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Andrea C.

IMU su comodato gratuito prima casa

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Salve a tutti, vorrei proporre un quesito a cui purtroppo non riesco a trovare risposta.

La mia ragazza è proprietaria di un appartamento che abbiamo deciso di ristrutturare, ma, poiché lei non ha reddito IRPEF, per usufruire degli incentivi fiscali all'edilizia stavamo pensando di sottoscrivere e registrare un contratto di comodato gratuito a mio vantaggio. In questo modo io potrei farmi intestare le fatture dei lavori ed emettere i relativi bonifici.

L'appartamento in questione è l'unica casa di proprietà della mia ragazza e, come tale, risulta abitazione principale ai fini IMU, con tutte le agevolazioni ed esenzioni che ne conseguono in seguito all'abolizione dell'imposta sulla prima casa.

Veniamo al problema: la registrazione del contratto di comodato consentirebbe ancora alla mia ragazza di mantenere sia residenza che dimora nell'appartamento ristrutturato, visto che alla fine dei lavori andremo a viverci insieme? Di conseguenza, l'immobile risulterebbe ancora come prima casa e quindi esente ai fini IMU?

In tutti i riferimenti che ho trovato in rete si discute il caso del proprietario che trasferisce (o ha già trasferito) la dimora in luogo diverso dall'immobile concesso in comodato, mentre nel nostro caso (vivendo insieme) la mia ragazza manterrebbe residenza e dimora nella casa concessa a me in comodato gratuito.

Spero possiate aiutarmi, grazie!

Art.1803 - Nozione - Il comodato è il contratto col quale una parte consegna all'altra una cosa mobile o immobile, affinchè se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l'obbligo di restituire la stessa cosa ricevuta.

Il comodato è essenzialmente gratuito.

 

e da qui non si scappa... la tua ragazza consegna a te una cosa immobile !!! nel vostro caso , mi sembra, convivenza quindi a mio parere non è possibile , perché se la consegna in comodato ,lei perde la titolarità e diventa seconda casa allora si che tu potresti portare in detrazione i lavori....ma aspettiamo qualche fiscalista ..

Secondo la normativa nazionale, il comodato in uso gratuito di un immobile posseduto dal genitore e dato ad un figlio ivi residente non serve ad evitare l'IMU "seconda casa" al genitore-proprietario... Figuriamoci tra due conviventi non legalmente sposati.

Suggerirei di verificare se il Comune competente per territorio abbia previsto qualche agevolazione specifica sul comodato, anche se altamente improbabile.

 

Il comodato d'uso gratuito ti fornisce la titolarità per il defalco fiscale per la ristrutturazione edile se tu risulti committente e pagatore, mentre alla tua ragazza toccherà il pagamento dell'IMU seconda casa.

La residenza della tua ragazza è completamente slegato dagli aspetti IMU e defalco fiscale. Se lei abiterà lì, la sua residenza sarà quella lì: è un dato di fatto! Ma la sua unica casa di proprietà da "prima casa" diventerà "seconda casa" per effetto della avvenuta cessione con il comodato d'uso gratuito.

Saluti 🙂

pero 'se non erro per prima casa si intende comunque la casa ove uno ha la residenza ,quindi visto che comunque e' residente in detta casa essa e' la sua prima casa .

Un immobile ai fini IMU si definisce "prima casa" se il proprietario vi ha la residenza e la piena disponibilità dell'immobile: un contratto di affitto ed anche un comodato testimoniano la non piena disponibilità.

Mia moglie risiede e dispone della sua prima casa ove al pari risiede ed abita il sottoscritto.

 

L'effetto perverso delle nostre arzigogolate leggi ha prodotto i seguenti risultati.

A suo tempo quale coniuge convivente più io che mia moglie ho usufruito di defalco fiscale per la ristrutturazione dell'abitazione di residenza di mia moglie.... mentre solo mia moglie tuttora può usufruire di defalco fiscale per interventi detraibili di natura condominiale.

Abitando con mia moglie nella sua Proprietà ovvero non risiedendo e non disponendo a pieno di nessuna delle mie proprietà immobiliari, ai fini IMU non mi viene riconosciuta alcuna "prima casa", ma solo "seconde case"....

Saluti 🙂

pero 'se non erro per prima casa si intende comunque la casa ove uno ha la residenza ,quindi visto che comunque e' residente in detta casa essa e' la sua prima casa .

 

giusto, ma se fai un comodato d'uso , NO

Un immobile ai fini IMU si definisce "prima casa" se il proprietario vi ha la residenza e la piena disponibilità dell'immobile: un contratto di affitto ed anche un comodato testimoniano la non piena disponibilità.

Mia moglie risiede e dispone della sua prima casa ove al pari risiede ed abita il sottoscritto.

 

L'effetto perverso delle nostre arzigogolate leggi ha prodotto i seguenti risultati.

