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eleirbag77

Revoca amministratore - puó ritenersi nulla l'assemblea autoconvocata dai condomini?

ciao, un condominio ha inviato lettera di revoca amministratore tramite raccomandata il 20 giugno. La raccomandata è stata ritirata dall'amministratore a metà luglio. Nel frattempo i condomini trascorsi i 10 giorni dall'invio della raccomandata si sono autoconvocati ed hanno revocato l'amministratore.

L'amministratore ritirata la raccomandata entro i 10 giorni dalla ricezione della raccomandata ha convocato assemblea.

Puó ritenersi nulla l'assemblea autoconvocata dai condomini? O è valida? I 10 giorni partono dall'invio della raccomandata, dalla giacenza o da quando l'amministratore ritira e viene a conoscenza del contenuto della lettera?

Grazie

I 10 giorni partono dall'invio della raccomandata, dalla giacenza o da quando l'amministratore ritira e viene a conoscenza del contenuto della lettera ? Grazie

Dalla "compiuta giacenza".

Questo accade quando le disposizioni di legge non sono coerenti.

 

Art. 66 disp. att. Decorsi inutilmente dieci giorni dalla richiesta, i detti condomini possono provvedere direttamente alla convocazione.

 

E' indubbio che è impossibile per chiunque essere a conoscenza di una richiesta prima che questa gli sia recapitata.

 

Secondo la Cass. sent. n. 27526/2015 la lettera raccomandata spedita a mezzo del servizio postale, non consegnata al destinatario a causa della sua assenza e/o delle persone abilitate a riceverla, si presume pervenuta alla data in cui è rilasciato il relativo avviso di giacenza presso l’ufficio postale. (fonte)

 

Ma è anche vero che

 

Le raccomandate, inviate presso la residenza anagrafica del destinatario, non ritirate per compiuta giacenza, sono quindi valide, ossia si presumono ugualmente conosciute dal destinatario. Deve risultare che (come è ovvio) il postino abbia osservato tutte le procedure per la compiuta giacenza.

 

(fonte)

 

Per cui, da parte mia, la richiesta si intende conosciuta al massimo allo scadere della compiuta giacenza.

 

In tali frangenti è utile il servizio col quale puoi monitorare il tuo invio su Cerca Spedizioni, tramite numero verde o via sms.

Poichè il mandato di amministratore "dovrebbe" essere basato sulla fiducia reciproca, a prescindere dalle modalità di revoca dello stesso, mi chiedo: vale la pena sindacare sulla questione se siano stati o meno rispettati i tempi che devono trascorrere per autoconvocare un'assemblea? Se la revoca è stata deliberata con le maggioranze previse, e nessuno dei condòmini ha la minima intenzione di impugnarla per "difendere" l'amministratore uscente, a che pro discutere? L'amministratore non potrà certo impugnare la delibera, non solo perchè amministratore non lo è più, ma anche perchè ammesso che potesse (e comunque non può), l'assemblea certamente richiederebbe una nuova convocazione per ratificare la scelta. Al povero amministratore revocato non rimane che accettare la scelta, ragionare sul motivo che ha spinto i condòmini ad allontanarlo, e imparare dai propri errori.

L'amministratore ritirata la raccomandata entro i 10 giorni dalla ricezione della raccomandata ha convocato assemblea.
Dato che l'amministratore ha convocato l'assemblea entro i termini previsti dall'art 66 Dacc avvisando i condomini, l'assemblea autoconvocata dai condomini non ha validità, per cui sarà necessario attendere l'assemblea convocata dall'amministratore e ri deliberare la revoca, e nella stessa assemblea nominare un successore altrimenti l'amministratore appena revocato rimarrà in proroga.
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