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peppe45

Spese legali avvocato difensore per causa aperta prima del rogito e vinta dal Condominio

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In data 1/2/2010 il Condominio stipula contratto di appalto per lavori di manutenzione straordinaria del fabbricato. Poco dopo i lavori vengono sospesi a causa di un contenzioso con la ditta appaltatrice. Quest’ultima, con atto del 22/03/32012 cita in giudizio il Condominio per recesso unilaterale dal contratto di appalto e con richiesta di danni materiali (euro 63.064,43 + ineteressi e rivalutazione monetaria) e morali.

Il Condominio, favorevoli 11 condomini su 15 per complessivi millesimi 638,28 su 1000, in data 16/4/2012 delibera di resistere al giudizio introdotto e dà mandato al legale di rappresentare e difendere il condominio in ogni stato e grado del detto giudizio. Il condomino venditore esprime dissenso dalla lite ai sensi ex art. 1132 c.c.

In data 05/11/2013 acquisto un appartamento in detto Condominio (ex palazzina Inail) e in sede di rogito viene pattuito che le conseguenze di detto giudizio rimarranno a carico della parte venditrice, la quale potrà però avvalersi del meccanismo di cui al già espresso dissenso dalla lite prima di corrispondere alcunché.

Il Tribunale di Salerno, Sezione Seconda Civile, definitivamente pronunziando sulle domande proposte dalla ditta società appaltatrice, in data 20/01/2016, così provvede:

1) Rigetta le domande proposte dalla società attrice;

2) Condanna la società attrice a pagare al Condominio convenuto la metà delle spese del giudizio, che liquida nel loro ammontare complessivo ed unitario (1/1) in € 6.500,00 per compenso di avvocato, oltre rimborso per spese generali, IV A, CPA come per legge, con attribuzione al procuratore antistatario; dichiara compensata tra le parti la residua metà.

Ora la parte venditrice si rifiuta di pagare la quota di competenza pari a € 296,57 relativa alla residua metà compensata per compenso dell’avvocato difensore, asserendo che nulla deve non essendo più condomino del Condominio in questione.

Aggiungo che nel Regolamento Condominio contrattuale si recita testualmente:

“In caso di trasferimento di proprietà il condomino è tenuto:

1) a comunicare a mezzo lettera raccomandata avviso di ricevimento all’amministratore le generalità del nuovo proprietario e l'estremo dell'atto di trasferimento;

2) a cedere al nuovo condomino la sua quota di proprietà dei fondi accantonati nonché degli eventuali

crediti a qualsiasi titoli maturati nel confronto del condominio;

3) a pagare i contributi condominiali dovuti nei confronti del condominio fino al giorno della vendita, tenuto conto a carico dell'alienante delle spese condominiali preventivate ed approvate, ultimate o in corso, e anche da iniziarsi al momento della vendita;

Solo a compimento delle suddette formalità il condomino trasferente sarà liberato per l’avvenire a ogni suo obbligo nei confronti dell'amministrazione per le unità alienate”.

L’Amministratore dice che dovrei pagare io e poi rivalermi nei confronti del vecchio proprietario. Ma io ho già pagato oltre 400,00 euro per vecchi debiti insoluti e riferiti al periodo antecedente al rogito, ma sono passati quasi due e la causa di rivalsa di fronte al Giudice di Pace ancora non è a sentenza.

E’ giusto che debba pagare ancora e intraprendere una ulteriore azione di giudizio?, e gli avvocati il loro lavoro non lo fanno certo gratis.

Come posso tutelarmi? E se decidessi di non pagare appellandomi a quanto scritto nel rogito e nel Regolamento di condominio?

Scusate se sono stato prolisso, ma volevo mettere bene a fuoco la mia situazione. Grazie a quanti daranno riscontro.

Grazie bilbetto, per la pronta e precisa risposta. Aggiungo, però, che l'Amministratore si è rivolto al vecchio venditore: in data 09/05/2017, con raccomandata AR, invitava la parte venditrice a versare la quota di sua competenza per spese legali pari a € 296,57. La parte venditrice in data 24/05/2017, per tramite del suo legale, a mezzo email replicava all’Amministratore che alcuna richiesta di pagamento può essere avanzata dal Condominio nei confronti del suo Cliente per le causali indicate, perché non è più condomino del fabbricato, per avere alienato la proprietà in favore degli attuali proprietari.

A questo punto, l’Amministratore dice che dovrei pagare io e poi rivalermi nei confronti del vecchio proprietario.

Quale strumento ha il Condominio, e per esso l'Amministratore per "convincere" il vecchio proprietario a pagare la quota di sua competenza?

Grazie ancora.

Buongiorno,

ultimo aggiornamento:

Il legale del Condominio, cui l'Amministratore si è rivolto, afferma che devo versare io la quota delle spese legali di cui dibattiamo e poi fare rivalsa contro il vecchio proprietario.

Ora l'Amministratore, su consiglio del legale, minaccia di fare atto ingiuntivo contro di me.

Che faccio? Sarò grato a chi darà ulteriori chiarimenti sulla faccenda. Grazie

Continuo ad essere fermamente convinto di quanto indicato nel post #5, ma ti consiglio ugualmente di parlarne con un legale esperto in condominio in modo da fugare ogni dubbio. Se l'amministratore, infatti, richiederà un decreto ingiuntivo, tu dovrai essere pronto a fare opposizione. Se ti è possibile tienici costantemente aggiornati.

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