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Contratto ambiguo per quanto riguarda condominio e spese accessorie

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Salve a tutti, mi occorre un vostro parere. Ho firmato pochi mesi fa un contratto che riporta questi due articoli:

 

1) (canone) [...] è convenuto il 42000,00 annuali in n 12 rate eguali anticipare di euro 350. Unitamente al canone il conduttore verserà euro 90 quali spese condominiali mensili SENZA CONGUAGLIO di fine anno.

2) (oneri accessori). Per gli oneri accessori le parti fanno applicazione della Tabella oneri accessori allegato G al decreto emanato dal Ministero [...] e di cui il presente contratto costituisce l'allegato A. Il pagamento degli oneri anzidetti deve avvenire in sede consuntivo entro 60 giorni dalla richiesta. Prima di effettuare il pagamento, il conduttore ha diritto ad ottenere l'indicazione specifica delle spese anzidette e dei criteri di ripartizione. Ha inoltre diritto di prendere visione anche tramite organizzazioni sindacali presso il locatore o il suo amministratore condominiale, ove esistente dei documenti giustificativi delle spese effettuate. Insieme con il pagamento della prima rata del canone annuale, il conduttore versa una quota di acconto non superiore a quella di sua spettanza risultante dal consuntivo dell'anno precedente.

 

A parte che non sono riuscita a capire la parte in corsivo. Ma sopratutto dopo aver parlato con l'agenzia e prima di firmare il contratto mi era stato chiarito che il canone sarebbe rimasto fisso a 440 euro e dal punto uno si legge che non è previsto nessun conguaglio. Nel punto due invece leggo che è previsto un conguaglio a fine anno sugli oneri accessori. I due punti sembrano in contraddizione, qualcuno sa spiegarmi?

Il fatto è che l'agenzia mi ha mandato una richiesta di pagamento del conguaglio a fine anno che ammonta a ben 30 euro mensili in più e io non me l'aspettavo minimamente. Ma sopratutto a leggere i tabulati mi pare di intuire che il prezzo del condominio fosse già superiore alla cifra indicata da contratto prima del conguaglio attuale.

 

Grazie per l'attenzione

è un contratto 3+2

Essendo un contratto a canone concordato, deve per legge rispettare quanto previsto dagli accordi territoriali oppure da quanto previsto dal ministero a proposito.

Il consiglio è quello di far verificare il contenuto del tuo contratto ad una delle associazioni firmatarie di questi accordi territoriali. Se, come indicato nel tuo profilo, l'immobile si trova a Torino queste sono le associazioni a cui puoi rivolgerti:

 

--link_rimosso--

L’accordo è stato firmato da Confedilizia-Ape, Uppi, UnionCasa, ConfAppi, Asppi, Appc, Anpe (Federproprietà) per i proprietari e Sunia, Sicet, Uniat, Aniat-Conia per gli inquilini

 

a fronte di una quota associativa potrai avere la certezza di quali sono esattamente i tuoi diritti e dovere (oneri accessori inclusi)

La ringrazio per il consiglio, credo mi rivolgerò ad uno di questi sindacati. Mi è stato detto da una persona che lavora sul campo immobiliare che i due articoli sono in contraddizioni e che il contratto potrebbe essere per questo annullato. Cosa comporta questo? Verrò buttata fuori di casa se una volta annullato non accetto le modalità contrattuali che mi verranno proposte?

1) (canone) [...] è convenuto il 42000,00 annuali in n 12 rate eguali anticipare di euro 350
Leggendo queste poche righe, da qui a distanza, sembra un po' strano che abbiano potuto rispettare gli accordi con i Sindacati.

Tutto può essere, beninteso, ma ad esempio, qui da me in tali casi vogliono che sia inseita una fraseologia del tipo:

 

Il suddetto immobile è posto nel comune di ____ ed è ubicato nella zona denominata -Zona n. __- , caratterizata da valori di fascia di canone di locazione compresi tra €/mq __ (migliore) e €/mq __ (minore).

