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Ransie

Scissione Acea da condominio.

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Gentilissimi,

pongo questo quesito sperando di trovare una più completa e precisa soluzione.  Sono residente in una zona di villini a schiera indipendenti e senza figura di amministratore condominiale, che nei lontani anni 90 hanno lasciato il servizio idrico ACEA allacciato ad un'unica utenza denominata appunto "condominio ROSSI" (nome volutamente di fantasia). Nel corso degli anni i proprietari delle case sono anche cambiati, non tutti logicamente, ma non è cambiata tale questione sul pagamento delle fatture dell'utenza idrica. Fintantoché l'anno scorso non ho acquistato io uno di questi villini e dopo il trascorso per studiarne la situazione, mi sono resa ben conto che non è attuabile la ripartizione diviso 4 quanti ne siamo, in quanto io vivo da sola e gli altri sono famiglie composte da minimo 4 persone. Logicamente i consumi non potranno mai essere gli stessi. Ragion per cui ne ho parlato e ho la volontà di scindere queste contratto per avere una mia utenza, dove so già che sarà costosa, ma ripartendola per le future fatture mi permetterà con gli anni di ammortizzare sicuramente le spese da utente indipendente.
Cosa c'entra il condominio? 
Bene, Sul sito ACEA nell'area scissione per i condomini, si parla chiaramente della figura dell'amministratore. Ora, mi sembra molto chiaro che VORREI evitare di pagare una figura per sbrigare una pratica che potrei tranquillamente fare da sola e vorrei altresì evitare di dover bypassare questa casistica con l'installazione singola di un contatore indipendente da dover conteggiare a parte ad ogni fattura con il restante dei "condomini",proprio perchè prima o poi questa cosa deve essere risolta. Non ne vedo l'impossibilità. Ed è altresì corretto che possa scindere dall'utenza senza dover costringere i restanti condomini a farlo continuando loro stessi sulla propria scia..

A questo punto, laddove ACEA dovesse rispondere alla mia richiesta con l'obbligo di un amministratore di condominio, esiste una maniera per evitare questa ennesima spesa e laddove obbligatoria abbastanza seria ed onesta?

 

Grazie a chi risponderà.

 

 

Ransie dice:

A questo punto, laddove ACEA dovesse rispondere alla mia richiesta con l'obbligo di un amministratore di condominio, esiste una maniera per evitare questa ennesima spesa e laddove obbligatoria abbastanza seria ed onesta?

Art 1129 c.c.:

Quando i condomini sono più di otto , se l'assemblea non vi provvede, la nomina di un amministratore è fatta dall'autorità giudiziaria su ricorso di uno o più condomini o dell'amministratore dimissionario

 

Quindi l'obbligo di un amministratore c'è solo per i condomìni con piu' di 8 condòmini, nessuno puo' obbligarvi a nominare un amministratore.

In ogni caso, potete nominare un amministratore interno, anche solo per il tempo di dirimere le questioni relative alla pratica, oppure nominare un "facente funzioni" fra i 4 condòmini; in entrambi i casi la nomina è fatta dall'assemblea e deve essere comunicata all'Agenzia Entrate.

Temo che senza la firma di un rappresentante del condomìnio sarà difficile qualsiasi pratica che coinvolga il condomìnio stesso, non solo con Acea.

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Grazie mille Danielabi, vorrei trovare la soluzione più rapida. A questo punto supponendo di essere io l'unica interessata, posso farmi carico di scindere l'utenza autonominandomi (e non per SUPER-IO, ma perchè conosco già le risposte che mi saranno date) e  facendo in modo che solo IO sarò interessata a questa scissione e lasciando quindi il resto dei condomini al loro destino?

 

E' comunque assurdo che in tutti questi anni nessuno abbia mai preso l'iniziativa di nominarsi all'agenzia delle entrate... il nome dell'utenza "Condominio Rossi" è un nominativo iscritto all'agenzia? Cosa ne pensi? 

Vorrei avviare tutto tramite PEC, perchè il servizio ACEA dalle mie parti (e non credo solo da me) è abbastanza fatiscente per non dire del tutto assente! 

 

GRAZIE ANCORA!

Attualmente i villini a schiera sono allacciati ad un impianto idrico comune e sussiste un contratto di fornitura “condominiale” con l’ACEA.

Tutti i dati relativi all’intestatario del contratto fra cui la denominazione e il codice fiscale sono rilevabili dalla pagina iniziale di ciascuna fattura emessa e comunque dalla copia del certificato di attribuzione del codice fiscale rilasciata dall’ADE su richiesta.

