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gianpi

Impianto antincendio - il vecchio impianto

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Salve a tutti

avrei bisogno di una informazione circa l'esecuzione corretta di un impianto antincendio.

Il vecchio impianto, a causa di una perdita non rilevabile, deve essere sostituito. L'impianto da sostituire era nella quasi totalità interrato e i tubi emergenti dal terreno erano fasciati.

l'attuale progetto prevede un impianto fuori terra e non fasciato.

A me non sembra corretto il fatto che non sia fasciato e pertanto chiedo il vostro aiuto per trovare, ove ve ne siano, motivazioni e/o disposizioni per avallare questo mio dubbio.

Inoltre desidererei sapere se questo nuovo impianto deve avere certificazione ed essere verificato dai Vigili del Fuoco.

Grazie per l'aiuto

Gianpi

Per quanto riguarda la fasciatura dei vecchio tubi penso che avesse una funzione anticorrosiva dell'acciaio posato interrato.

Invece per quanto riguarda il nuovo impianto, in esterno, è corretto che sia a vista e soprattutto senza coibentazioni o "fasciature" di sorta.

La coibentazione si mette solamente nelle tubature dell'acqua fredda nei punti dove non si puo' avere condensa e nei tubi dell'acqua calda per non disperdere il calore prima che arrivi agli utilizzatori.

Presuppongo che ci sia di mezzo un progettista antincendio che a fine lavori dovrà inviare una SCIA ai VVF dove comunicherà la modifica sostanziale dell'impianto antincendio con uno nuovo, in esterno, ma aventi le stesse performance idrauliche; a tale SCIA andrà poi allegata la certificazione di corretta posa rilasciata dall'installatore dell'impianto antincendio. Non conosco l'entità della vostra attività soggetta al CPI ma molto probablimente non è previsto il sopralluogo dei VVF in quanto fa fede la dichiarazione del professionista che certifica che i lavori sono stati fatti secondo la normativa.

Per quanto riguarda la fasciatura dei vecchio tubi penso che avesse una funzione anticorrosiva dell'acciaio posato interrato.

Invece per quanto riguarda il nuovo impianto, in esterno, è corretto che sia a vista e soprattutto senza coibentazioni o "fasciature" di sorta.

La coibentazione si mette solamente nelle tubature dell'acqua fredda nei punti dove non si puo' avere condensa e nei tubi dell'acqua calda per non disperdere il calore prima che arrivi agli utilizzatori.

Presuppongo che ci sia di mezzo un progettista antincendio che a fine lavori dovrà inviare una SCIA ai VVF dove comunicherà la modifica sostanziale dell'impianto antincendio con uno nuovo, in esterno, ma aventi le stesse performance idrauliche; a tale SCIA andrà poi allegata la certificazione di corretta posa rilasciata dall'installatore dell'impianto antincendio. Non conosco l'entità della vostra attività soggetta al CPI ma molto probablimente non è previsto il sopralluogo dei VVF in quanto fa fede la dichiarazione del professionista che certifica che i lavori sono stati fatti secondo la normativa.

Grazie per le spiegazioni dettagliate. La mia preoccupazione relativamente alla fasciatura dei tubi è perché penso che a temperature invernali l'acqua nelle tubature possa gelarsi impedendo l'utilizzo dell'impianto in caso di necessità. Per quanto riguarda il progettista e la SCIA vedrò di interfacciarmi con l'amministratore

Effettivamente ho dato per scontato che gli impianti fossero all'interno del fabbricato. Se sono all'estero allora si possono usare apposite coibentazione (non propaganti incendio ecc.) o ancora meglio dei cavi riscaldanti che sotto una certa temperatura si attivano.

Effettivamente ho dato per scontato che gli impianti fossero all'interno del fabbricato. Se sono all'estero allora si possono usare apposite coibentazione (non propaganti incendio ecc.) o ancora meglio dei cavi riscaldanti che sotto una certa temperatura si attivano.

Questa mattina sono andato presso l'ufficio "prevenzioni incendi" dei VVFF i quali mi hanno confermato che le tubature fuori terra devono essere coibentate in base alla normativa UNI 10779.

Mi hanno fatto presente che deve essere presentata una dichiarazionme di conformità in base al D.M. 37/2008 e se l'impianto serve per una superficie superiore a 300 metri/quadri deve essere presentata una SCIA ai VVFF.

Buongiorno,

attenzione che rifare l'impianto comporta poi l'intera assoggettazione alla UNI 10779. Mi spiego, se l'impianto è vecchio potrebbe non avere l'attacco di mandata per autopompa, avere pressioni più basse, ecc. se rifate l'impianto, rientrando nelle modifiche sostanziali, dovrete rispettare in totale la normativa vigente (realizzando attacco motopompa, rispettando pressioni e portate della UNI o meglio del DM impianti protezione attiva del 2012). Non conosco il caso specifico ma qualche volta questo crea qualche problemino.

Dovete richiedere al progettista/installatore la dichiarazione di conformità, come giustamente detto dal vvf, e fate attenzione che sia correlata da tutti gli allegati obligatori, progetto, elaborati grafici, schema altimetrie, dati tecnici portata pressione ecc, manuale manutenzione e d'uso, ecc (rif. art. 7 del D.M. 22 gennaio 2008 n. 37, e se attività soggetta allegato II del D.M. 07.08.2012 e allegato del D.M.20.12.2012 e mi sembra art 9 UNI 10774:2014)

sul quando e come presentare l'eventuale pratica ai vvf è più delicato esprimersi.

saluti

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