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Esautorare amministratore

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Egregio Condominioweb

Il 7 luglio 2014 verrà tenuta l’ assemblea ordinaria per l’ approvazione del rendiconto 2013, dai prospetti dei conteggi ho notato che nonostante un’ unanime delibera assembleare di due anni fa che asserisce che “d’ora in poi le pese di manutenzione dei tetti verranno sostenute da ogni singolo condomino interessato e non più ripartite in millesimi “ , in quanto le nostre dieci casette a schiera sono costruite sfalzate in altezza e profondità e ognuna ha un proprio tetto indipendente dalle altre, però nel corso del 2013 cinque condomini si sono rivolti all’ amministratore ricorrendo così al suo muratore, mentre io ed un altro condomino abbiamo riparato i nostri tetti ricorrendo al nostro muratore di fiducia diverso naturalmente da quello dell’ amministratore: non lo ritengo corretto e giusto operando in codesto modo perché l’ amministratore funge così da banca prestando denaro ai cinque condomini che pagheranno in due rate : giugno e settembre 2014, mentre gli altri due hanno già pagato dopo una settimana i rispettivi muratori nel 2013.

Questo amministratore ancora non ha capito che potrebbe aver compiuto un reato di appropriazione indebita ed esercizio abusivo del credito punibili dal codice penale dietro un normale esposto alle Autorità competenti, reiterato nei fatti due anni fa stipulando un contratto per l’ apertura di un contatore d’acqua privato per irrigare il giardinetto di un condomino ( i dieci condomini hanno da trent’ anni ognuno il proprio contatore d’ acqua ) anticipando trecento euro e le bollette semestrali essendo tutto intestato al condominio ed addebitando il tutto l’ anno successivo al condomino interessato, quindi esercitando così un’ attività estranea alla vita condominiale, esponendoci anche al rischio che se il condomino non paga non possiamo esercitare un’ azione di rivalsa perché è un credito estraneo alla vita condominiale ; spetta all’ amministratore di rifiutare tali richieste oscene dei condomini.

Abbiamo deliberato nel 2013 di volturare o estinguere tale contratto ma ad oggi tutto è rimasto immutato, dato che oserei dire che lui potrebbe avere la sua percentuale di guadagno sui lavori svolti, come sta tentando ora nel prossimo o.d.g. con un nuovo preventivo per adeguamento a norma del cancello carraio, che è già a norma da dieci anni, solo che lui vorrebbe sostituire la gabbia già con reti protettive con altre omologate.

Dopo un’assemblea di tre ore con otto condomini, dove nell’o.d.g. l’ amministratore ha post posto alla fine i miei punti affermando anche che avrebbe verbalizzato quello che dice l’ assemblea e non quello che dico io, dato che sono un pò pignolo; una baraonda da osteria con intimidazioni di chiamare i Carabinieri ( se necessario poteva interromperla ) con insulti e minacce; io l’anno scorso poi ho scritto una lettera a tutti i condomini esponendo i fatti e tentando di far loro aprire gli occhi sull’ operato dell’ amministratore e lui come risposta mi ha querelato presso una Procura per ingiurie, diffamazione, e stalking. Io al posto suo mi sarei dimesso invece lui avendo il pelo sullo stomaco convive con queste diatribe e liti legali. Avendo io registrato con un banale telefonino tutto il decorso dell’assemblea e poi trasformato in CD l’ho presentato con un esposto alla Questura, per avermi maltrattato e diffamato durante le assemblee e stalking nei miei confronti, che in base all‘art 612/bis, V° comma c.p. se fatto nei confronti di un disabile dichiarato tale dalla legge 5 febbraio 1992- art. 3 n. 104, categoria a cui appartengo con idonea documentazione prevista dalla legge , il reato scatta d’ufficio dietro una semplice denuncia all’ autorità giudiziaria; dalla quale Questura però non ho ottenuto nulla se non una sua chiamata, dove si è difeso dicendo che mi aveva già querelato.

Quest’ anno di nuovo con la sua arroganza, con una raccomandata A.R. in aprile ho chiesto di mettere nell’o.d.g. sei punti ed ora leggo che nella convocazione ci sono elencati prima i classici punti, poi altri punti, ed in ultimo : presa visione lettera pervenuta il 17.04.2014 del dott……, dove tra l’ atro chiedevo all’ assemblea di poter registrare con un proprio apparecchio quanto verrà dibattuto al fine di tutelarmi contro commissioni di reati nei miei confronti ed ostacolare la nascita di episodi incresciosi come nell’ultima riunione del 21.10.2013, il respingimento da parte del Presidente di tale richiesta significherebbe il dare libertà di espressione ai propri istinti e un mal convivere civile e antidemocratico, non può essere respinta, pena l’impugnazione del verbale per vizio del procedimento assembleare, ai sensi e per gli effetti previsti dall’art. 1137 del codice civile, e contestavo anche la messa in pericolo d’ incendio del condominio permettendo il parcheggio reiterato e abusivo di auto e moto nel corridoio dei garages da parte del sig. ….., con verosimile conseguente ordinanza di inagibilità da parte del comando dei Vigili del Fuoco ed altre Autorità competenti e contro il nostro regolamento condominiale di natura contrattuale.

Inoltre ha gonfiato il budget di spese del 2014 oltre alle altre spese ricorrenti e stabili, con 1.300,00 euro per spese di manutenzione, quando le nostre parti comuni si riducono al corridoio dei box, soldi che potrebbero servire invece a finanziare la sua banca – prestiti.

