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luigi68

Rilascio immobile senza pagare spese condominiali

Buongiorno a tutti,

sono a chiedervi come vi comportereste in casi simili a quello che vado ad enunciare:

A febbraio 2014 un condomino ha venduto al costruttore l'appartamento che aveva dallo stesso acquistato nel 2000 ed il costruttore ha prontamente a sua volta venduto ad una terza persona l'immobile. Al momento del rilascio dell'immobile per quanto concerne le spese condominiali risultavano non saldate le mensilità di dicembre 2013 e gennaio 2014 ma nonostante ciò l'amministratore non ha fatto nulla per recuperare tali somme. Inoltre al momento del rilascio non risultavano presentati e pertanto approvati i bilanci 2012 e 2013 e non era ancora pervenuta la fattura del consumo dell'acqua. A marzo 2014 è stato sostituito l'amministratore ed il nuovo ha "scoperto" la situazione sopra enunciata. Nel mese di giugno 2014 i bilanci sono stati approvati e la morosità a carico di questa persona è risultata ammontare ad euro 720,00. Pertanto l'amministratore ha provveduto ad inviare al nuovo indirizzo del condomino moroso una raccomandata a/r con allegati bilanci e verbali per chiedere il pagamento di tale somma, ma in tutta risposta ha ricevuto una telefonata minatoria nella quale il soggetto ha riferito di non voler pagare nulla in quanto disoccupato e nullatentente, cosa per la verità già nota ai più, informando l'amministratore che l'appartamento dove adesso abita gli è stato concesso gratuitamente da un parente. La mia perplessità è la seguente: conviene fare azioni legali se già in partenza sappiamo che nulla recupereremo? Inoltre, l'importo da recuperare potrebbe addirittura essere inferiore alla parcella dell'avvocato e ci potremmo trovare nelle condizioni di dover sanare entrambe le situazioni. Ma al momento stesso, ovvero qualora l'assemblea decidesse di farsi carico di tale importo, si verrebbe a creare un precedente che qualcun'altro potrebbe sfruttare. La mia proposta è quella di sanare l'importo tra gli attuali condomini e chiedere il risarcimento all'amministratore uscente che non si è adoperato per il recupero del credito.

Qual'è secondo voi la soluzione migliore?

 

grazie per la collaborazione.

Se non ho capito male, il condòmino moroso è colui che ha venduto al costruttore. Tranne accordi tra loro due, il costruttore ne rispondeva solidalmente col venditore. Avendo, a sua volta, il costruttore venduto l'immobile, ne rispondono solidalmente l'acquirente e il costruttore.

Art. 63 IV comma:

Chi subentra nei diritti di un condomino è obbligato solidalmente con questo al pagamento dei contributi relativi all'anno in corso e a quello precedente.

Innanzitutto grazie per la risposta. Quindi, se ho ben compreso sarà il nuovo proprietario a dover provvedere al pagamento di quanto richiesto e nel caso può rivalersi su colui che gli ha venduto l'immobile ovvero il costruttore. Quindi per assurdo colui che ha contratto il debito tra il 2012 e gennaio 2014 non è più perseguibile e la morosità deve essere saldata dal nuovo proprietario dell'immobile che può a sua volta fare azione di rivalsa nei confronti di chi gli ha venduto l'immobile ovvero il costruttore

. Giusto?

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