A suo tempo quale coniuge convivente più io che mia moglie ho usufruito di defalco fiscale per la ristrutturazione dell'abitazione di residenza di mia moglie.... mentre solo mia moglie tuttora può usufruire di defalco fiscale per interventi detraibili di natura condominiale.

Abitando con mia moglie nella sua Proprietà ovvero non risiedendo e non disponendo a pieno di nessuna delle mie proprietà immobiliari, ai fini IMU non mi viene riconosciuta alcuna "prima casa", ma solo "seconde case"....

Saluti 🙂

Un immobile ai fini IMU si definisce "prima casa" se il proprietario vi ha la residenza e la piena disponibilità dell'immobile: un contratto di affitto ed anche un comodato testimoniano la non piena disponibilità.

Mia moglie risiede e dispone della sua prima casa ove al pari risiede ed abita il sottoscritto.

 

L'effetto perverso delle nostre arzigogolate leggi ha prodotto i seguenti risultati.

A suo tempo quale coniuge convivente più io che mia moglie ho usufruito di defalco fiscale per la ristrutturazione dell'abitazione di residenza di mia moglie.... mentre solo mia moglie tuttora può usufruire di defalco fiscale per interventi detraibili di natura condominiale.

Abitando con mia moglie nella sua Proprietà ovvero non risiedendo e non disponendo a pieno di nessuna delle mie proprietà immobiliari, ai fini IMU non mi viene riconosciuta alcuna "prima casa", ma solo "seconde case"....

Saluti 🙂

"...Gli immobili in comodato d’uso ai parenti non sono più assimilati ex lege all’abitazione principale. La nozione di abitazione principale ai fini Imu, introdotta dal D.L. n. 201 del 2011, ( per abitazione principale si intende l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente), esclude dalla sospensione Imu le abitazioni concesse in comodato d’uso gratuito... "

Fonte >>> --link_rimosso--

 

 

"... Occorre, infine, sottolineare che non viene più riproposta per l'IMU la possibilità di assimilare ad abitazione principale l'immobile dato in uso gratuito a parenti in linea retta e collaterali stabilendo il grado di parentela, con conseguente applicazione dello stesso regime agevolativo previsto per l'abitazione principale , di cui all'art. 59, comma 1, lett. e) del D.Lgs. n. 446 del 1997, ormai abrogata..."

Fonte >>> --link_rimosso--

(Dipartimento delle Finanze Circolare n. 3/DF del 18-05-2012 pag.19)

 

 

E nel caso proposto il comodato riguarda due persone che legalmente risultano essere dei perfetti estranei che non sono neppure parenti, con rispetto parlando.

Grazie a tutti per le risposte, negli ultimi giorni ho continuato le ricerche e contattato avvocati e dipendenti dell'agenzia delle entrate. Mi manca solo di parlare con l'ufficio tributi del Comune, ma dai pareri che ho raccolto sembra proprio che con il comodato la mia ragazza dovrà pagare l'IMU seconda casa, anche se nel nostro caso specifico l'interpretazione della legge è un po' complicata.

Giusto a titolo di confronto legislativo, comunque, non capisco su quali basi giuridiche possa poggiare la legge che considera seconda casa quella data in comodato, se partiamo dal presupposto che la legge civile e penale non vieta alla mia ragazza di continuare a mantenere residenza e dimora nella casa che ristruttureremo. Io ci vedo un conflitto tra ordinamento giuridico generale e leggi fiscali.

Salve,

rispolvero questa discussione perchè vorrei andare a vivere a casa di mia sorella (residente e sua abitazione principale), e vorrei pagare e detrarre io le spese di ristrutturazione dell'appartamento. Lei mi concederebbe il comodato gratuito parziale, mantenendo la residenza. Io invece, per il momento, sono residente in altra abitazione.

E' possibile adottare questa soluzione?

Mia sorella, mantendendo lì la residenza, continuerà a mantenere i benefici pieni di abitazione principale ai fini IMU?

Eventualmente ci sono soluzioni alternative?

Vi ringrazio anticipatamente

Luca

Salve io eviterei il comodato ma sposterei lì la residenza perché tu, a differenza dell'altro caso, hai un legame di parentela (è tua sorella) con la proprietaria quindi dovresti poter detrarre le spese x ristrutturazione purchè parente convivente se non erro.

Poi qcuno + aggiornato, visti i continui cambiamenti delle leggi, potrà essere più utile di me sicuramente.

Concordo e confermo l'indicazione fornita dall'utente Pi64 !

 

"Possono fruire della detrazione i contribuenti persone fisiche, residenti e non residenti:

  • [...]
  • [...]
  • oppure ai familiari conviventi con il possessore o detentore dell’immobile al momento dell’inizio lavori tenendo conto che per i familiari conviventi con il proprietario non è richiesta la presenza di un contratto di comodato registrato né l’assenso del proprietario ai lavori (ai fini delle imposte dirette e quindi anche ai fini dell’agevolazione in esame rientrano tra i familiari il coniuge, i parenti entro il terzo grado, ossia figli, genitori, fratelli, nonni, zii e nipoti e gli affini entro il secondo grado, ossia suoceri, generi, nuore e cognati); e che sostengono le spese dell’intervento agevolato, come risulta da fatture e bonifici, anche se le abilitazioni comunali sono intestate al proprietario."

