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maurizio.62

Cappotto Termico - l'assemblea non approva

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Salve a tutti. Abito in un complesso a schiera nel quale il mio appartamento è all'esterno al primo piano del lato corto; premetto che l'edificio è stato realizzato a fine anni 90 con grande risparmio di materiali tanto che le murature esterne sono di semplici mattoni poroton (cavi) privi di qualsiasi materiale isolante. La facciata in inverno è costantemente esposta a venti gelidi di tramontana tant'è che ho dovuto aumentare in numero di radiatori e nonostante questo devo tenere costantemente acceso il riscaldamento perchè le temperature scendono quasi subito; la notte poi la casa è gelata. Oltre a questo le camere di questo lato presentano puntualmente fenomeni di muffe in corrispondenza delle travi in cemento poste in alto e ad altezza pavimento. Ho chiesto più volte al condominio di approvare la realizzazione di un cappotto termico sulla facciata ma mi è stato negato. Vorrei sapere se mi addebito io la spesa posso citare il condominio per avere il rimborso? Io non sono benestante e per farlo dovrei indebitarmi quindi preferisco muovermi con cautela. Altrimenti cosa mi consigliate di fare? Grazie. Maurizio

Credo che citando il condominio non otterrai nulla, perchè hai acquistato allo stato di fatto ed il condominio non è responsabile di questo, secondo il mio parere se il condominio non approva la realizzazione del capotto, ti converrebbe realizzarlo da solo per la parte che a te interessa, correndo però il rischio che un bel giorno i condomini deliberino la realizzazione del cappotto a cui non potrai esimerti di contribuire alla spesa.

Ciao Maurizio non perdere tempo con il condominio , tanto meno con avvocati e giudici. Pensa ad un cappotto interno se hai un po di voglia ed un po di tempo lo potrai realizzare con qualche centinaio di euro

Salve a tutti. Abito in un complesso a schiera nel quale il mio appartamento è all'esterno al primo piano del lato corto; premetto che l'edificio è stato realizzato a fine anni 90 con grande risparmio di materiali tanto che le murature esterne sono di semplici mattoni poroton (cavi) privi di qualsiasi materiale isolante. La facciata in inverno è costantemente esposta a venti gelidi di tramontana tant'è che ho dovuto aumentare in numero di radiatori e nonostante questo devo tenere costantemente acceso il riscaldamento perchè le temperature scendono quasi subito; la notte poi la casa è gelata. Oltre a questo le camere di questo lato presentano puntualmente fenomeni di muffe in corrispondenza delle travi in cemento poste in alto e ad altezza pavimento. Ho chiesto più volte al condominio di approvare la realizzazione di un cappotto termico sulla facciata ma mi è stato negato. Vorrei sapere se mi addebito io la spesa posso citare il condominio per avere il rimborso? Io non sono benestante e per farlo dovrei indebitarmi quindi preferisco muovermi con cautela. Altrimenti cosa mi consigliate di fare? Grazie. Maurizio

Hai solo due alternative:

- o segui il consiglio di salpa65 ed agisci con una soluzione a tue spese

- oppure perizi tramite tecnico il disagio e lo stato di coibentazione ed attivi quanto il disposto art. 2051cc prevede in capo al condominio responsabile.

 

- - - Aggiornato - - -

 

Credo che citando il condominio non otterrai nulla, perchè hai acquistato allo stato di fatto ed il condominio non è responsabile di questo, secondo il mio parere se il condominio non approva la realizzazione del capotto, ti converrebbe realizzarlo da solo per la parte che a te interessa, correndo però il rischio che un bel giorno i condomini deliberino la realizzazione del cappotto a cui non potrai esimerti di contribuire alla spesa.

Lo stato dei luoghi non è detto sia percebile in fase di acquisto e, se non lo fosse, maurizio62 potrebbe avere ragioni da vendere.

In ogni caso solo una perizia potrebbe evidenziare se mancano i basilari della coibentazione e le cause dei pregiudizi da lui evidenziati.

Hai solo due alternative:

- o segui il consiglio di salpa65 ed agisci con una soluzione a tue spese

- oppure perizi tramite tecnico il disagio e lo stato di coibentazione ed attivi quanto il disposto art. 2051cc prevede in capo al condominio responsabile.

 

- - - Aggiornato - - -

 

Lo stato dei luoghi non è detto sia percebile in fase di acquisto e, se non lo fosse, maurizio62 potrebbe avere ragioni da vendere.

In ogni caso solo una perizia potrebbe evidenziare se mancano i basilari della coibentazione e le cause dei pregiudizi da lui evidenziati.

Ok Patrizia potrebbe essere che maurizio.62 abbia ragione da vendere, ma sarà da agire contro il costruttore e sono passati i 10 anni per la garanzia (costruzione fine anni 90) non credo che ci sarà molto da fare.

