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Aberdeen

Il ricorso al Tribunale senza l'assistenza di un avvocato è davvero possibile?

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Per motivi di condominio, il ricorso al Tribunale del luogo senza l'assistenza di un avvocato è davvero possibile in base al nuovo art. 1129, comma 11 del Cod. Civ.?

 

 

Premessa

Leggo in Il condominio in 150 domande, pag. 81-82 , Milano 2013 quali sono le ipotesi di revoca giudiziale dell'amministratore condominiale previste dalla legge, e quindi le trascrivo:

-mancata informazione all'assemblea dell'avvenuta relazione di una citazione in giudizio ovvero di altro provvedimento che esorbita dalle attribuzioni dell'amministratore;

-mancata resa del conto della gestione;

-gravi irregolarità.

 

 

Fra le gravi irregolarità elencate è prevista anche l'inottemperanza a determinati obblighi, ivi compresi:

-la corretta tenuta del registro di anagrafe condominiale, del registro dei verbali delle assemblee, del registro di nomina e revoca dell'amministratore, del registro di contabilità;

-il mancato adempimento alla richiesta di un condominio di avere informazioni in ordine allo stato dei pagamenti e alle eventuali liti in corso;

-ecc. ecc.

 

Presa visione delle nuove regole e considerazioni personali

 

Ho quindi considerato le ipotesi previste per la revoca dell'amministratore senza l'assistenza di un avvocato (anche se rimane consigliabile), e – dal momento che il caso mio è contemplato nella lista - mi sono recata presso la cancelleria della Volontaria Giurisdizione del Tribunale del luogo dove è posto l'edificio condominiale che mi riguarda, per avere maggiori informazioni sulle procedure, sui costi e sul modulo da compilare per presentare al giudice la mia situazione e, quindi, fare ricorso senza il supporto di un avvocato. Mi è stato risposto che l'interpretazione della legge fatta dal magistrato è diversa da quella che stavo leggendo in Il condominio in 150 domande, pag. 81-82 , Milano 2013 e che dovevo per forza rivolgermi a un avvocato.

 

Per concludere:

Sono sicura che a tutti i cittadini darebbe maggiore sicurezza rivolgersi all'avvocato di fiducia per affrontare un problema giudiziale, ma alcuni di noi in determinate circostanze potrebbero essere in difficoltà – di solito economiche – ad affrontare una causa in Tribunale. Se poi si considera che - in ogni caso - i problemi di condominio richiedono una raccolta dati che solo il condomino interessato alla questione è in grado di fare, confesso che mi piacerebbe proprio presentare in prima persona la questione che mi riguarda al giudice competente. Significherebbe analizzare e riflettere sugli argomenti, affrontare le questioni con cognizione di causa, senso di giustizia e rispetto per le regole e infine prendersi le proprie responsabilità, ma … con costi più accessibili – in quanto un ricorso in Tribunale in ogni caso ha un costo. Naturalmente il ricorso al giudice si richiede solo dopo che l'assemblea si sia ostinata a mantenere situazioni ambigue e/o a sostenere un amministratore che non dia fiducia.

 

 

Domande:

- Si capisce che cerco le cose più semplici e opportune per vivere in un ambiente nel quale regole siano conosciute e rispettate?

- Signori di Condominioweb, qualcuno di voi ha esperienza di ricorsi in Tribunale senza l'assistenza di un avvocato?

 

 

Grazie per l'attenzione

Aberdeen

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in tribunale ci vai con l'avvocato senno ' non ti aprono neppure il portone . 🙂

Credo parlasse della volontaria giurisdizione.

 

@Aberdeen: Diciamo che è l'ultimo comma. Non parla di VG o altra forma.

La VG c'era pure prima, non è stata introdotta con la riforma.

 

Vero, non hai bisogno dell'avvocato, ma non è una procedura del tutto semplice. Per prima cosa hai necessità dell'anagrafe condominiale da cui estrarre nomi e indirizzi di proprietari (e comproprietari), cui notificare data, ora e luogo dell'udienza. Il giudice potrebbe chiedertene conto.

