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marmarman

Impianto fotovoltaico CONDOMINIALE:incentivi al costruttore?

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Salve.ho comprato un appartamento in un condominio (primo appartamento venduto)nel quale era PREVISTA istallazione fotovoltaico ma che non compare su rogito.all'atto del rogito I PANNELLI non erano istallati.vennero montati 3 mesi dopo.Sul rogito non compare nulla.I miei vicini hanno rogitato 3 mesi fa...(impianto già istallato e funzionante) ma anche nel loro rogito NON COMPARE.

1)ma se era d'obbligo per legge (art 1 comma 289 legge 244/07)installare l'impianto...come mai nel mio rogito non se ne parla?chi è in dolo?

2)se è per legge...è sott'inteso che ci sia?come la caldaia..le fogne...?

3)l'impianto (non risultante da nessuna parte) se PER LEGGE ci doveva essere...E' DI PROPRIETA' DEL CONDOMINIO?

perchè:il costruttore ci ha venduto gli appartamenti (entrambi...parlo anche a nome dei miei vicini) con la clausola (PARLATA):il fotovoltaico è del condominio...tutto del condominio..ciò che arriva è del condominio.

A distanza di 1 anno dal nostro subentro...stiamo provvedendo alla voltura di tale impianto, ma ora il costruttore ci dice (probabilmente qualche FURBO gli ha ventilato questa possibilità) ci dice che lo SCAMBIO SUL POSTO è nostro...e lui si tiene gli incentivi perchè legati a LUI e non all'impianto.

A noi nn risulta...ovvero:risulta che qualche venditore si propone così ai possibili acquirenti...MA LO DICE ESPRESSAMENTE!

ora però...sto impianto non risulta sui rogiti. di chi è????

può lui comportarsi così?

ma se è suo...e l'ha istallato dopo 3 mesi dal mio rogito,posso dirgli "DOV'E' LA MIA AUTORIZZAZIONE a usare parte del tetto che è in parte mio?".

possiamo dirgli:vuoi mantenere gli incentivi?ci paghi l'affitto del tetto.

e se lui si tiene gli incentivi...l'allaccio enel rimane a nome suo?le bollette enel arrivano a lui??siamo terremotati...e da giugno 2012 non è arrivata ancora una fattura enel..quindi non sappiamo quale potrebbe essere l'importo...se con lo scambio sul posto ci siamo stati dentro!

lui, il costruttore, ha ancora 2 appartamenti invenduti in questo condominio.

Scritto da marmarman il 13 Feb 2013 - 13:36:14: Salve.ho comprato un appartamento in un condominio (primo appartamento venduto)nel quale era PREVISTA istallazione fotovoltaico ma che non compare su rogito.all'atto del rogito I PANNELLI non erano istallati.vennero montati 3 mesi dopo.Sul rogito non compare nulla.I miei vicini hanno rogitato 3 mesi fa...(impianto già istallato e funzionante) ma anche nel loro rogito NON COMPARE.

1)ma se era d'obbligo per legge (art 1 comma 289 legge 244/07)installare l'impianto...come mai nel mio rogito non se ne parla?chi è in dolo?

2)se è per legge...è sot [...]

 

Non so se sia previsto dalla Legge la menzione in Rogito di tutti gi impianti tecnologici che le moderne abitazioni possono e/o devono avere.

Poi scrivi che era "PREVISTO" ma non spieghi se la concessione edilizia citava l' obbligo od il previsto era solo nella illustrazione verbale dell' edificio.

Certo che sulla "parola" non si può poi pretendere. Meglio che tutti gli accordi fossero inseriti quantomeno in un preliminare di vendita.

 

Se il permesso a costruire era stato rilasciato prima del 31/05/2012 allora tale impianto poteva anche non essere obbligatorio (solo un controllo sulla licenza rilasciata dal comune può svelare)

 

Siete in un Condominio fin dal momneto che esistono 2 proprietari di unità diverse, ma questo non ha valore se i lavori erano previsti anticipatamente alla costituzione e/o se certe parti (l' impianto in questione) non è specificato di proprietà comune.

 

 

 

 

Grazie mille per la risposta!

allora....a parte che il notaio ha già rinviato l'incontro a fine settimana, io mi son portata avanti e ho sentito dal nostro Comune.

