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atamoro

Recessione anticipata arrivata da avvacato [LUNGHETTO]

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buonasera a tutti,

vorrei spiegarvi brevemente quella che ci è capitato a me e alla mia compagna ma non credo che sia possibile farlo in poche righe:

 

-Entriamo ad ottobre 2015 in questo appartamento. contratto 4+4 e 6 mesi di anticipo per disdetta + 2 assegni di cauzione SENZA DATA che il proprietario si impegna A NON INCASSARE su SUO CONSIGLIO.

 

-Ci era sembrato subito un affitto un po' altino ma, per le nostre esigenze,poteva anche andare.

 

-abbiamo notato subito una strana puzza proveniente dal 1' dei 2 bagni , proprio all'ingresso , ma non ne avevamo dato tanta importanza in quanto nel complesso l'appartamento era tenuto bene e il proprietario ci aveva rassicurato che la puzza andava dimunuendo nel tempo.

 

-a dicembre 2015 (nemmeno 2 mesi dopo l'ingresso) sorgono pero' i primi problemi: la PARETE CHE DA AL BALCONE della camera della bambina (che sarebbe nata a gennaio 2016) si ammuffisce tutta e diventa nera completamente , la mia compagna deve insistere quasi sgarbatamente per farsi ripitturare la parete COMPLETAMENTE RICOPERTA DI MUFFA,l'umidità in quella particolare camera che nei primi sopralluoghi (avvenuti a settembre) non erano visibili da novembre e dicembre si fecero molto intensi.

 

-nello stesso periodo (novembre-dicembre 2015) noto che lo sportello della doccia del 2' bagno si muove sempre con fatica non scorrendo bene nelle guide. EVITO DI ANNOIARE DI NUOVO IL PROPRIETARIO VISTE LE VICENDE ACCADUTE PER LA PARETE AMMUFFITE e decido di procedere in completa autonomia ,NONOSTANTE VERBALMENTE AVEVO AVVERTITO GIA' ALL'EPOCA CHE LO SPERTELLO DELLA DOCCIA NON FUNZIONAVA CORRETTAMENTE.

 

-nasce la bambina e le attenzioni sulla casa scemano x ovvi motivi,nel frattempo la situazione economica della mia compagna si vanno deteriorando ed intorno a giugno-luglio 2016 cominciamo a pensare che non potremmo piu' permetterci quell'affitto.

 

-LUGLIO-AGOSTO 2016 abbiamo incontrato il proprietario per caso durante una uscita fuori ed abbiamo colto l'occasione per riferire VERBALMENTE che la situazione ci stava costringendo a cercare altra sistemazione, la risposta sua fu' : NON C'E' PROBLEMA ! !

 

-nel frattempo finisce l'estate e mi occupo dello sportello della doccia dopo 1000 peripezie capisco che i cuscinetti sono rotti e cerco un modo per sostituirli,corti discorsi ho impiegato 6 mesi per trovare quei fottuti cuscinetti , li ho cambiati , ma nonostante tutto questo sportello è dificile da "registrare" per chi non è del mestiere come me,IN OGNI CASO E' UTILIZZABILE ED HO CONSERVATO LA FATTURA DELLA RIPARAZIONE.

 

-mentre La situazione economica va drasticamente peggiorando arriviamo a febbraio e ci capita una situazione particolare , il proprietario di un altro appartamento ci fa una proposta irrifiutabile e cioe' se saremmo entrati in una settimana dal 1' primo colloquio ci avrebbe dato l'appartamento piu' grande di quello attuale con una quota di affitto NETTAMENTE MINORE DELL'ATTUALE.

 

-mandiamo subitamente la pec di disdetta nel febbraio 2016 e convochiamo il proprietario per spiegare la situazione.

quindi, a causa della puzza estenuante che proviene dal 1' bagno, l'umidità incessante per tutto l'inverno della camera della bambina e le sopraggiunte difficoltà economiche NON POTEVAMO FARE ALTRO CHE ACCETTARE LA PROPOSTA DI QUESTO NUOVO PROPRIETARIO.