 

Oltre a ciò, il verdetto del giudice è impugnabile dall'amm.re (che spesso ha un legale di fiducia) e diventa una causa vera e propria. A questo punto, l'avvocato ti serve, in quanto se non ti costituisci rischi di perdere da contumace e pagare tutte le spese.

 

Oltretutto, crei una grana non da poco: nelle more del giudizio non so se il condominio possa eleggere altro amm.re. Se il revocato vince in appello gli vanno probabilmente corrisposti tutti i compensi arretrati sino a revoca dell'assemblea. Così al condominio tocca pagare due amm.ri e dubito ti diranno grazie.

 

Spero di esserti stato utile. Per altre info, nei limiti del possibile siamo qua.

Ciao

E' vero, Peppe 64, in Tribunale è meglio andarci con l'avvocato e l'intervento di Efisio scritto qui sotto mi consente di capire le ragioni.

Grazie della partecipazione.

Grazie infinite, Efisio, dei chiarimenti.

Mi sei stato veramente utile, nel senso che non farò niente con leggerezza.

Grazie della tua disponibilità.

Salve porto il mio caso. Il g.d.p. Nonostante aio abbia prodotto corposa documentazione mi ha dato torto con pagamento spese legali in quanto sono andato senza avvocato. La norma del c.p.c. dice che si può anche senza. Ogni commento è superfluo...

Cosa debbano sopportare ancora i condomini che osservano e segnalano ambiguità, problemi e ingiustizie ... non riesco a immaginarlo. Mi sembra che proprio in tali delicate circostanze siamo penalizzati su tutti i fronti.

Dopo aver letto le discussioni di condominio web sulla "volontaria giurisdizione", ho evitato il ricorso in Tribunale e ho cercato lo "sportello del consumatore" nella mia città. Stessa delusione.

Non trovo possibilità alcuna per un confronto aperto, chiaro e obiettivo con l'amministrazione condominiale quando si tratta di presunte anomalie. Non esiste una figura esterna simile a un ispettore o un controllore, che potrebbe far chiarezza quando le regole condominiali non vengono rispettate e non siamo neanche in grado di fare proposte innovative nel silenzio o nell'indifferenza dei più. E a questo non riesco a rassegnarmi.

Nasce la domanda: al di là del confronto che già esiste fra noi - che ci fa riflettere su quel che accade e sui nostri comportamenti - come potremmo favorire cambiamenti atti a rendere la vita di condominio più giusta e più vivibile? Come coinvolgere, per esempio, le varie associazione dei consumatori o dei piccoli proprietari di immobili per una presenza costante nei condomini per affrontare problemi di carattere generale, che sono i problemi di tutti?

Grazie per l'attenzione

  • Mi piace 1

Salve, anch'io pensavo nonostante la norma, sono andato innanzi al gdp senza difensore avendo ragione e prodotto corposa documentazione, redazione atti dal sottoscritto,eccc... Il gdp mi ha dato torto ho dovuto corrispondere le spese legali dell'amm.re dicendomi in chiaro che avrei fatto meglo farmi assistere da un avvocato.IO tutt'ora ritengo di aver ragione.e ho la coscienza pulitissima...

"Avendo ragione " questa e' il tuo pensiero . Anch'io se mi rivolgo al trbunale lo faccio ritenendo di avere ragione anche se poi magari il giudice mi da torto .

Salve porto il mio caso. Il g.d.p. Nonostante aio abbia prodotto corposa documentazione mi ha dato torto con pagamento spese legali in quanto sono andato senza avvocato. La norma del c.p.c. dice che si può anche senza. Ogni commento è superfluo...

Di che valore era la causa? Se era superiore a 1.100 € non potevoi difenderti da solo, il cpc dice questo (art. 82).

Salve la causa era inferiore e con le carte alla mano e riscontri purtroppo il gdp me l' ha detto apertamente che era meglio la presenza del legale.I motivi più svariati , perché conosce la procedura ,perché ha capacità di stilare l' atto, perché ha studiato,ecc... A nulla sono servite le mie rimostranze. Avevo capito tutto, mi sono alzato dalla sedia ho salutato il gdp dicendo: " Signor Giudice, come vadano le cose, io rispetto la sentenza a mio sfavore.." Nonostante lo stesso cercava di arrampicarsi ad astratte mancanze di atti allegati e nel contraddittorio mostrateceli dal sottoscritto oltre che li avesse in suo possesso...

