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raffa73

Vendita immobile di piu' comproprietari: problemi nel contratto definitivo

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Buongiorno,

espongo al Forum la questione che mi sta a cuore:

in un contratto di compravendita di un immobile

vi sono 3 comproprietari che vendono a una sola parte acquirente;

2 dei 3 comproprietari danno procura speciale al terzo perche' proceda alla vendita alla parte acquirente, mediante rogito presso notaio;

nell'atto di compravendita definitivo, alla voce “parte venditrice” compaiono pero' solo i nomi di due dei tre comproprietari (in questo caso, i due che avevano dato delega al terzo di vendere per loro conto) MA NON del terzo comproprietario (colui che era stato delegato alla vendita).

Aggiungo poi che, nel mio caso, tutte le parti in causa (comproprietari e acquirente) sono nel frattempo decedute, perche' si tratta di un contratto lontano nel tempo.

La mia domanda e': l'originale contratto di compravendita dell'immobile e' valido a tutti gli effetti?

Potrebbe sorgere qualche problema, in capo agli eredi, di legittimita' dell'atto di vendita?

Grazie.

Se i comproprietari che avevano il titolo originario erano 3, l'atto notarile di trasferimento della proprietà doveva essere redatto indicando come parte venditrice tutti e 3 i comproprietari (a prescindere dalle deleghe). Indicandone solo 2, l'atto, per quanto mi riguarda, è nullo ...

L’immobile oggetto della compravendita in proprietà indivisa fra i tre comproprietari è stato trasferito tutto o in parte?

Il procuratore potrebbe non aver trasferito la sua quota parte indivisa ed il contratto da lui firmato potrebbe essere valido.

La nota di trascrizione e la visura catastale descrivono correttamente l’intero bene e i soggetti a favore e contro cui fa riferimento l’atto?

Potrebbe trattarsi di un errore materiale forse (?) rettificabile, e ti consiglio la lettura dell’articolo all’indirizzo

--link_rimosso--).aspx

Salve,

sono colui che ha dato inizio a questa discussione.

Intanto ringrazio vivamente quanti hanno gia' esposto i loro preziosi pareri sulla questione.

Poi devo una precisazione a chi chiede se il delegato alla vendita ha anch'egli trasferito il diritto di proprieta' della sua quota: si', pur non essendo riportato il suo nome come parte venditrice, costui ha effettivamente incassato i proventi della vendita ANCHE della sua parte dall'acquirente.

Per il resto, non ho ancora provveduto ad effettuare una visura catastale.

Da ultimo, confesso la mia ignoranza: cos'e' la "nota di trascrizione" citata nella risposta? Io posseggo solo l'atto di compravendita, come e' stato conservato all'archivio notarile, ed ho fatto anche fatica a ritrovarlo, perche' non possedevo l'originale.

Grazie ancora per gli interventi solleciti.

Dopo la firma del rogito, il Notaio provvede ad effettuare la registrazione e la trascrizione dell’atto presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari, nonché la voltura catastale.

Pertanto, se effettui un’ispezione ipotecaria presso il suddetto ufficio, ad esempio per immobile , ti sarà consegnato un elenco sintetico , in ordine cronologico, di tutti gli atti in cui è menzionato l’immobile oggetto del rogito e fra questi la trascrizione dell’atto che a te interessa, con i dati relativi alla trascrizione (data e num. Registro Particolare e Generale), Notaio, data e num Repertorio dell’atto, tipo di contratto.

Nella nota di trascrizione dell’atto di vendita, che richiederai, oltre ai dati relativi al Notaio rogante ed all’atto, nella sezione immobili è descritto l’immobile e nella sezione soggetti sono riportati i dati dell’acquirente (soggetto a favore) e i dati relativi ai venditori (soggetti contro) tra cui dovebbe essere presente il soggetto cui è stata data la delega.

molto molto strano che il notaio rogitante non si sia accordo che vi fossero tre comproprietari,

Una cosa molto importante, ma questo atto in che anno è stato fatto?

 

Comunque la legge tutela sempre il terzo in buona fede, ossia in questo caso l'acquirente.

per cui se nascessero storie, il terzo acquirente e i suoi aventi causa sarebbero tutelati-

Inoltre se è passato molto tempo, anche se l'atto fosse viziato, sarebbe intervenuta usucapione.

In definitiva l'immobile è di chi lo ha acquistato e dei suoi aventi causa

Salve,

sono colui che ha dato inizio alla discussione.

Intanto, ancora grazie per i preziosi interventi dei partecipanti al forum.

A chi chiedeva in quale anno e' stato redatto l'atto di compravendita: 1973.

Ho un'ulteriore domanda da porre, sempre nella mia ignoranza pressoche' totale della questione:

io ho recuperato l'atto di compravendita presso l'archivio notarile, ma non vi era allegata la visura che attestasse l'effettiva voltura della proprieta' all'acquirente; quest'ultima deve essere di norma allegata alla registrazione dell'atto di compravendita da parte del notaio oppure no?

In assenza della visura che attesti l'avvenuta voltura, spetta dunque a me fare richiesta di una visura riportante tutte le informazioni del caso?

Grazie ancora agli intervenuti.

La visura presso il catasto non ti dà la certezza della titolarità dei diritti iscritti, tuttavia ti può già fornire utili informazioni da verificare successivamente con un’ispezione ipotecaria presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari, come già indicato nel post #5.

un’ispezione ipotecaria presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari, come già indicato nel post #5.

Si chiama visura ipocatastale ?

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