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rob62

Testo su condominio minimo

Buongiorno,

sapreste suggerirmiun testo semplice ma aggiornato sul condominio minimo (ce ne sono molti e tutti dicono di essre "il migliore", per cui non so scegliere).

E' per un condominio di tre appartamenti con tre condomini; mi interessano in particolare le regole per:

- fissare un regolamento condominale

- le procedure fiscali per le detrazioni delle spese di manutenzione senza dover chiedere un codice fiscale per il condominio.

In particolare se in tal caso un condomino può (con l'approvazione unanime) farsi fatturare e pagare le spese di manutenzione ordinaria (tipo verniciatura travi del tetto) e farsi rimborsare la propria parte dagli altri  oppure se deve essere fatta una fattura con i tre intestatari e tre pagamenti separati in base ai millesimi.

Grazie

Roberto

Modificato da rob62

Per il regolamento vi mettete d'accordo tra voi tre cosa vietare e cosa no.

 

Il codice fiscale è sempre da richiedere.

 

Per la fattura dipende da come viene gestito.

 

Antonio 

rob62 dice:

- le procedure fiscali per le detrazioni delle spese di manutenzione senza dover chiedere un codice fiscale per il condominio.

In particolare se in tal caso un condomino può (con l'approvazione unanime) farsi fatturare e pagare le spese di manutenzione ordinaria (tipo verniciatura travi del tetto) e farsi rimborsare la propria parte dagli altri  oppure se deve essere fatta una fattura con i tre intestatari e tre pagamenti separati in base ai millesimi

Dalla guida AdE alle ristrutturazioni, edizione 2022:

 

CONDOMINI MINIMI
Per condominio minimo si intende un edificio composto da un numero non superiore a otto condòmini. I condomini che, non avendone l’obbligo, non hanno nominato un amministratore e non possiedono un codice fiscale, possono ugualmente beneficiare della detrazione per i lavori di ristrutturazione delle parti comuni.
Con la circolare n. 3/E del 2 marzo 2016, l’Agenzia delle entrate ha precisato che:
 il pagamento deve essere sempre effettuato mediante l’apposito bonifico bancario/postale (sul quale è operata la ritenuta d’acconto da parte di banche o Posta)
 in assenza del codice fiscale del condominio, i contribuenti riporteranno nei modelli di dichiarazione le spese sostenute indicando il codice fiscale del condomino che ha effettuato il bonifico.
In sede di controllo si dovrà dimostrare che gli interventi sono stati effettuati sulle parti comuni dell’edificio. Se per la presentazione della dichiarazione il contribuente si rivolge a un Caf o a un intermediario abilitato, sarà tenuto a esibire, oltre alla documentazione generalmente richiesta, un’autocertificazione che attesti i lavori effettuati e che indichi i dati catastali degli immobili del condominio.

 

rob62 dice:

Io qui ho letto il contrario, è intervenuto qualcos'altro?

E' vero che non c'è obbligo di richiesta di attestazione di codice fiscale, ma tieni presente che il condomìnio è sostituto d'imposta ex art. 25 e seguenti, dpr 600/73, cioè è tenuto a pagare la ritenuta sulle fatture dei manutentori dell'edificio e dei liberi professionisti. Inoltre, in caso di stipula di contratti per le parti comuni è necessario produrre il codice fiscale del condomìnio.

 

Per quanto riguarda i libri ti consiglio di consultare questa sezione: https://www.condominioweb.com/ebook/

Danielabi dice:

Per quanto riguarda i libri ti consiglio di consultare questa sezione: https://www.condominioweb.com/ebook/

Grazie,  era quello che cercavo.

Per quanto riguarda le ritenute, sui lavori edili le fa la banca, a quanto ho capito, diverso sarà se prendiamo qualche professionista.

Vediamo se saremo tutti d'accordo nell'aprire un codice fiscale, visto che non dobbiamo per ora fare alcun contratto (sono solo piccoli lavori non appalti in grande stile, tipo rifacimento del tetto).

 

rob62 dice:

Per quanto riguarda le ritenute

Si, sui costi che portate in detrazione senz'altro, ma io mi riferivo alle manutenzioni ordinarie: spurgo, giardino, elettricista...... tutte le attività ordinarie che andrebbero fatturate.

E per contratto intendevo: luce comune (scale p.e.), assicurazione sul fabbricato....

grazie, in effetti non ci avevo pensato perché di fatto più che un condominio è un "assemblaggio" di tre appartamenti di cui uno ha ingresso separato, quindi di fatto non ci sono mai state spese comuni di questo tipo (anche la luce è autonoma per la parte di scale che va ad un appartamento e per l'altra). Persino il citofono  probabilmente verrà diviso dopo questi lavori.

L'assicurazione però c'è ed è a nome dei tre proprietari, la paga uno di noi e poi si fa rimborsare dagli altri. Quindi c'è il rischio che al momento in cui dovesse servire, la compagnia ci faccia "marameo" dopo essersi incassata per anni i premi, perché dovevamo stipularla come condominio con proprio codice fiscale? Sarebbero dei bei mascalzoni (ma dalle assicurazioni non me ne stupirei).

rob62 dice:

Quindi c'è il rischio che al momento in cui dovesse servire, la compagnia ci faccia "marameo" dopo essersi incassata per anni i premi, perché dovevamo stipularla come condominio con proprio codice fiscale?

Presumo  di no, mi auguro che non avrebbero proceduto con la stipula.

Pero', se vuoi essere sicuro, chiedi. E' possibile che non sia una polizza "condominiale", meglio accertare che possa essere azionata come "condomìnio".

Danielabi dice:

Presumo  di no, mi auguro che non avrebbero proceduto con la stipula.

Pero', se vuoi essere sicuro, chiedi. E' possibile che non sia una polizza "condominiale", meglio accertare che possa essere azionata come "condomìnio".

sulla polizza c'è proprio "Helvetia my condominium". Fra l'altro non mi va di andare avanti con questa (manco si erano ricordati che scadeva e quando ho pagato e dopo che ho pagato mi hanno detto che c'era un aumento del premio per cui ho dovuto integrare), quindi vedo di proporre di stipularne un'altra con altra compagnia.

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