Scusa, ma a quel punto non ti potevi rivolgere davvero ad un avvocato? Le sentenze del Giudice di Pace sono impugnabili in grado di appello davanti al Tribunale (a meno che la sentenza non sia stata pronunciata secondo equità ai sensi degli artt. 113-114 c.p.c., ma non mi sembra questo il caso).

Si la pronuncia è' stata secondo equità. Io ho dovuto pagare le spese legali.

I problemi di condominio sono o non sono problemi della maggioranza della popolazione?

Perché molti di noi lamentano arroganze e prevaricazione e cercano inutilmente una via d'uscita?

 

Secondo me i condominii meriterebbero controlli periodici da figure simili a ispettori, che pure per le banche sono previste, o per le assicurazioni...

Immagino che l'informazione, i controlli e le verifiche potrebbero ben sostituire il numero infinito di ricorsi in Tribunale, dove non mi sembra si riesca a verificare l'insieme degli eventi presumibilmente anomali, delle scelte presumibilmente anomale di certe assemblee, ma che vedono in molte circostanze favorite alcune persone e gli interessi di parte. Dovrebbe prevalere l'interesse comune, se si seguissero le norme del condominio, mentre accade che a volte le regole vengano ignorate. I silenzi, l'assenteismo, la mancanza di discussioni, la mancanza di liberi incontri periodici fra condomini, i legami di amicizia ... possono essere la causa di anomalie nella gestione.

Nel caso mio ho notato che non c'è stata informazione spontanea e tanto meno è stata accolta la proposta di un approfondimento delle nuove regole condominiali; quindi si va avanti come per inerzia. Comunque, che tra le regole della nuova riforma, è stata percepita quella della divisione del supercondominio in condominii – che purtroppo ha limitato quasi del tutto i contatti fra i condomini - ed è anche successa una cosa strana: all'assemblea del supercondominio sono andati solo i rappresentanti dei palazzi – e così doveva essere - ma hanno deciso di “dare all'amministratore piena autonomia nella scelta delle modalità e delle aziende incaricate di interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione nei condomini”. Con questo sistema le regole di partecipazione alla vita condominiale vengono non solo ignorate, ma anche giustificate per il fatto che i più hanno o accettato o ignorato una decisione che avrà conseguenze forse non controllabili nel futuro. Inutile dire che le obiezioni, scritte, sottoscritte, ripetute... sono state ignorate. Ma erano quelle di una minoranza esigua.

Insisto quindi sulla necessità di osservatori esterni in condominio.

Se il mio pensiero fosse condiviso, come potremmo formulare petizioni e a chi proporre i nostri casi e le nostre eventuali proposte perché ci siano dei controlli sul posto, perché si possano sfogliare i registri, verificare le anomalie e controllare i conti e chiarire situazioni ambigue? E se questo avesse un costo, che sia a spese di tutti, mentre adesso sembrano penalizzate proprio le persone di buona volontà, che si interessano, studiano e fanno segnalazioni per migliorare la gestione ed evitare favoritismi. Almeno nei casi che si leggono qui.

Non sono sicura di aver proposto qualcosa di realizzabile, ma siamo in tanti a cercare cambiamenti o miglioramenti. Possiamo quindi confrontarci e andare avanti affinché in tutti i condomini nasca la collaborazione e si eviti l'ostilità o la prevalenza di interessi personali.

Grazie per l'attenzione.

Sono perfettamente d'accordo.

Nel condominio purtroppo la chiarezza è ancora lontana.

Pensi che a me un giudice mi ha fatto persino pagare le spese di un'altro proprietario. Mi sa che aveva bevuto .

E ricorrere voleva dire aspettare 6 anni minimo e ripagare avvocati .

Evidentemente ci saranno interessi personali anche su piccole cose e quindi sentenze ricorsi cassazione e via di questo passo.

Non mi fido della giustizia.

Ma speriamo che sia in arrivo il partito degli onesti anche nei tribunali

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