Ho scritto di questa casistica, senza avere riscontro, alla sua associazione dove è iscritto che non è quella di alcuna categoria di amministratori di condomini ma quella degli amministratori immobiliari, cioè compravendita di terreni e fabbricati, dove lui dice perlomeno questi non mi chiedono di fare dei corsi, io ho già tanta esperienza.

Vi pregherei di darmi dei consigli concreti dato che sono rimasto solo contro una compagine di ignavia, ho 70 anni e sono malvisto e odiato dagli altri perché protesto per le ruberie subite in trenta anni con uso dell’acqua condominiale per il lavaggio auto, vietato dal regolamento e dall’ ASL; per spese riparazione tetto ripartite in millesimi, anche se la mia casetta è la sola su dieci esposta a sud-ovest e quindi la meno ammalorata subendo un’unica riparazione dopo trentuno anni pagata da me; quattro casette con mansarda non accatastata e quindi millesimi inferiori agli altri che non hanno mansarda e di conseguenza minori spese a carico loro, ecc.

Sono stanco sono indeciso se partecipare o meno alla riunione.

Vi ringrazio e porgo distinti saluti fin d’ora.

La revoca dell'amministratore può essere richiesta anche da un solo condomino se vi sono, da parte sua, delle gravi irregolarità, quindi se lei riesce a produrre delle prove certe può procedere in tal senso, diversamente le sconsiglio vivamente anche di esporre verbalmente i suoi sospetti, potrebbe essere denunciato per ingiuria. Il fatto che alcuni condomini "chiedano" che a riparare i loro tetti tramite la ditta che conosce l'amministratore non è necessariamente sconveniente né tantomeno reato: sempre e soltanto loro stessi si pagheranno da soli gli interventi, come si dice "fatti loro" come sono fatti vostri se desiderare fare a meno del suo aiuto. Mi sembra di capire che lei si trovi in una situazione di solitudine in quanto da parte degli altri condomini non c'è l'eventuale consenso a "esautorare l'amministratore" (maggioranza e 500 millesimi), ma le conviene rovinarsi il fegato per questioni che potrebbero essere facilmente risolvibili con un franco e sincero confronto con gli altri?

Egr. sig. Polizzi

piena libertà all'amministratore che privatamente svolga l' attività di consulente e coordinatore di lavori per i condomini: elettricista, idraulico,muratore,ecc. ma con i soldi dei singoli,non raccogliendo soldi dei 10 condomini nella cassa condominiale e poi farla funzionare abusivamente da banca e ufficio prestiti di denaro altrui, perché nel 2013 io ed un altro abbiamo riparato il nostro tetto pagando dopo una settimana il nostro muratore,mentre altri sei condomini nel 2013 sono ricorsi per le riparazione del tetto all'amministratore che gli ha addebitato la spesa in due rate a giugno e settembre 2014, che tradotto in termini giuridici significa appropriazione indebita ed esercizio abusivo del credito, reati da codice penale. L' amministratore deve gestire solo la cosa comune, che nel nostro caso si limita ad un cancello carraio, ad un corridoio dei garages ed a un giardinetto, tutto il resto rimane un' attività estranea alla vita del nostro condominio.

Egr. sig. Polizzi

piena libertà all'amministratore che privatamente svolga l' attività di consulente e coordinatore di lavori per i condomini: elettricista, idraulico,muratore,ecc. ma con i soldi dei singoli,non raccogliendo soldi dei 10 condomini nella cassa condominiale e poi farla funzionare abusivamente da banca e ufficio prestiti di denaro altrui, perché nel 2013 io ed un altro abbiamo riparato il nostro tetto pagando dopo una settimana il nostro muratore,mentre altri sei condomini nel 2013 sono ricorsi per le riparazione del tetto all'amministratore che gli ha addebitato la spesa in due rate a giugno e settembre 2014, che tradotto in termini giuridici significa appropriazione indebita ed esercizio abusivo del credito, reati da codice penale. L' amministratore deve gestire solo la cosa comune, che nel nostro caso si limita ad un cancello carraio, ad un corridoio dei garages ed a un giardinetto, tutto il resto rimane un' attività estranea alla vita del nostro condominio.

In passato mi sono trovato ad amministrare una situazione simile alla sua, onestamente mi sono sempre esclusivamente limitato al gestione delle parti comune ed in nessun modo ho mai consfuso una proprietà privata con quella del Condominio.... Beh ritengo che questo "collega" faccia il furbetto perchè forse mai nessuno gli ha detto nulla. In ogni caso l'ultima riforma in materia di condominio non lascia spazio alla creatività di noi singoli amministratori e nel suo caso penso che l'Art. 10 della LEGGE 11 dicembre 2012 , n. 220 recita:

"1. L'articolo 1130 del codice civile e' sostituito dal seguente:

«Art. 1130. - (Attribuzioni dell'amministratore). -

L'amministratore, oltre a quanto previsto dall'articolo 1129 e dalle vigenti disposizioni di legge, deve:

 

1) eseguire le deliberazioni dell'assemblea, convocarla annualmente per l'approvazione del rendiconto condominiale di cui

all'articolo 1130-bis e curare l'osservanza del regolamento di condominio;

2) disciplinare l'uso delle cose comuni e la fruizione dei servizi nell'interesse comune, in modo che ne sia assicurato il

miglior godimento a ciascuno dei condomini;

3) riscuotere i contributi ed erogare le spese occorrenti per la manutenzione ordinaria delle parti comuni dell'edificio e per

l'esercizio dei servizi comuni;" etc.....

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