Vai al contenuto
golem70

IMU seconda casa.

Partecipa al forum, invia un quesito

Salve,

ho contattato l'ufficio tributi del Comune per avere un parere ma mi dicono che il caso è troppo complicato (!!).

Dunque: casa in proprietà cointestata  a 3 persone tutte nello stesso nucleo famigliare (marito+moglie+madre).

La madre cambia residenza fuori comune mantenendo la proprietà.

Alla morte del marito, l'ufficio tributi dice che il diritto d’abitazione dell’immobile passa al 100% alla moglie e che quindi la madre non deve nè TARI (ha cambiato residenza fuori Comune) nè IMU (diritto d’abitazione dell’immobile passa al 100% alla moglie ).

Faccio notare all'ufficio tributi che,secondo informazioni da me in possesso, nel caso di casa in comproprietà tra il defunto e terzi, il diritto di abitazione non passa automaticamente al coniuge superstite, quantomeno non al 100%.

Secondo loro il caso è troppo complicato e ci rinunciano...

Deve la madre pagare l'IMU come seconda casa?

Grazie.

 

golem70 dice:

ho contattato l'ufficio tributi del Comune per avere un parere ma mi dicono che il caso è troppo complicato

grazie per la fiducia nel forum!!! 😊

 

golem70 dice:

Alla morte del marito, l'ufficio tributi dice che il diritto d’abitazione dell’immobile passa al 100% alla moglie e che quindi la madre non deve nè TARI (ha cambiato residenza fuori Comune) nè IMU (diritto d’abitazione dell’immobile passa al 100% alla moglie ).

La Corte di Cassazione ha avuto modo di precisare che il diritto reale di abitazione, riservato per legge al coniuge superstite, ha ad oggetto la casa coniugale, ossia l’immobile che, in concreto, era adibito a residenza familiare. Poiché, dunque, l’oggetto del diritto di abitazione mortis causa coincide con la casa adibita a residenza familiare, esso si identifica con l’immobile in cui i coniugi – secondo la loro determinazione convenzionale, assunta in base alle esigenze di entrambi – vivevano insieme stabilmente, organizzandovi la vita domestica del gruppo familiare (Cass. Civile n.4077/2012).

Il diritto di abitazione deve essere esercitato, se la persona non lo esercita perchè residente altrove, la casa diventa seconda casa, con relative ricadute su Imu/Tasi.

Sono perplessa relativamente al comportamento del comune; se continuano a considerare che l'abitazione è esente da tributi......che dire, buon per te!! Fossi in te, salvo che tu non l'abbia già fatto, chiederei il parere scritto del comune.

Se la madre aveva 1/3 di proprietà quella parte rimane a lei, mentre la parte del marito dovrebbe andare alla moglie che avrà 2/3.

 

In ogni caso, se il diritto d’abitazione dell’immobile è passato al 100% alla moglie (che ci vive e ha la residenza), la madre non deve pagare nulla.

 

 

 

 

 

 

 

Modificato da Mosquiton
Mosquiton dice:

Se la madre aveva 1/3 di proprietà quella parte rimane a lei, mentre la parte del marito dovrebbe andare alla moglie che avrà 2/3.

 

In ogni caso, se il diritto d’abitazione dell’immobile è passato al 100% alla moglie (che ci vive e ha la residenza), la madre non deve pagare nulla.

 

 

 

 

 

 

 

🙄 io ho capito che la "madre" è "la moglie" del de cujus. Vediamo se @golem70 conferma o smentisce.

Danielabi dice:

🙄 io ho capito che la "madre" è "la moglie" del de cujus. Vediamo se @golem70 conferma o smentisce.

Non credo... nel post #1 ha parlato di 3 persone!

 

Quindi, "madre" e "moglie" sono 2 persone diverse.

 

 

 

Modificato da Mosquiton

Scusate se non sono stato chiaro:

 

sono 3 persone: moglie+marito e madre del marito

La moglie eredita il 1/3 del marito (tot 2/3) e la madre rimane con il suo 1/3

 

>>Sono perplessa relativamente al comportamento del comune; se continuano a considerare che l'abitazione è >>esente da tributi......che dire, buon per te!! Fossi in te, salvo che tu non l'abbia già fatto, chiederei il parere >>scritto del comune.

 

All'inizio pareva così (100% diritto alla moglie, secondo loro. Parere sbagliato secondo quanto leggo in rete)

Ovviamente, pur preferendo il parere sbagliato (il fatto di non dover pagare nulla), non rimango tranquillo per nulla. Chiedere il parere scritto al Comune...non so...loro si appoggiano ad un concessionario per la riscossione: il concessionario, dopo avergli nuovamente scritto che secondo me il 100% non andava alla moglie, mi ha detto che è un caso troppo complicato e non si pronunciano🤐.


