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VELISTA

Riconoscimento ai condomini delle detrazioni fiscali

Il mio condominio, composto da 225 unità immobiliari, è caratterizzato da un'alta percentuale di morosità a fronte della quale, regolarmente, non è possibile liquidare completamente nell'esercizio l'esecutore degli interventi che rientrano nelle detrazioni fiscali. Poichè il riconoscimento delle quote in detrazione avviene su base millesimale, accade che ai buoni pagatori viene riconosciuta una quota inferiore a quella effettivamente spettante e, in caso di riduzione della percentuale ammessa o di abolizione della detrazione, subiscono una perdita parziale o totale del loro credito. Contrariamente i morosi inseriscono nella dichiarazione dei redditi quote non pagate. Aggiungo che, in presenza di un'alta vetustà, qualche condomino passa a miglior vita senza poter usufruire completamente di quanto a lui dovuto. Leggo in alcuni forum che l'ostacolo è stato superato da alcuni amministratori introducendo una delibera assembleare nella quale si richiede che il riconoscimento del credito fiscale competa solamente ai condomini in regola con il versamento delle rate ma penso ne possano derivare difficoltà nella gestione amministrativa.

Ringrazio anticipatamente coloro che vorranno gentilmente farmi partecipe delle loro esperienze.

ciao

 

Penso che la delibera sia nulla.

 

Ma perchè non distribuite la cifra in modo corrispondente all'effettivo versato, all'interno dell'addebito corretto in base al riparto ?

 

Tizio ha effettuato pagamenti per !.000 € ma in base al criterio di riparto, avrebbe dovuto versare 1.500 €. In conseguenza di ciò, l'amministratore non ha potuto saldare la fattura ma solo alcuni acconti.

 

Certificherò a Tizio ai fini della detrazione solo i 1000 € che effettivamente ha versato e allorchè verserà il rimanente dovuto, gli certificherò il resto. Facendo così per tutti i condomini, la somma di quanto certificato risulterà corrispondente al versato, anche se parziale.

Il mio condominio, composto da 225 unità immobiliari, è caratterizzato da un'alta percentuale di morosità a fronte della quale, regolarmente, non è possibile liquidare completamente nell'esercizio l'esecutore degli interventi che rientrano nelle detrazioni fiscali. Poichè il riconoscimento delle quote in detrazione avviene su base millesimale, accade che ai buoni pagatori viene riconosciuta una quota inferiore a quella effettivamente spettante e, in caso di riduzione della percentuale ammessa o di abolizione della detrazione, subiscono una perdita parziale o totale del loro credito. Contrariamente i morosi inseriscono nella dichiarazione dei redditi quote non pagate. Aggiungo che, in presenza di un'alta vetustà, qualche condomino passa a miglior vita senza poter usufruire completamente di quanto a lui dovuto. Leggo in alcuni forum che l'ostacolo è stato superato da alcuni amministratori introducendo una delibera assembleare nella quale si richiede che il riconoscimento del credito fiscale competa solamente ai condomini in regola con il versamento delle rate ma penso ne possano derivare difficoltà nella gestione amministrativa.

Ringrazio anticipatamente coloro che vorranno gentilmente farmi partecipe delle loro esperienze.

la ripartizione di quanto può essere portato in detrazione è in base a quanto "bonificato" all'impresa ed è eseguita su base millesimale.

 

detto ciò, l'amministratore certifica ai condomini entro febbraio quanto è la loro quota detraibile e all'ade, oltre la loro quota, se è stata completamente versata alla data del 31/12 dell'anno di competenza o no.

 

ogni condomino contribuente è responsabile personalmente verso il fisco e sa (deve sapere) se e quanto può detrarre; anche se ha versato parzialmente rispetto a quanto gli competerebbe, può comunque detrarre la quota a lui imputabile se versa il rimanente al condominio entro la data limite della sua dichiarazione dei redditi (e questo ovviamente l'amministratore non può saperlo).

 

quindi se l'amministratore certifica al condomino quanto è stato bonificato in totale, quant'è la sua quota imputabile e quant'è il versato è a posto: lui potrà detrarre il minor importo tra il versato e la quota a lui imputabile.

 

qui c'è qual che dice l'ade (e anche in altre discussioni sul forum):

 

--link_rimosso--

ci sarà una situazione contabile in cui alcuni condomini saranno a credito rispetto a quanto speso ed altri a debito, ma questo appunto, è un fatto contabile.

certo è che, visto che per colpa dei morosi non si sono potute pagare tutte le fatture previste, i virtuosi che hanno versato il dovuto devono aspettare i versamenti dei morosi affinchè vengano pagate le rimanenti fatture e quindi usufruire del recupero fiscale.

la ripartizione di quanto può essere portato in detrazione è in base a quanto "bonificato" all'impresa ed è eseguita su base millesimale.

