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studio78

Amministratore non vuole inviarmi comunicazioni via PEC

Salve,

un'amministratore può essere obbligato ad inviarmi le comunicazioni (convocazioni, verbali ecc) a mezzo pec?

Ho segnalato più volte di non voler ricevere a mezzo raccomandata cartacea i documenti, ma risponde di non esser obbligato a soddisfare la mia richiesta.

E' vero?

Grazie a tutti

Purtroppo è vero fintantoché non sarete voi in assemblea a decidere come essere contattati, al prossimo rinnovo del mandato.

L'amministratore non ha alcun obbligo di legge di avere un indirizzo PEC da cui inviare la documentazione richiesta. Potreste però "obbligarlo" ad averne uno di condominio deliberandolo in assemblea con le maggioranze ordinarie di prima e seconda convocazione chiedendo di utilizzarlo per spedire le convocazioni e i verbali a chi lo richiede. In ogni caso sebbene sia d'uso comune addebitare i costi di raccomandata tra le spese individuali, la giurisprudenza è costante nell'affermare che le spese devono essere divise per tabella di proprietà.

L'invio dei documenti deve essere uguale per tutti non si possono inviare ad alcuni condomini via Pec ad altri via fax ad altri per rrr, ad altri a mano o per telefono, i condomini devono decidere tutti insieme come ricevere i documenti, ultimamente sto vedendo che alcuni amministratori che inviano ai condomini delle PEC gli addebitano le spese come per una rrr (che poi è la verità), sono curioso di vedere cosa risponderà la giurisprudenza a riguardo.

L'invio dei documenti deve essere uguale per tutti non si possono inviare ad alcuni condomini via Pec ad altri via fax ad altri per rrr, ad altri a mano o per telefono, i condomini devono decidere tutti insieme come ricevere i documenti, ultimamente sto vedendo che alcuni amministratori che inviano ai condomini delle PEC gli addebitano le spese come per una rrr (che poi è la verità), sono curioso di vedere cosa risponderà la giurisprudenza a riguardo.

non è scritto da nessuna parte che gli invii devono essere fatti tutti allo stesso modo (per telefono non è previsto 🙂

........ultimamente sto vedendo che alcuni amministratori che inviano ai condomini delle PEC gli addebitano le spese come per una rrr (che poi è la verità), sono curioso di vedere cosa risponderà la giurisprudenza a riguardo.

Nella gestione ordinaria gli invii che richiedono la dimostrazione dell’avvenuta consegna sono gli avvisi di convocazione di assemblea e la consegna del verbale agli assenti.

Pur riconoscendo all’amministratore professionista il costo dell’invio via PEC equiparato a quello della raccomandata A.R. , è auspicabile che addebiti al condominio il costo di una sola raccomandata e non quello ottenuto moltiplicandolo per il numero dei destinatari, visto che con un unico invio via PEC si possono raggiungere molteplici destinatari.

Nella gestione ordinaria gli invii che richiedono la dimostrazione dell’avvenuta consegna sono gli avvisi di convocazione di assemblea e la consegna del verbale agli assenti.

Pur riconoscendo all’amministratore professionista il costo dell’invio via PEC equiparato a quello della raccomandata A.R. , è auspicabile che addebiti al condominio il costo di una sola raccomandata e non quello ottenuto moltiplicandolo per il numero dei destinatari, visto che con un unico invio via PEC si possono raggiungere molteplici destinatari.

Temo che con i nuovi rigori della legge privacy sarà prudente evitare l'unico invio e si debba fare un invio per ogni destinatario.

Temo che con i nuovi rigori della legge privacy sarà prudente evitare l'unico invio e si debba fare un invio per ogni destinatario.

non sono aggiornato, lo ammetto, sui nuovi rigori della legge privacy ma significa che se invio la convocazione dell'assemblea a tot condomini con unico invio pec sto rischiando perchè non posso rendere noto tra i condomini che alcuni di loro stanno ricevendo e leggeranno le stesse cose ?

non sono aggiornato, lo ammetto, sui nuovi rigori della legge privacy ma significa che se invio la convocazione dell'assemblea a tot condomini con unico invio pec sto rischiando perchè non posso rendere noto tra i condomini che alcuni di loro stanno ricevendo e leggeranno le stesse cose ?

secondo me è una cavolata perché a fronte di un invio solo di un messaggio pec avrai dal sistema n ricevute per quanti sono i destinatari.

La privacy poi non so cosa c'entri visto che si possono fare tanti bcc. Il ricevente vedrà solo l'email del mittente e non tutte le altre email associate all'unico messaggio.

secondo me è una cavolata perché a fronte di un invio solo di un messaggio pec avrai dal sistema n ricevute per quanti sono i destinatari.

La privacy poi non so cosa c'entri visto che si possono fare tanti bcc. Il ricevente vedrà solo l'email del mittente e non tutte le altre email associate all'unico messaggio.

si, ma al di la dei tanti bcc, io sto inviando una comunicazione formale uguale e identica per tutti quanti e non capisco cosa mi voglia segnalare il garante.

forse metto a conoscenza fra i condomini i loro indirizzi pec ?

ma questi indirizzi sono pubblici ... c'è il sito del ministero che te li fa trovare.

