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giallone

Nomina nuovo amministratore - e' valida questa nomina?

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Ieri c'è stata l'assemblea per la nomina del nuovo amministratore del nostro stabile. Inizia alle 16.00 precise.

Presidente un condomino, segretario l'amministratore uscente. Alle 16 e 10 si comincia a votare. Sono presenti 700 millesimi e 9 teste. Due condomini con 210 mm e due teste condizionano il voto al nome candidato all'impegno di quest'ultimo a svolgere celermente dei lavori di loro interesse. Gli altri 490 mm e 7 teste accettano questa condizione e votano il nome senza condizione.

Alle 16 e 15 entra un condomino con 140 mm, si fa registrare, il presidente lo avverte della situazione ed il signore dice: per me va bene questo candidato amministratore. Non pone alcuna condizione.

E' valida questa nomina?

Ieri c'è stata l'assemblea per la nomina del nuovo amministratore del nostro stabile. Inizia alle 16.00 precise.

Presidente un condomino, segretario l'amministratore uscente. Alle 16 e 10 si comincia a votare. Sono presenti 700 millesimi e 9 teste. Due condomini con 210 mm e due teste condizionano il voto al nome candidato all'impegno di quest'ultimo a svolgere celermente dei lavori di loro interesse. Gli altri 490 mm e 7 teste accettano questa condizione e votano il nome senza condizione.

Alle 16 e 15 entra un condomino con 140 mm, si fa registrare, il presidente lo avverte della situazione ed il signore dice: per me va bene questo candidato amministratore. Non pone alcuna condizione.

E' valida questa nomina?

Secondo me la nomina è valida, ma le condizioni sono inefficaci, ovvero se il nuovo amministratore non ne terrà conto ciò non comporterà nulla di automatico.

Ma il nuovo amministratore potrebbe dire che non si sente legittimato perché c'è questa condizione?

Inoltre il signore che entra dopo un quarto d'ora esprime un voto valido? Pare che il segretario ossia l'amministratore uscente non l'abbia sentito... lo abbiamo sentito noi seduti vicino e il Presidente che glielo ha chiesto espressamente

Ma il nuovo amministratore potrebbe dire che non si sente legittimato perché c'è questa condizione?

Inoltre il signore che entra dopo un quarto d'ora esprime un voto valido? Pare che il segretario ossia l'amministratore uscente non l'abbia sentito... lo abbiamo sentito noi seduti vicino e il Presidente che glielo ha chiesto espressamente

Se il verbale non era ancora chiuso ed il Presidente ha ritenuto valido quel voto, non vedo nessuna irregolarità.

Per quanto riguarda il nuovo amministratore, se non si sentirà legittimato potrà rifiutare la nomina.

Il verbale non era stato chiuso tanto e vero che il segretario-amm.re uscente annota il nome del signore entrato in ritardo. Quest'ultimo esprime il suo voto al Presidente, lo sentiamo in 4, pare che qualcuno non l'abbia sentito,,, Però una cosa è certa a tutti: il signore entrante non pone alcuna condizione.

 

Quei due voti sotto condizione sono validi per i 500 mm?

Quei due voti sotto condizione sono validi per i 500 mm?
Ripeto il mio parere, i voti sono validi, la condizione NO.

Dico la mia. La nomina è regolare e supera ampiamente i quorum stabiliti dalla normativa. Ammesso che la condizione non venga accettata dall'amministratore eletto il quorum rimane comunque al di sopra dei 500 millesimi (490 + 140 del ritardatario). Ciò non toglie che alla nomina debba seguire l'accettazione formale dell'amministratore entrante per "concludere" il contratto di mandato e sancire definitivamente la validità della carica. In quella occasione l'amministratore potrebbe "ritrattare" la condizione dettata dai due condòmini, ma se questa fosse stata posta ed accettata prima della nomina, il nuovo amministratore si ritroverebbe a cominciare la sua gestione con un bel sassolino nella scarpa.

Io penso che i due che votano con condizione non chiedono spiecificatante qualcosa al nuovo amministratore ma chiedono all'assemblea di calendendarizzare i lavori in cambio del loro voto che, in quel momento, e determinante visto che i 140 mm non erano ancora entrati...

Non è con un “ricatto” che possono ottenere ciò che vogliono, e non è in quella assemblea che si potranno calendarizzare lavori, tanto più che non c’è un punto specifico all’ordine del giorno. In ogni caso l’amministratore può prendersi l’impegno di convocare l’assemblea per deliberare sui lavori, ma certamente non può decidere nulla senza delibera.

Concordo pienamente coi precedenti commenti i quanto tutto dipende dal nuovo amministratore se vuole o meno accettare l'incarico con questi presupposti di partenza.

Ieri c'è stata l'assemblea per la nomina del nuovo amministratore del nostro stabile. Inizia alle 16.00 precise.

Presidente un condomino, segretario l'amministratore uscente. Alle 16 e 10 si comincia a votare. Sono presenti 700 millesimi e 9 teste. Due condomini con 210 mm e due teste condizionano il voto al nome candidato all'impegno di quest'ultimo a svolgere celermente dei lavori di loro interesse. Gli altri 490 mm e 7 teste accettano questa condizione e votano il nome senza condizione.

Alle 16 e 15 entra un condomino con 140 mm, si fa registrare, il presidente lo avverte della situazione ed il signore dice: per me va bene questo candidato amministratore. Non pone alcuna condizione.

E' valida questa nomina?

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se le cose sono andate come descritto la votazione è valida. la nomina del nuovo amministratore altrettanto. le maggioranze richieste dal c.c. c'erano ed erano più che abbondanti.

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