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Rogerio

Allaccio acqua potabile

Buongiorno,

Abito in un residence privato, lontano dal centro cittadino, siamo collegati ad acqua di pozzo e depuratore privato per lo smaltimento delle acque bianche e nere.

Dopo tanti anni l'acquedotto Pugliese ci ha portato il tronco dell'acqua potabile per poterci collegare.

La domanda è la seguente, siccome porteremo in assemblea l'allacciamento dell'acqua potabile, già sappiamo che ci sono persone che non vogliono allacciasirsi e rimanere con l'acqua di pozzo (anche se da analisi fatte non è possibile berla) e persone che vorranno l'acqua, a prescindere se effettuate o meno una seconda linea,

Il quorum da raggiungere in assemblea è il 500+1 oppure l'unanimità 1000 millesimi?

Rogerio dice:

già sappiamo che ci sono persone che non vogliono allacciasirsi

perciò 1000/1000 non ci saranno e questo impedisce di "imporre" l'allacciamento a chi non lo vuole.

 

I proprietari favorevoli possono richiedere ed  eseguire l'allacciamento e convenirne la ripartizione (anche riguardo ai consumi) facendosi carico di tutte le spese occorrenti.

Rogerio dice:

Buongiorno,

Abito in un residence privato, lontano dal centro cittadino, siamo collegati ad acqua di pozzo e depuratore privato per lo smaltimento delle acque bianche e nere.

Dopo tanti anni l'acquedotto Pugliese ci ha portato il tronco dell'acqua potabile per poterci collegare.

La domanda è la seguente, siccome porteremo in assemblea l'allacciamento dell'acqua potabile, già sappiamo che ci sono persone che non vogliono allacciasirsi e rimanere con l'acqua di pozzo (anche se da analisi fatte non è possibile berla) e persone che vorranno l'acqua, a prescindere se effettuate o meno una seconda linea,

Il quorum da raggiungere in assemblea è il 500+1 oppure l'unanimità 1000 millesimi?

Art.1120. (Innovazioni)

I condomini, con la maggioranza indicata dal quinto comma dell’art. 1136, possono disporre tutte le innovazioni dirette al miglioramento o all’uso più comodo o al maggior rendimento delle cose comuni.  

I condomini, con la maggioranza indicata dal secondo comma dell’articolo 1136, possono disporre le innovazioni che, nel rispetto della normativa di settore, hanno ad oggetto:

1.   le opere e gli interventi volti a migliorare la sicurezza e la salubrità degli edifici e degli impianti;"

Il dubbio è se si tratta di innovazioni

- "dirette al miglioramento o all’uso più comodo o al maggior rendimento delle cose comuni."

o di interventi

- "volti a migliorare la sicurezza e la salubrità degli edifici e degli impianti"?

A mio parere, potrebbe rientrare nella casistica di cui al 1° c).

E questo porterebbe ad escludere l'unanimità per adottare la delibera.

 

Rogerio dice:

Buongiorno,

Abito in un residence privato, lontano dal centro cittadino, siamo collegati ad acqua di pozzo e depuratore privato per lo smaltimento delle acque bianche e nere.

Dopo tanti anni l'acquedotto Pugliese ci ha portato il tronco dell'acqua potabile per poterci collegare.

La domanda è la seguente, siccome porteremo in assemblea l'allacciamento dell'acqua potabile, già sappiamo che ci sono persone che non vogliono allacciasirsi e rimanere con l'acqua di pozzo (anche se da analisi fatte non è possibile berla) e persone che vorranno l'acqua, a prescindere se effettuate o meno una seconda linea,

Il quorum da raggiungere in assemblea è il 500+1 oppure l'unanimità 1000 millesimi?

500 MILLESIMI e la maggioranza dei presenti, concordo con @GIME, mi sembra una situazione in cui non sussistano incertezze e neppure una diversa convenzione da regolamento varrebbe, in presenza di una norma inderogabile. Mi chiedo piuttosto che ha fatto l'amministratore se è vero che l'acqua non è potabile. Sono state fatte analisi da chi? L'amministratore quando ha contezza del fatto ha l'obbligo di legge (e la convenienza aggiungo) di richiedere l'intervento della ASL, che, indipendentemente da ciò che deciderà l'assemblea, deve ordinare la depurazione del pozzo dagli inquinanti.

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Questo è un residence estivo, popolato solo 3 mesi su 12, uno dei principali motivi hai quali una parte dei condomini non vuole allacciarsi all'acqua potabile x non sobbarcarsi di altre spese...