Andrò domani a ritirare copia della concessione edilizia, nella quale comunque sembra essere citato il suddetto IMPIANTO FOTOVOLTAICO.

l'impiegata ha dovuto "scartabellare" un po'..ma alla fine ha trovato la dicitura in cui compare L'ISTALLAZIONE DI FOTOVOLTAICO...e non la predisposizione.

pertanto:se nella concessione RISULTA tale...l'impianto è di proprietà del condominio no?

 

 

 

Scritto da marmarman il 19 Feb 2013 - 13:01:40: Grazie mille per la risposta!

allora....a parte che il notaio ha già rinviato l'incontro a fine settimana, io mi son portata avanti e ho sentito dal nostro Comune.

Andrò domani a ritirare copia della concessione edilizia, nella quale comunque sembra essere citato il suddetto IMPIANTO FOTOVOLTAICO.

l'impiegata ha dovuto "scartabellare" un po'..ma alla fine ha trovato la dicitura in cui compare L'ISTALLAZIONE DI FOTOVOLTAICO...e non la predisposizione.

pertanto:se nella concessione RIS [...]

Non necessariamente.

Fosse stato un impianto deliberato in assemblea allora la faccenda sarebbe più chiara.

Il costruttore potrebbe sempre aver "spacciato" la condominialità, ma se non è riportato nella compravendita non esiste nulla a riprova della "promessa" che aveva dato.

L' autorizzazione "certifica" che l' impianto era previsto prima della costituzione del condominio.

Non fosse stato menzionato allora il costruttore doveva ottenere permesso dall' assemblea o in mancanza dall' altro condomino.

 

 

uffi..allora la vedo grigia!

vediamo venerdì cosa riesce a far saltare fuori il notaio.

che comunque sembrava moooolto sorpreso dalla nostra telefonata in cui menzionavamo l'impianto.

a lei non risulta,...e forse non è BELLA COSA che non le risultasse.

sai anche dirmi se il costruttore può quindi mantenere gli incentivi dell'impianto e cedere solo lo scambio sul posto?

se si...con quali condizioni?

ovvero:l'impianto NON e' del condominio...

o a prescindere da questa nota?

e se si...deve tenere intestato a lui anche l'utenza enel?

 

 

 

Scritto da marmarman il 19 Feb 2013 - 13:38:24: uffi..allora la vedo grigia!

vediamo venerdì cosa riesce a far saltare fuori il notaio.

che comunque sembrava moooolto sorpreso dalla nostra telefonata in cui menzionavamo l'impianto.

a lei non risulta,...e forse non è BELLA COSA che non le risultasse.

sai anche dirmi se il costruttore può quindi mantenere gli incentivi dell'impianto e cedere solo lo scambio sul posto?

se si...con quali condizioni?

ovvero:l'impianto NON e' del condominio...

o a prescindere da questa nota?

e se si...deve [...]

 

non sono addentro a tutte le clausole degli incentivi...ma a rigor di logica se lui è il proprietario dell' impianto e lui ha fatto richiesta degli incentivi a lui andranno tali somme, purchè rimanga titolare del diritto.

Non mi risulta possa cedere a terzi l' energia che produce ma solamente per se stesso o all' ente.

 

 

suggerimento (tutto da verificare):

 

verifica se nell' atto di compravendita è citata la classificazione dell' immobile dal punto di vista energetico.

Scopri le "motivazioni" che ne hanno determinato la classificazione ...perchè se per esempio ti hanno venduto una classe A e chi ha rilasciato la certificazione ha considerato nel conteggio la presenza dell' impianto fotovoltaico allora è desumibile che questo sia "integrato/ad uso" nella tua unità, e che il venditore se poi si è avvocato ogni diritto sullo stesso ti avrebbe raggirato sulle specifiche del venduto.

 

 

 

 

 

 

Scritto da dimaraz il 20 Feb 2013 - 08:21:12: suggerimento (tutto da verificare):

 

verifica se nell' atto di compravendita è citata la classificazione dell' immobile dal punto di vista energetico.

Scopri le "motivazioni" che ne hanno determinato la classificazione ...perchè se per esempio ti hanno venduto una classe A e chi ha rilasciato la certificazione ha considerato nel conteggio la presenza dell' impianto fotovoltaico allora è desumibile che questo sia "integrato/ad uso" nella tua unità, e che il venditore se poi si [...]

ahimè...la certificazione energetica appunto da una B che ci era stata ventilata, è passata ad una C...(con tanto di correzione sul cartellone pubblicitario).e non è menzionato nemmeno qui l'impianto.

quindi...mi sa che venerdì dal notaio saremo preparati alla nostra "sconfitta"!

peccato.

grazie tante...per le delucidazioni che mi hai dato!!!