 

p.s. scusami se sono pignolo, ma non solo Salpa65 ha consigliato di agire a sue spese, l'ho fatto anche io al post #2 scrivendo;

- .... se il condominio non approva la realizzazione del capotto, ti converrebbe realizzarlo da solo per la parte che a te interessa ...

Maurizio.62 ha già evidenziato la sussistenza di carenze costruttive insite: ha già aumentato la potenza riscaldante dei sui radiatori senza esito apprezzabile.

Concordo con Patrizia Ferrari: o Maurizio si fa il cappotto interno a sue spese o cita in giudizio il Condominio previa mediazione civile.

 

Maurizio, se opti per citare il Condominio in giudizio, per il tuo successo è determinante che tu abbia cura di sceglierti da subito una competente squadra (legale + perito) e sappi che spesso un valido legale dispone già del giusto perito.

L'azione giudiziaria, anche solo a livello di anticipazioni, è una azione che può costare parecchio.

(scritto da chi una identica esperienza l'ha già vissuta)

ottima soluzione, sperimentata personalmente. Isolanti validi: tappezzeria in sughero , oppure rivestimento in legno (perline), oppure polistirolo poi rivestito con tappezzeria tradizionale.

Ok Patrizia potrebbe essere che maurizio.62 abbia ragione da vendere, ma sarà da agire contro il costruttore e sono passati i 10 anni per la garanzia (costruzione fine anni 90) non credo che ci sarà molto da fare.

Se i termini di azione contro il costruttore sono scaduti si agisce contro il Condominio laddove ne sussistano i presupposti di cui al 2051cc.

Ho ereditato una lite quale esempio a futura memoria persa dal Condominio e risarcita al condòmino che lamentava infiltrazioni causa mancanza adeguata coibentazione muri perimetrali.

L'analisi del caso da parte di un legale è sempre doverosa ma sostenere che decorsi i 10 anni non sia più possibile ottenere risarcimento è pericoloso.🙂

Ho ereditato una lite quale esempio a futura memoria persa dal Condominio e risarcita al condòmino che lamentava infiltrazioni causa mancanza adeguata coibentazione muri perimetrali.
Auguro a maurizio.62 stessa sorte, e spero ci renderà nota la sentenza del Giudice.

 

p.s. secondo il mio modesto parere non credo si possa applicare l'art. 2051 cc, perchè il muro è sempre quello dagli anni 90, perciò l'anomalia era presente già dal 1990,perchè nessuno si è lamentato prima, eppure i venti gelidi c'erano anche allora, ovvero cosa fa scattare solo ora dopo tanti anni l'effetto della cosa in custodia e non prima di oggi?

 

Comunque rinnovo l'augurio a maurizio.62 se proseguirà in causa

Se i termini di azione contro il costruttore sono scaduti si agisce contro il Condominio laddove ne sussistano i presupposti di cui al 2051cc.
L'analisi del caso da parte di un legale è sempre doverosa ma sostenere che decorsi i 10 anni non sia più possibile ottenere risarcimento è pericoloso.

Confermo e concordo....

Per il mio caso specifico la lite poi vinta sul Condominio, è insorta intorno al trentesimo anno di vita del Condominio quando sono diventato il terzo proprietario della u.i. oggetto dei vizi lamentati (assenza coibentazione, intercapedine muri vuote, basse temperature ambientali nonostante il riscaldamento a palla).

 

secondo il mio modesto parere non credo si possa applicare l'art. 2051 cc, perchè il muro è sempre quello dagli anni 90, perciò l'anomalia era presente già dal 1990,perchè nessuno si è lamentato prima, eppure i venti gelidi c'erano anche allora, ovvero cosa fa scattare solo ora dopo tanti anni l'effetto della cosa in custodia e non prima di oggi?

Perché nessuno ancora si è presentato in assemblea prima, ed in tribunale poi, con prove e perizie serie ed asseverate attestanti il danno subito.

Quando questo qualcuno si presenterà... per tutti gli altri saranno dolori e cavoli loro!

Perché nessuno ancora si è presentato in assemblea prima, ed in tribunale poi, con prove e perizie serie ed asseverate attestanti il danno subito.

Quando questo qualcuno si presenterà... per tutti gli altri saranno dolori e cavoli loro!

In questo caso visto che l'assemblea non ha approvato la posa del cappotto termico, maurizio.62 dovrà impugnare se vorrà o adire per danno da cosa in custodia citando il condominio, io attendo la decisione del Giudice, se maurizio.62 sarà così gentile da tenerci aggiornati

 

Personalmente rimango del mio parere, a maurizio.62 converrà posare il cappotto a sue spese (come ha detto pure salpa65 ), costerà meno che una lunga, costosa ed incerta causa

La delibera assembleare non è impugnabile. è facoltà dell'assemblea non approvare una spesa su parte comune, anche di fronte all'evidenza!!!