Però non è umanamente possibile che nel 2019 dobbiamo approvvigionarsi di acqua potabile in lattine a 7 km di distanza, per poter cucinare o lavare verdure,

per non parlare dei danni che crea l'acqua di pozzo a lavatrici, caldaie e miscelatori, ogni anno c'è un guasto .

 

Gadamer dice:

in presenza di una norma inderogabile.

Gadamer dice:

se è vero che l'acqua non è potabile ...

Ho qualche perplessità rispetto alla reale situazione in particolare, e agli obblighi derivanti, e gli elementi noti non sono esaustivi, i miei dubbi rimangono.

Non so a quale norma "inderogabile" ci si possa riferire.

Vero è che si tratta di un condominio (si suppone, ma non sappiamo se e come amministrato), se si trattasse di un singolo privato chi potrebbe imporgli cosa?

Se l'impianto idrico c'è e probabilmente da anni, utilizzando un pozzo probabilmente da anni, il pozzo è sempre stato "non potabile"? lo è diventato? perché? da quanto tempo? l'amministratore, se c'è, o chi per lui se ne è disinteressato o sono stati fatti accertamenti? indubbiamente se la potabilità si è compromessa, e irrimediabilmente, le norme igienico-sanitarie devono prevalere e non c'è maggioranza o minoranza che tenga, quell'acqua non può essere utilizzata per usi "umani" in un condominio! (a questo punto il dubbio non è stabilire se di innovazione trattasi o di altro e quale maggioranza occorra, l'allaccio ora possibile all'acquedotto diventa, questo si, imperativo).  

 

P.S. è evidente che questo post, con relativi interrogativi che in parte rimangono, si è incrociato col #5 di Rogerio

 

Modificato da marcog
PS

L'acqua è sempre stata di pozzo non potabile da 35 anni, abbiamo l'acqua potabile da qualche anno, abbiamo cambiato il vecchio amministratore perché remava contro l'allacciamento ed ora con il nuovo ci siamo, solo che ci sono quei pochi che sono "No Acqua" che stanno mettendo zizzanie in giro....

Mi sono rivolto a voi x avere più chiarezza,

Grazie.

Rogerio dice:

L'acqua è sempre stata di pozzo non potabile da 35 anni, abbiamo l'acqua potabile da qualche anno, abbiamo cambiato il vecchio amministratore perché remava contro l'allacciamento ed ora con il nuovo ci siamo, solo che ci sono quei pochi che sono "No Acqua" che stanno mettendo zizzanie in giro....

Mi sono rivolto a voi x avere più chiarezza,

Grazie.

e allora non posso che concordare, l'allaccio all'acquedotto, ora disponibile, diventa inderogabile.

Se poi avete anche una maggioranza "risicata" sono convinto che nessun giudice vi potrà "contestare".

marcog dice:

e allora non posso che concordare, l'allaccio all'acquedotto, ora disponibile, diventa inderogabile.

Se poi avete anche una maggioranza "risicata" sono convinto che nessun giudice vi potrà "contestare".

In Puglia, lungo la costa, sono molte le case estive non allacciate all'acquedotto ed anche se i pozzi (ormai non più potabili) si usano per i giardini, sono ancora in tante le ville che si fanno scaricare l'acqua potabile dall'autobotte nella loro cisterna per cui, a mio avviso, l'allaccio all'acquedotto non ce lo vedo poi tanto un obbligo "inderogabile".

Trattandosi poi di un tronco al quale chi vuole può allacciarsi, e considerando la spesa del puro allaccio + la spesa idraulica per portare l'acqua dal tronco al condominio, io la vederei piuttosto come innovazione gravosa suscettibile di utilizzo separato (art. 1121 c.c.)  per cui, chi vuole allacciarsi paga , ma pagherà anche chi non si allaccia oggi ma decide di allacciarsi successivamente:
 

Articolo 1121 c.c.

Qualora l’innovazione importi una spesa molto gravosa o abbia carattere voluttuario rispetto alle particolari condizioni e all’importanza dell’edificio, e consista in opere, impianti o manufatti suscettibili di utilizzazione separata, i condomini che non intendono trarne vantaggio sono esonerati da qualsiasi contributo nella spesa.