 

Il distacco comporterebbe una variazione di impegno dell’attuale contratto condominiale a firma dell’amministratore e una richiesta di nuovo allaccio idrico e fognario da parte del distaccato, la cui fattibilità e i relativi costi andrebbero opportunamente stimati.

 

La nomina dell’amministratore pro tempore, necessaria per l’espletamento della pratica deve essere deliberata secondo le maggioranze di legge da tutti i proprietari allacciati alla rete idrica.

 

Un contatto diretto con gli addetti agli sportelli ACEA è a mio avviso necessario per reperire ulteriori informazioni sulla procedura da seguire e gli eventuali costi.

 

 

 

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Ransie dice:

il nome dell'utenza "Condominio Rossi" è un nominativo iscritto all'agenzia? Cosa ne pensi? 

Come riferito da G. Ago, il cui intervento condivido, se le fatture Acea sono intestate al condomìnio, a suo tempo deve essere stato fornito un codice fiscale (del condomìnio), quindi qualcuno deve essersi fatto carico di richiedere il codice fiscale ad AdE (chi riceve tali fatture?). Quel "qualcuno" risulterà, molto probabilmente, ancora amministratore o facente funzioni presso AdE. Quindi, tramite assemblea, con le maggioranze indicate nel precedente intervento, dovrete nominare un nuovo amministratore o facente funzioni, verbalizzare la nomina e fare la variazione ad AdE (serve il verbale di nomina!). A questo punto ci saranno "le carte in regola" per poter effettuare le variazioni che desideri, sempre dopo aver consultato Acea sulla fattibilità dell'operazione, e sui costi, come detto.

Ovviamente tale distacco non deve creare problemi agli altri condòmini (come penso sia...)

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E grazie a G.Ago e a Danielabi.

 

Confermo ovviamente quanto già scritto da voi. Nella prima pagina della fattura (che ho sempre in copia) c'è appunto il codice fiscale e il nominativo con indicato "condominio". 
Come già detto, sono stata all'ACEA, ma gli uffici del territorio sono aperti solo due volte a settimana (sorvoliamo...), se riuscirò preferirò vedere la questione di persona, ma nel frattempo ho scritto una PEC per avere una risposta chiara con le indicazioni da seguire, naturalmente richiedendo un intervento tecnico con invio del preventivo di spesa stimata in ogni sua parte.

 

Dopodiché sarò io stessa a fare copia della risposta ed invitare gli altri condomini a decidere sul da farsi. A prescindere da questo e nel completo rispetto delle scelte altrui, vorrei comunque sapere se posso rendermi indipendente lasciando loro nel complesso "condominio" per l'utenza ACEA. 
Almeno in base alle vostre esperienze, sicuramente ricche di contenuto.

Ransie dice:

vorrei comunque sapere se posso rendermi indipendente lasciando loro nel complesso "condominio" per l'utenza ACEA. 

rileggendo il tuo quesito, me ne sono posta uno io: siete un gruppo di 4 villette indipendenti, con impianto idrico comune; il problema è la ripartizione del costo di utilizzo dell'acqua. Questo mi fa pensare che Acea sia proprietaria dell'impianto comune e che da tale impianto diramino le tubazioni che portano acqua alle villette. Se non riuscite a ripartire correttamente il costo dell'acqua è perchè non avete dei contatori singoli?

Probabilmente mi sto facendo una domanda banale, perchè se così fosse basterebbe installare un contatore per ogni villetta, eviteresti diversi problemi.

Se la domanda è banale, consideriamo la questione del distacco: come ti dicevo puoi distaccarti a patto di non provocare  né aggravi di spese per coloro che continuano a fruire dell'impianto, né squilibri pregiudizievoli per la erogazione del servizio (di fatto come accade per il distacco dall'impianto centralizzato di riscaldamento).

Se invece l'unico problema è non aver piu' a che fare con Acea, non saprei dirti, non conoscendo il fornitore, se potrai distaccarti senza troppi intoppi burocratici.

Se non ho capito cosa vuoi sapere......richiedi! 😊


 

  • Mi piace 1

 

Danielabi dice:

rileggendo il tuo quesito, me ne sono posta uno io: siete un gruppo di 4 villette indipendenti, con impianto idrico comune; il problema è la ripartizione del costo di utilizzo dell'acqua. Questo mi fa pensare che Acea sia proprietaria dell'impianto comune e che da tale impianto diramino le tubazioni che portano acqua alle villette. Se non riuscite a ripartire correttamente il costo dell'acqua è perchè non avete dei contatori singoli?