 

https://www.inipec.gov.it/cerca-pec

forse c'è qualcos'altro che, come dicevo prima, non conosco. 🤔

si, ma al di la dei tanti bcc, io sto inviando una comunicazione formale uguale e identica per tutti quanti e non capisco cosa mi voglia segnalare il garante.

forse metto a conoscenza fra i condomini i loro indirizzi pec ?

ma questi indirizzi sono pubblici ... c'è il sito del ministero che te li fa trovare.

 

https://www.inipec.gov.it/cerca-pec

forse c'è qualcos'altro che, come dicevo prima, non conosco. 🤔

Temo che con i nuovi rigori della legge privacy sarà prudente evitare l'unico invio e si debba fare un invio per ogni destinatario.

Osservazione pertinente!

Il problema privacy può esser sollevato da persona pignola non sul contenuto della missiva condominiale, bensì proprio sull'invio collettivo che contro la volontà o all'insaputa di un interessato può render palese la sua e-mail anche a destinatari che fino a quel momento ignoravano quel recapito.

 

- - - Aggiornato - - -

 

Non capisco però che problema c'è eventualmente a fare n pec separate. Copia e incolla et voila'.

Dipende dalla struttura organizzativa dello studio amministrativo, dalla sua forza lavoro e dal numero di clienti gestiti.

Mi correggo: il blind carbon copy non è ammesso nelle pec, nel senso che un messaggio in bcc non genera ricevute.

Quindi meglio n messaggi separati e passa la paura.

no, le pec pubbliche sono quelle delle società e dei professionisti, non le pec dei privati.

Non capisco però che problema c'è eventualmente a fare n pec separate. Copia e incolla et voila'.

lo so.

io ho solo tre pec di privati e comunque da tutti mi sono fatto rilasciare, all'epoca della mia richiesta, l'autorizzazione ad inserire quegli indirizzi nell'anagrafe condominiale come dato consultabile al pari degli altri dati previsti.

nessuno ha obiettato, ma ora che capirò se e quali rischi si possono correre mi organizzerò per superare la cosa.

in assemblea mettete all'ODG, privacy comunicazione pec, mail...

poi la girate quanto volete (tanto i condomini nn capiscono una fava...) e verbalizzate che autorizzate ad inviare pec a tutti che quindi diventa pubblica tra i comunisti, clienti fornitori. bla bla bla... senza obbligo di rendiconto...

e siete a posto..

 

devo spiegarvi tutto io? ma non capite che è tutta una perdita di tempo...

Il problema non si pone con chi non ne capisce una fava...

E' con gli altri - ci sono e non sono pochi - che il tuo bel compitino che ti eri preparato finisce a carte quarantotto !

Temo che con i nuovi rigori della legge privacy sarà prudente evitare l'unico invio e si debba fare un invio per ogni destinatario.

Giusta precisazione.

L’utilizzo della PEC non consente la copia per conoscenza nascosta, quindi con l’invio a più destinatari della medesima copia si rendono noti gli indirizzi PEC di tutti i destinatari.

Come l’amministratore non può comunicare gli indirizzi mail di posta ordinaria o i numeri telefonici fissi e mobili non presenti in elenchi pubblici, in egual maniera non può rendere noti gli indirizzi PEC, laddove non sia stato previamente autorizzato dai singoli condomini al loro trattamento.

Con il mio intervento ho voluto sottolineare l’eventuale esosa richiesta dell’amministratore a fronte degli invii via PEC al costo delle raccomandate A.R.

Con il mio intervento ho voluto sottolineare l’eventuale esosa richiesta dell’amministratore a fronte degli invii via PEC al costo delle raccomandate A.R.

Su questo concordo, ma è anche da dire che gli invii singoli comportano molto dispendio di tempo (e non soltanto). Per ogni invio dobbiamo stampare la comunicazione e le sue ricevute (perchè alla documentazione condominiale devono comunque restare disponibili in cartaceo), e se il pdf da allegare è molto pesante...partono anche minuti per ogni singola allegazione.

Su questo concordo, ma è anche da dire che gli invii singoli comportano molto dispendio di tempo (e non soltanto). Per ogni invio dobbiamo stampare la comunicazione e le sue ricevute (perchè alla documentazione condominiale devono comunque restare disponibili in cartaceo), e se il pdf da allegare è molto pesante...partono anche minuti per ogni singola allegazione.

Qualsiasi allegato alla pec che non sia firmato digitalmente non è certificato: in poche parole non basta allegare un file semplice alla pec per far si che questa lo certifichi.

Inoltre per ovviare alle spese di stampa basta portarsi il pc portatile in assemblea ed il gioco eè fatto.

Una pec stampata ha valore nullo.

per ovviare alle spese di stampa basta portarsi il pc portatile in assemblea ed il gioco eè fatto.

Una pec stampata ha valore nullo.

Una pec stampata insieme alla sua ricevuta di consegna ha tutto il valore che deve avere.

 

E stampare il tutto si deve necessariamente, per costituire quella documentazione condominiale che deve esserci e che, in caso di successione nell'amm.ne, deve essere passata al successore.

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