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maumau

Utenze intestate a soggetto terzo e non pagate dall'inquilino. Possibile il distacco?

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Tizio cede in locazione commerciale un immobile a Caio, le cui utenze sono intestate ad un soggetto ESTRANEO al contratto, fratello del proprietario, Sempronio.

Il contratto dice "tizio consegna l'immobile con allaccio acqua e fornitura, nonchè allaccio energia elettrica operativa dall'erogatore; il conduttore s'impegna a volturare le utenze a suo nome".

 

Ma Caio non paga l'affitto, non voltura le utenze e non rimborsa le utenze a sempronio.

 

Sempronio si chiede se può dar disdetta e far staccare le utenze (o non pagarle...lasciando che le stacchino), stante il mancato rispetto dell'inquilino di quanto previsto nel contratto: volturarsi le utenze.

 

E si domanda se x evitare rivalse sia meglio avvisare il conduttore dicendo: se non ti intesti le utenze entro tot. giorni attenzione che io intento dar disdetta (o non pagare più, visto che poi non me le rimborsi).

 

Ha il dubbio però di potersi mettere nei guai (es: denuncia x esercizio arbitrario proprie ragioni, oppure richiesta danni per mancato esercizio dell'attività a causa della sospensione dell'energia elettrica).

 

cosa consigliereste?

Specifico che è partito lo sfratto per morosità, ma visti i tempi vorrebbe capire se può nel frattempo far staccare le utenze.

Non è lecito.

 

Trattandosi di locazione commerciale, qualora vi sia utilizzo di riscaldamento centralizzato, può esser percorribile l'opzione del taglio del riscaldamento ma non ad opera del locatore bensì per iniziativa dell'amministratore secondo il dettato dell'art. 63 dacc comma 3: "In caso di mora nel pagamento dei contributi che si sia protratta per un semestre, l'amministratore puo' sospendere il condomino moroso dalla fruizione dei servizi comuni suscettibili di godimento separato."

Maggiori informazioni al link che segue:

--link_rimosso--

Non si sta parlando di utenze o servizi condominiali .ma di utenze private intestate ad un terzo soggetto ovvero il fratello del locatore .

Perche' mai dovrebbe continuare a fare beneficenza ?

preciso, infatti, che trattasi di immobile commerciale non posto in un condominio, ma autonomo.

Non è comunque lecito staccarle: Caio potrà sempre sostenere che si stava attivando per volturare le utenze, ergo, proprio come sospetta Maumau sarà libero di prendersela col locatore Tizio per inadempienza contrattuale che ha determinato il blocco dell'esercizio dell'attività e con Sempronio per esercizio arbitrario delle proprie ragioni.

 

Fossi in Sempronio... una bella raccomandata AR a Tizio dove il succo del discorso si riassume così: guarda che non sto messo bene e dovendo tagliare delle spese sappi che da ora in poi non pagherò più le utenze dell'immobile in tua conduzione....

La raccomandata unitamente al patto di volturare in contratto di locazione non lasciano via di scampo al conduttore: dovrà obbligatoriamente intestarsi le utenze se vuole esercitare la sua attività.

Questo si che si può fare, senza far correre rischi ai due fratelli, salvo che Sempronio diventerà moroso nei confronti delle società fornitrici delle utenze.

Lo stesso problema io l'ho risolto così.

Inviato una raccomandata, invitanto l'inquilino ad intestarsi dell'utenza, - nel mio caso acqua -, e per conoscenza all'ente erogatore.

Dopo circa due mesi, m'informo presso l'ente per sapere a che punto è la pratica: tutto come prima.

Nuova RR di sollecito alla voltura e p.c. a ente erogatore.

Dopo un mese nulla di nuovo.

Nuova rr con diffida ad adempiere entro 30 giorni.

Dopo circa due mesi vengo contattato dall'ente erogatore in merito al subentro.

Pagato 50€ lettera avvocato.

Fossi in Sempronio... una bella raccomandata AR a Tizio dove il succo del discorso si riassume così: guarda che non sto messo bene e dovendo tagliare delle spese sappi che da ora in poi non pagherò più le utenze dell'immobile in tua conduzione....

La raccomandata unitamente al patto di volturare in contratto di locazione non lasciano via di scampo al conduttore: dovrà obbligatoriamente intestarsi le utenze se vuole esercitare la sua attività.

Questo si che si può fare, senza far correre rischi ai due fratelli, salvo che Sempronio diventerà moroso nei confronti delle società fornitrici delle utenze.

Ciao, anche io pensavo di fare così: raccomandata di avviso, così si dimostra tutta la buona fede nell'aver avvisato il conduttore, e non che si è data disdetta per "ripicca".

Però siamo sicuri che basti a non procurarsi guai? (denunce/richieste danni ecc)

Ciao, anche io pensavo di fare così: raccomandata di avviso, così si dimostra tutta la buona fede nell'aver avvisato il conduttore, e non che si è data disdetta per "ripicca".

Però siamo sicuri che basti a non procurarsi guai? (denunce/richieste danni ecc)

Poichè contrattualmente l'inquilino si è impegnato ad eseguire voltura dei relativi contratti delle forniture, come peraltro da te citato, basta inviare una raccomandata di avviso. Se non dovesse ottemperare entro il termine da te fissato sei liberissimo (o chi per te in tal caso) di far cessare le relative forniture. D'altronde non è tua responsabilità l'inadempienza del conduttore alle clausole contrattuali...

Aggiungo che l'intestatario del contratto di fornitura potrebbe in qualsiasi momento farla cessare, anche per morosità,, senza che debba spiegazioni a nessuno...

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