Probabilmente mi sto facendo una domanda banale, perchè se così fosse basterebbe installare un contatore per ogni villetta, eviteresti diversi problemi.

Se la domanda è banale, consideriamo la questione del distacco: come ti dicevo puoi distaccarti a patto di non provocare  né aggravi di spese per coloro che continuano a fruire dell'impianto, né squilibri pregiudizievoli per la erogazione del servizio (di fatto come accade per il distacco dall'impianto centralizzato di riscaldamento).

Se invece l'unico problema è non aver piu' a che fare con Acea, non saprei dirti, non conoscendo il fornitore, se potrai distaccarti senza troppi intoppi burocratici.

Se non ho capito cosa vuoi sapere......richiedi! 😊


 

Avevo pensato a questa ipotesi ma diciamo che vorrei prevenire certe problematiche di natura amministrativa; infatti laddove io decidessi di istallarmi un contatore a parte e di conteggiare il solo consumo, ogni bimestre dovrei comunicare la lettura già calcolata in € al personaggio che attualmente si è fatto carico di queste fatture dell'ACEA, per conteggiare realmente il consumo, dividendo per 4 solo le quote fisse. Il mio problema sarebbe risolto, dici te.. ma conoscendo un pò le dinamiche e le persone pigre che finora non hanno voluto rogne ed hanno preferito arrotondare diviso 4 senza preoccuparsi che io vivo sola e gli altri sono minimo 4 dentro ogni abitazione, vorrei prevenire la questione del "per te dobbiamo cambiare tutti". 
Infatti io non voglio arrecare danni a nessuno, ma desidero pagare il giusto consumo. 

Questa è una situazione che io ho ereditato nell'acquisto. Ho chiesto agli altri condomini prima di muovermi ma le risposte sono state che CHI è andato all'ACEA e ha parlato per l'installazione del contatore indipendente ha paventato "cifre plutoniche" per una regolarizzazione. ADDIRITTURA la signora mi ha inventato che dovrebbero fare degli scavi (si, di POMPEI ed ERCOLANO!).
E' stata palese la loro non preparazione, dove tutto è stato dichiarato alla rinfusa e "per sentito dire", nessun preventivo alla mano, niente di niente. 

Infatti ho agito con PEC per avere i conti dettagliati. 

 

Capite bene che mi è successo anche che per lavoro non fossi in casa per mesi e tornare e pagare sempre la quota di acqua che a questo punto viene spesa senza pensiero proprio perchè divisa senza criterio, non mi va.

 

Inoltre, semmai un domani qualcuno dovesse avere una perdita, ma posso mai io farmi carico del problema altrui? Non mi pare affatto corretto.

E con tutto il rispetto per la figura dell'amministratore di condominio, non mi sembra neanche che bisogna arrivare a questo o ad un giudice di pace, ma ripeto..conosco le persone e già sò che la mia decisione romperà gli equilibri, ma non è affar mio e vorrei quindi che ACEA prendesse la giusta direzione senza dover mettere in mezzo un amministratore. 

L'attuale intestatario dell'utenza, non saprei neanche se sia ancora in vita (vedi te!!)...

Parliamo di anni 90.. tutto è possibile.

 

GRAZIE MILLE dei vostri interventi e consigli.

Danielabi dice:

rileggendo il tuo quesito, me ne sono posta uno io: siete un gruppo di 4 villette indipendenti, con impianto idrico comune; il problema è la ripartizione del costo di utilizzo dell'acqua. Questo mi fa pensare che Acea sia proprietaria dell'impianto comune e che da tale impianto diramino le tubazioni che portano acqua alle villette. Se non riuscite a ripartire correttamente il costo dell'acqua è perchè non avete dei contatori singoli?

Probabilmente mi sto facendo una domanda banale, perchè se così fosse basterebbe installare un contatore per ogni villetta, eviteresti diversi problemi. 

Se la domanda è banale, consideriamo la questione del distacco: come ti dicevo puoi distaccarti a patto di non provocare  né aggravi di spese per coloro che continuano a fruire dell'impianto, né squilibri pregiudizievoli per la erogazione del servizio (di fatto come accade per il distacco dall'impianto centralizzato di riscaldamento).

Se invece l'unico problema è non aver piu' a che fare con Acea, non saprei dirti, non conoscendo il fornitore, se potrai distaccarti senza troppi intoppi burocratici.