 

 

 

 

 

 

Egregio marmarman,

mi permetta di dissentire dall'impostazione data alla questione; prima ancora di porsi il problema se il costruttore possa o meno trattenere per sè gli incentivi fiscali (cosa accessoria e secondaria, anche se non irrilevante), va risolta a monte una diversa questio: a chi appartenga l'impianto fotovoltaico.

Ora, salvo titolo contrario da cui si ricavi un diritto in capo a terzi, tutti i beni che insistono sul Condominio sono per presunzione del Condominio stesso e spettano unicamente ai suoi consociati; irrilevante che non siano citati negli atti di rogito, in quanto non è essenziale, ai fini della condominialità degli stessi, la loro analitica elencazione.

 

O il costruttore ha un titolo in mano che dimostri d'essersi riservato la proprietà dell'impianto fotovoltaico, oppure questo, essendo "infisso" sullo stabile condominiale, sarà, fino a prova contraria, bene comune dei condòmini, con tutte le conseguenze del caso in tema di incentivi. Ovvio che tale onere è a carico di chi vanta il diritto = il costruttore.

Se poi il costruttore potesse dimostrare la proprietà, andrebbe risolto il problema dell'onere posto a carico del Condominio (=lasciare un proprio impianto su bene altrui).... cosa di non poco conto: ad es. non si potrebbe parlare di servitù per destinazione del padre di famiglia ove il costruttore abbia già alienato tutti gli immobili del Condominio...

 

 

"ad impossibilia nemo tenetur"

a sentire i miei insegnanti il latino faceva accrescere la logica.

 

Un condominio è tale se vi sono almeno 2 proprietari.

 

Se il costruttore ottiene il permesso all' installazione prima di vendere qualsiasi unità è ovvio che l' impianto PUO' NON essere condominiale.

La "presunzione" (doppia) non ha ragione di esistere, fintanto che non si costituisce il condominio l' unico proprietario/costruttore può liberamente decidere cosa cedere in seguito.

 

Marmarman ha ben specificato di essere stato il primo compratore, cui successivamente se ne è aggiunto un altro e per entrambi nulla risulta nell' atto.

 

 

 

 

Modificato Da - dimaraz il 20 Feb 2013 17:22:42

Scritto da olli il 20 Feb 2013 - 15:57:28: Egregio marmarman,

mi permetta di dissentire dall'impostazione data alla questione; prima ancora di porsi il problema se il costruttore possa o meno trattenere per sè gli incentivi fiscali (cosa accessoria e secondaria, anche se non irrilevante), va risolta a monte una diversa questio: a chi appartenga l'impianto fotovoltaico.

Ora, salvo titolo contrario da cui si ricavi un diritto in capo a terzi, tutti i beni che insistono sul Condominio sono per presunzione del Condominio stesso e spettano [...]

egregio Olli, la ringrazio per il suo intervento..ma AHIME' non ho compreso un solo concetto!

 

Modificato Da - marmarman il 21 Feb 2013 08:34:16

Scritto da dimaraz il 20 Feb 2013 - 16:46:56: a sentire i miei insegnanti il latino faceva accrescere la logica.

 

Un condominio è tale se vi sono almeno 2 proprietari.

 

Se il costruttore ottiene il permesso all' installazione prima di vendere qualsiasi unità è ovvio che l' impianto PUO' NON essere condominiale.

La "presunzione" (doppia) non ha ragione di esistere, fintanto che non si costituisce il condominio l' unico proprietario/costruttore può liberamente decidere cosa cedere in seguito.

 

Marmarman ha ben specificato di es [...]

 

diciamo allora che tutto verrà chiarito dal notatio:ovvero la proprietà di questo impianto.

bhò...non so.

nella licenza edilizia risulta una CONTRUZIONE CON IMPIANTO FOTOVOLTAICO a uso condominiale.

non so più cosa pensare.

spero che l'incontro domani dal notaio possa chiarire a tutti le idee.

grazie per i vostri interventi...

 

 

Scritto da marmarman il 21 Feb 2013 - 08:32:31:

 

egregio Olli, la ringrazio per il suo intervento..ma AHIME' non ho compreso un solo concetto!