 

-Il signore mi è testimone se non ho cercato IN TUTTI I MODI DI LASCIARE QUESTO APPARTAMENTO NEL MIGLIORI DEI MODI CERCANDO DI MANTENERE BUONI I RAPPORTI nonostante sapessi che la situazione economica non poteva piu' essere sostenibile in quel appartamento

 

-Il proprietario cerca di farci restare proponendo un affitto MINORE ma purtroppo non è soltanto la parte economica che non va bene, ma anche la puzza e l'umidità e nonostante la sua offerta IL NUOVO APPARTAMENTE ERA ANCORA PIU' ECONOMICO ANCHE DOPO L'ABBASSAMENTO DEL PREZZO.

 

-Cerchiamo di spiegare al proprietario che NON SAREMMO RIUSCITI PIU' A PAGARE QUELLA CIFRA SE SAREMMO RIMASTI e preferivamo lasciare libero l'appartamento PIUTTOSTO CHE RISCHIARE DI RIMANERE SENZA PIU' LA POSSIBILITA' DI PAGARE LA MENSILITA'.

Ci abbiamo provato a spiegarlo IO, la mia compagna e addirittura l'agente dell'agenzia che ci ha messo in contatto con 'sto tizio, ma questo si rifiuta categoricamente.

 

-a febbraio 2017 ero già rimasto un mese indietro e di COMUNE ACCORDO con il proprietario faccio incassare 1 dei 2 assegni che possiede di cauzione.

 

-a marzo riconsegno le chiavi SENZA VERBALE di RICONSEGNA,

dimostrando che AVEVO PIENA FIDUCIA DEL NOSTRO RAPPORTO E che cmq sapevo che lo stato dell'appartamento era pressochè identico al momento della consegna, LASCIO PERSINO IN SUA MANO L'ASSEGNO DELLA CAUZIONE per dimostrare che sono sicurissimo dello stato dell'appartamento e saremmo andati nei giorni seguenti a verificare tutti insieme

 

-durante il sopralluogo finale questo comincia a tirare fuori OGNI SINGOLO GRAFFIO CHE VEDE, se la prende anche col frigorifero che è staccato in quanto abbiamo già staccato la corrente con la compagnia energetica...(per farvi capire)

In sostanza si attacca al PIANO COTTURA che secondo lui abbiamo rovinato con l'acido?!?!?, con degli sfrigetti sul tavolo della cucina,CON LO SPORTELLO DELLA DOCCIA del 2' bagno che avevo riparato personalmente,con delle bozze sulla porta finestra praticamente impercettibili,con lo sportello della doccia del 1' bagno (che non abbiamo praticamente mai usato),

 

-comincio a sentire puzza di farabuttismo e RESPINGO OGNI SINGOLA ACCUSA facendo notare che ho riconsegnato persino le chiavi senza voler in cambio l'assegno tanto ero SICURO del buon esito del sopralluogo che avremmo dovuto fare nei giorni seguenti..

 

-questo comincia a mandarmi PEC richiedendomi i 5 mesi di mancato avviso e tutti questi danni che non sono assolutamente veritieri al che sono stato costretto a far rispondere dal mio avvocato..

 

ora mi chiedo dove ho sbagliato io e dove ha sbagliato lui?(prima volta nella mia vita che non riesco a mediare una disputa , in quanto ho un profondo rigetto per le cause giudiziarie)

Sbagliato.. sbagliato è relativo.

Si può andare via prima dei 6 mesi? Tecnicamente no.

Si può "inventare" danni? Tecnicamente no.

 

Poi se si vuole si fa tutto.

 

A seconda delle cifre di cui parliamo, gli proporrei di trattenere l'assegno rimastogli in mano in cambio del rilascio di una dichiarazione secondo la quale non ha più niente da pretendere.

Ciao, a mio parere sei una persona esemplare.

Non tutti gli inquilini si sarebbero comportati come te, è pur vero però che la legge dice che devi dare disdetta almeno 6 mesi prima o in base agli accordi contrattuali che hai sottoscritto.

 

Detto ciò, per i danni che il proprietario dice che tu hai fatto puoi ben stare tranquillo perché comunque deve dimostrarlo in eventuale sede di giudizio, non è che uno si sveglia al mattino e dice io ti ho dato questo oggetto bianco adesso è nero o te l'ho dato funzionante e adesso è rotto.

