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MADDY60

Certificazione scariche atmosferiche

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Vorrei chiedere ai colleghi come si regolano per questa certificazione, perchè personalmente ho registrato orientamenti opposti addirittura da parte degli enti di verifica. Mi spiego. 

 

Uno degli enti (lo chiamiamo Ente 1) a cui ho affidato le verifiche di messa a terra...mi conclude ogni certificazione con la specifica che "manca certificazione scariche atmosferiche" (che lo stesso ente esegue a carissimo prezzo) . 

Altro ente (lo chiamiamo Ente 2) che ha in carico le verifiche di messa a terra di altri miei condominii non ha mai rilevato nulla in proposito, e si tratta di un ente molto più strutturato ed efficentista dell'altro, che esegue a propria volta questo tipo di verifica ma che non lo ha mai consigliato nè "prescritto" in verbale di verifica MT. 

 

Cerco di informarmi e arrivo alla conclusione che la certificazione SA è richiesta dai Comuni per i nuovi permessi di costruire, ma non rintraccio nessuna norma che la renda obbligatoria per gli stabili esistenti. 

Questo mi viene confermato dall'Ente 2, che trova assolutamente scorretta la prassi commerciale dell'Ente 1 e mi ribadisce che non esista alcun obbligo di certificazione SA per gli stabili esistenti, aggiungendo che comunque è un assurdo, poichè tutti gli stabili condominiali all'interno dei centri abitati risultano "autoprotetti". 

E questo è l'unico punto su cui i due Enti sono sicuramente d'accordo, in quanto ...nel momento in cui l'Ente 1 mi prospettò questi onerosissimi incarichi chiesi espressamente : "non è mi ritrovo certificazioni che poi impongono adeguamenti milionari?" e lo stesso Ente 1 mi rispose "assolutamente no, perchè tutti gli stabili ubicati in centri urbani sono già a posto!". 

 

Cosa ne pensate? 

Mi sembra strano. Ma avete già un impianto esterno contro le scariche atmosferiche? 

Gli impianti di protezione contro i fulmini sono oggetto delle norme EN 62305 (CEI 81-10).

L'impianto si compone di un impianto interno: captatori, calate e dispersori e un impianto esterno costituito da collegamenti equipotenziali diretti o tramite SPD " adeguate distanze di sicurezza per evitare scariche pericolose". Se lo stabile è stato costruito con un progetto allora il verificatore dovrebbe disporre di progetto e  dei rapporti relativi alla manutenzione ed alle precedenti ispezioni; se non c'è nulla allora assolutamente no.

MADDY60 dice:

Vorrei chiedere ai colleghi come si regolano per questa certificazione, perchè personalmente ho registrato orientamenti opposti addirittura da parte degli enti di verifica. Mi spiego. 

 

Uno degli enti (lo chiamiamo Ente 1) a cui ho affidato le verifiche di messa a terra...mi conclude ogni certificazione con la specifica che "manca certificazione scariche atmosferiche" (che lo stesso ente esegue a carissimo prezzo) . 

Altro ente (lo chiamiamo Ente 2) che ha in carico le verifiche di messa a terra di altri miei condominii non ha mai rilevato nulla in proposito, e si tratta di un ente molto più strutturato ed efficentista dell'altro, che esegue a propria volta questo tipo di verifica ma che non lo ha mai consigliato nè "prescritto" in verbale di verifica MT. 

 

Cerco di informarmi e arrivo alla conclusione che la certificazione SA è richiesta dai Comuni per i nuovi permessi di costruire, ma non rintraccio nessuna norma che la renda obbligatoria per gli stabili esistenti. 

Questo mi viene confermato dall'Ente 2, che trova assolutamente scorretta la prassi commerciale dell'Ente 1 e mi ribadisce che non esista alcun obbligo di certificazione SA per gli stabili esistenti, aggiungendo che comunque è un assurdo, poichè tutti gli stabili condominiali all'interno dei centri abitati risultano "autoprotetti". 

E questo è l'unico punto su cui i due Enti sono sicuramente d'accordo, in quanto ...nel momento in cui l'Ente 1 mi prospettò questi onerosissimi incarichi chiesi espressamente : "non è mi ritrovo certificazioni che poi impongono adeguamenti milionari?" e lo stesso Ente 1 mi rispose "assolutamente no, perchè tutti gli stabili ubicati in centri urbani sono già a posto!". 

 

Cosa ne pensate? 

penso che Ente1 inserisca lo specchietto per le allodole nelle sue certificazioni, qualcuno che ci casca puo' darsi che lo trovino; e puo' anche essere che Ente 1 la ritenga una sorta di liberatoria del tipo "te l'avevo detto". I parafulmini sono obbligatori se opportuna valutazione dei rischi li ritiene necessari nel caso ci siano dei dipendenti, altrimenti ha già detto tutto Nicola.

Allora...prima di tutto grazie per il riscontro su un argomento che di facile non ha proprio nulla... 😘

 

Per Nicola : qui non si parla di un condominio in particolare, ma di tutti quelli che amministro, e c'è quello  di sette piani e 50 anni, come c'è quello che è di tre piani e ha 5 anni di vita...

 

Per Daniela : che Ente 1 cerchi il pollo...anche secondo me è più che probabile... (però ne trova tanti, e so con sicurezza che sta facendo strage presso i colleghi per queste certificazioni SA, che non costano mai meno di 500 euro). 

 

Il bello vero è che circa sei-sette anni fa, e quindi prima che si inventasse anche questa certificazione, ebbi un interessantissimo dialogo proprio con un Ing.re di Ente 1, il quale mi spiegava egli stesso che ...anche avendo una casa in aperta campagna...l'eventuale parafulmine non dovrebbe mai essere integrato nella struttura dell'edificio, perchè (parole sue, dell'Ing.) "il semplice scarico a terra del fulmine basterebbe a fondere i ferri del CA!" e quindi..."si dovrebbe individuare un terreno in campagna aperta, ad almeno 500 mt di distanza dall'abitazione, per realizzare lì il parafulmine! Mentre in città tutti gli edifici sono in realtà autoprotetti, soprattutto perchè pullulano le strutture e i tralicci che fungono da parafulmine".........

 

Non saprei proprio...🙄

 

 

 

 

 

 

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