 

certo è che, visto che per colpa dei morosi non si sono potute pagare tutte le fatture previste, i virtuosi che hanno versato il dovuto devono aspettare i versamenti dei morosi affinchè vengano pagate le rimanenti fatture e quindi usufruire del recupero fiscale.

ciao

 

non condivido le tue affermazioni sopra riportate.

 

La certificazione della detrazione fiscale sarà in base alla spesa di competenza del singolo condomino per tale manutenzione in base a quanto a lui addebitato, se versato entro il 31.12 e l'unico criterio non è in base alle tabelle millesimali, ma a quelle di riparto della spesa in detrazione.

 

L'amministratore versa quanto introitato a copertura di tale intervento, e se il pagamento è stato solo parziale, certificherà l'intera spesa a chi ha pagato tutto, mentre certificherà la spesa corrispondente alle quote anticipate a chi ha fatto solo versamenti parziali.

 

Perchè e quale norma impone a me corretto di non portare in detrazione l'intera spesa versata a favore dei morosi ?

ciao

 

non condivido le tue affermazioni sopra riportate.

 

La certificazione della detrazione fiscale sarà in base alla spesa di competenza del singolo condomino per tale manutenzione in base a quanto a lui addebitato, se versato entro il 31.12 e l'unico criterio non è in base alle tabelle millesimali, ma a quelle di riparto della spesa in detrazione.

 

L'amministratore versa quanto introitato a copertura di tale intervento, e se il pagamento è stato solo parziale, certificherà l'intera spesa a chi ha pagato tutto, mentre certificherà la spesa corrispondente alle quote anticipate a chi ha fatto solo versamenti parziali.

 

Perchè e quale norma impone a me corretto di non portare in detrazione l'intera spesa versata a favore dei morosi ?

Camillo io sono d'accordo con te ma non capisco perché tutti qui la pensano diversamente da noi eppure l'articolo del Sole 24 ore mi sembra ci dia ragione: --link_rimosso--

L'articolo del sole 24 ore dà delle indicazioni su come compilare il programma d'invio degli importi da comunicare all'Ade in merito ai lavori di ristrutturazioni per ogni singolo condomino. Tali importi, ovviamente, devono corrispondere con quanto certificato al singolo condomino. A mio avviso l'articolo dice questo:

Lavori 100.000

Partecipano 5 condòmini. Ciascuno deve quindi versare € 20.000, ma uno dei condòmini ne versa solo 10.000

Bonificato 90.000 nel 2016

L'amministratore comunica all'ADE entro febbraio 2017 e certifica ai condomini:

€ 20.000 per 4 condomini e € 10.000 per il condomino moroso.

Nel 2017 il condomino moroso paga il residuo ed io nel 2017 bonifico i 10.000 euro rimanenti alla ditta. Entro il 28 di febbr. del 2018 comunicherò all'ADE l'importo di € 10.000 per un solo condomino e rilascerò soltanto allo stesso la certificazione di € 10.000. Insomma è la cosa più giusta e non penalizza in alcun modo l'ADE.

ciao

 

non condivido le tue affermazioni sopra riportate.

 

La certificazione della detrazione fiscale sarà in base alla spesa di competenza del singolo condomino per tale manutenzione in base a quanto a lui addebitato, se versato entro il 31.12 e l'unico criterio non è in base alle tabelle millesimali, ma a quelle di riparto della spesa in detrazione.

 

L'amministratore versa quanto introitato a copertura di tale intervento, e se il pagamento è stato solo parziale, certificherà l'intera spesa a chi ha pagato tutto, mentre certificherà la spesa corrispondente alle quote anticipate a chi ha fatto solo versamenti parziali.

 

Perchè e quale norma impone a me corretto di non portare in detrazione l'intera spesa versata a favore dei morosi ?

l'ade dice :

Per gli interventi effettuati sulle parti comuni dell’edificio, il beneficio compete conriferimento all’anno di effettuazione del bonifico da parte dell’amministrazione delcondominio.In tale ipotesi, la detrazione spetta al singolo condomino nel limite della quota a luiimputabile, a condizione che quest’ultima sia stata effettivamente versata alcondominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.

MANUTENZIONE ORDINARIAGli interventi di manutenzione ordinaria sono ammessi all’agevolazione solo quandoriguardano le parti comuni. La detrazione spetta ad ogni condomino in base allaquota millesimale

per "quota a lui imputabile" io intendo quella millesimale sul bonifico effettuato.

