietà.

 

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L'ispezione è già stata fatta, anche a casa sua, ed anche in tutti gli appartamenti sovrastanti, come ho scritto nel post. Il suddetto tecnico ha quindi relazionato che bisognerebbe intervenire in quel punto della colonna che coincide con l'appartamento della persona in questione. Il fatto è che ora il condòmino interessato si sta tirando indietro e non vuole far intervenire a casa sua, sostenendo che "secondo lui" il guasto non deriva da lì. Il fatto è che, giustamente, l'amministratore si fida del parere del tecnico, non del condòmino in questione che non fa l'idraulico, nè l'ingegnere, ecc....

 

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Da quello che scrivi nel post iniziale il tecnico intervenuto non ha una certezza ne ha individuato un punto certo. come detto se fate intervenire un tecnico con strumenti di videoispezione non invasivi la perdita verrà individuata e la cosa convincerebbe il condomino. Per intervenire subito potete agire ex art. 700 ( procedura d'urgenza) ,ma vi sono delle spese ( forse superiori a far intervenire un tecnico dotato come detto di apposita attrezzatura)e se poi non fosse vero che il guasto è in quel punto e avete danneggiato un'intera parete senza motivo il condomino potrebbe richiedere un alto risarcimento del danno subito senza motivazione e tra l'altro contro la sua volontà: Siete disposti a correre questo rischio? Come detto di fronte a delle incertezze il condomino non ha tutti i torti

Beh, il punto certo al millimetro no, ma in linea di massima sì, se ha parlato di giunto a bicchiere collocato a metà altezza della parete, ecc....

Il fatto è che chiamare un altro tecnico dotato di questi strumenti che tu dici, a parte che bisogna trovarlo, e poi chi paga? Il condominio intero? O il condòmino che sta facendo resistenza?

E' già stato pagato un perito che ha fatto dei sopralluoghi, non capisco perchè sentire un altro tecnico che magari dice la stessa cosa

Non ho capito una cosa, nel post iniziale scrivi :

relazionando che, a parer suo[/i], la perdita non deriva dagli appartamenti superiori ma dalla colonna delle acque nere, presumibilmente da un giunto a bicchiere, collocato evidentemente a metà altezza del primo appartamento in cui è visibile la chiazza di umidità lungo la parete

Scusa ma non mi sembra che vi sia molta certezza---Mettiti nei panni del condomino che deve subire l'intervento nel proprio appartamento ( sai cosa significhi? forse non ne hai mai subito uno) secondo me è da capire. Ci vuole qualcosa di più di un parere generico anche se tale tecnico gode della fiducia dell' amministratore ( che però non è lui a dover subire una simile sgradevole situazione)ma che strumenti ha usato per arrivare a simile conclusione? Come detto se non volete spendere i soldi per un tecnico con le opportune strumentazioni( lo dovrebbero pagare tutti in condomini che risulteranno usufruire della colonna in oggetto) spendeteli per ricorrere al giudice come detto ex art.700. Occorre ogni tanto un po' di empatia e non solo pensare a come risparmiare soldi che sarebbero spesi bene...Su Internet è pieno di tali tecnici e sicuramente l' amministratore ne conoscerà qualcuno. Ma una curiosità L'assicurazione non l'avete?

Purtroppo non abbiamo alcuna assicurazione, dunque sarà tutto a carico nostro. Ora il mio dubbio è, dando per scontato che gli altri condòmini siano d'accordo per pagare un'altra perizia, siamo sicuri che la videoispezione riesca ad individuare questo genere di problema? Perchè qui probabilmente il problema emerge solo durante gli scarichi, perchè magari l'acqua schizza fuori dal giunto a bicchiere durante lo scarico, e la telecamerina riuscirebbe ad intercettarla? E soprattutto, bisognerà comunque bucare in un punto per infilare la sonda, il foro dello sfiato delle acque nere potrebbe bastare?

Di sistemi per individuare la perdita ve ne sono parecchi e solitamente danno ottimi risultati: chiaramente andranno fatte le prove con la collaborazione di tutti i condomini interessati che dovranno svolgere le azioni indicate dal tecnico riguardo lo scarico dei sifoni o le apertura dell'acqua nei propri appartamenti atti alla verifica. Coinvolgete naturalmente anche il condomino in oggetto e fategli capire che state facendo ciò al fine di risolvere la situazione arrecandogli il minimo disturbo e danno. Vedrete che troverete sicuramente il condomino più disposto a collaborare: nessuno ha interesse a non risolvere il problema lui compreso, serve solo qualche certezza in più.