Fonte >>> --link_rimosso--

 

Altra fonte a conferma >>>

--link_rimosso--

Saluti 🙂

Vi ringrazio per le risposte. Io in questo momento sono proprietario e risiedo in un immobile nello stesso comune, quindi ora abbiamo una situazione ottimale per evitare l'IMU nei due immobili.

Finchè non affitto o vendo la mia attuale abitazione non vorrei cambiare residenza, però ho l'esigenza di fare i lavorori di ristrutturazione nell'appartamento di mia sorella dove andrò ad abitare.

Con il comodato parziale potrei avere le agevolazioni sulla ristrutturazione (50% e iva al 10%) e mia sorella continuare ad avere i benefici come prima casa ai fini IMU?

Vi ringrazio anticipatamente

Visto come girano le cose in Italia...farei un passaggio all'anagrafe comunale prima di prendere decisioni definitive: il punto essenziale per usufruire delle agevolazioni è che tu risulti familiare convivente.

Io non so se la presenza di un comodato d'uso gratuito fra te e tua sorella, determina uno o due stati di famiglia; chiaro che se ne determina due, viene a mancare la condizione di convivenza.

Mi informerei anche presso il Comune, su come si modificherebbe lo stato di famiglia qualora tu conservi la residenza e chiedessi il domicilio presso tua sorella. Di seguito un caso simile ma con presupposti opposto al tuo e che dà molto da pensare sul ruolo determinante della convivenza per usufruire delle agevolazioni.

--link_rimosso--

Saluti 🙂

Io non vorrei sostenere le spese in qualità di familiare convivente, ma come comodatario. Ho letto queste FAQ:

 

1) Sono un inquilino e ho sostenuto la spesa per i lavori di ristrutturazione. Ho diritto alla detrazione, oppure questa spetta solo ai proprietari?

La detrazione spetta a chi sostiene la spesa. Quindi, non solo i proprietari degli immobili (o i titolari di altri diritti reali, come nuda proprietà, usufrutto, uso, abitazione o superficie), ma anche, per esempio, i locatari o i comodatari. Inoltre, va ricordato che, se sostiene la spesa e i bonifici e le fatture sono a lui intestate, ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile su cui sono eseguiti i lavori.

Il comodato è fattibile, nella versione scritta e con registrazione fissa di 168 €. presso AdE, in data antecedente l'inizio dei lavori di ristrutturazione.

Le modalità del comodato parziale però potrebbero dare adito a diversi modi di interpretare il diritto alle agevolazioni, ad opera di CAF e Pubblica Amministrazione.

Supponiamo che sul tuo comodato in uso parziale risulti pattuita una camera a tuo uso esclusivo più i servizi in comune: sarà difficile che ti vengano riconosciute le agevolazioni per opere effettuate sull'intera abitazione... perché ciò che è escluso dal comodato parziale intestato a te, ricade nella disponibilità esclusiva di tua sorella.

Se proprio vuoi percorrere la via del comodato, per non avere sorprese il comodato deve prevedere la cessione completa dell'appartamento.

Saluti 🙂

Albano magari è più preparato del sottoscritto in tema tassa IMU...ma personalmente solleverei una questione:

-se tu hai già residenza nello sesso Comune e decidi di eleggere domicilio da tua sorella abitandovi effettivamente,, ritengo che per il Comune la tua residenza diventi seconda casa e quindi pienamete colpita dall' Imu nella sua aliquota maggiore.

 

In buona sostanza è impensabile che concedino la detrazione come prima casa ad entrambi gli edifici.

Ciao Dimaraz!

Siamo O.T. rispetto al topic dell'O.P.; un nuovo utente si è aggiunto in coda (senza aprire una nuova discussione) e la sua problematica non è l'IMU, ma le agevolazioni fiscali da lui usufruibili per ristrutturazione edile di una proprietà della sorella...

Saluti 🙂

Ciao Dimaraz!

Siamo O.T. rispetto al topic dell'O.P.; un nuovo utente si è aggiunto in coda (senza aprire una nuova discussione) e la sua problematica non è l'IMU, ma le agevolazioni fiscali da lui usufruibili per ristrutturazione edile di una proprietà della sorella...

Saluti 🙂

Ah ah ah ah !!!!

Ero talmente assorbito dalla ristrutturazione edile che mi sono praticamente perso subito quelle affermazioni sull'IMU !

Ritengo anch'io che Opera, tra IMU ed Erario (ristrutturazione) qualcosa dovrà sacrificare...

Saluti 🙂

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