 

Modificato Da - marmarman il 21 Feb 2013 08:34:16

coi latinisti capita, vogliono complicare la comprensione sfoggiando un lessico da adepti...a volte per rifugiarsi poi nel "misunderstandig" come certi "professori" di attualità.

 

Esprime un concetto "esatto" se fosse inserito in un contesto temporale coerente:

-SE il costruttore avesse deciso e ottenuto il permesso di installazione del fotovoltaico a condominio costituito (= dopo aver già venduto e rogitato una unità/appartamento) allora si configurava l' abuso della proprietà condivisa/comune (tutto il tetto) perchè la Legge gli permetteva di costruire solamente sulla propria quota di superficie.

Doveva avere il consenso degli altri proprietari ed eventualmente concordare un onere (monetizzare) l'uso esclusivo di una proprietà comune (il tetto)

 

Nell' edotta esposizione sono presenti 2 errori lapalissiani:

 

-la decisione ed il permesso per l' installazione sono antecedenti alla costituzione di condominio perchè hai ben specificato che il tutto era prima del tuo acquisto che dici esser stato il primo

-comunque, anche fosse a posteriori, l' installazione non sarebbe di proprietà del condominio finchè l' onere fosse sostenuto solo da 1 persona (il costruttore/proprietario)in quanto è facoltà di un condomino dissenziente "non partecipare" al costo di un impianto non obbligatorio ed eventualmente divenirlo in seguito versando la sua quota di partecipazione alla spesa.

 

Gli unici "appunti" che si potrebbero muovere, oltre al citato raggiro per "oggetto non conforme" (una vendita di proprietà certificata in una classe energetica raggiunta perchè comprensiva dell' impianto fotovoltaico) sarebbe l' utenza con la quale ha "configurato" l' installazione dell' impianto.

Perchè se il contatore risultasse di proprietà condominiale (energia per i servizi/ascensore etc)allora potrebbe esserci "forse" qualche problema (per lui) a giustificare il tutto.

Beninteso non è chiaro se tale costruttore intende mantenere la proprietà di parte del condominio (sia esso il tetto o un appartamento)

 

L' impianto fotovoltaico non è da considerarsi "bene imprescindibile" di un edificio (condominiale) al pari di altri evidenti impianti/allacciamenti obbligatori per la funzionalità/abitabilità.

 

 

 

 

 

 

Modificato Da - dimaraz il 21 Feb 2013 09:08:35

Scritto da dimaraz il 21 Feb 2013 - 08:59:33-]

 

coi latinisti capita, vogliono complicare la comprensione sfoggiando un lessico da adepti...a volte per rifugiarsi poi nel "misunderstandig" come certi "professori" di attualità.

 

Esprime un concetto "esatto" se fosse inserito in un contesto temporale coerente:

-SE il costruttore avesse deciso e ottenuto il permesso di installazione del fotovoltaico a condominio costituito (= dopo aver già venduto e rogitato una unità/appartamento) allora si configurava l' abuso de [...]

 

siamo stati noi molto poco FURBI ad ascoltarlo e credergli quando ci diceva "fidatevi di me".

premessa:parliamo di un piccolo paese di provincia...tutti ci conosciamo..il contruttore non è una di quelle "ditte! cho oggi c'è..e poi scompare.se ora fa il furbo (se le carte glielo consentono) si mangerebbe poi la faccia..e i rimenenti 2 appartamenti invenduti rimarrebbero TALI.

A PARTE CIO' ...stabiliremo domani sera questa benedetta proprietà..perchè lui ancora oggi ribadisce il detto "si si..io vi ho venduto un appartamento in un condominio con fotovoltaico e questo è del condominio"

noi domani faremo in modo che questo concetto venga REGISTRATO agli atti.

perchè anche dal prezzo patuito e VERSATO era compreso dell'impianto.

Se insiste sulla sua posizione o per noi non c'è scampo, vediamo se riusciamo a scucirgli la voltura del contatore ENEL (come lui consiglia)...e poi far presente tutto al GSE.

Se ci tolgono il fotovoltaico AMEN, le spese per la corrente del condominio sono irrisorie...non avendo ascensore...solo 2 condomini (quindi luci delle scale accese il minimo)...cancello elettrico e centrale elettrica.

