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Condomino incapiente e agevolazione fiscale

L'agevolazione fiscale viene meno se un condòmino è incapiente? Prima dell'avvio dei lavori sono state versate già alcune rate come da piano di riparto predisposto dall'amministratore. Pochi giorni prima dell'inizio degli stessi il condòmino muore. Anche gli eredi cioè la moglie e i figli ormai fuori dal nucleo familiare non avranno diritto al beneficio?

Gli eredi possono avvalersi della agevolazione fiscale, previa capienza IRPEF, se l'immobile caduto in successione diventerà l'abitazione di un erede (presumibilmente la vedova) oppure se l'immobile sarà tenuto a disposizione.

Se l'immobile viene ceduto in locazione a terzi le agevolazioni fiscali sono perse.

Saluti 🙂

La vedova continuerà ad abitare nell'immobile e a percepire la pensione del marito che si trovava nello stato di incapienza. Nel caso la signora è titolare di una pensione minima, come va a configurarsi il tutto? Gli altri eredi cioè i figli che hanno capienza irpef possono entrare nel merito dell'agevolazione. In sintesi se è possibile il beneficio a chi rilasciare la certificazione?

La vedova continuerà ad abitare nell'immobile e a percepire la pensione del marito che si trovava nello stato di incapienza. Nel caso la signora è titolare di una pensione minima, come va a configurarsi il tutto? Gli altri eredi cioè i figli che hanno capienza irpef possono entrare nel merito dell'agevolazione. In sintesi se è possibile il beneficio a chi rilasciare la certificazione?

Secondo normativa, in caso di morte del contribuente che ha sostenuto la spesa, la detrazione si trasferisce agli eredi che conservino la detenzione materiale e diretta del bene. Pertanto, nel caso di specie, dove viene meno la possibilità di detrarre al coniuge superstite per problemi di incapienza e che ha mantenuto il diritto di abitazione, non potranno fruirne neppure gli eredi in quanto non detengono il bene.

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