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babi73

Spese condominiali non veritiere: proprietario passibile di denuncia per truffa?

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Buongiorno,

mi affaccio oggi a questo portale per sottoporvi una questione che mi riguarda.

 

Sono in procinto di lasciare l'appartamento in cui vivo da tre anni come inquilina, dopo aver dato regolare disdetta.

 

Quando vidi l'appartamento la prima volta, il proprietario mi espose gli aspetti economici: importo del canone di locazione e importo delle spese condominiali.

 

Io, appellandomi al principio della buona fede che regola una negoziazione e un successivo contratto, firmai il contratto ed entrai nell'abitazione.

Il contratto specificava l'importo del canone di locazione, ma non quello delle spese condominiali.

 

Dopo circa 6 mesi arrivò il prospetto delle spese condominiali a preventivo, e mi accorsi con sorpresa che le spese condominiali erano esageratamente maggiori rispetto a quanto concordato (circa il 60% superiori all'importo dichiarato dal proprietario, pari a circa 1000-1200 Euro all'anno di differenza!).

 

Feci presente al proprietario la cosa telefonicamente, il quale mi rimandò all'amministratore e da allora non lo sentii né vidi più (sono passati circa 2 anni e mezzo, quando nei primi 6 mesi le comunicazioni erano continue...)

 

Il primo anno pagai la cifra concordata di spese condominiali (e non quella riportata sul prospetto), senza che il proprietario dicesse nulla, e così il secondo e terzo anno.

 

Tre mesi fa, quando ho dato disdetta, il proprietario si è preoccupato di farmi sapere che l'amministratore mi avrebbe mandato l'importo delle spese condominiali non pagate nei 3 anni (che ammontano a circa 3.300 Euro)

 

A questo punto, ho fatto una ricerca e - senza grossa sorpresa - ho scoperto che il proprietario nei quattro anni precedenti il mio ingresso nell'appartamento ha pagato spese condominiali per un importo simile o addirittura maggiore di quello emerso negli anni in cui sono stato inquilina.

 

Domanda.

E' evidente che non c'è stata una disattenzione da parte del proprietario, ma una precisa volontà di mentirmi l'esatto importo, forse per paura di non riuscire ad affittare l'appartamento (ed in effetti, confermo che se mi avesse proposto l'appartamento con le spese reali, non l'avrei preso!).

Fermo restando che non pagherò le differenze pretese dal proprietario, è passibile di denuncia per truffa? Cosa posso pretendere come danno?

 

Inoltre, il proprietario ha in mano il deposito cauzionale che ho versato tre anni fa e ho il sentore, visto il comportamento che ha avuto, che non voglia restituirlo.

Che azione posso fare ex-ante (quindi prima della restituzione delle chiavi)?

Posso fare una scrittura dove io dichiaro di restituire le chiavi e lui si impegna a versare il deposito entro x giorni? Ho comunque il sospetto che non la firmerebbe...

Non avendo precedenti esperienze da inquilino, la restituzione del deposito cauzionale generalmente è contestuale alla restituzione delle chiavi?

 

Vi ringrazio per le risposte che vorrete darmi.

 

Saluti,

B.

...Quando vidi l'appartamento la prima volta, il proprietario mi espose gli aspetti economici: importo del canone di locazione e importo delle spese condominiali.

 

Io, appellandomi al principio della buona fede che regola una negoziazione e un successivo contratto, firmai il contratto ed entrai nell'abitazione.

Il contratto specificava l'importo del canone di locazione, ma non quello delle spese condominiali...

Carta canta, verba volant.

Il proprietario può appellarsi al principio di buona fede di averti indicato verbalmente l'importo delle spese accessorie dell'anno precedente. La tua parola contro la sua.

In mancanza di precisi accordi contrattuali scritti l'inquilino deve pagare le spese acessorie di sua competenza; ha però il diritto di visionare i giustificativi di spesa.