Va dimostrato quindi, tra il dire "voglio" e l'ottenere quel "voglio" ce ne corre.......

 

Il mese o l'assegno che ti deve indietro di cauzione se non te lo restituisce puoi fargli pure causa ma lui, di contro te la farà per il mancato preavviso, quindi fatti i conti e vedi te se ti conviene lasciar perdere......conteggia tutto, tempo (lunghissimo), soldi all'avvocato, arrabbiature, ecc.....eccc........che, poi, valgono pure per il proprietario che a sua volta dovrà avere a che fare con le stesse cose.

 

Detto ciò io al posto del proprietario di casa, vista la tua buona educazione ed i tuoi buoni propositi lascerei perdere, se invece, questo, non lo farà tu agirai per le tue spettanze e ti difenderai per le invenzioni sui danni presunti tali.

Ciao

A mio avviso sei stato un buon inquilino, e forse è vero che il prproietario ci marcia un po' su danni e simili, tuttavia è bene ricordare che i contratti di locazione sono contratti a tutti gli effetti, si firma un qualcosa che non è carta straccia da buttare al vento quando si vuole.

Il contratto di locazione prevede che il conduttore possa recedere per motivi OGGETTIBI dando 6 mesi di preavviso.

Ora: i 6 mesi qui non sono stati dati

e punto due: il motivo oggettivo quale sarebbe ? aver trovato un locale a minor prezzo non è un motivo oggettivo, ma al massimo soggettivo. Pertanto un proprietario che volesse essere molto molto rigido, non accetterebbe neppure la disdetta, e potrebbe chiamare l'inquilino in giudizio per il risarcimento del danno (ossia il pagamento dei canoni fino a naturale scadenza). E questo lo scrivo in via generale, molti credo non lo sappiano, l'inquilino medio non si focalizza mai sul "motivo oggettivo", i piu' anzi recedono senza neppure darlo un motivo!

 

Quindi qui , scusa se mi permetto, ma forse sbagli tu.

 

Danni all'abitazione: prima di consegnare le chiavi è bene stilare un verbale di riconsegna e veriuficare insieme in danni.

Se sui danni si concorda, ok.. nessuno problema. Il proprietario ripara e l'inquilino versa il denaro oppure ripara direttamente l'inquilino.

Se sui danni non si concorda, allora il proprietario dovrà fare una causa civile all'inquilino per la verifica dei danni e la loro determinazione in termini economici. Non si trattiene nulla di nulla, senza accordo tra le parti.

 

Concludendo, se non trovate accordo bonario, le mensilità di preavviso sono certamente dovute.

I danni invece dovranno essere accertati in causa.

  • Disapprovo 1

Scusate ma muffa che si allarga su tutta una parete (della camera di una neonata oltretutto) e un bagno inutilizzabile non sono cause OGGETTIVE? La parete forse era stata imbiancata di fresco per celare il problema ed era stato assicurato che il cattivo odore (sintomo di non salubrità) di uno dei due bagni sarebbe rientrato col tempo, cosa non accaduta e che ha di fatto sottratto parte della casa al diritto di goderne.

 

Sono parecchio fuori strada?

Scusate ma muffa che si allarga su tutta una parete (della camera di una neonata oltretutto) e un bagno inutilizzabile non sono cause OGGETTIVE? La parete forse era stata imbiancata di fresco per celare il problema ed era stato assicurato che il cattivo odore (sintomo di non salubrità) di uno dei due bagni sarebbe rientrato col tempo, cosa non accaduta e che ha di fatto sottratto parte della casa al diritto di goderne.

 

Sono parecchio fuori strada?

Sono esattamente le domande che mi facevo io implicitamente,

Ringrazio in anticipo chiunque possa far chiarezza su questi punti chiave,

P.S: per essere quanto più chiari possibili , non era cattivo odore, é proprio tanfo di fogna stanziolito da dover sopportare tra l'ingresso e la sala adiacente,

Non vi dico le facce degli ospiti appena entravano, tantevvero che dopo poco abbiamo smesso di invitare chiunque non fosse tra i parenti stretti..