Se non ho capito cosa vuoi sapere......richiedi! 😊


 

Ritengo che la tubazione idrica a valle del contatore di proprietà dell’ACEA, dalla quale si diramano le tubazioni di alimentazione delle singole villette, non sia di proprietà dell’ACEA che diversamente è proprietaria della rete a monte del contatore condominiale.

Se così fosse, le singole villette sarebbero già allacciate separatamente alla rete ACEA ed esisterebbero contratti di utenza privati.

 

Tuttavia, i proprietari possono far installare dei contatori divisionali per la misura dei rispettivi consumi, mantenere il contratto unico condominiale e suddividere le spese per consumi idrici e fognari in proporzione ai consumi individuali.

 

 

 

  • Mi piace 1
G.Ago dice:

 

Tuttavia, i proprietari possono far installare dei contatori divisionali per la misura dei rispettivi consumi, mantenere il contratto unico condominiale e suddividere le spese per consumi idrici e fognari in proporzione ai consumi individuali.

 

 

 

Perfetto e questo è il punto. Finora ciò non è stato fatto, chiamiamola pigrizia? Convenienza? Non saprei.. Ma se lo faccio io il resto poi potrà continuare con il diviso 3 invece che 4. Ma desidererei essere davvero indipendente in maniera totale.

Ransie dice:

Perfetto e questo è il punto. Finora ciò non è stato fatto, chiamiamola pigrizia? Convenienza? Non saprei.. Ma se lo faccio io il resto poi potrà continuare con il diviso 3 invece che 4. Ma desidererei essere davvero indipendente in maniera totale.

Fermo restando un contratto unico, la decisione di installare dei contatori divisionali e di ripartire le fatture in funzione dei consumi individuali deve essere presa dai proprietari delle villette riuniti in assemblea.

Per essere totalmente indipendente devi distaccarti dalla rete condominiale ed allacciarti direttamente alla rete ACEA, valutandone la fattibilità i costi.

 

G.Ago dice:

Fermo restando un contratto unico, la decisione di installare dei contatori divisionali e di ripartire le fatture in funzione dei consumi individuali deve essere presa dai proprietari delle villette riuniti in assemblea.

Per essere totalmente indipendente devi distaccarti dalla rete condominiale ed allacciarti direttamente alla rete ACEA, valutandone la fattibilità i costi.

 

Credo che allora sarà più facile la seconda ipotesi, valutando i costi e dilazionandoli nel tempo, fermo restando che in futuro chi altro vorrà rendersi indipendente, dovrà comunque pagare di nuovo una cifra da capogiro..

Ransie dice:

Grazie mille Danielabi, vorrei trovare la soluzione più rapida. A questo punto supponendo di essere io l'unica interessata, posso farmi carico di scindere l'utenza autonominandomi (e non per SUPER-IO, ma perchè conosco già le risposte che mi saranno date) e  facendo in modo che solo IO sarò interessata a questa scissione e lasciando quindi il resto dei condomini al loro destino?

 

E' comunque assurdo che in tutti questi anni nessuno abbia mai preso l'iniziativa di nominarsi all'agenzia delle entrate... il nome dell'utenza "Condominio Rossi" è un nominativo iscritto all'agenzia? Cosa ne pensi? 

Vorrei avviare tutto tramite PEC, perchè il servizio ACEA dalle mie parti (e non credo solo da me) è abbastanza fatiscente per non dire del tutto assente! 

 

GRAZIE ANCORA!

ACEA non mi risulta utilizzi la PEC per il servizio clienti, dovrebbe ma non lo fa...

davidino1978 dice:

ACEA non mi risulta utilizzi la PEC per il servizio clienti, dovrebbe ma non lo fa...

La PEC ce l'hanno e per legge ha valenza... dovranno per forza rispondere. 

Almeno per dare le informazioni necessarie.

Ransie dice:

La PEC ce l'hanno e per legge ha valenza... dovranno per forza rispondere. 

Almeno per dare le informazioni necessarie.

Dipende se vuoi risolvere o meno, perché difficilmente ti risponderanno visto che non è presidiata dagli operatori del servizio clienti.

Se invece il tuo scopo è non risolvere e andare in causa allora ha perfettamente valenza.

Buon giorno mio padre vive a tor vajanica villette a schiera per.motivi di perdita contatore condominiale tutti si sono staccati lasciando i miei anziani e invalidi attaccati al vecchi contatore nn pagando l acqua acea così facendo hanno staccato acqua a i miei e sono ormai 3 mesi ho messo avvocato sentenza a maggio ma.come è  possibile staccare acqua a 2 persone anziane per colpa.anche amministratore 

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