Se davvero si mette male per noi...io PER RIPICCA farò il possibile perchè il fotovoltaico venga "sequestrato" o staccato.

così lui poi si attacca.

per noi...lo SCAMBIO SUL POSTO significa forse qualcosa come 20euro all'anno!!!fate voi!

non è per passare da bastarda...si..da "STUPIDA" forse...ma all'epoca non mi son informata di tutte ste pratiche.

lui diceva "fotovolatico tutto a voi" e noi ci credemmo.

lui diceva "costa così l'appartamento..perchè il condominio ha il fotovoltaico"...e così noi pagammo.

 

 

 

Scritto da marmarman il 21 Feb 2013 - 09:10:30:

non mettevo in dubbio la tua buonafede...ma non vorrei tu ti illudessi troppo sulla questione "perdere la faccia" e appartamenti invenduti.

Abito pure io in un paese piccolo e per esperienze dirette ti assicuro che certi costruttori/imprenditori hanno la faccia come il "bip"...la "serietà ed onestà" sono in via di estinzione.

 

Non sò se possa esserci pure una "alternativa" a quanto finora considerato.

Il costruttore ha venduto l' immobile riservandosi lo "sfuttamento" dell' impianto lasciandovi unico "omaggio" lo scambio sul posto. Fossero state anche le singole utenze...se solo per le luci scala decisamente risibile.

 

Solo le carte possoo chiarire...in mancanza lui è intoccabile.

 

 

 

Modificato Da - dimaraz il 21 Feb 2013 09:28:55

Scritto da dimaraz il 21 Feb 2013 - 09:20:45:

 

non mettevo in dubbio la tua buonafede...ma non vorrei tu ti illudessi troppo sulla questione "perdere la faccia" e appartamenti invenduti.

Abito pure io in un paese piccolo e per esperienze dirette ti assicuro che certi costruttori/imprenditori hanno la faccia come il "bip"...la "serietà ed onestà" sono in via di estinzione.

 

Non sò se possa esserci pure una "alternativa" a quanto finora considerato.

Il costruttore ha venduto l' immobile riservandosi l [...]

GRAZIE...lunedì vi aggiornerò.

 

 

Se non è chiaramente indicato sull’atto notarile che i contributi dovranno essere assegnati al nuovo acquirente(proprietario), gli stessi vengono emessi a colui che ha sottoscritto l’accordo originario( leggi costruttore) e nulla si può fare ora.

 

 

 

È come se in un condominio venissero fatti lavori soggetti a rimborso parziale decennale.

Se un proprietario poi successivamente vende il suo appartamento, se non specifica sull’atto notarile che i rimborsi dovranno essere deviati sul nuovo acquirente( e dunque il notaio farà poi tutta la pratica conseguente), gli stessi verranno erogati fino all’esaurimento al precedente titolare, anche se i lavori a cui essi rimborsi si riferiscono, sono ora appartenenti a soggetto diverso dall’originario.

 

 

 

Infatti i contributi che lo Stato eroga sono sia per il rimborso della spoesa iniziale fatta , sia per il vantaggio ecologico ( ma qui ci sarebbe un mare di cose da dire e discutere) che ne consegue e che lo stato riconosce a colui che ha installato il fotovoltaico.

 

 

 

Scritto da Giangy067 il 21 Feb 2013 - 14:33:37: Se non è chiaramente indicato sull’atto notarile che i contributi dovranno essere assegnati al nuovo acquirente(proprietario), gli stessi vengono emessi a colui che ha sottoscritto l’accordo originario( leggi costruttore) e nulla si può fare ora.

 

È come se in un condominio venissero fatti lavori soggetti a rimborso parziale decennale.

Se un proprietario poi successivamente vende il suo appartamento, se non specifica sull’atto notarile che i rimborsi dovranno essere deviati sul nuovo acquiren [...]

la dicitura sull'atto notarile"L'immobile in oggetto è venduto ed acquistato nello stato di fatto e di diritto in cui attualmente si trova, con ogni annesso, connesso, accesso, reces- so, adiacenza, pertinenza, accessione, fissi, infissi, con usi, diritti, ragioni ed azioni inerenti, con le servitù attive e passive se legalmente esistenti,

 

potrebbe risolvere qualcosa?

 

 

Scritto da marmarman il 21 Feb 2013 - 14:50:42:

la dicitura sull'atto notarile"L'immobile in oggetto è venduto ed acquistato nello stato di fatto e di diritto in cui attualmente si trova, con ogni annesso, connesso, accesso, reces- so, adiacenza, pertinenza, accessione, fissi, infissi, con usi, diritti, ragioni ed azioni inerenti, con le servitù attive e passive se legalmente esistenti,

 

potrebbe risolvere qualcosa?

