#1 Inviato 23 Dicembre, 2014 La nomina di un amministratore avvenuta tre anni fa, dall'anno successivo, cioè dal febbraio 2012 non è stata mai rinnovata perché mai raggiunto il quorum. Quindi fino all'entrata in vigore della riforma, l'amministratore pur con il mandata scaduto, ha continuato ad amministrare in regime di prorogatio. Con l'entrata in vigore della legge di riforma, ha inserito tra i punti all'ordine del giorno dell'assemblea, la nomina, che di fatto non è mai avvenuta perché anche in questo caso non è mai stato raggiunto il quorum, ma ha continuato comunque ad amministrare. Ritengo non possa essere considerato amministratore in carica. Mi confermate?
#2 Inviato 23 Dicembre, 2014 L'amministratore è tuttora in proroga con pieni poteri sino a che non sarà nominato un successore oppure lui stesso riconfermato.
#3 Inviato 23 Dicembre, 2014 Credo però che con la riforma, la prorogatio, viene meno. Altri confronti?
#4 Inviato 23 Dicembre, 2014 Rimane in proroga poiché la ratio della norma è quella di non lasciare il condominio "scoperto". Egli, dovrà porre in essere tutto ciò che necessita così come previsto dall'art. 1129 c.c. VIII comma. Estratto: .... porre in essere tutte le attività ritenute urgenti per evitare pregiudizi agli interessi comuni ....