 

Danielabi dice:

grazie per la fiducia nel forum!!! 😊

 

La Corte di Cassazione ha avuto modo di precisare che il diritto reale di abitazione, riservato per legge al coniuge superstite, ha ad oggetto la casa coniugale, ossia l’immobile che, in concreto, era adibito a residenza familiare. Poiché, dunque, l’oggetto del diritto di abitazione mortis causa coincide con la casa adibita a residenza familiare, esso si identifica con l’immobile in cui i coniugi – secondo la loro determinazione convenzionale, assunta in base alle esigenze di entrambi – vivevano insieme stabilmente, organizzandovi la vita domestica del gruppo familiare (Cass. Civile n.4077/2012).

Il diritto di abitazione deve essere esercitato, se la persona non lo esercita perchè residente altrove, la casa diventa seconda casa, con relative ricadute su Imu/Tasi.

Sono perplessa relativamente al comportamento del comune; se continuano a considerare che l'abitazione è esente da tributi......che dire, buon per te!! Fossi in te, salvo che tu non l'abbia già fatto, chiederei il parere scritto del comune.

😊😊

Modificato da golem70
Mosquiton dice:

Se la madre aveva 1/3 di proprietà quella parte rimane a lei, mentre la parte del marito dovrebbe andare alla moglie che avrà 2/3.

 

In ogni caso, se il diritto d’abitazione dell’immobile è passato al 100% alla moglie (che ci vive e ha la residenza), la madre non deve pagare nulla.

 

 

 

 

 

 

 

 

E' proprio questo il punto: per quel che ne so (vedasi ad esempio https://www.soldioggi.it/coniuge-superstite-14939.html)  il caso rientra in "Casa in comproprietà tra il defunto e terzi" e quindi il diritto d'abitazione della moglie non esiste addirittura!

 

Per quel che ho capito io, la madre dovrebbe pagare la quota di 1/3 di IMU.

 

golem70 dice:

Per quel che ho capito io, la madre dovrebbe pagare la quota di 1/3 di IMU

ricapitolando:

 

la madre è proprietaria per 1/3 e abita altrove

la moglie è proprietaria di 2/3 e abita la casa

 

quindi per la moglie non rileva la questione del diritto di abitazione, in quanto la casa è la sua residenza, la casa che abita e questo la esenta dall'imu

la madre abita altrove, non ha diritto di abitazione, ha solo la proprietà di 1/3 dell'immobile che, non risiedendovi, è seconda casa, per cui deve pagare sia l'imu che la tasi se prevista

Danielabi dice:

ricapitolando:

 

la madre è proprietaria per 1/3 e abita altrove

la moglie è proprietaria di 2/3 e abita la casa

 

quindi per la moglie non rileva la questione del diritto di abitazione, in quanto la casa è la sua residenza, la casa che abita e questo la esenta dall'imu

la madre abita altrove, non ha diritto di abitazione, ha solo la proprietà di 1/3 dell'immobile che, non risiedendovi, è seconda casa, per cui deve pagare sia l'imu che la tasi se prevista

E' esattamente quello che penso ma che volvevo confermato dal riscossore dei tributi.

Il cambio di residenza è avvenuto a Febbraio 2019: deve già pagare l'imu quest'anno ?

 

golem70 dice:

Il cambio di residenza è avvenuto a Febbraio 2019: deve già pagare l'imu quest'anno ?

Si, l'imu si paga nell'anno di competenza.

Secondo me, come ho scritto, il diritto di abitazione è ininfluente, per l'esenzione imu conta la residenza, se non si risiede si paga....mi sembra abbastanza semplice.

 

golem70 dice:

Scusate se non sono stato chiaro:

 

sono 3 persone: moglie+marito e madre del marito

La moglie eredita il 1/3 del marito (tot 2/3) e la madre rimane con il suo 1/3

 

Ma chi ci vive in questo appartamento????

 

Se è rimasta a viverci la moglie, la madre NON deve pagare nulla!

 

Per fugare ogni dubbioè sufficiente che la madre ceda in usufrutto la sua parte (1/3) alla moglie (rimanendo nuda proprietaria)!

 

Tutte le imposte che riguardano il possesso dell'appartamento competono all'usufruttuario, come ad esempio l'Irpef, l'Imu, la Tari, ecc.

 

 

 

 

 

Modificato da Mosquiton
Danielabi dice:

Si, l'imu si paga nell'anno di competenza.

Secondo me, come ho scritto, il diritto di abitazione è ininfluente, per l'esenzione imu conta la residenza, se non si risiede si paga....mi sembra abbastanza semplice.

 

Non è così.

 

Se uno è comproprietario della "casa di famiglia" dove risiede un genitore, ma ha residenza altrove, non paga l'IMU come seconda casa!

 

Per maggiori info, vedi qui:

--link_rimosso--

 

 

 

 

 

Modificato da Mosquiton

Partecipa al forum, invia un quesito

×