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Installazione ascensore non voluto da alcuni condomini anche se a costo zero

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Salve a tutti,

Vorrei chiedere un vs parere circa la fattibilità di installare un ascensore all'interno di un condominio.

In particolare vi chiedo quale siano le normative da considerare.

Inoltre vorrei sapere se qualcuno di voi sappia se sia possibile installare un ascensore a spese di quei condomini che lo desiderano senza far partecipare alle spese gli altri che non lo vogliono, senza l'approvazione in assemblea. Eventualmente giustificando il montaggio servirebbe ad abbattere le barriere architettoniche. Oppure se si debba verificare quello che prevede il PRG.

 

La questione é che i condomini del primo piano si oppongono dicendo che l'installazione dell'ascensore toglierebbe luce e una porzione dei propri pianerottoli. Infatti i condomini del primo piano non trarrebbero alcun vantaggio dato che l'ascensore, a causa delle conformazione dell'edificio, potrebbe partire solo dal primo piano stesso.

 

Inoltre vorrei sapere se tutti i condomini, anche quelli dei piani terreni con accesso dall'esterno (es attività commerciali) hanno la facoltà di votazione secondo i propri millesimi, anche se gli stessi forse non utilizzeranno il nuovo impianto.

 

GRAZIE a tutti

La Giurisprudenza, se non vado errato, è propensa ad esimere dalle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria i proprietari a piano terra perchè di fatto non hanno nessun giovamento derivante dal manufatto. Ciò che conta sempre è il potenziale utilizzo.

Per esempio se la Sig.ra tal dei tali da piano terra si reca dall'amica dell'ultimo piano 10 volte al giorno.

Senza dubbio bisogna vedere il regolamento di condominio cosa dice circa la suddivisione delle spese.

Da me le spese ascensore sono una botta perchè su 7 appartamenti quelli a piano terra(due) sono esenti.

Senza dubbio qualunque condòmino può rinunciare alla proprietà di parte dell'impianto ed esimersi dal contribuire alle spese e al futuro utilizzo.(tutto nero su bianco)

Per la luce...... basta fare un impoanto con rete perimetrale traforata o in vetro.

La Giurisprudenza, se non vado errato, è propensa ad esimere dalle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria i proprietari a piano terra perchè di fatto non hanno nessun giovamento derivante dal manufatto. Ciò che conta sempre è il potenziale utilizzo.

Per esempio se la Sig.ra tal dei tali da piano terra si reca dall'amica dell'ultimo piano 10 volte al giorno.

Senza dubbio bisogna vedere il regolamento di condominio cosa dice circa la suddivisione delle spese.

Da me le spese ascensore sono una botta perchè su 7 appartamenti quelli a piano terra(due) sono esenti.

Senza dubbio qualunque condòmino può rinunciare alla proprietà di parte dell'impianto ed esimersi dal contribuire alle spese e al futuro utilizzo.(tutto nero su bianco)

Per la luce...... basta fare un impoanto con rete perimetrale traforata o in vetro.

Ma in questo caso il problema non è che gli inquilini del PT sono obbligati a pagare, il fatto è che loro non vogliono proprio l'impianto. Gli altri inquilini dei piani successivi lo pagherebbero a loro spese, ma quelli del PT si vogliono opporre in quando l'installazione porterebbe via una porzione dei loro pianerottoli e luce alle scale.

.. i condomini del primo piano non trarrebbero alcun vantaggio dato che l'ascensore, a causa delle conformazione dell'edificio, potrebbe partire solo dal primo piano stesso.

 

 

GRAZIE a tutti

Riduzione del pianerottolo e della scala..

non è solo una questione di misure, ma di eventuale e possibile compressione del diritto del singolo (es. sentenza n. 15308 del 12 luglio 2011); inoltre per asseverare che tale opera sia un abbattimento della/e barriera/e architettonica/he, si deve contemplare che tali opere realmente investano tutte le parti comuni interessate e qui mi sembra di aver letto che l'ascensore non avrà lo sbarco a tutti piani.

Per questo aspetto, penso che dovreste prima ben chiarirvi con il progettista; poi affrontare tutti quei aspetti di natura assembleare per connotare l'opera.

Un saluto

ROI

Riduzione del pianerottolo e della scala..

non è solo una questione di misure, ma di eventuale e possibile compressione del diritto del singolo (es. sentenza n. 15308 del 12 luglio 2011); inoltre per asseverare che tale opera sia un abbattimento della/e barriera/e architettonica/he, si deve contemplare che tali opere realmente investano tutte le parti comuni interessate e qui mi sembra di aver letto che l'ascensore non avrà lo sbarco a tutti piani.

Per questo aspetto, penso che dovreste prima ben chiarirvi con il progettista; poi affrontare tutti quei aspetti di natura assembleare per connotare l'opera.

Un saluto

ROI

Grazie ROI,

 

la questione è "annodata" perchè l'opera della sola posa in opera di un ascensore non abbatterebbe la barriera architettonica della scale in quanto l'ascensore partirebbe dal primo piano, ma se il problema fosse questo, credo che i condomini a favore dell'ascensore installerebbero anche un montascale per la prima rampa delle scale, se questo gli permettesse l'installazione senza richiedere autorizzazione agli altri condomini.