La superficie di calcolo dei canoni di locazione è stata determinata secondo le indicazioni della lege n. 431/1998, dei relativi regolamenti attuativi, dell'accordo locale definito tra le organizzazioni degli inquilini e della proprietà immobiliare in complessivi mq ___ così composta:

superficie utile dell'abitazione mq. __

50% della superficie utile di mq. __ dell'autorimessa pari a mq.__

30% della superficie utile di mq.__ dei balcomi, cantine, acessori, pari a mq.__

15% della superficie utile di mq.__ della superficie scoperta di pertinenza dell'alloggio in godimento esclusivo al conduttore pari a mq.__

10% della superficie condominiale a verde di mq.__ in quota millesimale pari a mq.__

 

E' soltanto un esempio, sia chiaro,

ma serve a far capire che il calcolo è stato fatto, in rispetto degli accordi.

Altrimenti, se il canone fosse stabilito senza rispetto,

il contratto si trasformerebbe in uno di durata anni 8=4+4

La ringrazio per il consiglio, credo mi rivolgerò ad uno di questi sindacati. Mi è stato detto da una persona che lavora sul campo immobiliare che i due articoli sono in contraddizioni e che il contratto potrebbe essere per questo annullato. Cosa comporta questo? Verrò buttata fuori di casa se una volta annullato non accetto le modalità contrattuali che mi verranno proposte?

Che il contratto non rispetta il modello previsto per i canoni concordati è fuori dubbio, mi fa specie però che una "persona che lavora nel campo immobiliare", cioè un professionista, le abbia detto che il contratto potrebbe essere annullato.

Il contratto di locazione rimane pienamente valido, solo che il testo del contratto sarà quello approvato dagli accordi territoriali. Questo comporta che tutte le clausole contrarie a tali accordi saranno considerate nulle, quelle e solo quelle, e al loro posto si farà riferimento a quanto previsto per legge.

Nessuno ti butta fuori di casa ...tranne se non paghi l'affitto :icon_wink:

Caval..l'unica parte presente nell'articolo sul canone è questa: "Il canone annuo di locazione, secondo quando stabilito dall'Accordo locale definito da Confedilizia ecc.ecc. ma non ci sono precisazioni in merito a zona e mq.

 

- - - Aggiornato - - -

 

Jerry, toglimi ogni dubbio. Il primo articolo (quello in cui si dice che non è previsto un conguaglio) decadrebbe mentre il secondo, in cui si spiega che devo pagare i conguagli resta tale. In altre parole, a parole mi hanno detto una cosa ma in questi contratti ne è prevista un'altra..mi hanno truffato. Giusto?

Jerry, toglimi ogni dubbio. Il primo articolo (quello in cui si dice che non è previsto un conguaglio) decadrebbe mentre il secondo, in cui si spiega che devo pagare i conguagli resta tale. In altre parole, a parole mi hanno detto una cosa ma in questi contratti ne è prevista un'altra..mi hanno truffato. Giusto?

Lasciando perdere il discorso del contratto a canone concordato che ad ogni modo è meglio che valutino una delle associazioni firmatarie elencate sopra, il proprietario mi sa che ha fatto una bella confusione.

A mio parere ha modificato frettolosamente il contratto non rendendosi conto delle contraddizioni che introduceva. La cosa grave è però che l'agenzia che vi segue non si sia accorta di niente (e che si presuppone dovrebbe controllare la correttezza di quello che i suoi clienti stanno facendo, visto che in definitiva prende i soldi da entrambe le parti) ...questa la dice lunga sulla preparazione di alcuni di loro.

 

In poche parole il proprietario ha modificato la prima clausola lasciando intendere che le spese sono fisse a 90 euro al mese, ma ha lasciato inalterata la seconda clausola che prevede invece un conguaglio in fase di consuntivo in base alle effettive spese sostenute ed in base alla tabella di suddivisione citata.

 

Insomma proprietario ed agenzia hanno combinato un gran bel rebelotto... Fai come ti ho detto, vai verificare il contratto e la prossima volta, se dovesse capitarti ancora di cercare casa, evita quella agenzia.

Tieni anche presente che, allegato al tuo contratto ci dve essere una bella tabella dove dichiara. quanti mtq. calpestabili è l'appartamento, come è arredato , che finestre ha che riscaldamento, che porte, che arredamento( se è arredato) quanti mtq. è in più se rientra fra mt x e y, come è stato calcolato il valore di quanto scritto sopra e quindi il tot. che ti fa pagare. Oltre che a Te questa tabella deve mandarla all'ufficio del comune dove si occupa dei contratti concordati

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