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Antonio Tomasicchio

Problemi derivanti da parziale realizzazione di cappotto termico

Buongiorno.. chiedo urgentemente come procedere. Premetto che sono proprietario di un appartamento sito al primo piano di un condominio. Al piano sovrastante al mio è ubicato un appartamento il quale ha un terrazzo scoperto proprio sulle mie due stanze da letto mentre sotto alle stesse è sito il corridoio condominiale scoperto. Il condominio è stato di recente interessato dai lavori di cappotto termico nonché il proprietario sito al piano sovrastante al mio non ha aderito ai lavori mentre il condominio non ha realizzato i lavori di cappotto sulla parete condominiale esposta a nord che corrisponde sempre alle due stanze da letto. Il risultato è stato che in due anni si è creata tanta di quella condensa nelle due stanze arrecando gravi danni all’inquilina che è andata via nonché danni alla struttura allo stato disabitata. Il condominio mi ha riferito sulla mancata coibentazione del muto condominiale dovuta al mancato consenso del proprietario confinante il quale allo stato è un terreno agricolo. Lo stesso mi ha riferito di non avete mai negato l’ingresso per l’esecuzione dei lavori e l’amministratore del nostro condominio non ha saputo dimostrare un mancato consenso. A questo punto ho dovuto chiudere al mio legale di agire nei confronti del condominio e proprietario del terrazzo de quo. In questo caso la legge cosa dice? Mi sono munito di relazione tecnica asseverata dello specialista il quale relaziona dicendo di coibentazione della parete e terrazzo. Inoltre ho scoperto che gli

infissi che sono stati sostituiti sono stati montati sullo stesso telaio di alluminio arreca inevitabilmente la presenza di un ponte termico. Chiedo aiuto nella risoluzione della problematica con riferimento strumento legislativo che mi tuteli in sede civile.

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Antonio Tomasicchio dice:

Buongiorno.. chiedo urgentemente come procedere. Premetto che sono proprietario di un appartamento sito al primo piano di un condominio. Al piano sovrastante al mio è ubicato un appartamento il quale ha un terrazzo scoperto proprio sulle mie due stanze da letto mentre sotto alle stesse è sito il corridoio condominiale scoperto. Il condominio è stato di recente interessato dai lavori di cappotto termico nonché il proprietario sito al piano sovrastante al mio non ha aderito ai lavori mentre il condominio non ha realizzato i lavori di cappotto sulla parete condominiale esposta a nord che corrisponde sempre alle due stanze da letto. Il risultato è stato che in due anni si è creata tanta di quella condensa nelle due stanze arrecando gravi danni all’inquilina che è andata via nonché danni alla struttura allo stato disabitata. Il condominio mi ha riferito sulla mancata coibentazione del muto condominiale dovuta al mancato consenso del proprietario confinante il quale allo stato è un terreno agricolo. Lo stesso mi ha riferito di non avete mai negato l’ingresso per l’esecuzione dei lavori e l’amministratore del nostro condominio non ha saputo dimostrare un mancato consenso. A questo punto ho dovuto chiudere al mio legale di agire nei confronti del condominio e proprietario del terrazzo de quo. In questo caso la legge cosa dice? Mi sono munito di relazione tecnica asseverata dello specialista il quale relaziona dicendo di coibentazione della parete e terrazzo. Inoltre ho scoperto che gli

infissi che sono stati sostituiti sono stati montati sullo stesso telaio di alluminio arreca inevitabilmente la presenza di un ponte termico. Chiedo aiuto nella risoluzione della problematica con riferimento strumento legislativo che mi tuteli in sede civile.

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Dalla visione delle foto non si osserva la presenza di umidità e formazione di muffe in corrispondenza delle pareti e in particolare negli angoli, presumibilmente per  l’assenza di ponti termici.

Invece  i suddetti fenomeni sono presenti nell’intradosso del solaio che sostiene la terrazza livello in proprietà esclusiva e precisamente in corrispondenza dei travetti della struttura.

Le cause dei fenomeni di condensa sono preesistenti ai lavori di isolamento dell’edificio  per cui non dipendono dal mancato intervento di isolamento della parete e della terrazza, evidenziando un difetto di costruzione.

Fra le concause della condensa si annoverano la sostituzione dei vecchi infissi con infissi a tenuta stagna e le particolari modalità di conduzione dell’abitazione.

 

Con la realizzazione del cappotto il condominio avrebbe invaso lo spazio sovrastante il terreno confinante e a mio avviso l’amministratore non ha ottenuto l’autorizzazione dal proprietario.

 

È prerogativa dell’avvocato  cui hai dato mandato di agire per la tutela dei tuoi diritti individuare gli articoli di legge su cui basare l’azione legale.

Antonio Tomasicchio dice:

 Il condominio è stato di recente interessato dai lavori di cappotto termico nonché il proprietario sito al piano sovrastante al mio non ha aderito ai lavori mentre il condominio non ha realizzato i lavori di cappotto sulla parete condominiale esposta a nord che corrisponde sempre alle due stanze da letto.

Questa mi è nuova, non sapevo che un solo condòmino potesse esimersi dal partecipare ai lavori del cappotto termico approvati dall'assemblea.

Antonio Tomasicchio dice:

Il condominio mi ha riferito sulla mancata coibentazione del muto condominiale dovuta al mancato consenso del proprietario confinante il quale allo stato è un terreno agricolo. Lo stesso mi ha riferito di non avete mai negato l’ingresso per l’esecuzione dei lavori e l’amministratore del nostro condominio non ha saputo dimostrare un mancato consenso.

Questo contrasta con quanto affermato da G.Ago.

Biscotto dice:

Questa mi è nuova, non sapevo che un solo condòmino potesse esimersi dal partecipare ai lavori del cappotto termico approvati dall'assemblea.

Questo contrasta con quanto affermato da G.Ago.

Ho inteso che il rifiuto del proprietario della terrazza non si riferisse al cappotto delle pareti esterne del fabbricato, ma all’isolamento della terrazza di cui è proprietario esclusivo.

 

Il rifiuto del proprietario del fondo confinante con l’edificio è stato solo da me ipotizzato non avendo Antonio Tomasicchio  motivata la decisione dell’assemblea di non eseguire il cappotto sulla parete esterna esposta a nord.

Il proprietario del terrazzo non ha voluto per niente aderire a tutti i lavori incluso nella sua proprietà.

Non vi è prova certa del diniego di accedere nel fondo di terza proprietà 

Antonio Tomasicchio dice:

Il proprietario del terrazzo non ha voluto per niente aderire a tutti i lavori incluso nella sua proprietà

Non so dare un parere complessivo sulla vicenda, ma è noto che ci siano sentenze contrastanti circa la possibilità di opporsi all'installazione del cappotto termico su parti private come balconi o terrazze.

 

In ogni caso come è già stato fatto notare, ponti termici e muffa non sono arrivati a causa della coibentazione solo parziale ma erano già lì.

La coibentazione parziale potrebbe al massimo aver risolto il problema su un muro, aggravandolo sull'altro (ad esempio mentre prima l'umidità in casa condensava ovunque, ora condensa solo su alcuni muri).

 

Poi c'è la questione umidità.

Sono normali quei livelli di umidità nell'appartamento?

Sono forse frutto di cattive abitudini?

Ci si potrebbe semplicemente porre rimedio con un deumidificatore o arieggiando?

Boh, bisognerebbe studiare le situazione sul posto.

Di certo, visto che paghi sia un avvocato che un tecnico, è da loro che dovresti ricevere risposte.

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