Se la volontà assembleare è per non spendere, cosa impugni ?

 

Scegliere la via del cappotto interno è una scelta personale che va ben ponderata. il risparmio immediato in termini di tempo e spese legali, potrebbe essere annullato e ben più che annullato se un bel dì di un futuro prossimo l'assemblea delibererà la realizzazione del cappotto termico di tutte le facciate dell'edificio, per esempio.

In questa ipotesi maurizio.62 dopo essersi fatto il cappotto a sue spese, non potrà sottrarsi e sarà costretto pure a partecipare secondo quota alla spesa codominiale licealmente deliberata.

 

All'epoca, poco prima dell'anno 2000, io non ho impugnato, non c'era ancora la mediazione obbligatoria, e citai direttamente il Condominio ex art. 2051 c.c.

Con una valida coppia legale-perito si può vincere facile, soprattutto se il legale ricerca in giurisprudenza i casi precedenti analoghi da richiamare all'attenzione del giudice.

Ho già detto a Patrizia Ferrari che auguro a maurizio.62 la stessa sorte e che vada tutto bene, lo ripeto anche a te, ma permettimi di attendere la sentenza riguardante questo caso, perchè come tu ben sai anche se a te è andata bene, la tua sentenza non vale per questo caso, ma sarà necessaria una nuova sentenza, e ripeto ancora una volta auguro a maurizio.62 che segua la stessa sorte che è capitata a te.

... se un bel dì di un futuro prossimo l'assemblea delibererà la realizzazione del cappotto termico di tutte le facciate dell'edificio, per esempio.

In questa ipotesi maurizio.62 dopo essersi fatto il cappotto a sue spese, non potrà sottrarsi e sarà costretto pure a partecipare secondo quota alla spesa codominiale licealmente deliberata.

Lo so benissimo, tanto è vero che l'avevo scritto al mio primo messaggio post #2;

- correndo però il rischio che un bel giorno i condomini deliberino la realizzazione del cappotto a cui non potrai esimerti di contribuire alla spesa.

Con una valida coppia legale-perito si può vincere facile, soprattutto se il legale ricerca in giurisprudenza i casi precedenti analoghi da richiamare all'attenzione del giudice.

Non posso mettermi a raccontare l'intero caso mio particolare.... non sarebbe neppure utile.

Ma posso dirti che il giudice nelle sue motivazioni ha scritto che la causa non doveva neppure essere avviata perché era palese fin dall'assemblea condominiale che io avevo fornito tramite perizia le prove inconfutabile dei vizi e tramite preventivi la giusta soluzione delle opere da eseguirsi.

In base a ciò e ad un unico precedente di Napoli che all'epoca esisteva, il giudice ha condannato su tutta la linea il Condominio.

 

Ecco perché sostengo che con una valida coppia legale-perito sarà facile vincere.

Poi certamente ogni causa fa storia a sé.

Esatto.

Il legale presenta il caso ed i fatti antecedenti la citazione poi tramite la perizia del CTP si evidenziano al giudice i difetti costruttivi e le soluzioni proposte a rimedio. La controparte si costituirà come meglio crede e con suo CTP se lo ritiene.

Immancabilmente il giudice nominerà il CTU, ed infine si arriverà ad una sentenza del giudice.

Intanto, a secondo del foro competente, saranno passati 3-4 anni.

Ciao Salpa65.

La voglia decisamente non mi manca, ma se intendi che potrei realizzarlo con le mie mani, la vedo difficile. Sono al primo piano e ci vorrebbero i trabattelli o un cestello e comunque se la ditta me ne chiede 4.000 dubito che io potrei farlo con poche centinaia.

Ringrazio tutti per il contributo.

Credo di aver recepito abbastanza bene come stanno le cose.

Vogli precisare, perchè non ne ho fatto menzione, alcuni aspetti:

- l'appartamento era utilizzato dai precedenti proprietari come casa vacanza, quindi in inverno non era abitato;

- all'atto dell'acquisto non potevo conoscere la problematica della costruzione;

- anche l'appartamento sottostante è utilizzato come casa vacanze;

- i tecnici da me interpellati hanno sempre consigliato la coibentazione di tutta la facciata;

- il cappotto interno è da escludersi, sia perchè sconsigliato dal 99% dei tecnici specialisti, sia perchè limerei altri 5-6cm di spazio delle pareti ad un appartamento già piccolo (60mq).

In pratica l'unica strada sarebbe accollarmi la spesa per la coibentazione di tutta la facciata ma purtroppo non ne ho la possibilità, così come non ho la possibilità di accollarmi le spese legali che sarebbero sicuramente importanti. Di conseguenza l'unica strada per salvaguardare la salute della mia famiglia è vendere.

Grazie di cuore a tutti.

Maurizio

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