Se i giustificativi ci sono non puoi appellarti al fatto che il proprietario non ti aveva avvisato sull'entità delle spese accessorie.

A mo parere se tutte le spese sono giustificate e decidi di non pagare appellandoti solo al principio che

"il proprietario non mi aveva detto che le spese erano così alte"

oltre alle spese accessorie ti toccherà pagare anche ulteriori spese legali.

Non ci siamo capiti, vedo che sei un proprietario.

 

Non c'è la mia parola contro la sua.

Entrambi siamo d'accordo su quanto lui mi disse, ho in mano una sua mail (e-mail canta, o solo carta?) di 2 mesi fa dove mi conferma questa cosa di 3 anni fa.

 

Il problema è che nei 4 (4!) anni precedenti lui ha pagato sempre 3000 Euro ogni anno, e mi ha detto che le spese sarebbero state 1800. Perché mi ha detto così? Una disattenzione? Ma va va

Non ci siamo capiti, vedo che sei un proprietario.

 

Non c'è la mia parola contro la sua.

Entrambi siamo d'accordo su quanto lui mi disse, ho in mano una sua mail (e-mail canta, o solo carta?) di 2 mesi fa dove mi conferma questa cosa di 3 anni fa.

 

Il problema è che nei 4 (4!) anni precedenti lui ha pagato sempre 3000 Euro ogni anno, e mi ha detto che le spese sarebbero state 1800. Perché mi ha detto così? Una disattenzione? Ma va va

Siamo su un forum ed il mio è un parere.

Se ritieni che ci siano gli estremi per una truffa devi dimostrarlo in Tribunale.

Siccome si andrà sul penale, ritengo che qualsiasi parere, di tuo gradimento o no, a poco ti servirà. Ti servirà, piuttosto, un buon avvocato penalista.

La richiesta del tuo proprietario, invece, rientra in una causa civile di richiesta di rimborso spese accessorie documentate.

Il mio parere, che è quello di un proprietario del suo unico appartamento in cui vive e non certo un locatore, è che non potrai non pagare gli oneri accessori a piè di lista se non riesci a far condannare il tuo locatore per truffa.

Buona fortuna.

Su questo siamo perfettamente d'accordo.

Sto chiedendo i pareri sul forum, per quel che mi può servire, per vedere se c'è qualcuno che si è trovato nella stessa situazione e per sapere com'è andata a finire.

 

Grazie per la precisazione

 

- - - Aggiornato - - -

 

@peppe64: perché ritieni che non ci sia nessuna truffa?

Mi interessa la tua posizione così decisa, ma vorrei capire da cosa deriva

Su questo siamo perfettamente d'accordo.

Sto chiedendo i pareri sul forum, per quel che mi può servire, per vedere se c'è qualcuno che si è trovato nella stessa situazione e per sapere com'è andata a finire.

 

Grazie per la precisazione

 

- - - Aggiornato - - -

 

@peppe64: perché ritieni che non ci sia nessuna truffa?

Mi interessa la tua posizione così decisa, ma vorrei capire da cosa deriva

perché non ci sono i presupposti della truffa . (al massimo il proprietario ha fatto il furbetto che sicuramente e' un comportamento deplorevole ma l'essere solo furbetto non costituisce reato )

 

Art. 640.

Truffa.

 

Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 51 a euro 1.032.

La pena è della reclusione da uno a cinque anni e della multa da euro 309 a euro 1.549:

1) se il fatto è commesso a danno dello Stato o di un altro ente pubblico o col pretesto di far esonerare taluno dal servizio militare;

2) se il fatto è commesso ingenerando nella persona offesa il timore di un pericolo immaginario o l'erroneo convincimento di dovere eseguire un ordine dell'autorità;

2 bis) se il fatto è commesso in presenza della circostanza di cui all’articolo 61, numero 5). (1)

Il delitto è punibile a querela della persona offesa, salvo che ricorra taluna delle circostanze previste dal capoverso precedente o un'altra circostanza aggravante.