Se l’utilizzazione separata non è possibile, l’innovazione non è consentita, salvo che la maggioranza dei condomini che l’ha deliberata o accettata intenda sopportarne integralmente la spesa.
Nel caso previsto dal primo comma i condomini e i loro eredi o aventi causa possono tuttavia, in qualunque tempo, partecipare ai vantaggi dell’innovazione, contribuendo nelle spese di esecuzione e di manutenzione dell’opera.

Leonardo53 dice:

ville che si fanno scaricare l'acqua potabile dall'autobotte nella loro cisterna

per cui occorre anche una cisterna, e questa deve essere mantenuta e controllata, l'acqua deve essere rifornita tramite autobotti … forse non è un costo "non indifferente", certamente sopportabile ove non esiste possibilità di allaccio all'acquedotto … ma nel caso specifico, a parte le questioni igienico-sanitarie, vista la possibilità di allaccio, un bilanciamento costi/benefici dove porta?

marcog dice:

per cui occorre anche una cisterna, e questa deve essere mantenuta e controllata, l'acqua deve essere rifornita tramite autobotti … forse non è un costo "non indifferente", certamente sopportabile ove non esiste possibilità di allaccio all'acquedotto … ma nel caso specifico, a parte le questioni igienico-sanitarie, vista la possibilità di allaccio, un bilanciamento costi/benefici dove porta?

Non sappiamo bene come è strutturato questo residence ma ne parlavo qualche mese fa o lo scorso anno con un amministratore della costa tarantina di un condominio che voleva allacciarsi all'acquedotto.

Quello che ho riscontrato in molti condominii "turistici" e che hanno il pozzo per innaffiare ed il serbatoio (cisterna) idrico ed addirittura l'autoclave, dove scarica l'autobotte che trasporta acqua potabile.

Ci sono condominii "paesani" che ppoichè bevono acqua minerale, pur di risparmiare fanno confluire l'acqua del pozzo nella cesterna e vanno a riempire alla fontana l'acqua per cucinare... so che può sembrare assurdo, ma tant'è in alcune località si mia conoscenza. 

Leonardo53 dice:

Non sappiamo bene come è strutturato questo residence ma ne parlavo qualche mese fa o lo scorso anno con un amministratore della costa tarantina di un condominio che voleva allacciarsi all'acquedotto.

Quello che ho riscontrato in molti condominii "turistici" e che hanno il pozzo per innaffiare ed il serbatoio (cisterna) idrico ed addirittura l'autoclave, dove scarica l'autobotte che trasporta acqua potabile.

Ci sono condominii "paesani" che ppoichè bevono acqua minerale, pur di risparmiare fanno confluire l'acqua del pozzo nella cesterna e vanno a riempire alla fontana l'acqua per cucinare... so che può sembrare assurdo, ma tant'è in alcune località si mia conoscenza. 

Alla "paesana" tutto è … possibile, ma qui non si è citato di cisterne, anzi si dice

Rogerio dice:

dobbiamo approvvigionarsi di acqua potabile in lattine a 7 km di distanza

per cui parrebbe evidente la convenienza all'allaccio anche sul fronte costi/benefici.

marcog dice:

Alla "paesana" tutto è … possibile, ma qui non si è citato di cisterne, anzi si dice

per cui parrebbe evidente la convenienza all'allaccio anche sul fronte costi/benefici.

Non saprei dirti... tutto è possibile.

Il fatto di caricare l'acqua a 7 km non mi meraviglia più di tanto perchè vedo gente che si muove per lavoro e che alle fontane di Taranto riempie i bidoni che poi porta alle case al mare a 15/20 km dalla città

marcog dice:

Ho qualche perplessità rispetto alla reale situazione in particolare, e agli obblighi derivanti, e gli elementi noti non sono esaustivi, i miei dubbi rimangono.

Non so a quale norma "inderogabile" ci si possa riferire.

 

Se non sono stato capito chiarisco ora: inderogabile è l'art. 1120. Ragion per cui se una maggioranza qualificata (esplicitamente richiamata ex art 1136/2) delibera un'innovazione "per migliorare la salubrità" (punto 1) non esiste convenzione contrattuale eventualmente pre-esistente che tenga, l'innovazione si fa.

Leonardo53 dice:

....Trattandosi poi di un tronco al quale chi vuole può allacciarsi, e considerando la spesa del puro allaccio + la spesa idraulica per portare l'acqua dal tronco al condominio, io la vederei piuttosto come innovazione gravosa suscettibile di utilizzo separato (art. 1121 c.c.)  per cui, chi vuole allacciarsi paga , ma pagherà anche chi non si allaccia oggi ma decide di allacciarsi successivamente......
 