L'articolo del sole 24 ore dà delle indicazioni su come compilare il programma d'invio degli importi da comunicare all'Ade in merito ai lavori di ristrutturazioni per ogni singolo condomino. Tali importi, ovviamente, devono corrispondere con quanto certificato al singolo condomino. A mio avviso l'articolo dice questo:

Lavori 100.000

Partecipano 5 condòmini. Ciascuno deve quindi versare € 20.000, ma uno dei condòmini ne versa solo 10.000

Bonificato 90.000 nel 2016

L'amministratore comunica all'ADE entro febbraio 2017 e certifica ai condomini:

€ 20.000 per 4 condomini e € 10.000 per il condomino moroso.

Nel 2017 il condomino moroso paga il residuo ed io nel 2017 bonifico i 10.000 euro rimanenti alla ditta. Entro il 28 di febbr. del 2018 comunicherò all'ADE l'importo di € 10.000 per un solo condomino e rilascerò soltanto allo stesso la certificazione di € 10.000. Insomma è la cosa più giusta e non penalizza in alcun modo l'ADE.

 

ciao.

sai che abbiamo già sviscerato in altri post la questione.

 

se il condomino versa a maggio il resto di quanto dovuto, può detrarre l'intera quota imputabile (lo dice l'ade).

quant'è la sua quota da portare in detrazione sulla sua dichiarazione visto che ha versato l'intero importo come gli altri ?

il bonificato diviso 5 (18000) ?

ma gli altri hanno una certificazione che dice che possono detrarre 20000 e magari hanno già compilato e inviato il 730 precompilato con i tuoi importi (20000)

 

allora detrae anche lui 20000 ?

 

in entrambi i casi avremo che a fronte di un bonificato di 90.000 ci saranno o 98000 o 100000 in detrazione.

da chi va l'ade a chiedere spiegazioni sul surplus di detrazione ?

 

... però non vorrei reimpostare tutta la discussione ...

 

😂

ciao.

sai che abbiamo già sviscerato in altri post la questione.

 

se il condomino versa a maggio il resto di quanto dovuto, può detrarre l'intera quota imputabile (lo dice l'ade).

quant'è la sua quota da portare in detrazione sulla sua dichiarazione visto che ha versato l'intero importo come gli altri ?

il bonificato diviso 5 (18000) ?

ma gli altri hanno una certificazione che dice che possono detrarre 20000 e magari hanno già compilato e inviato il 730 precompilato con i tuoi importi (20000)

 

allora detrae anche lui 20000 ?

 

in entrambi i casi avremo che a fronte di un bonificato di 90.000 ci saranno o 98000 o 100000 in detrazione.

da chi va l'ade a chiedere spiegazioni sul surplus di detrazione ?

 

... però non vorrei reimpostare tutta la discussione ...

 

😂

ciao

 

io resto della mia idea, ma portando al limite la posizione di paul_cayard

Tutti i condomini nel 2017 versano la quota entro il 31.05.2017, ed io con bonifico parlante verso tutta la quota entro il 31.05.2017, essendo condomini che hanno versato al condominio, potranno già iniziare il recupero dal 2017.

Se fosse così sarebbe assurdo, ma .... tutto e possibile, anche se ne sono assolutamente convinto del contrario.

Io ho sempre operato come esposto, e non ho mai avuto problemi.

Esattamente, e anche il software è impostato per procedere in questo modo. Perché devo certificare di più ai condomini che hanno pagato di meno di quello che gli compete e dire ai condomini virtuosi che una parte di quello che hanno versato lo potranno portare in detrazione in un anno successivo (quando cioè il moroso avrà versato la differenza che gli spetta).

Anche Marco Zandonà, uno dei massimi esperti in materia di detrazioni fiscali (Esperto Risponde del Il Sole 24 Ore n. 20 del 29/05/2017) conferma la correttezza di questa procedura.

L'articolo del sole 24 ore dà delle indicazioni su come compilare il programma d'invio degli importi da comunicare all'Ade in merito ai lavori di ristrutturazioni per ogni singolo condomino. Tali importi, ovviamente, devono corrispondere con quanto certificato al singolo condomino. A mio avviso l'articolo dice questo:

Lavori 100.000

Partecipano 5 condòmini. Ciascuno deve quindi versare € 20.000, ma uno dei condòmini ne versa solo 10.000

Bonificato 90.000 nel 2016

L'amministratore comunica all'ADE entro febbraio 2017 e certifica ai condomini:

€ 20.000 per 4 condomini e € 10.000 per il condomino moroso.

Nel 2017 il condomino moroso paga il residuo ed io nel 2017 bonifico i 10.000 euro rimanenti alla ditta. Entro il 28 di febbr. del 2018 comunicherò all'ADE l'importo di € 10.000 per un solo condomino e rilascerò soltanto allo stesso la certificazione di € 10.000. Insomma è la cosa più giusta e non penalizza in alcun modo l'ADE.

