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AntaresF

Realizzazione Marciapiede in terreno condominiale. Permessi da Richiedere

La situazione è abbastanza rognosa. Nella mia via è tornato un nuovo condomino. Nel terreno fra il mio condominio e lui ha deciso di fare un marciapiede . Questo terreno risulta condominiale al catasto a noi e anche a lui. In primis lui dice che il catasto sbaglia e che invece è solamente in condominio a tre persone ossia a lui a un condomino suo amico e a un'altro condomino e che in ogni caso quello che dice il catasto non vale nulla perchè non è probatorio etc. etc.. Per realizzare questo marciapiede non vogliono chiedere alcun permesso perchè dicono che c'è una legge che glielo permette di fare intorno alla sua casa senza bisogno di permessi. E da qui la prima domanda.

 

Per realizzare un marciapiede non bisogna chiedere il permesso a tutti condomini e chiedere i permessi al comune di appartenenza?

L'amministratore di Condominio in virtù della sua qualifica può fare qualcosa?

Questa cosa che il catasto non è probatorio e insomma lui fa intendere che per questo lui può fare un pò quello che gli pare è vera?

Insomma grazie in anticipo a chi saprà darmi qualche delucidazione.

ciao

 

è vero che il catasto italiano non è probatorio, ma dal tuo atto di acquisto è chiaramente definibile cosa è comune e cosa non è comune, ma questo dovrebbe già saperlo l'amministratore che dovresti coinvolgere.

 

Comunque, un marciapiede non fa danni particolari, anzi ... per cui sarei abbastanza tollerante a prescindere, magari mettendo alcuni paletti di precisazione.

Il catasto è un "archivio dati" ma non garantisce alcun "titolo di possesso" che può invece essere confermato da un rogito, ma anche da un regolamento condominiale. In "mancanza di titolo contrario" la zona dove il "condòmino" vuole fare il marciapiede è una parte comune a tutti i condòmini. La realizzazione del marciapiede deve quindi essere deliberata dall'assemblea e, a mio giudizio, si tratta di una innovazione perchè è un'opera nuova, ripartita secondo la tabella di proprietà.

Se il condòmino decide di fare l'intervento senza averne i "titoli" compie un illecito e potrebbe essere anche condannato alla rimessa in pristino, ma mi auguro non si debba arrivare a tanto.

Il catasto è un "archivio dati" ma non garantisce alcun "titolo di possesso" che può invece essere confermato da un rogito, ma anche da un regolamento condominiale. In "mancanza di titolo contrario" la zona dove il "condòmino" vuole fare il marciapiede è una parte comune a tutti i condòmini. La realizzazione del marciapiede deve quindi essere deliberata dall'assemblea e, a mio giudizio, si tratta di una innovazione perchè è un'opera nuova, ripartita secondo la tabella di proprietà.

Se il condòmino decide di fare l'intervento senza averne i "titoli" compie un illecito e potrebbe essere anche condannato alla rimessa in pristino, ma mi auguro non si debba arrivare a tanto.

Non è il condominio che vuole fare il marciapiede. Anzi molto probabilmente il condominio non lo vuole proprio perchè in quel punto dove questo signore vuole fare il marcipiede attualmente ci girano le macchine.

Questo signore non fa parte del nostro condominio. Ci partecipa solamente per l'acqua, altro tetto , casa separata etc. etc. ma secondo il catasto il terreno che unisce il mio condomino alla sua abitazione è condominiale. Lui dice invece che è comune solo a 3 persone invece che alle 8 che dice il catasto.

 

Per dirla chiara questo i lavori li vuole fare e basta...nonostante io abbia ipotizzato che debba chiedere il permesso oltre a noi anche al comune per un cambio d'uso. Adesso li risulta essere una strada.

 

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ciao

 

è vero che il catasto italiano non è probatorio, ma dal tuo atto di acquisto è chiaramente definibile cosa è comune e cosa non è comune, ma questo dovrebbe già saperlo l'amministratore che dovresti coinvolgere.

 

Comunque, un marciapiede non fa danni particolari, anzi ... per cui sarei abbastanza tollerante a prescindere, magari mettendo alcuni paletti di precisazione.

Il marciapiede danni li arrecherebbe, ma lui dice che lo puo' fare senza richiedere alcun permesso. Non lo chiede al condominio perchè dice che il catasto non è probatorio e sbaglia a dire che è condominiale.

 

Non vuole chiedere alcun permesso al comune per realizzare il marciapiede.

 

Insomma il classico individuo secondo il quale la ragione è sua e non ne vuole sentire altre.

Grazie cmq ad entrambi per le delucidazioni

Alla presunta ragione si risponde con la ragione. Se è così sicuro del fatto che quel tratto di suolo sia suo fatti dare il "titolo" che lo dimostri. Anche se fosse una servitù dovrebbe esistere un titolo che lo evidenzi. Il condominio potrebbe diffidarlo con una lettera e se cominciasse a fare i lavori, fregandosene altamente, farei intervenire i vigili.

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