 

 

 

è una dicitura standard e mulla cambia (persino molto "didascalico" nell' elencazione)

 

 

Con quella dicitura il costruttore si è riservato il recepimento dei contributi fino all’esaurimento.

 

 

 

Per il contrario invece sull’atto notarile avrebbe dovuto essere esplicitato in dettaglio che con la vendita dell’appartamento al nuovo proprietario anche i contributi relativi al fotovoltaico dovevano essere passati da lui costruttore, al nuovo proprietario dell’appartamento.

 

 

 

Purtroppo così non è sull’atto e nulla tu puoi fare in merito ai contributi del fotovoltaico perché in quella sede appunto(vendita in presenza del notaio) il problema non è stato considerato, ovvero non è stata considerata, assieme all’appartamento, anche la vendita dei contributi.

 

 

 

Vedo che la cosa incomincia a ridimensionarsi.

 

 

 

Ovvero nessuna legge e/o DPR e/o norma prevede e contempla l’abrogazione del 1102.

 

 

 

Wolverine ha detto:

- Inoltre con le nuove disposizioni in materia di condominio può anche occupare tutto il tetto solo lui, senza preoccuparsi di chi tra 10/15 anni vorrà farlo.....

 

 

Innanzi tutto siano in febbraio 2013 ed il nuovo codice civile in materia di condominio entra in vigore il 18/06/2013.

 

Poi il 1122-bis recita testualmente” L'assemblea può prescrivere, con la maggioranza di cui al quinto comma dell'articolo 1136, adeguate modalità alternative di esecuzione o imporre cautele a salvaguardia della stabilità, della sicurezza o del decoro architettonico dell'edificio e, ai fini dell'installazione degli impianti di cui al secondo comma, provvede, a richiesta degli interessati, a ripartire l'uso del lastrico solare e delle altre superfici comuni, salvaguardando le diverse forme di utilizzo previste dal regolamento di condominio o comunque in atto. .”

 

Il che mi pare sia esattamente l’opposto di quanto sostiene

 

 

Ritornando alla legislazione vigente il temine” …non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto. “ non prevede la preventiva segnalazione degli altri condomini di cosa faranno sulla parte in comune nel prossimo futuro, ma impone tout court all’utente della parte comune di consentire quanto meno lo stesso uso agli altri comunisti, considerando che gli stessi possono fare l’uso della parte comune a tempi brevissimi senza preventiva segnalazione a lui.

 

 

 

E la sentenza postata da wolwerine “Cassazione civile Sentenza, Sez. II, 27/02/2007, n. 4617” lo chiarisce in modo inequivocabile ed opposto a quanto afferma wolwerine stesso, ovvero dice:

-afferma infatti la Corte nella pronuncia in oggetto che l' "uso paritetico [.] va tutelato in funzione della ragionevole previsione dell'utilizzazione che in concreto ne faranno gli altri condomini e non di quella identica e contemporanea che in via meramente ipotetica ed astratta ne potrebbero fare; dovendosi anche i rapporti tra i condomini informare al generale principio di solidarietà, che il nostro ordinamento pone a presidio di ogni relazione giuridica".

 

 

 

E poi ancora prosegue:

- Nello stesso senso: "La cosa comune, ai sensi dell'art. 1102 c.c. può essere utilizzata dal condomino anche in modo particolare e diverso rispetto alla sua normale destinazione se ciò non alteri l'equilibrio tra le concorrenti utilizzazioni, attuali o potenziali, degli altri comproprietari, e non determini pregiudizievoli invadenze dell'ambito dei coesistenti diritti di costoro" (Cassazione civile, sez. II, 5 maggio 2000, n. 5666).

 

 

 

Dunque mi pare di comprendere che seppure il condomino non abbia l’obbligo dell’autorizzazione all’installazione del fotovoltaico, ha però il dovere, nell’installazione, di consentire agli altri di installare, in qualsiasi momento e senza suoi condizionamenti, una identica quantità di fotovoltaico, nella stessa sua esposizione( perché il fotovoltaico rende di più o di meno secondo l’esposizione alla luce ed all’influenza delle ombre sui pannelli.

 

 

 

Chiedo scusa ma il post attiene ad altra identica discussione e quindi non afferente al presente forum

E' stata una mia disattenzione

 

 

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