@ camillo

@ unmondomigliore

@ thorwald

 

anch'io ho sempre operato come esposto e non ho mai avuto problemi, questo non significa che un modo sia giusto e l'altro sbagliato: bisognerebbe aspettare un controllo dell'ade 🙂

ciao

 

io resto della mia idea, ma portando al limite la posizione di paul_cayard

Tutti i condomini nel 2017 versano la quota entro il 31.05.2017, ed io con bonifico parlante verso tutta la quota entro il 31.05.2017, essendo condomini che hanno versato al condominio, potranno già iniziare il recupero dal 2017.

Se fosse così sarebbe assurdo, ma .... tutto e possibile, anche se ne sono assolutamente convinto del contrario.

Io ho sempre operato come esposto, e non ho mai avuto problemi.

seguo il tuo ragionamento ...

 

l'anno di riferimento è l'anno 2016.

se hai fatto dei bonifici parlanti sono quelli del 2016 (quelli del 2017 vanno all'anno dopo) non potrai comunicare alcunchè all'ade nè ai condomini poichè non ti hanno versato nulla.

li indicherai nel quadro ac.

versano a maggio e il fisco gli dà il diritto di portare in detrazione la quota a loro imputabile rispetto al bonificato del 2016.

quindi nella loro dichiarazione dei redditi del 2017 (anno di riferimento 2016) sono legittimati a detrarre quanto hanno versato (se pur nel 2017).

questo è quel che dice il fisco.

 

ti chiederanno copia delle fatture e dei bonifici in quanto non hanno avuto la tua certificazione (come avresti potuto a febbraio conoscere cosa sarebbe successo a maggio ...) per avere dei giustificativi se incorreranno in una ispezione.

ps

anch'io ho sempre operato così senza avere problemi, ma non significa che una ipotesi sia giusta e l'altra sbagliata ... bisognerebbe aspettare una ispezione dell'ade ...

🙂

@ camillo

@ unmondomigliore

@ thorwald

 

anch'io ho sempre operato come esposto e non ho mai avuto problemi, questo non significa che un modo sia giusto e l'altro sbagliato: bisognerebbe aspettare un controllo dell'ade 🙂

Ciao

 

non mi risulta che abbia parlato di versato di ciascun condomino, ma la certificazione dice che tizio ha pagato x in base alle sue quote millesimali, ma se non li ha ancora versati, perchè gli devo ora fare una dichiarazione ....."falsa", in quanto effettivamente non li ha versati, penalizzando chi invece ha correttamente versato e che ora dovrei dichiarare che ha versato meno perchè non ho il bonifico parlante che copre tutta la cifra ?

non faccio una dichiarazione falsa, perchè il sw ade prevede, oltre all'indicazione della quota millesimale eventualmente spettante ad ognuno, anche una casella che specifica (se spuntata) che il contribuente/condòmino non ha versato interamente quella cifra nella'anno di competenza.

 

parallelamente, nella certificazione al condòmino, indico quanto è la sua quota millesimale di speso e qual'è la quota effettivamente versata.

saprà lui cosa fare nel futuro in base a quanto stabilisce il fisco (versamento del rimanente entro la data limite della dichiarazione dei redditi).

 

ps

non si dichiara che i virtuosi hanno "versato meno", io dichiaro che c'è una quota millesimale di speso (ripartita in base al bonificato) e una quota versata; nel caso dei virtuosi, essendo superiore alla quota di speso imputabile, la casella nel sw ade non è spuntata (infatti ha ovviamente versato al 31/12 quanto è a lui imputabile).

Ciao se leggi il tuo post, affermi che il condomino avrebbe diritto alla certificazione anche se ha versato dopo il 31.12 ma prima della data di presentazione della dichiarazione.

Ma se io non ho il bonifico parlante del 2016, come faccio a certificargli ciò.

Il mio esempio era per portare agli estremi il tuo ragionamento. Io posso certificare solo quello che ho pagato entro il 31.12.2016 e se ad aprile un condomino versa, non gli faccio la dichiarazione, ma gliela farò l'anno successivo al versamento.

ciao.

non lo dico io, lo dice l'agenzia delle entrate ... (pag. 4)

 

--link_rimosso--

 

Per gli interventi effettuati sulle parti comuni dell’edificio, il beneficio compete conriferimento all’anno di effettuazione del bonifico da parte dell’amministrazione delcondominio.In tale ipotesi, la detrazione spetta al singolo condomino nel limite della quota a luiimputabile, a condizione che quest’ultima sia stata effettivamente versata alcondominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.

certo che si certifica solo quello che si è pagato (bonificato) nell'anno di riferimento: d'altronde non è dato conoscere il futuro 🙂

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