Certo ma come ben saprai meglio di me, in caso di opposizione, la gravosità è un concetto sul quale può esprimersi solo il giudice di merito. Quindi chi non intendesse allacciarsi per non pagare dovrà  intraprendere un'azione legale con l'onere della prova, Scenario possibile ma poco probabile a mio parere. Che ne pensi?

Gadamer dice:

Scenario possibile ma poco probabile a mio parere. Che ne pensi?

Io penso che bisognerebbe innanzitutto quantificare la spesa e contare le maggioranze per poi vedere qual'è il costo nel caso in cui partecipano tutti e qual'è il costo nel caso in cui si decide per l'innovazione soggetta ad utilizzo separato.

Se la spesa è gravosa, ci sono buone probabilità che il Giudice la dichiari tale e non mi imbarcherei in una simile avventura.

Se la spesa non è gravosa ed è accettabile, io propenderei per trattarla comunque come una spesa suscettibile di utilizzo separato onde evitare di andare in giudizio.

"Meglio un cattivo accordo che una causa vinta"

Leonardo53 dice:

Io penso che bisognerebbe innanzitutto quantificare la spesa e contare le maggioranze per poi vedere qual'è il costo nel caso in cui partecipano tutti e qual'è il costo nel caso in cui si decide per l'innovazione soggetta ad utilizzo separato.

Se la spesa è gravosa, ci sono buone probabilità che il Giudice la dichiari tale e non mi imbarcherei in una simile avventura.

Se la spesa non è gravosa ed è accettabile, io propenderei per trattarla comunque come una spesa suscettibile di utilizzo separato onde evitare di andare in giudizio.

"Meglio un cattivo accordo che una causa vinta"

e così torniamo al #2!

marcog dice:

e così torniamo al #2!

Eh già, torniamo al #2 e, soprattutto.... direttamente e senza passare dal VIA 😂

Buongiorno,

Preciso che siamo un condominio costituito da 2 palazzine in totale 150 famiglie, non abbiamo cisterne per acqua potabile, abbiamo un allaccio diretto al pozzo. Le strade sono 2, 1)allacciarsi alla vecchia linea e risparmieremmo parecchio i costi di impianto, però gli impianti e le colonne montanti sono vecchie di 37 anni, rischiamo che l'acqua parte potabile e arriva ai rubinetti non potabile.

2) effettuare nuovo impianto con nuove tubazioni ma i costi salirebbero, però si da la possibilità a chi non vuole collegarsi alla potabile potrà rimanere con quella di pozzo.

Per questi 2 casi, più per il secondo, come si agira' alla ripartizione dei costi, raggiunti i 500+1 millesimi?

Grazie.

Bene, finite le vacanze, arrivano le precisazioni.

1- le vecchie tubature si possono anche trattare (lavaggio, disinfezione, protezione con appositi prodotti) ma credo che i costi non siano trascurabili.

2- per la scelta (tecnica) tra le due tue ipotesi di soluzione dovreste affidarvi ad un tecnico per un progetto, con la possibilità poi di valutare pro/contro di costi/benefici.

3- una volta decisa (a maggioranza e almeno 500 millesimi) la migliore soluzione praticabile, e se questa fosse di approntare nuove tubazioni e se queste potessero aggiungersi alle precedenti senza sostituirle, potrete verificare e valutare la possibilità del "godimento separato", cioè chi non vuole allacciarsi resta com'è e i favorevoli si accollano pro-quota la spesa.

Se invece dovesse rimanere l'impianto esistente o le nuove tubazioni (per motivi vari) dovessero essere in sostituzione delle vecchie, allora l'allaccio, mancando l'unanimità, potrebbe essere deliberato solo agli effetti di uno dei due motivi citati nell'art.1120 con la maggioranza dei presenti e almeno 500 mill. (se si tratta di "migliorare la sicurezza e la salubrità degli edifici e degli impianti") o 666,67 millesimi (se si tratta di "innovazioni dirette al miglioramento o all'uso più comodo o al maggior rendimento delle cose comuni"), però, trattandosi di valutazioni soggettive, rimarrebbe l'alea del possibile ricorso, le spese, la decisione del Giudice.

 

In tutti i casi, la ripartizione dei costi dovrà essere pro-quota millesimale, o di tutti o dei soli favorevoli nel caso detto di "godimento separato".

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