 

L'altra problematica è rappresentata appunto dalla alterazione di destinazione d'uso di parti comuni (pianerottoli) che possano configurare un pregiudizio ed una limitazione del loro uso ai condomini che non si trovano d'accordo sull'esecuzione dell'impianto. Infatti non è possibile ledere il diritto di utilizzo della cosa comune. In questo caso i pianerottoli verrebbero a ridursi di superficie per permettere il montaggio dell'ascensore, e dato che lo stesso sarebbe installato davanti alla finestra del pianerottolo, si ridurrebbe anche l'illuminazione naturale.

 

Quindi, i miei dubbi sono:

 

1. l'impianto che parte dal piano primo, e che quindi non abbatte completamente la barriera architettonica delle scale (in quanto non tecnicamente possibile), può essere considerato come un intervento atto ad abbattere le barriere architettoniche (seppur in parte)?

 

2. se l'impianto fosse realizzato in modo tale da abbattere la barriera architettonica delle scale, e quindi in accoppiata ad un montascale, i condomini che volessero mettere in opera l'impianto a proprie spese, possono procedere senza richiedere autorizzazione al condominio? (ovviamente l'intervento dovrà essere tecnicamente fattibile e approvato dal comune/genio civile)

 

3. come si dovrà comportare il Condominio per la ripartizione dei costi di esercizio e manutenzione. questi saranno a carico dei soli condomini che hanno voluto l'impianto?

 

4. l'impianto potrà essere utilizzato da tutti?

 

- - - Aggiornato - - -

 

gli inquilini non possono opporsi .

perchè sostieni che non possono?

perché gli inquilini nel condominio non contano nulla o quasi nulla .

Ma in questo caso il problema non è che gli inquilini del PT sono obbligati a pagare, il fatto è che loro non vogliono proprio l'impianto. Gli altri inquilini dei piani successivi lo pagherebbero a loro spese, ma quelli del PT si vogliono opporre in quando l'installazione porterebbe via una porzione dei loro pianerottoli e luce alle scale.

Non sono i loro pianerottoli...sono del Condominio e quindi decidono le maggioranze previste per Legge.

 

Haoren si è un pò "incartata" con la spiegazione perchè:

 

1-il "potenziale uso" imporrebbe per Legge la suddivisione di spese anche su chi non vuole l' ascensore e non intende usarlo

 

2-diversa considerazioni valgono se l' impianto è preesistente (quindi fin dalla costruzione dell' edificio) oppure di nuova installazione (innovazione).

 

La Legge obbliga l' ascensore negli edifici con più di 2 piani fuori terra e senz' altro agevola l' abbattimento di barriere.

 

Poichè si tratta di impianto con possibile uso separato (mediante chiavi o codici) possono deliberare e ripartirsi la spesa tutti coloro che sono interessati a farlo restando facoltà agli altri di divenire comproprietari versando quota adeguata.

 

Quali norme e possibilità di installazione sussistano devi chiedere ad un tecnico cn relativo sopralluogo

L’assemblea può deliberare con la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell’edificio le innovazioni come, nel caso, l'impiantazione di un ascensore (vedi art. 1136 c.c.)

ma, prima ancora, Art. 1120 c.c.

1) le opere e gli interventi volti a migliorare la sicurezza e la salubrità degli edifici e degli impianti;

2) le opere e gli interventi previsti per eliminare le barriere architettoniche, omissis....

L'amministratore è tenuto a convocare l'assemblea entro trenta giorni dalla richiesta anche di un solo condomino interessato all'adozione delle deliberazioni di cui al precedente comma. La richiesta deve contenere l'indicazione del contenuto specifico e delle modalità di esecuzione degli interventi proposti. In mancanza, l'amministratore deve invitare senza indugio il condomino proponente a fornire le necessarie integrazioni.

Sono vietate le innovazioni che possano recare pregiudizio alla stabilità o alla sicurezza del fabbricato, che ne alterino il decoro architettonico o che rendano talune parti comuni dell'edificio inservibili all'uso o al godimento anche di un solo condomino.>

Come avrai già constatato, sono mutati i quorum ma non la possibilità come indicata nella Legge 13/89....ovvero si dovrà tenere conto proprio di quanto già scritto sopra: evitare compressioni o “ recare pregiudizio alla stabilità o alla sicurezza del fabbricato, che ne alterino il decoro architettonico o che rendano talune parti comuni dell'edificio inservibili all'uso o al godimento anche di un solo condomino”.

E' ovvio che chi sostiene le spese per l'installazione, debba provvedere alla relativa manutenzione così come i costi dell'energia elettrica (apposito nuovo contratto e contatore).

Mi sembra di capire che siete in una fase embrionale e in possesso di qualche elemento (preventivo?). Se così è, tra i quanti che ne vorrebbero l'impiantazione, decidete per un affido ad uno studio tecnico che oltre a garantirvi la possibile fattibilità e asseverazione, potrebbe redarre un capitolato, seguire le opere e produrre ulteriori elementi da far sottoporre all'attenzione dell'assemblea.

Un saluto

ROI

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