 

P.S. Per il futuro pensate a sottoscrivere un'assicurazione, come detto risparmiare non sempre torna utile al fine del risparmio

la situazione ora è questa: ci siamo informati sul costo della videoispezione, che si aggira intorno ai 400/500 euro, praticamente quasi quanto costerebbe presumibilmente la riparazione (ci è stato fatto un preventivo di 500 euro per la riparazione del danno). Nessun condòmino è ovviamente disposto a sostenere ulteriori spese per un'altra perizia, considerando tra l'altro che la riparazione del danno avverrebbe su parete esterna, nel balcone dell'appartamento in cui si rileva l'origine della perdita, e francamente sembra, a parere nostro, un pò un capriccio del proprietario interessato. Ora il dubbio che abbiamo è, nell'ipotesi in cui si debba agire legalmente, il soggetto legittimato ad intraprendere le azioni legali chi è? Il condominio o il condòmino che sta subendo il danno maggiore da questa infiltrazione?

la situazione ora è questa: ci siamo informati sul costo della videoispezione, che si aggira intorno ai 400/500 euro, praticamente quasi quanto costerebbe presumibilmente la riparazione (ci è stato fatto un preventivo di 500 euro per la riparazione del danno). Nessun condòmino è ovviamente disposto a sostenere ulteriori spese per un'altra perizia, considerando tra l'altro che la riparazione del danno avverrebbe su parete esterna, nel balcone dell'appartamento in cui si rileva l'origine della perdita, e francamente sembra, a parere nostro, un pò un capriccio del proprietario interessato.

Non è un capriccio del proprietario interessato.

 

Se poi non fosse lì la perdita, chi paga il ripristino ex ante delle parti private demolite?

 

Mettetevi d'accordo su quel punto per iscritto e magari il condomino farà meno resistenze.

la situazione ora è questa: ci siamo informati sul costo della videoispezione, che si aggira intorno ai 400/500 euro, praticamente quasi quanto costerebbe presumibilmente la riparazione (ci è stato fatto un preventivo di 500 euro per la riparazione del danno). Nessun condòmino è ovviamente disposto a sostenere ulteriori spese per un'altra perizia, considerando tra l'altro che la riparazione del danno avverrebbe su parete esterna, nel balcone dell'appartamento in cui si rileva l'origine della perdita, e francamente sembra, a parere nostro, un pò un capriccio del proprietario interessato. Ora il dubbio che abbiamo è, nell'ipotesi in cui si debba agire legalmente, il soggetto legittimato ad intraprendere le azioni legali chi è? Il condominio o il condòmino che sta subendo il danno maggiore da questa infiltrazione?

Entrambe: se il condominio non agisce può agire il singolo condomino ma in questo caso deve chiamare in causa anche il condominio essedo un problema condominiale. Comunque conviene fare un' assemblea per discutere della cosa cercando di far capire al condomino di cosa si tratta e garantendogli che il danno che gli verrà fatto verrà risarcito. Chi ha fatto il preventivo di 500,00€? E' una curiosità perché la spesa mi sembra un po' alta...forse andrebbe contrattata o fatto un confronto con altre offerte. Che il preventivo per la riparazione sia stato fatto prima dell'intervento senza conoscere nemmeno bene la causa , la spaccatura che si dovrà fare e quindi il danno che verrà arrecato, mi sembra un po' azzardato:il condomino avrà diritto a vedere riverniciata l'intera parete su cui verrà effettuata l'apertura e qualunque danno possa subire la sua proprietà durante l' intervento quale ad esempio rottura di piastrelle e chiedere un rimborso per la ditta di pulizie che dovrà far intervenire per pulire dopo l'intervento nonché un indennizzo per l'inutilizzo del balcone nel caso in cui l'intervento dovesse prolungarsi; credo nel preventivo dei 500,00€ siano stati contemplati solo i lavori di riparazione del tubo senza conteggiare quelli per la riparazione del danno procurato al condomino

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