Ma perché con le locazioni è sempre tutto così complicato ????

Lui ha detto... io invece avevo inteso.... la sua mail vale... ho le registrazioni telefoniche... ecc ecc ecc.

 

In una locazione per dirimere le controversie vale quanto disposto e sottoscritto nel contratto di locazione registrato presso AdE: tutto il resto, legalmente parlando, è aria fritta. Sono perfettamente a conoscenza che a volte, compreso il sottoscritto, ci scappa qualche accordo verbale, ma da qui ad attendersi che oggigiorno la controparte mantenga sempre fede agli accordi verbali ce ne passa.

Il mio povero padre mi insegnava che c'era un tempo in cui con una stretta di mano alla presenza di un mediatore l'affare andava in porto e le Parti rispettavano i patti stabiliti solo verbalmente.

Quei tempi sono morti e sepolti... ora neanche con un contratto scritto si riescono ad evitare estenuanti contrasti.

 

Ora, cara Babi73, che tipo di contratto di locazione hai e cosa dispone testualmente questo contratto in merito agli ONERI ACCESSORI ?

Noti questi aspetti, si può rispondere con cognizione di causa.

 

Quanto alla riconsegna della cauzione essa è dovuta integralmente completa di interessi legali alla consegna delle chiavi contestualmente a compilazione e firma del verbale del verbale di riconsegna.

Purchè non vi siano contestazioni del proprietario e richieste danni, o pendenze ancora aperte e/o in sospeso: in tal caso ci si può accordare su una consegna parziale della cauzione. L'entità della cauzione trattenuta dipenderà dai danni (e sospesi) stimati e riconosciuti di comune accordo. In momento successivo si concluderà la formalità su presentazione del proprietario di sole regolari pezze giustificative a testimonianza dell'avvenuta riparazione dei danni riconosciuti e/o dei sospesi definiti.

Buongiorno.

scrivo in questo topic perchè ho lo stesso problema e quindi mi aggancio ad eventuali commenti e /o spiegazioni da parte di qualcuno più esperto in materia di locazioni.

 

A febbraio 2014 abbiamo firmato una proposta di locazione dove si è messo per iscritto che le spese condominiali sarebbero state di 400,00 € circa. (Io ho tenuto la copia della proposta mentre l'agenzia immobiliare l'ha gettata).

All'entrata nell'immobile a Maggio 2014 chiedo alla proprietaria le spese che avrei dovuto versare e quando e Lei mi gira il numero dell'Amministratore. Lo chiamo e chiedo.. mi dice che sono quasi 700€!. Chiamo la proprietaria che si agita e così l'agenzia immobiliare che non sapeva più cosa dirmi.

Il pomeriggio presentano il preventivo 2013/2014 dove c'era scritto chiaramente € 800,00. (L'amministratore mi aveva confermato qualche ora prima che la proprietaria aveva il prospetto in mano e che avrebbe dovuto dirci il valore vero).

Detto ciò a distanza di 5 mesi diamo disdetta e ce ne andiamo per gravi motivi: 1) le spese condominiali erroneamente comunicate, e che non siamo disposti a pagare e 2) un inquilino molesto al nostro piano (quasi semi-deserto) spesso ubriaco e violento di cui la proprietaria "stranamente" nulla sapeva.... e si che l'inquilino in questione vive li da quando è nato (durante la riunione di condominio a cui abbiamo presenziato su delega della parte proprietaria i proprietari confermavano la presenza di questa persona che tra l'altro danneggia le parti comuni con aggravio dei costi di spese condominiali).

Ergo noi abbiamo intenzione di dire alla proprietaria che le lasceremo il deposito cauzionale a copertura dei 3 mesi sui 6 previsti per la disdetta e che ce ne andremo entro due mesi. Ovviamente l'appartamento è stato da noi dipinto da cima a fondo spendendoci qualcosa, in quanto le pareti erano grigie e non profumava propriamente di fresco pulito.

Facciamo male?

V.

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