LA CASSAZIONE DICE:

 

Al contrario, i gravi motivi, che consentono il recesso del conduttore da una locazione non abitativa,devono sostanziarsi in fatti involontari, imprevedibili e sopravvenuti alla costituzione del rapporto; non solo, ma essi devono essere tali da rendere oltremodo gravosa per il conduttore, anche solo sotto il profilo economico, la prosecuzione del rapporto locativo (Cass. 19 dicembre 2014, n. 26892; Cass. 13 dicembre 2011, n. 26711);

Non vorrei dire una fesseria ma credo che sia proprio il mio caso!!

L'unico grave motivo che ti si possa riconoscere è l'incapacità di sostenere l'affitto mensile per sopraggiunte difficoltà economiche.

Tutti gli altri vantati argomenti sono da dimostrare, ed è un tantino difficile riuscire a dimostrarli adesso. Lo stesso vale anche per i danni all'appartamento che ti sono stati richiesti: senza accordo comune il locatore deve rivolgersi al giudice.

L'unico grave motivo che ti si possa riconoscere è l'incapacità di sostenere l'affitto mensile per sopraggiunte difficoltà economiche.

Tutti gli altri vantati argomenti sono da dimostrare, ed è un tantino difficile riuscire a dimostrarli adesso. Lo stesso vale anche per i danni all'appartamento che ti sono stati richiesti: senza accordo comune il locatore deve rivolgersi al giudice.

Ciao concordo totalmente.

 

Il fatto di non poter più sostenere il canone pattuito, per ragioni economiche personali e, comunque, legate alla redditualità personale venuta meno, è la sola e unica motivazione grave che combacia proprio con la sentenza postata da atamoro al #7 vedi :

""anche solo sotto il profilo economico""

Quindi, per come è la situazione di atamoro, io punterei solo su questo fattore, proprio dal punto di vista legale, per poter scampare a quanto detto da me e da altri (vedi # 2 di Marion e # 4 di Sister) sotto l'aspetto dei famosi 6 mesi.

 

Comunque, aldilà di tutto, l'ideale è trovare un accordo per quanto è possibile altrimenti la questione, in toto, è rimandata al giudice con tutte le prassi e conseguenze del caso che abbiamo già scritto.

ciao

Muffe e simili possono aver valore solo ove contestate per iscritto prima di un recesso (ma comunque i 6 mesi di preavviso ci vanno sempre). Se però il proprietario non concorda, serve un giudice a decidere sul punto. Occorre valutare quindi costi e benefici di un causa.

 

Il lato economico è giusta causa oggettiva?..dipende. Se ad esempio l'inquilino ha scelto il part time, non puo' invocare la diminuzione di reddito come causa oggettiva. Se invece è stato licenziato sì.

L'arrivo di un figlio fa chiaramente aumentare le spese, ma non è un fatto oggettivo.

Per cui non esiste una sola risposta certa, occorre valutare il singolo caso specifico nel dettaglio.

In ogni caso il preavviso di sei mesi va dato e quindi pagato. Se ci sono accordi, ben vengano, come sempre

 

Qui il nostro utente chiede un parere: il parere è che i 6 mesi sono dovuti; se il proprietario non fa storie sull'accettare il recesso io lo riterrei già buona cosa

 

Il lato economico è giusta causa oggettiva?..dipende. Se ad esempio l'inquilino ha scelto il part time, non puo' invocare la diminuzione di reddito come causa oggettiva.

Ciao, questo è vero però.....se andiamo a valutare ampiamente la cosa io direi che se ho un inquilino che mi dice: cara mia da oggi non posso più pagarti perché non ce la faccio, in quanto sono sopraggiunte situazioni economiche x, y, z......io, come proprietaria, lo preferisco mille volte ad uno che non dice niente e comincia a non pagare più il canone, con tutto il costo dello sfratto, i tempi biblici che dovrò subire......

 

Perciò è meglio, di questi tempi, soprattutto, che mi libera l'appartamento senza tanti problemi.

 

Sister il fatto di recuperare con una causa i 6 mesi è ovvio che è legittimo, si sa....è legge però, va pure visto se l'inquilino (adesso non so se è il caso di atamoro) è solvibile da qualche parte (busta paga, pensione, beni vari, auto....o quello che vuoi te) perché altrimenti che fai una causa al vento???

 

Se l'inquilino non ha nulla, non prendi nulla.

ciao

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